11 ottobre 2013

E se i libri fossero uomini?


Lo sapevo che ci arrivavo a parlarvi dei miei libri preferiti.
Ma badate bene non faccio una classifica, tutti a pari merito. Del resto come ho già detto in un mio post precedente, loro sono liberi; i veri proprietari di casa mia. Non potrei mai metterli l'uno contro l'altro. Solo uno sull'altro. A volte.
Vi immaginate? Furiosi e resi folli dalla gelosia si nasconderebbero, ed io tapina resterei senza le parole che amo di più.

Eccoli in ordine di memoria, sparsi e fusi. Come me.

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita. 

Quando presi il romanzo fra le mani e lo sfogliai per la prima volta, ero assolutamente all'oscuro di ciò che avrei trovato. Mi aveva colpito il titolo. Ero giovane.Poco più di una bambina alle prese con un romanzo troppo "grande" per lei. Eppure. Fu quasi una sofferenza all'inizio. Poi arrivò lo sconcerto e frustrazione; alla fine amore e speranza.
Il doppio binario e il doppio racconto mi rapirono; da una parte  il Maestro e la Russia dei primi del Novecento;dall'altra Gesù e la Gerusalemme di duemila anni fa.
Due epoche, una di fronte all'altra nel tentativo estremo di riconoscere la  libertà.
Libertà di vivere e libertà di morire; libertà di potere esprimere le proprie opinioni. In un mondo che piano piano, ogni giorno, ci obbliga ad essere sempre meno liberi; anche di pensare. Le parole da ricordare: i manoscritti non bruciano. Sarebbe bastato questo a legarmi al libro per sempre. Fino a che avrò fiato e parole, quello in cui credo lo lascerò vibrare dentro e fuori di me.
Se il libro fosse un uomo sarebbe chiunque creda nelle proprie idee.

Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di Solitudine.

Macondo e Gabriel. La sua vita, la sua famiglia e la nostra. Nel  momento in cui scrivo, penso che è passato troppo tempo dell'ultima volta che l'ho letto. Amo questo grandissimo scrittore e sono in pena per lui.
Si sta allontanando dal mondo per colpa di una malattia subdola che cancella la  memoria e la consapevolezza di noi stessi. Penso non ci possa essere condanna peggiore per un "prosivendolo" di eccellenza qual è lui. Il libro è magico. Anche io ho tra i miei sogni ricorrenti, quello di arrivare in un paese speciale e potere ricostruire lì la mia vita. Esattamente come fece Josè Arcado Buendìa.
Le sette generazioni della famiglia e la loro continua evoluzione mi insegnarono che a volte, pur contandoci in tanti, siamo soli. Il succo del romanzo è tutto qui. Le parole da ricordare: Molti anni dopo, davanti al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendìa si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo portò a conoscere il ghiaccio. L'inizio lo ricordo a memoria. Se il libro fosse un uomo sarebbe mio padre.


Isabel Allende: La casa degli Spiriti.

Da un colombiano ad una cilena. La mia scrittrice preferita creò un racconto magico forse ispirandosi al grande Marquez. Anche in questo romanzo c'è tanta magia e una famiglia, i Trueba. Una dinastia simile a quella dei Buendìa.
Sullo sfondo il Cile dagli anni '20 agli inizi degli anni '70, la morte di  Salvator Allende (zio della scrittrice) e l'avvento del regime di Pinochet. Ogni personaggio è un compendio di dramma e commedia. Ma il mio amore è stato Clara. Clara che smetterà di parlare. Clara l'indomita. Clara la luminosa. Clara che amerà un solo uomo per sempre. La grandezza di Isabel è tutta nella sua scrittura. Chiara, netta, senza iperboli. Le parole da ricordare: Barrabas arrivò  in famiglia via mare. Inizio e fine. Se il libro fosse un uomo sarebbe mia madre.

John Williams: Stoner.

Una scoperta degli ultimi anni. Fatta grazie a Laura Pezzino e il suo BookFool.Il capolavoro del romanziere americano. Lasciato nell'oblio per molto tempo. La vita di un professore di un college americano. Potrebbe sembrarvi anonima a prima vista.
Eppure. Impossibile lo sia. Perchè quell'uomo, le sue sofferenze, le sue passioni, le sue virtù, le sue sconfitte, sono anche le nostre. Come la sua integrità. Quell'uomo siamo noi. Noi gli restiamo accanto, nel bene e nel male fino alla fine. Fino a quando il suo sguardo si perderà nel verde di un prato mentre noi gli terremo la mano. Le parole da ricordare: era se stesso e sapeva cosa era stato.
Se il libro fosse un uomo, forse e dico forse, sarei io.


