31 agosto 2013

Se la spiaggia libera è Coney Island

Coney Island (foto MS)


Avevamo deciso di passare la mattina della domenica al mare. Come fanno molti newyorkesi. Abbiamo scelto l'unica giornata in cui il sole è comparso al pomeriggio, eccerto.
Dopo circa 50 minuti di metropolitana dal centro di Manhattan, ci siamo ritrovati sulla spiaggia. A ridosso del lunapark più famoso al mondo: il Luna Park di Coney Island. Lo stesso che ha dato il nome a tutti i "wonderland" per grandi e bambini della Terra.



La spiaggia ( foto MS)









La lunga passerella al centro (Foto MS)



La penisola ad est di Brooklyn ci è apparsa tra qualche goccia di pioggia e l'altra, in ogni caso luminosa come i sogni che finalmente si realizzano. Per me almeno, perchè a dirla tutta, la mia metà era piuttosto dubbiosa sulla riuscita della gita.
Per poi ravvedersi, perchè in fondo anche a lui, piace il mare d'inverno. E gli hot dog americani.
Del resto, la prima cosa che ha visto appena oltrepassata la metro è stato il locale di Nathan che secondo la leggenda è stato il primo che ha creato i famosi panini.  Lasciando da parte la modella immortalata, il locale è quello che fa da sfondo.

Nathan's (foto FP)


Poi ci siamo incamminati sulla famosissima passerella di legno. Tutto estremamente pulito. Quasi intonso.




I miei piedi sulla passerella (foto MS)


 La spiaggia è ampia e la sabbia chiara. Libera. I bagnini sono a circa cinquanta metri l'uno dall'altro. I servizi per uomini e donne e  il pronto soccorso che si alternano con una frequenza che ti lascia senza parole. 

Avevo voglia di sostare e passeggiare lungo la spiaggia e allora sono andata.
E' stato un momento in cui mi sono ritrovata a pensare a come sia così diverso rispetto a noi.


In meditazione (foto FP)

Le spiagge libere che non esistono o quasi. Sommerse da sporcizia e rifiuti. Con i comuni che le abbandonano completamente per mancanza di fondi. I servizi che sono un miraggio nel deserto. E poi le persone, che della cosa pubblica non hanno rispetto e ne usano e abusano.
Complice il tempo indeciso, c'era meno gente.
Però. Io sono sicura che anche affollato, resta un luogo tranquillo e rispettoso.
E ancora una volta mi sono chiesta quanta di questa civiltà manca a noi italiani.
Pur considerando i limiti degli americani, e le loro contraddizioni.




29 agosto 2013

Un nuovo premio ricevuto



Qualche giorno fa, mentre ero nel pieno della vacanza newyorkese, sono stata nuovamente premiata.
Un caro amico di blog, Leonardo, del  blog Le Ricette di Monsier Tatin mi ha attribuito il premio:blog affidabile.
Ovvero questo:





Ora, per onorarlo a dovere, ho l'obbligo piacevolissimo di individuare altri 5 blog che rispettino le 5 regole dei blog  affidabili.it


1- il blog è aggiornato frequentemente
2- mostra la passione autentica della blogger per l'argomento di cui scrive
3- favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4- offre contenuti ed informazioni utili ed originali
5- non è infarcito di troppa pubblicità

Ed io ho scelto:







A voi, amici.

22 agosto 2013

E.T. a Bryant Park: quando il luogo del cuore e il mondo dei sogni si incontrano





Pausa pranzo a Bryant Park (foto MS)





Ho deciso di raccontarvi questo nuovo viaggio a New York City, parlandovi delle mie sensazioni.
Di quello che ho sentito oltre che visto.
Soprattutto vissuto in città. E fatto quello che di solito fanno i suoi abitanti.
Le cose da vedere sono molte. Ma gran parte del tour del turista è stato assolto la volta scorsa.
Pertanto stavolta ci siamo calati nei loro i panni e provato a guardare con i loro occhi.
Uno dei miei luoghi preferiti qui nella Grande Mela, è Bryant Park.
Una piccolissima oasi di verde tra i grattacieli, a metà strada da Times Square e la 5° Strada.
Negli anni '80 era solo il parco dei "buchi" semi abbandonato alle spalle della Public Library (sì quella di Sex and The City).
Poi, grazie all'intervento dei cittadini e dello stesso Maior di NYC, è stato riportato allo splendore originario e ridonato alla comunità.
I newyorkesi adorano andarci in pausa pranzo e la sera, dopo cena.
Lo spazio al centro, un bellissimo tappeto erboso è utilizzato da tutti. C'è chi ci fa yoga, chi si esercita con l'hula hop, chi si sdraia a leggere o a prendere il sole, chi ci mangia; avendo massima cura di non rovinarlo in alcun modo.
Ai lati è circondato  da sedie e tavolini per chi, preferisce stare seduto a mangiare o leggere o, semplicemente riflettere e passare il tempo tra il verde.
Davanti, esattamente alle spalle della Public Library, c'è un bar con uno spazio per fare musica.


