31 gennaio 2013

Ambrosoli o le caramelle dei soliti noti




Umberto Ambrosoli - immagine Ans

C'era una volta un uomo che era nato lo stesso anno di mio papà, nel 1933.
Si chiamava Giorgio Ambrosoli.
Era un avvocato come forse pochi oggi. Credeva nella lealtà e nell'onestà.
Ne aveva fatto baluardo di vita e insegnamento principale, con il suo percorso, ai figli.
Nella metà degli anni '70, gli fu dato incarico di fare luce, sugli affari poco puliti di un grande banchiere dell'epoca, Michele Sindona.

Giorgio Ambrosoli - immagine presa dal Web



Durante il suo lavoro subì moltissime pressioni e tentativi di corruzione. Gli fu richiesto molteplici volte di avvallare documenti che provavano la buona fede del banchiere indagato e della combriccola di suoi amici, come del suo operato. Ma lui non cedette.
Se lo avesse fatto, la Banca D'Italia avrebbe dovuto risanare gli ingenti debiti degli istituti di credito del banchiere, che oltre tutto, non avrebbe più subito conseguenze civili e penali.
I rischi erano notevoli e lui, una sera del '75 in una lettera accorata ma lucida ne mise al corrente la moglie:



« Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I., atto che ovviamente non soddisferà molti e che è costato una bella fatica. Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E' indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese. Ricordi i giorni dell'Umi, le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant'anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato - ne ho la piena coscienza - solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo. I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro.. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi (...) Giorgio » (fonte Wikipedia).

Arrivarono le minacce di morte.L'indagine si era allargata coinvolgendo anche interessi esteri a causa di una banca americana la Frank National Bank sui cui si era allungata la mano del banchiere.E all'indagine italiana si affiancò anche quella internazionale di FBI.
Furono fortissime anche le pressioni politiche a cui fu sottoposto.
In un clima tesissimo Ambrosoli concluse la sua indagine, nei primi giorni  di luglio del 1979.
La sera dell'11 luglio 1979, mentre rincasava con amici, fu avvicinato da un uomo che prima lo spinse e poi lo colpì con quattro colpi di pistola.
L'uomo era un sicario venuto apposta dagli Stati Uniti per ucciderlo.
Nessuna autorità dello Stato partecipò ai suoi funerali.
Fu lasciato solo,anche dopo la morte.
E solo nel 1986, Sindona fu condannato all'ergastolo per l'omicidio.

Ora, perchè vi ho parlato di  Giorgio Ambrosoli.
Per spiegarvi anche attraverso le sue parole e  con l'esempio della sua vita, chi è suo figlio.
Umberto Ambrosoli, il candidato alla Regione Lombardia per le prossime elezioni.
Avvocato come il padre, sposato con tre figli, nel 2009 ha pubblicato un libro "Qualunque cosa succeda" che narra la vicenda di suo padre e con il quale vinse il premio Tiziano Terzani. E' un uomo integro, lontano dai pasticci di palazzo, da tempo attivo in azioni di contrasto nella lotta alle mafie. Fa parte di una lista civica e il 15 dicembre 2012 ha vinto le primarie per le elezioni regionali in Lombardia ed è il candidato ufficiale del PD.
Il suo è un programma onesto, non sbandiera numeri ma cerca di trovare delle soluzioni.
Ha presentato il suo progetto e aperto la campagna elettorale qualche settimana fa a Milano, al Teatro dal Verme.
Il suo passato, specie in questi giorni in cui l'attenzione pubblica ha puntato gli occhi su un altro scandalo bancario, mi fa l'effetto di un dejavu.
Solo che il suo rimanere troppo in disparte  proprio adesso,  nell'istante in cui  c'è una furiosa bufera in corso e il suo avversario Maroni non perde occasione per rimestare con il fango delle sue parole, il calderone dello scandalo MPS a suo favore, mi sembra una politica del tutto sbagliata da parte del PD, il partito che dovrebbe sostenerlo.
E mi domando perchè stanno perdendo tempo?
Perchè non moltiplicare le occasioni affinchè l'opinione pubblica si accorga di lui?
Tutto dovrebbe essere possibile, io penso a due ottimi modi: il web e la strada.
Per intanto nel mio piccolo ne parlo.