Harper Lee: Il buio oltre la siepe.

La prima volta lo lessi a quindici anni. Immaginate da quanto tempo mi fa compagnia. Ero innamorata di quel diavoletto di Scout e di suo padre Atticus. La scrittrice americana, amica di Truman Capote descrive la provincia della sua  nazione in tutta la sua grettezza e con tutte le sue contraddizioni. Il razzismo e la violenza mi investirono duramente. Imparai a riconoscerle. Romanzo fondamentale. Da qui si può partire per riconoscere il peggio degli uomini e decidere di non averne parte. Scegliere di essere migliori. Che ce la si fa.
Le parole da ricordare: quasi tutti sono simpatici Scout: quando finalmente si riescono a capire.
Se il libro fosse un uomo sarebbe la mia amica Veru.


Jane Austen: Orgoglio e Pregiudizio.

Ho parlato tante altre volte della Austen e di questo libro. Una struttura narrativa come poche. Emblema di un'epoca e allo stesso tempo feroce satira della stessa. Il romanzo "romantico" per eccellenza. Eppure le sorelle Bennet sono eroine anticonformiste.  Ho cercato un Darcy per molto tempo e prendendo grandi cantonate. Ecco a cosa ti possono condurre i libri, se non riesci a coglierne l'ironia in tempo. Per fortuna mi sono risvegliata al momento giusto. Ma la Austen l'amerò per sempre. Le parole da ricordare:Sii dunque sincero, mi hai ammirato per la mia impertinenza? Diciamo per la tua vivacità di spirito.
Se il libro fosse un uomo sarebbe la mia famiglia, i miei fratelli.

Ionathan Franzen: Le Correzioni

Arrivata a quasi trenta e passa anni rivolgevo lo sguardo agli scrittori americani contemporanei con sempre maggior frequenza. Sullo scaffale di una delle mie librerie preferite inciampai nel libro di Franzen. Il titolo mi circondò; non avrei potuto fare a meno di comprarlo. Avevo  vissuto un'infanzia di correzioni. Ero consapevole di quello a cui sarei andata incontro. Una famiglia, una cultura, un matrimonio che mi affascinava, mi tormentava. Personaggi in lotta con se stessi, in labile equilibro tra quello che è il bene comune e i valori "giusti" in quanto riconosciuti dal mondo come tali e quelli che sentono realmente vicini al loro essere. Contraddizioni che fanno dell'uomo un essere in quanto tale. I Lambert potrebbero essere noi. Le parole da ricordare: la poltrona era un monumento e un simbolo, e non si poteva separarla da Alfred. Si poteva soltanto spostarla, quindi andò nel seminterrato, e Alfred la seguì. E così in casa Lambert, la vita si trasferì sotto terra.
Se il libro fosse un uomo potrebbe essere qualcuno che conosco ma che tengo a molta distanza.


Amos Oz: Michael Mio.

Lo scrittore israeliano è uno dei miei miti. Ho letto quasi tutto di lui e cerco di fare proseliti ogni volta che ne ho occasione. Questo è il primo libro che lessi dei suoi. Un libro che parla di amore ucciso dalla quotidianità. Lei sognatrice, lui concreto al limite della banalità. La storia raccontata dal punto di vista della donna, ci spiega senza mezzi termini, come il volere bene non basta. Almeno alla donna che emotivamente è quella più soggetta al desiderio di avere accanto a sè una persona che la comprenda profondamente, senza lasciarla andare. Durissima critica a chi pensa che basti esserci. Sullo sfondo di una nazione, quella israeliana, che vive di eterno conflitto tra tradizione e innovazione.
Le parole da ricordare: amavo la sua capacità di controllarsi, volevo mandarla in frantumi.
Se il libro fosse un uomo sarebbe tutte le donne che amano e vogliono essere amate fino in fondo.

Daniel Pennac: Il signor Malaussène.