Piano e musica a Bryant Park (foto MS)

Un piano e un musicista che delizia tutti coloro che si fermano ad ascoltarlo.
Di sera, uno sfarfallio di luci e un brusio sommesso di persone che si danno appuntamento per stare insieme.
Soprattutto giovani.





Uno sguardo fino a Time Square (foto MS)


Ogni anno d'estate ci sono diverse rassegne.
Dedicate al musical e al cinema.
L'altra sera proiettavano E.T.
Abbiamo deciso di esserci. Comprato dei panini a Pret a Mangér (buonissimi) e cercato lo spazio adatto per non perderci lo spettacolo.
Il prato era pieno. C'era talmente tanta gente seduta sull'erba che un ago non sarebbe riuscito a trovare posto al suolo.
Attorno tutte le sedie e tutti i tavolini erano occupati. Abbiamo fatto due volte il giro del parco, fino a quando un insperato colpo di fortuna ha liberato un tavolino con posizione perfetta per seguire il film.
Che nel frattempo era cominciato.
Non si sentiva niente altro che le voci degli attori (Drew Barrymore è ancora uguale ma è possibile?) e si tratteneva il fiato ogni volta al momento della scena clou.
Incredibile, ma qui si applaude ancora ai momenti salienti. E film come E.T. che ci riportano indietro nel tempo, ridandoci le stesse emozioni della prima volta al cinema.
Il bello è che risate e commozione erano equamente distribuiti, tra adulti e bambini. Come i "wow" e gli " E.T. phone - home".

La magia del cinema e la magia del luogo. Insieme. Si comprendevano e si completavano. La brezza leggera, l'aria sospesa, il buio che culminava nella notte magica in cui ET e Elliot volando sulla bici corrono incontro alla luna, è resa perfettamente dall'intensità del posto.
Come la fine, un inno all'amicizia interplanetaria. All'uguaglianza, alla caduta delle barriere.  Per dimostrare che ciò che consideriamo "il diverso" è esattamente come noi. Ha una famiglia, una casa, un cuore.Che non dobbiamo averne paura. Ce lo ha insegnato il film di Steven Spielberg che ha 31 anni. I film colpiscono duro. Come i libri, come la musica. Per un istante ci rendono migliori.
Poi però, il cinismo e la vita di tutti i giorni, spesso superficiale ed egoista, ci fanno dimenticare o meglio accantonare la verità. Che è così semplice.
Io mi commuovo, lo sapete bene.
Non potevo non rimanere ferma su quella piccola sedia verde a pensare che forse, bisognerebbe ripartire da lì.







Baci e abbracci da NYC!

13 agosto 2013

Un viaggio, una canzone, una intera estate.










Non ricordo se vi ho mai raccontato qual è stata la primissima canzone che mi hanno dedicato.
Non Doremifasol, di cui in passato vi ho ampiamente parlato.

Avevo quindici anni ed ero in prima liceo classico.
Ma forse sì, si trattava del rompipalle che aveva fatto una scommessa con gli amici e sperava di condurmi alla prima esperienza sessuale della mia vita. Da fare con lui, chiaramente.
Questo brillantissimo omuncolo, con il quoziente intellettivo pari a quello di un caprone, un giorno per fare colpo su di me, nel mentre passavamo dall'ora di italiano a quella di storia dell'arte, si inginocchiò e mi dedicò la celeberrima canzone di Morandi: in ginocchio da te.
Io ero basita da tanta presunzione.
Per fortuna il professore di arte aspettò la fine della performance per poi spedirlo, senza complimenti, in presidenza.

Ancora rido se ci penso.
Devo dire che, nonostante la nota, non perse il vizio di dedicarmi canzoni facendoci scompisciare dalle risate solo se ne guardava bene poi, dal farlo durante le lezioni.
Alla fine il caprone mi divenne simpatico. Purtroppo per lui non ottenne mai nulla di quello a cui mirava, ma per il resto del liceo ci facemmo compagnia, divenendo compagni di banco e quasi amici.
Certo, con i gusti musicali virammo ambedue verso il rock, ma per tutta la vita Morandi per me è rimasto intoccabile.
Ogni volta che lo ascolto sorrido.
Penso all'episodio che vi ho raccontato e a quante volte da bambina, mi trascinavo dietro il mio meraviglioso mangiadischi rosso, cantando a squarciagola tutte le sue canzoni, tra le tante.
Io ero la bambina "ietterdey". Un giorno vi parlerò anche del resto. E del perchè del nomignolo.


Questa estate è fatta di vacanze intense, visto che ho una tabella di marcia complicatissima, ed è come sempre, scandita da canzoni.
Di Estate di Jovanotti e Baciami e portami a Ballare di Britti, vi ho già detto in tempi non sospetti. Prima ancora che diventassero dei tormentoni come è successo.
Ma la più bella a mio parere e, quella che non mi stancherei mai di cantare, è la nuova di Gianni Morandi.