Lo sto scoprendo poco a poco e mi piace.
E' una persona che, con un bagaglio così forte alle spalle e un insegnamento così grande e doloroso sui cui ha fondato tutta la sua vita, potrà o almeno lotterà con tutte le sue forze per cercare di dare una linea onesta alla Regione Lombardia, con la stessa integrità morale di suo padre.
Mi illudo?
Del resto, come dice Severgnini, l'italiano ha la memoria corta anzi cortissima, ricorda le cose solo per 4 secondi, figuriamoci se ha presente quello che diceva e prometteva il leader del PDL, durante la prima e la seconda campagna, che sono le stesse identiche cose che promette ora e che non manterrà come del resto  ha fatto in precedenza, dobbiamo quindi rassegnarci a trovarcelo ancora tra le balle " The Illusionist in chef" (cit.) Forse, ma il programma elettorale di Ambrosoli, in cui non si sbandierano  numeri a casaccio, tanto a nessuno verrà mai in mente di controllare e si affrontano con serietà problemi fondamentali, provando a tracciare delle linee di condotta, mi piace e molto.
Parole come economia, ambiente,Sanità pubblica, mi sembrano finalmente avere un senso.
Per riportare con un cambiamento radicale alla sobrietà e all'onestà a piccoli passi e senza bacchette magiche, delle quali a dire il vero siamo abbastanza stufi.
Come dei soliti proclami di questa campagna elettorale che mi sta nauseando profondamente.

Lo so che vi sembra un marchettone politico questo mio post. Potrebbe essere e poi, perchè no?

Questo è il suo sito, dove, chi tra voi vuole saperne di più sul suo programma, troverà molte informazioni.
Ma la domanda è: voi siete disposti ad accettare caramelle dai soliti noti?


27 gennaio 2013

Oggi 27 gennaio 2013 a Milano :Il luogo del Racconto e del Ricordo





Binario 21

Siamo al freddo da oltre un'ora, in piazza Jacob Safra, Via Ferrante Aporti 3, Milano.
Inaugurazione del Memoriale della Shoah, al BINARIO 21.
Non sono qui a raccontarvi della cerimonia d'inaugurazione, dei politici presenti, delle urla "Buffone Buffone" rivolte a Berlusconi, che arrivano da qualcuno alle mie spalle.
Dei fischi e del grido "Razzista che cazzo ci fai qui" sentiti con le mie orecchie e rivolti a Maroni.
Dei loro sorrisi di plastica e delle dichiarazioni incomprensibili e nauseanti.

Degli applausi alla Camusso e a Pisapia. 
Loro che hanno riposto con sorrisi timidi, dileguandosi tra la folla, senza clamore.

No.

Vorrei parlarvi della lunga fila di persone in attesa di entrare, dalle 10,00 della mattina.
Persone che come me e mio marito hanno aspettato a lungo prima di entrare.
Perchè c'erano loro, le star, prima.
Alle 13,00 aprono le porte.


Memoriale della Shoah-la fila per entrare



Tutti in silenzio, per vedere quanto di storia ci portiamo dentro.
Quanto non abbiamo dimenticato.
Quanto ancora dobbiamo imparare.


Memoriale della Shoah-senza parole


Il binario 21 è sotto la Stazione Centrale di Milano. Lì ben nascosti, si caricavano i carri, che inizialmente servivano per il trasporto di cavalli,di uomini, donne e bambini ebrei. I carri venivano piombati e chiusi, poi attraverso un elevatore, passavano al livello superiore e partivano, destinazione Auschwitz-Birkenau-Monowitz, Fossoli, Bergen-Belsen, con fermate intermedie a Verona e Bolzano.
In due anni dal 1943 al 1945 oltre 700 persone partirono per la deportazione da questo luogo.
Solo 27 furono i sopravvissuti.

Ora lascio che le immagini parlino meglio di me.

Il binario 21 e parte di uno dei carri originali.

L'interno di uno dei vagoni


Binario 21 - L'elevatore




Il Muro del Ricordo - 774 nomi



Una delle targhe che ricordano le date di partenza dei convogli


                                 E ora, restiamo per un momento, in silenzio.