Nomino uno dei libri del ciclo, ma li ho letti tutti. L'ironia di Pennac è unica. Penso che molti di noi abbiano avuto modo di leggerlo e amarlo. Anche in questo caso, ci si ritrova nei limiti e nelle persecuzioni del protagonista. Ci si immerge nei suoi personaggi e non si può fare a meno di amarli e di considerare quanto doloroso sia il loro mondo e quanto sia simile al nostro. La scrittura grottesca dello scrittore francese poi, riesce renderlo un capolavoro. Le parole da ricordare: non c'è mica solo la felicità nella vita; c'è la vita!
Se il libro o i libri del ciclo fossero un uomo, sarebbero il mio popolo, la mia nazione. Uomini che vorrebbero essere migliori e non ci riescono ancora.

Erri De Luca: Il Giorno Prima della Felicità.

Poche parole. E' il libro che preferisco dello scrittore italiano che amo di più. Leggetelo se non lo avete ancora fatto. Il libro della speranza, il libro di tutti i ragazzini solitari. Come il protagonista un "guagliunciello" napotetano. Non comprendeva gli adulti e cercava se stesso. Un custode di un palazzo gli insegna la vita. Una ragazza gli insegna l'amore. Poi c'è il sangue.E una partenza. Erri è Erri. Le parole da ricordare: Sono cose che capitano il giorno prima. Il giorno prima di che? Il giorno prima della felicità.
Se il libro fosse un uomo, sarebbe il mio amore.


Ci tengo a citare ancora tre libri. 

Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli,  di cui vi ho appena parlato. Ho letto Rimini e cominciato Camere Separate. Tondelli mi sta squarciando l'anima.

Quattro Soli a Motore, del mio amico Nicola Pezzoli. Altro libro che parla d'infanzia e del come eravamo richiamandola ai nostri occhi in modo puro e disincantato; ecco la mia recensione.
Nicola sta scrivendo un nuovo romanzo, lo attendo con ansia.

Il Piccolo Principe di Antoine di Saint'Exupery.

E' il libro che amo di più. Non credo ci sia bisogno di aggiungere qualcosa a ciò che è universalmente conosciuto. Amiamoci e riconosciamoci. Cerchiamo di avere la massima cura di noi stessi e degli altri. Avviciniamoli con l'animo di quel bambino che è ancora dentro di noi. Preserviamo l'essenziale.
Forse non è andato perduto.

Mi fermo qui. Sono una parte piccolissima dei libri che amo. Ovvio che non potevo elencarli tutti.
Ora aspetto i vostri.
Saranno magnifici, ne sono certa.



Colonna sonora un bellissimo brano scritto e interpretato da Gregory PorterWater Under Bridges. Musica perfetta per accompagnare le parole eterne dei libri che amiamo.





45 commenti:

  1. a parte 2altri libetini" non ne ho letto uno. vorrà dire qualcosa !

    RispondiElimina
  2. Vorrà dire che devi recuperare. E non hai parlato dei tuoi o del tuo preferito. Aspetto.

    RispondiElimina
  3. Cent'anni di Solitudine, ce l'ho da tempo nella mia libreria e non l'ho mai iniziato..quando vado in libreria li scelgo e poi li lascio li,e quando è il momento li prendo. Strano è vero ...come lasciarsi prendere. Ultimamente ne ho letto di bellissimi cito uno :"Mancarsi" di De Silva. Un piccolo libricino,una sorta di favola..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero che il momento per Cent'anni di Solitudine arrivi presto. Non conosco il libro che hai letto da poco. Grazie per avercene parlato.
      Ti abbraccio.

      Elimina
  4. Sono stupita.
    Li ho letti tutti meno tre mi pare.
    Ma ci devo tornare con calma.
    Titolo per titolo.Così dico la mia.
    bacio buona giornata
    veru

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bacio a te cara. Stupita? io no,per nulla. Quando si parla di "Affinità Elettive" ( altro gran bel libro ).
      Attendo il tuo commento, Scout.