I grandi artisti sono quelli che riconosciamo come tali durante l'arco di una intera vita.Sapete bene cosa penso della musica.

Loro ci accompagnano quasi senza far rumore. Con la splendida purezza delle  canzoni.Con le parole ma anche con l'interpretazione da brividi.Dicono verità racchiuse in brevi frasi.Cantano come nessun potrebbe fare anche canzoni scritte da altri, rendendole uniche.
Come fa il nostro Gianni nazionale.

In:Solo insieme saremo felici.

Il video che ho scelto, è una clip con un collage di immagini tratte da film interpretati da Marcello Mastroianni e Sophia Loren.
Se parliamo di grandezza lo facciamo a trecentosessanta gradi, no? Ha avuto il potere, come la CANZONE che lo accompagna, di riportarmi indietro nel tempo, a quando restavo per ore muta, mentre le immagini dei film scelti, credo non a caso nello specifico, catalizzavano la mia attenzione e mi trasportavano nel loro mondo di celluloide.


Ed ora lascio spazio alle parole e poi al video. 


Io che ero un passo avanti e due indietro 
Una foglia sospesa lì, così 
Tipo un pesce dietro 
un vetro, io 
Che osservavo le nuvole e il cielo 
Aspettavo un segnale o chissà 

Ma poi arrivi tu e scegli me, 
sorridi e mandi via le nuvole 
perché mai niente è impossibile 
Solo insieme saremo felici 

Tu trasparente sorgente per me 
Mi disegni come un' oasi in città 
Prima era una vita a metà 

Ma poi arrivi tu e scegli me, 
sorridi e vanno via le nuvole 
perché mai niente è impossibile 
In questo viaggio con te 
Se io dovessi un giorno perdermi 
o diventare pazzo, insegnami 
le strade che comunque uniscono 
Solo insieme saremo felici 

Senti nelle mani ho il sapore di te 
Prendi tutto il cielo, l'ho rubato per te 
Puoi farne ciò che vuoi 

Ma poi arrivi tu e scegli me, 
sorridi e mandi via le nuvole 
perché mai niente è impossibile 
In questo viaggio con te 
E se dovessi un giorno perdermi 
o diventare pazzo, insegnami 
le strade che comunque uniscono 
Solo insieme saremo felici 

Noi, solo insieme saremo felici 





L'ultima domanda è: la canzone dell'estate 2013 secondo voi?

Vi abbraccio e che sia ancora ESTATE.


01 agosto 2013

In attesa delle vacanze



La colazione del fine settimana



OGGI MI TROVATE ANCHE QUI, VI ASPETTO CLICCATE!


In questo inizio estate aspetto il fine settimana con trepidazione.

Mi alzo più tardi e faccio colazione con mio marito. Prepara tutto lui e poi viene a svegliarmi.
A dire il vero io sono già sveglia, ma aspetto che venga a chiamarmi, mi piace un sacco.
Adoro quelle mattine d'estate calme e ancora fresche, in cui ti lasci cullare dalla brezza leggera che arriva dalle finestre lasciate aperte.
La luce che trapela dalle tapparelle mi accarezza.
Mi stiracchio e mi alzo. Raggiungo in cucina la mia metà; facciamo colazione ascoltando musica e pensando a cosa fare quel giorno.
A volte è stato deciso da tempo, magari un pranzo con amici programmato.
Altre volte invece decidiamo al momento.
Quasi sempre la nostra meta estiva è la zona del Garda.
In estate adoriamo girovagare nelle zone di lago, dalla Lombardia al Trentino.

E allora si parte.
E  nel  mese di luglio abbiamo puntato alle meraviglie naturali di:

LAZISE


Lazise: il lago visto dall'alto (foto MS)



Lazise: balconi fioriti (foto MS)



Lazise: il Castello (foto MS)


RIVA DEL GARDA


Riva: scorcio del porticciolo (foto MS)




Riva: panorama (foto MS)


Riva: tramonto sul lago (foto MS)



VERONA: Arena e Traviata




Traviata 1° atto allestimento e  regia Franco Zeffirelli (foto MS)


Traviata 3° atto (foto MS)



Traviata gli applausi (foto MS)


LIMONE DEL GARDA

Limone del Garda: panorama  (foto MS)



Limone del Garda: particolare della Limonaia (foto MS)




Limone del Garda: panorama (foto MS)



Limone Del Garda: uno scorcio del borgo (foto MS)

Limone Del Garda: la piazza (foto MS)




Luglio è finito, tra poco inizieranno le vacanze vere. Ma io adoro i nostri fine settimana. Ne faremo ancora tanti. Cammineremo pigramente lungo piccole stradine o sul bordo di un porticciolo. Fra giardini fioriti e angoli antichi.
Avendo sempre ben presente che la nostra terra, L'Italia, è la più bella al mondo.
Che siamo molto fortunati, ad avere tutto questo. A volte stolti perchè rischiamo di dimenticarcene e di trascurarla. 
Dalla stoltezza dovremo guarire.
Prima che sia troppo tardi.