26 gennaio 2013

Pane e pomodoro


Conza della Campania  - immagine dal web

"Dov'è Pia?"
Nonna Maria mi guarda attenta mentre io, sono tranquilla davanti il camino spento, a finire il vestito colorato per la mia barbie.
Sono tutta presa con l'uncinetto e cerco di contare i giri che mancano prima di arrivare al bordo, non sento.
"Dov'è Pia?" mi chiede di nuovo nonna, alzando la voce e anche il sopracciglio destro chiarissimo, come i suoi occhi.
"Nonna, non lo so, mica posso stare a guardare tutto il tempo cosa fa, miss testa tra le nuvole!"
"Tua sorella è piccola e dovresti sempre sapere cosa sta facendo, se le succede qualcosa è solo colpa tua, alzati e vai a cercarla."
Mi alzo, furiosa. Siamo alle solite, lei in giro chissà dove, io a cercarla.
Potrebbe essere ovunque, fuori in giardino, a guardare le galline mentre covano (le piace molto), nell'orto, a perdersi tra i pomodori e le fave fresche.
E se avesse deciso di attraversare il rigagnolo che ci divide dalla ferrovia e con incoscienza si fosse avventurata fino alla stazione? E' piccola, solo otto anni, potrebbe succederle di tutto.
Corro, con un salto attraverso il ponticello di legno, passo sulla  stradina che dalla casa di nonna porta fino alla ferrovia e poi alla stazione.

Stazione di Conza della Campania

Lo sapevo, lo sapevo, se le è successo qualcosa questa è la volta che le prendo di santa ragione.
Può essere caduta, oppure (la mia ansia sale a dismisura) qualcuno sulla strada può averla trascinata con sè.
Scenari apocalittici si formano nella mia mente, del resto l'abitudine che ho di leggere tutto, dal romanzo romantico al thriller sanguinolento, spalanca nel mio immaginario scenari apocalittici influenzati dalla recente scoperta dei racconti di Poe.
Arrivo in stazione, guardo in tutti gli uffici, passo dalla biglietteria, poi dal capostazione che è il papà delle mie amiche Alice e Monica, chiedo, ma nessuno l'ha vista.
Giro attorno all'edificio e salgo in casa dalle mie amiche;chiedo anche a loro, ma non l'hanno vista passare,richiedono la mia presenza per giocare insieme.
Certo, è il momento giusto, questo.
A dire il vero sono tentata, sebbene sia io la cittadina, loro possiedono più giochi di me e tutti bellissimi.
Anche il Dolce Forno, a cui sono dedicati i miei sogni più sfrenati, con il quale si dilettano in pericolosi esperimenti culinari, mentre io affogo nel dispiacere e nella consapevolezza che non sarà mai mio.
Mi scuoto perchè il tempo sta passando, corro fino al bar di zia Adelina.
Salgo le scale e entro, trovo mio cugino Angelo e chiedo se ha visto mia sorella.
Lui ghigna e mi dice " che l'hai persa di nuovo?" ti fa proprio dannare e secondo me lo fa apposta".
"Idiota, è piccola, stai molto attento che ti faccio nero."
Lui, abbassa lo sguardo colpevole, sa a cosa mi riferisco, e riprende ad asciugare i bicchieri dietro il bancone mordendosi un labbro.
Io esco furiosa, perchè il cuore ora batte quasi con ferocia, l'istinto di prenderlo a pugni è troppo violento e poi, chiaramente avrei la peggio.
Corro verso casa.
Giro e vado all'orto.
La trovo lì, tranquilla e serafica, mentre mangia un pomodoro caldo di sole, seduta su di un mattone.
Mi guarda,sorride e mi dice porgendomene un altro che stacca all'istante dalla pianta accanto a lei: "Vuoi?"
Io avrei miliardi di parole da vomitarle addosso, ma il suo viso dolcissimo e bello come una bambola Lenci dai capelli corvini, mi sorprende e spiazza.
Il sorriso di mia sorella è luminoso come una giornata di piena estate.
Per questo mi calmo, dimentico l'agitazione e le dico " raccogliamone altri e poi andiamo in casa a mangiarli, con il pane fresco di nonna, sicuramente sarà più buono."
Lei si alza e tende verso di me le braccia per stringermi forte.
Torniamo a casa con la gonna che trabocca di pomodori rosso vermiglio, mentre il profumo del pane ci viene incontro leggero.