      Elimina
  5. Un bellissimo post. Io ho tantissimi interessi e la lettura, che ahimè sto un po' trascurando ultimamente, è tra questi. Ho letto molti dei libri che recensisci in modo così accurato, seppure sintetico. Hai letto Afrodita di Isabel Allende? Io lo adoro... Vorrei leggere Le correzioni di Franzen, mi hai incuriosita, e Stoner di Williams, così saprò qualcosa in più di te :-). Quando vado al lavoro ormai mi porto dietro una borsa che fa spavento a vederla, perché ho sempre un libro (sto leggendo Estasi culinarie di Barbery, anche se da troppo) e l'occorrente per il cucito (amo il feltro), tutto se mi riesce di strappare una mezz'ora di tempo libero... Il tempo è ciò che desidero di più. Nella storia di Momo di Michael Ende si parla degli uomini grigi che rubano il tempo degli uomini, che diventa una cosa preziosissima. Ecco, io vorrei tutto il tempo che molti sprecano, allora sì che mi stenderei su una chasse longue, nel bel mezzo di un'enorme biblioteca. E adesso che ti conosco un po' so che mi verresti a fare compagnia :-). Buona giornata, cara nuova amica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ros, fammi spazio sulla chaise longue in biblioteca. Oppure fuori in uno spazio verde. Parleremo dei libri che amiamo e tu mi racconterai di tutti i tuoi interessi, meravigliosi a cui accenni.
      Stoner te lo consiglio. Mi somiglia perchè è un uomo che come tanti di noi, commette errori. E' pieno di contraddizioni eppure è leale, FINO IN FONDO. Una persona vera, semplice e allo stesso tempo complicata. Ti piacerà.
      Mi chiedi se ho letto Afrodita. Ho letto tutti i libri di Isabel. Escluso il ciclo per ragazzi dedicato ai suoi nipoti.
      Ho pianto per Paula, ho amato William e il suo Piano Infinito, e ho cercato Maja in lungo e largo. Tralascio il resto ma ti dico che visto che sto avvicinandomi ai 50 anni ( tra qualche anno ) comprendo perfettamente "l'ultima ora del pomeriggio quando il sole è tramontato e il crepuscolo ci dispone spontaneamente alla riflessione. Nel mio caso tuttavia, il crepuscolo mi induce al peccato". Sante parole...
      Anche io vorrei tanto tempo. Ma tanto. Non ho mai letto Momo, altra annotazione per me. Grazie cara.
      A te buona serata.

      Elimina
  6. Sono così emozionato per il fatto di "esserci anch'io" nell'elenco di una così appassionata Lettrice, che non riesco ad aggiungere altro... :)
    Grazie!
    [parlare dei miei? Dovrei scriverci un libro a parte. Ti rimando, se sei curiosa, all'elenco che c'è nel mio profilo... ma pure quello è incompleto: per non renderlo chilometrico mi sono imposto non più di un titolo per autore, al massimo due quando proprio non riuscivo a scegliere il migliore...]

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nicola ma come, pensavi di scamparla? Dopo che Corradino mi ha conquistato per sempre? Sarebbe stato troppo facile.
      Ti tocca scrivere qualcosa che sappia colpire al cuore dei tuoi lettori ancor di più. E so che lo stai facendo, benissimo.
      Anche il tuo silenzio di questi ultimi mesi era pregno di parole. E so che arriveranno presto.
      Sono andata a sbirciare sul tuo profilo. Vi ho trovato Le Correzioni, ad esempio.
      Ed anche altri due libri che amo molto.
      "Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron di cui ho amato molto anche "Quella sera dorata".
      " Il Nome della Rosa" di Umberto Eco. Letto e amato nonostante le prime venti pagine...
      Abbraccio

      Elimina
  7. Mariella cara,
    Ti dico quali sono i miei, tra i tanti:
    Iannis Ritsos: quarta dimensione
    Elsa Morante: L'isola di Arturo
    V Tondelli: Camere Separate
    F Kafka: il Castello
    G G Marquez: dell'amore di altri demoni
    J K Toole: Una Banda di idioti
    Abbracci e letture
    Leo

    RispondiElimina
  8. Me ne stanno venendo in mente altri uff... Posso aggiungerne solo altri 2 :
    J Verne: 20000 leghe sotto i mari (primo libro letto con piacere da ragazzino)
    Murakami : La fine del mondo e il paese delle meraviglie
    A Bennett: nudi e crudi

    Ok sono 3 ma sappi che mi sto contenendo perché nel frattempo me ne sono venuti in mente altri 5

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungi pure Leo.
      Tutti quelli che vuoi!

      Elimina
    2. M Melzieu: la meccanica del cuore
      P Auster: follie di Brooklyn
      P Pullman: Queste oscure materie
      S Jackson: la lotteria
      U Eco: il pendolo di Foucault (altro che codice da vinci!!!)

      Ti risparmio i libri di cucina.
      Baci

      Elimina
    3. Ecco Leo. Guardando il tuo elenco penso ancora al dispiacere che ho avuto, per aver dovuto lasciare fuori dal mio tanti autori e tanti libri che amo. Ma con piacere noto leggendo i vostri che posso farli rientrare nel gruppo. Elsa Morante ad esempio. Da poco ho riletto L'Isola di Arturo e penso sia doveroso parlare della grande scrittrice. Credo che lo farò presto. Poi Camere Separate, scoperto grazie a te. Se fossi stata una scrittrice sarei stata felice di incontrare per caso uno dei miei lettori. Che avrei subissato di domande. Tutto il contrario di Leo che in un momento di dolore folle ha quasi degli istinti omicidi nei confronti di chi lo sta leggendo.
      Pensa che io, quando vedo qualcuno in giro leggere uno dei miei libri del cuore mi trattengo a stento dal chiedergli se e quanto gli piaccia e anche perchè. Insomma, sono strana. Pensa che una delle mie amiche l'ho conosciuta in metro. Avevamo dei libri in mano e ognuna di noi era curiosa del libro dell'altra. E abbiamo cominciato a parlarne.
      Anche questa è magia della lettura.
      Dal tuo elenco tra gli altri, prenderei in prestito da leggere "La Meccanica del Cuore". Quando è uscito lo scorso anno stavo per comprarlo. Poi è rimasto nella lista di quelli da leggere.
      Mi risparmi i libri di cucina? Ma io aspetto il tuo!
      Bacio

      Elimina
  9. Sto leggendo adesso La Casa degli Spiriti
    Voglio leggere Stoner
    E prossimamente, cioè tipo domani, comprerò Gratitude di Jova
    Purtroppo vado di fretta, ma potrei parlare di libri per ore anche se ahimè ultimamente ho perso un pò l'entusiasmo
    Baaaaaaaaaci

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yram, che bello stai leggendo Isabel. Sappi è come una droga, leggi il primo e dai fondo a tutto il suo palma res.
      Anche Stoner come darti torto.
      Il terzo che hai detto vado a comprarlo presto anche io. Che per noi si sa, è un capolavoro. E basta!
      Torna appena puoi che mi dici il tuo preferito e ci dilunghiamo un po' parlando di libri e di amore.
      Perchè i libri sono amore.

      Baciooooooooooooooooo

      Elimina
  10. Ciao Mari!
    L'ultimo libro letto è Fai bei sogni di Gramellini che adoro,Fabio Volo ghghghghghghg Orgoglio e pregiudizio,tutte le Poesie di Emily Dickinson,Il piccolo principe,tutte ma proprio tutte le fiabe per bambini,ovvio,Oriana Fallaci che mi piace assai e alcuni degli autori da te citati,romanzi vari alcuni libri gialli,Keats,Erri de Luca e altri ancora
    Vorrei avere più tempo a disposizione per la lettura,di immergermi nelle pagine,con un libro tra le mani il mondo potrebbe crollare che nemmeno me ne accorgo
    Un abbraccio amica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara amica. Il libro di Gramellini mi manca. Non ho dubbi sulla valenza dell'autore è una delle persone che stimo di più in Italia. Ma ho paura ad affrontarlo. Da quello che ho capito è molto doloroso. Non è il periodo giusto per me. Sto già soffrendo mentre leggo Camere Separate. Vedremo più avanti.
      Sorvolando Volo ( ghghgh ), con la Dickinson sfondi un portone per non parlare di Erri ecc...
      La Fallaci non l'ho mai voluta leggere. Le riconosco la grandezza ma allo stesso tempo è troppo fondamentalista per me. Tanto tempo fa avevo iniziato "Lettere ad un bambino mai nato". Poi ho lasciato stare, tu puoi ben immaginare perchè.

      Anche io vorrei più tempo. Per leggere e per chiacchierare tanto di libri e di parole.
      Abbraccio circolare.

      Elimina
  11. Pensa quanto sono ignorante, ho letto soltanto i primi due. Naturalmente ho letto anche il libro di Zio Scriba- Nicola Pezzoli ed ho partecipato con vero piacere alla presentazione di 'Quattro soli a motore' qui a Roma abbracciando inoltre lo Zio.
    Un caro saluto,
    aldo.

    RispondiElimina
  12. Aldo, anche io sono ignorante. Non ricordo quale filosofo e fine letterato diceva di essere un grandissimo ignorante. E se lo era lui...
    Chissà quanti grandi libri hai letto che io non conosco. Ognuno di voi mi sta lasciando una traccia. Sto pensando di realizzare una pagina apposta.
    A proposito di Zio Scriba - Nicola. Sappi che quando uscirà il suo nuovo romanzo, anche se dovesse presentarlo in capo al mondo, ci sarò. E magari riuscirò a conoscer anche te.
    Ci tengo.
    Bacio.