Ricordando ora e sempre il piccolo mondo antico  della mia memoria che, un giorno tanto tempo fa, è stato spazzato via da un maledetto terremoto.


La memoria è importante.Va coltivata.Va aiutata.
Perchè ci aiuta a non dimenticare mai.

I momenti lievi e i momenti gravi della nostra vita, il nostro passato.
O il passato di altri che attraverso le parole scritte, è arrivato fino a noi col suo carico di verità a lungo nascoste:

"Stretti gli uni contro gli altri per tentare di resistere al freddo, la testa vuota e pesante allo stesso tempo, nel cervello un vortice di pensieri ammuffiti. L'indifferenza intorpidiva la mente. Qui o altrove cosa c'era di diverso? Crepare oggi o domani o più tardi? La notte si faceva lunga, lunga da non finire più."
(Elia Wiesel - La Notte)"


27 Gennaio 2013: il giorno della Memoria.



quello che ho scritto a tal proposito lo scorso anno, lo trovate cliccando qui.
Vi rimando poi alla pagina che ho creato sulle testimonianze.
Se poi cliccate sulla foto di Primo Levi che ho postato in alto troverete le varie iniziative in calendario.

22 gennaio 2013

La musica che arriva.







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Sto cercando di mantenere il distacco che mi sono imposta come proposito per il nuovo anno.
Ho deciso che sarà un anno zen.
Qualsiasi buona notizia mi giunga cercherò di informarvi con la maggior flemma possibile.
No, perchè, come mi è stato suggerito molte volte, talvolta mostro un entusiasmo davvero eccessivo per il tipo di informazione che vi lascio.
Ci sono alcune novità in campo musicale di cui voglio parlarvi, e vi assicuro, sarò sobria. Del resto non mi piace bere appena alzata.
Partiamo dagli artisti di casa nostra:
nuovo album per Liftiba, Marco Mengoni, Baustelle, Renato Zero, Gianna Nannini, per citare solo qualcuno.
E poi, forse il nuovo di Luciano Ligabue.Speriamo.Questo lo posso scrivere? E' abbastanza pacato? ghghghghgh


Nel campo internazionale invece:

Depeche Mode, Bon Jovi,David Bowie, U2(forse) e Stereophonics.

Riassumendo per artisti e partendo dal quelli di casa nostra:
Marco Mengoni, il suo nuovo singolo è in pista da un paio di mesi e  ne avevo  già parlato; l'album nuovo è quasi ultimato, intanto ci prepariamo per San Remo e per il pezzo che gli ha scritto la nostra Gianna nazionale "Bellissimo".

Litfiba:partono con il tour 2013, prima data a Milano, 30 e 31 gennaio, Alcatraz. Poi ci si aspetta il nuovo album fine 2013 inizio 2014.

Baustelle: esce a fine gennaio il nuovo album "Fantasma", ultima fatica di Francesco Bianconi e company. Sempre innovativi e sempre fuori dagli schemi conosciuti del rock, da ascoltare.

Renato Zero: il nuovo lavoro a fine febbraio; il leone romano continua a colpire con la sua armonia e la sua passione viscerale per la musica.Si parla di progetto ambizioso e innovativo. E' stato registrato a Londra e Bucarest, avrà un respiro internazionale e sicuramente sarà di rottura con quanto fatto in precedenza.

Gianna Nannini: il suo ultimo disco "Inno" è appena uscito, la Gianna o la si ama o la si odia. I suoi pezzi non sono mai facili al primo ascolto, ma indubbiamente sono quanto c'è di meglio sul mercato discografico italiano.
Perchè purtroppo, siamo ancora qui a fare differenze tra artisti maschi e femmine, ma Gianna per fortuna, è ben oltre.