    RispondiElimina
  13. Mi unisco anch'io al plauso ed all'apprezzamento per Nicola Pezzoli, alias Zio Scriba.
    Il suo è un gran bel libro da leggere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Costantino.
      Come potrei negarlo. E' un gran bel libro, per davvero.

      Elimina
  14. E se un libro fosse una donna? Una libra, ma non di carne umana con una "b" in meno come nel Mercante di Venezia di Shakespeare. Varrebbe lo stesso per me, come per te se fosse un uomo. Me lo/la porterei a letto e lo/la metterei sul cuscino, accanto al mio viso per sentirne l'odore mentre respiro nel sonno. E lui/lei mi parlerebbe morbide parole mute e io potrei sognarlo/la durante tutta la notte.
    Ottimo il tuo elenco. Ci avrei giurato che ci mettevi Quattro soli a motore del nostro comune amico Nick. Se lo merita e aspettiamo il prossimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vincenzo, anche donna eccerto!
      Addirittura a letto. Perchè no, io lo faccio tutte le sere. Sognarlo e sospirarlo sì, a volte però mi restano anche sullo stomaco.
      Aspettando il prossimo Pezzoli.
      Bacio

      Elimina
  15. Quoto Il Maestro e Margherita e Le Petit Prince,libri che amo molto.
    Peró i libri del cuore e dei ricordi bellissimi metto: Norwegian Wood,Il Signore delle Anime,Sulla Strada,Pastorale Americana,1Q84,L'eleganza del riccio.
    Quest anno ho letto pochissimo,poco tempo e tanta vita ;)
    Baci ragazza!Nick

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai citato molti tra i miei libri preferiti. Philip Roth, Jack Kerouac, Muriel Barbery.
      Di Irene Nèmirovsky, e tu sai che la amo molto, il libro che citi mi manca.
      Mai letto Murakami ed è ora di farlo. Comincerò con Norwegian Wood. Assonanza musicale.
      Ragazzo aivoglia a leggere. VIVI!
      Bacio.
      Bacio

      Elimina
    2. Amo molto Murakami,lo associo sempre alla freschezza!stile che mi piace tantissimo,semplice un pó mistico e profondo!
      Ultimamente scrivo come una capra -.-
      Buona domenica sera!bacione,Nick

      Elimina
  16. Scout?
    Mari grazie,non potevi farmi complimento migliore.
    Che personaggio.
    Si a tratti mi ritrovo.
    L'ironia,la passione e quel linguaggio un po' così che all'epoca non era visto di buon occhio.
    Bellissimo libro.Ingiustizie,razzismo e tolleranza.
    Dei libri citati mi manca Stoner,Michel Mio e Le correzioni.
    Ammatto di non aver mai concluso Cent'anni di Solitudine.
    Lo so prima o poi dovrò decidermi ad arrivare alla fine.
    Ma che casino tutti quei nomi.
    Orgoglio e Pregiudizio è il mio preferito.
    Ne ho già parlato qui nel tuo blog.
    Se d'istinto penso a libri che rileggerei continuamente mi vengono in mente i romanzi di Kafka.
    E' un autore che in passato ho molto amato.
    Il librro che mi rapprenta invece è lInsostenibile leggerezza dell'essere.
    Stupendo.Filosofia allo stato puro.
    Da rileggere in continuazione.
    Cosa c'è che più ci tormenta del significato della nostra esistenza?
    baci
    veru

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che sarà il nuovo soprannome che ti darò. Oppure potrebbe essere il nuovo nickname da utilizzare al posto di VeruPink ghghgh
      Scout era una che andava fino in fondo. Senza paura, cercava la verità e come suo padre non la fermava niente e nessuno. E per me che ai tempi ero estremamente timida, fu una gran sferzata di energia venire a contatto con lei.
      Allora Kafka. Uno leggerino eh? Ti dirò. Ho letto "Il processo" e mi ricordo ancora la frustrazione che avevo mentre lo sfogliavo. Arrivata ad una fine che non c'era mi dissi che l'autore non era per me.Troppa impotenza.
      Per Le Metamorfosi c'è stato il processo contrario. Lo iniziai per curiosità e lo finii per passione. Il sacrificio di Gregor è una delle pagine più belle della letteratura che io abbia mai letto.
      Milan Kundera, uno dei romanzi che non ho mai terminato. E dovrei decidermi a farlo.Ma è un po' lentino. Appena appena una puntina eh?
      BACIO