Luciano Ligabue: ci sta lavorando, forse fine 2013, io aspetto e anche molti di voi.Intanto sta pianificando il suo ritorno all'Arena di Verona dieci date a settembre, e credo proprio che ci sarò nuovamente.

Musica internazionale.

Depeche Mode: esce il nuovo lavoro a fine marzo 2013, non si conosce ancora il titolo. David Gahan parla di un disco diverso con atmosfere dai richiami soul. Io mi sto preparando per il concerto a Milano il prossimo 18 luglio.E sapendo che David ha una passione smodata per il Duca Bianco, passiamo a lui.

David Bowie: sono dieci anni che non fa un album nuovo. Ora lui che rompe sempre gli schemi, ritorna senza troppo clamore con "The Next Day" il prossimo marzo.Avrà collaborazioni eccellenti e due versioni; una normale con i 14 brani previsti e una de luxe con tre bonus tracks.Il nuovo singolo" Where are we now" è un brano da ascoltare e ascoltare e ascoltare.

Bon Jovi: nuovo album anche per loro "What About now", uscita prevista marzo. Il nuovo singolo "Because we can" è tutto un programma.
Concerto a Milano già deciso, il 29 giugno stadio San Siro.

U2:Su questo ultimo molti lo danno quasi per certo, ma Bono più di una volta in interviste rilasciate negli ultimi mesi del 2012, ha dichiarato che, stanno lavorando al nuovo album e non sa se basteranno dei mesi o ci vorranno anche 10 anni. Conoscendolo, ci sta depistando, per questo motivo, speriamo bene.

Stereophonics: il nuovo album "Graffiti on the train" esce il prossimo 4 marzo. Ma per loro, uno dei miei gruppi preferiti, di cui attendevo da ormai quattro anni la nuova fatica, ci sarà un post apposta,rassegnatevi.


Ah, esce anche il nuovo di Gaga, ma a me non me ne frega proprio nulla.

Si perchè nel mio blog, parlo di quello che mi piace, e al limite se davvero ne vale la pena o se sono abbastanza incazzata, anche di quello che non mi piace.

Ma a modo mio.
Sempre.










16 gennaio 2013

Misérable a chi???????




Hugh Jackman - google images

Questo post è politicamente scorretto.
Gli amici uomini che di solito partecipano al mio blog potrebbero risentirsi (quasi tutti).
Ragazzi perdonatemi.
Io lo adoro quest'uomo, quando mangia, beve, dorme e ama, soprattutto ama, eccome se ama, no?
Voi lo sapete che io sono un'appassionata di fumetti. Marvel, Bonelli ecc...ecc...ecc...
Ho immaginato per anni che, forse un giorno, qualcuna delle Maior americane si sarebbe decisa a portare sul grande schermo la saga che io preferisco in assoluto della Marvel, ovvero gli X-MEN.
Non trovavo però, il volto di chi potesse eventualmente interpretare il mio preferito tra gli eroi del gruppo, Wolverine.
Poi nel 2000 esce il primo film della serie e come una risposta ai miei più reconditi desideri, mi compare l'immagine di questo aitante attore australiano e con aitante mi sto trattenendo.
Devo a questa foto il rintronamento che da allora mi fa rimbombare come una campana, ogni volta che mi compare davanti, una sua immagine, of course.


Capisciamme n.1 - google images
                                       Che sia una foto, un film, una copertina di Vanity Fair.

Capisciammè n.2 - google images

I suoi film li ho visti tutti, riuscendo anche a fregare maritino una volta.
Lui adora i film horror ed io, volevo assolutamente andare a vedere "VAN HELSING" per le indubbie doti artistiche del cast, ovvio.

Sapevo che non era proprio proprio come se lo aspettava ma lo stordii talmente tanto con la storia dei vampiri, che cedette e mi accompagnò. Stette buono per tutto il tempo mentre io, silenziosissima al suo fianco, mi beavo di immagini e dialoghi che detto tra noi, non avrebbero portato di certo l'attore all'Oscar. Alla fine del film mi ha giurato che mai più mi avrebbe accompagnato a vedere un film horror, senza leggere prima tutte le recensioni possibili e immaginabili. Comunque c'era anche Kate Beckinsale in quel film e mio marito se la ricorda ancora.
E vogliamo parlare di Australia? Vi risparmio la scena della doccia, ma le mie amiche fan se la ricordano bene.

Capisciammè n.3 - google images
Ora esce il nuovo film: Les Misérables, tratto dal romanzo di Victor Hugò.
Un film che, stando a tutti i pronostici, farà incetta di Oscar nella notte d'oro hollywoodiana.Mai sopportato il romanzo, studiato al liceo e letto con molta noia. Mai sopportato il protagonista Jean Valjean, noiosissimo nel suo recupero morale. Molto più simpatico il suo acerrimo nemico, l'ispettore Javert nel film interpretato da Russel Crowe.
Lui è bravissimo, canta, balla e recita da dio.
Gli altri attori idem, da Anne Hathaway nei panni di Fantine(visto il suo impegno nel film mi sono quasi ricreduta su di lei e sulla bravura ma voglio testare), Amanda Seyfried in  Cosette, Sacha Baron Cohen in Thénardier, Helena Bonahm Carter in madame Thénardier e Eddie Redmayne in Marius.
La regia è di Tom Hooper, di cui ho apprezzato " Il discorso del Re" con  Colin Firth. Oscar meritatissimo.

Ma non sarà per questo che andrò a vedere il film.

E che, mica me lo posso perdere questo spettacolo umano vagante!!!

PS1: Hugh se mai un giorno dovessi capitare sulle pagine di questo blog, ti prego fattelo tradurre. 
Io ti aspetto, oggi, domani, sempre... quando vuoi.
PS2: Cucino molto bene, so che ti piace dilettarti ai fornelli ma ancora di più ti piace avere qualcuno che cucina per te. Non perderla questa occasione credi a me.




13 gennaio 2013

Easy






Commodores - immagine presa dal web


 know it sounds funny but I just can’t stand the pain
(So che può sembrare divertente, ma non riesco proprio a sopportare il dolore)
Girl I’m leaving you tomorrow
(Ragazza Io ti lascerò domani)
Seems to me girl you know I’ve done all I can
(Mi sembra ragazza tu sappia che ho fatto tutto quello che potevo)
You see I beg, stole, and I borrowed
(Vedi ho supplicato, rubato, preso in prestito)
That’s why I’m easy
(Ecco perchè sono tranquillo)
Easy like Sunday morning
(Tranquillo come una Domenica mattina)
That’s why I’m easy
(Ecco perchè sono tranquillo)
Easy like Sunday morning
I wanna’ be high
(Voglio essere col morale alto)
So high
(Così alto)
I wanna’ be free to know the things I do are right
(Voglio essere libero di sapere che le cose che faccio sono giuste)
I wanna’ be free
(Voglio essere libero)
Just me
(Solo io)
Oh baby…
(Oh piccola…)
That’s why I’m easy
(Ecco perchè sono tranquillo)
Easy like Sunday morning
(Tranquillo come una Domenica mattina)
That’s why I’m easy
(Ecco perchè sono tranquillo)
Easy like Sunday morning




Ci sono canzoni che nonostante il testo (come in questo caso)  hanno il potere di mettere pace fra me e il mondo.
Come Easy, che appartiene al repertorio dei Commodores e ovunque io sia e qualunque cosa stia facendo, ha il potere di distendermi e di farmi sorridere.

Se poi l'ascolto di domenica mattina è il massimo.
Mi mette di buon umore e la canticchio per il resto della giornata.
La versione che preferisco però,  è quella cantata dal leader dei Commodores: Lionel Richie.
Non sto qui a disquisire sui Commodors tranquilli.
Solo che ho una curiosità.


Voi, avete la canzone che vi rende sereni già al primo accordo?
Quella che vi fa canticchiare poi, con un certo sorrisetto quasi ebete sul viso per tutto il giorno?





PS: Ok non è Luciano e non è Lorenzo. Ma quante volte ve lo devo ripetere che sono "ANTICA" quasi un museo umano?
GHGHGHGHGHHGHGHGH

08 gennaio 2013

Prima di partire per un lungo viaggio...