      Elimina
    2. Pure tu con un libro a metà?
      Non avrei mai detto...ghghgh
      veru

      Elimina
    3. Io l Insostenibile leggerezza dell essere lo metto all ultimo posto,tra i libri che inculcano cazzate :)
      Come fa a piacerti Veruuu!
      Ricordo di aver vomitato tutta la notte dopo averlo finito,ammetto che sono ipersensibile con parole e concetti,quando sono prodotti della mente e non del cuore poi..
      Baci ragazzina ;)
      Nick

      Elimina
    4. Nick ti prego,non diciamo cazzate.
      C'è cuore e mente in questo libro e nelle storie dei quattro protagonisti.
      E' il paradosso che respiri in tutto il libro che trovo fantastico.
      Il significato che l'autore gli ha voluto dare prendendo punto da uno dei concetti (a mio parere) più nichilistici della storia.
      L'eterno ritorno di Nietzsche.
      La nostra "inevitabile" necessità di cercare un signficato alla nostra esistenza che per l'autore si rileva una perdita di tempo,perchè le nostre azioni in fin dei conti sono irrelevanti.
      Detta proprio a parole povere.
      Che vuoi che ti dica,a me certe idee esaltano.
      C'è ben altro per cui vomitare caro il mio Nick.
      Detto questo l'affetto con cui ti abbraccio è quello di sempre ;-)
      baci veru

      Elimina
    5. Appunto :)
      Nichilismo-Nietzsche-senso dell esistenza-credere che le azioni siano irrilevanti,sono tutti prodotti e produttori della ragione,che secondo me sono tutt altro che veri o auspicabili :)
      Ti abbraccio forte anch io carissima Veru,guarda che io amo circondarmi anche di persone che non la pensano come me!rispetto valori e idee altrui,poi guardo come sono le persone piuttosto che come la pensano!e pensa che il mio ometto fantastico ha solo due abitudini diverse dalle mie,del tutto opposte alle mie scelte:è carnivoro e adora i vini ;)
      Baci,Nick

      Elimina
    6. Carnivoro e adora i vini?ghghghgh
      Proprio il tuo opposto ;-)
      veru

      Elimina
  17. ragazza geniale, che bel post!io nutro entusiasmo per libri diversi dai tuoi, ma il paragone libri/umani m'intriga tantissimo!

    RispondiElimina
  18. Grazie! Potremmo provare con: libri terribili e persone terribili...

    RispondiElimina
  19. Ciao Mariella,
    sai che quando si tratta di libri sono mooolto lenta.
    Il tuo originalissimo post mi piace molto e prima di scrivere un commento ho letto tutto molto attentamente, non volevo perdermi niente.
    Abbiamo gusti diversi per quel che riguarda la lettura, per cui non esprimo nessun parere sui libri che hai postato.
    Posso dirti solo che la maggior parte non li ho mai letti.
    Piano piano recupererò, tanto ormai ho un'elenco infinito per i miei prossimi cent'anni ;))).
    Se non fosse per te quante cose non saprei... Baciiiiiii

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei lenta perchè ami i libri con molte pagine...
      Ma lasciarci traccia di quelli che piacciono a te no?

      Ti abbraccio.

      Elimina
    2. Guarda Mari, parlare ora di libri mi mette una tristezza, sto svuotando la libreria, ho un magone...
      Baci...sigh!

      Elimina
  20. "Alessandra" di Stefano Terra vincitore del "Campiello" 1974 penso che rimanga il romanzo che preferisco.
    E se i libri fossero uomini? Avremmo giustamente le lib(e)ro-femministe.
    Ciao Mariella,
    Nicola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Nicola, non conosco il romanzo. So che Stefano Terra era un giornalista.
      Grazie per averci consegnato una piccola parte della tua memoria.
      Abbraccio

      Elimina
  21. Sei i libri fossero uomini, sarebbero uomini migliori (e anche se si leggesse di più il mondo sarebbe migliore). Splendide le citazioni.

    RispondiElimina
  22. Concordo. Di gran lunga migliori. Grazie.

    RispondiElimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)