Googles Images





Siamo all'inizio di un nuovo percorso. Speranzosi di far passare il nuovo anno nel miglior modo possibile.
Certo dovremo barcamenarci tra: nuove tasse, nuove elezioni, vecchi babbioni che speravamo di esserci lasciati alle spalle, soldi sempre meno, la squadra del cuore che inizia il nuovo anno barcollando (se il buon giorno si vede dal mattino), una primavera anticipata che presto cederà il posto al freddo boreale.
Saldi meno invitanti del solito, sarà che non abbiamo poi così tanta voglia di spendere visto che, la piccola linea dell'orizzonte ci sembra più grigia e irregolare del solito.
Insomma, siamo come quegli atleti che fermi al via, per un attimo fiutano l'aria e la sentono troppo pesante. Per un istante solo si chiedono se, varrà la pena di partire.
Ma poi, allo sparo schizzano, come sempre.
Faranno la loro corsa dando il massimo, magari con poco frutto, ma anche a questo sono abituati.
Pensano che, è il modo migliore che conoscono per amarsi di più.
Raggiungere l'obiettivo senza pensare troppo a chi ci sta attorno e ci assilla, magari ci soffoca.
Fare qualcosa pensando che possa farci stare bene e per davvero.
E invece di pretendere qualcosa da altro, pretendere da noi, pretendere di volerci bene.

Ho pensato ad una piccola grande canzone che ogni volta a sentirla mi da una carica enorme.
La dedico a tutti voi.
Ne abbiamo bisogno noi, DI VOLERCI BENE.

Prima di partire per un lungo viaggio 
Devi portare con te la voglia di non tornare più 
Prima di non essere sincera 
Pensa che ti tradisci solo tu 

Prima di partire per un lungo viaggio 
Porta con te la voglia di non tornare più 
Prima di non essere d'accordo 
Prova ad ascoltare un po' di più 

Prima di non essere da sola 
Prova a pensare se stai bene tu 
Prima di pretendere qualcosa 
Prova a pensare a quello che… dai tu 

Non è facile però 
È tutto qui 
Non è facile però 
È tutto qui 

Prima di partire per un lungo viaggio 
Porta con te la voglia di adattarti 
Prima di pretendere l'orgasmo 
Prova solo ad amarti 

Prima di non essere sincera 
Pensa che ti tradisci solo tu 
Prima di pretendere qualcosa 
Prova a pensare a quello che… dai tu 

Non è facile però 
È tutto qui 
Non è facile però 
È tutto qui 

Non è facile però 
È tutto qui 

Prima di pretendere qualcosa 
Prova a pensare a quello che… dai tu


04 gennaio 2013

L'anima elegante di Audrey Hepburn






Vero. Ve ne avevo già parlato qui, diffusamente.
Ma trattandosi di lei non sarà che la seconda volta questa.
Guardare il mito attraverso gli occhi di chi l'ha amata più di chiunque altro: suo figlio.
E scoprire che, la donna e la sua anima erano di gran lunga superiori all'immagine iconografica che il tempo conserverà sempre nel suo massimo splendore.
Scoprire poi, io a dire il vero mai avuto dubbi.
Un libro che  consiglio se un po' di questa donna è nei vostri cuori.


" CONSIGLI DI BELLEZZA A PROVA D'ETA'"

Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Per dei begli occhi, cerca il buono che c'è nelle persone.
Per una figura snella, dividi il tuo cibo con gli affamati.
Per capelli splendenti, lascia che un bambino li accarezzi una volta al giorno.
Per il portamento, cammina con la convinzione che non camminerai mai sola.
Ti lasciamo una tradizione con un futuro.
L'amore per gli esseri umani non diverrà mai obsoleto.
Le persone, ancor più degli oggetti, hanno bisogno di essere restaurate, 
rinnovate,ravvivate,reclamate e redente e redente e redente.
Non buttare mai via nessuno.
Ricordati che se hai bisogno di una mano, ne troverai una proprio in fondo al tuo braccio.
Man mano che crescerai, scoprirai che di mani ne hai due: una per aiutare te stessa.
L'altra per aiutare gli altri.
Ti aspettano giorni meravigliosi, che tu ne possa avere molti di fronte a te.
(Sam Levenson)

Una delle poesie preferite di Audrey.