11 novembre 2013

Del perchè per me Massimo Moratti resterà per sempre il Presidente


Madrid 22 maggio 2010 - tracce nella storia





Inizierò dalla fine.


Sabato sera allo stadio Giuseppe Meazza, volgarmente detto San Siro, si è celebrata l'ultima partita dell'era Moratti. Giocavamo in casa: Inter - Livorno finita 2 a 0 per noi. Non è stata una grande partita, sembrava giocassimo con il freno a mano tirato.Per un bel pezzo del secondo tempo mi è sembrato che il Livorno potesse acchiapparci con facilità. Insomma Inter, quella per la quale il cuore va sempre a mille durante una partita e non si è mai tranquilli, niente è scontato con l'abitudine che abbiamo ad ogni partita di ribaltarla in un momento. Dal vincerla al perderla, come di consueto. L'emozione più grande per me è stato il rientro in campo di Capitan Zanetti, dopo l'ennesimo infortunio da cui si è ripreso ad una velocità incredibile. Un quarantenne con l'animo e il fisico di un trentenne. Stupur Mundi. Era senza la sua  fascia di capitano ceduta  a Cambiasso,  formidabile suo sostituto. Ogni maledetta volta che guardo negli occhi di Javier ci vedo la suprema emozione e l'infinito orgoglio di essere parte di questa squadra. Mi riscalda il cuore e mi consente di continuare a sperare. Mi consente di crederci sempre. Nella mia pazza, pazza squadra.
Sono venticinque anni. E ve ne ho parlato altre volte ad esempio parlando di Zanetti.
Ma vorrei fare un piccolissimo accenno agli ultimi 18. Sugli spalti della curva nord,la nostra curva, è apparso uno striscione che diceva:

 "Le gioie più grandi, le sofferenze più imbarazzanti, 18 anni di gestione racchiusi in quelle 12 domande. Spesso l'abbiamo attaccata anche se mai l'abbiamo abbandonata. Nonostante tutto qualcosa ci accomuna, l'amore per l'Inter innegabile. L'essere troppo tifoso a volte è deleterio, ora attendiamo curiosi ma intanto grazie di tutto presidente, se lo merita. In fondo le abbiamo voluto bene".


Le parole dei tifosi sono anche le mie. Innegabili i suoi errori, gli sbandamenti, i suoi arrocamenti. Il suo puntiglio e la sua passione per alcuni giocatori che, a dire il vero sarebbe stato molto meglio lasciare andare.


Ma di sicuro sono fondamentali per me altri numeri.
Questi.


In diciotto anni di presidenza ovvero dal 25 febbraio 1995 è stato il presidente dell' Inter che ha vinto di più.


5 campionati
4 coppe Italia
4 supercoppe italiane
1 champions league
1 coppa Uefa
1 coppa del mondo per club

E oltre ai numeri la certezza che lui sia sempre stato più tifoso che presidente.
Ha sofferto, si è incazzato, ha riso e si è emozionato per la sua squadra come ognuno di noi.
E per me è quello che conta.
Le volte che sono andata allo stadio sia quando facevamo goal che quando lo subivamo guardavo in alto verso il suo posto. Ed era lì felice o arrabbiato, come me giù in basso. Uguale. 
Non sono cose che potrò dimenticare.
E non lo farò.


Grazie Presidente.








23 commenti:

  1. vado un pò controcorrente, e sai per quale squadra tifo, e anche parecchio:

    io non credo sia stata una grandissima gestione quella di Moratti.

    per i soldi che ha buttato (pardon, investito....) si doveva vincere di più e prima.

    è vero: abbiamo giocato contro i maledetti gobbi dopati degli anni '90, quelli della farmacia del Dr. Agricola. e quella della triade di calciopoli.

    è vero. ha tentuto la società lontana dallo schifo del calcio italiano.

    ma ha gestito in modo troppo paternalista la società, ha perdonato errori clamorosi, anche perchè in parte erano suoi-

    si è riscattato con l'era Mancini/Mourinho, ma anche lì, va detto, grazie ai soldi. suoi, chiaro.

    ma altri hanno vinto tanto spendendo meno.

    poi quello che è successo nel post-triplete è imbarazzante. ha venduto bene ma ha comprato male.

    francamente non mi dispiaccia che passi la mano. non credo che Thohir possa fare peggio

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    1. Urca le hai dette tutte. E concordo su tutto.
      Però il mio post non voleva essere critico ho accennato alle sue pecche.
      Voleva semplicemente ricordare che ci ha dato anche tanto. Per quel che mi riguarda è stato il più sano e il più vincente.
      Se ha speso tanto e male lo ha fatto consapevolmente. Ora io sono solo ventisei anni che sono interista. Per quel che mi ricordo solo lui bene o male ci ha fatto tornare così in alto.
      Da venerdì saremo una multinazionale come la Roma. Sarò nostalgica e vetusta. Ma mi mancheranno i suoi capelli scomposti, la sua emozione e le sue mille sigarette mal fumate. Mi mancherà il primo tifoso.
      Thohir potrebbe fare molto peggio di così.

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    2. secondo me Thohir non farà peggio

      F.

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  2. Ma che strano: ogni volta che conosco una nuova persona simpatica e intelligente ci sono 99 probabilità su 100 che si riveli interista... Cos'è, un virus virtuoso? :-))))
    Un abbraccio, sorella nerazzurra!

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    1. Sì è proprio un virus meraviglioso. Colpisce in fasce o durante l'adolescenza e come le migliori febbri ti tempra e ti fortifica. E non passa mai.
      Abbraccio a te, zio caro.

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  3. Questo post non lo leggo e ho detto tutto!
    Baciiiii

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  4. Ciao Mari!
    Io defilo...... ghghgghhghgghgh
    Bacio amica

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  5. Diciamo che oggi tira un'aria che non è nelle tue corde.
    ghghghgh

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  6. Booo!
    Ciao Mari, alla prossima.
    Robbi Spaggia.

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    1. Nel senso che non capisci nulla di calcio o che proprio non conosci la squadra?
      Eppure chissà perchè immaginavo il contrario.

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    2. Ho risposto sopra...non posso farcela...

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    3. Mari nel senso che non ci capisco nulla di calcio e non mi acchiappa nessuna squadra.
      Guardo le partite dei mondiali con gli amici per solidarietà e tifo per la Nazionale senza conoscere i nomi e tantomeno i visi dei giocatori.
      Ciao, Robbi Spaggia.

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    4. L'anno prossimo ci sono i mondiali. Preparati, qui faremo notte...

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    5. L'anno prossimo? Ma non ci sono stati l'anno scorso? Ghghghgh

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  7. Cia Mariella, sei supertifosa di una squadra, l'Inter,che, guarda caso mi è la più gradita e simpatica delle altre due quasi sempre capolista Juve e Milan. Poi, non so se lo ricordi, noi vincendo una partita contribuimmo a far vincere uno degli scudetti all'Inter, che ovviamente non fu vinto dall'altra squadra della capitale. La prima, quella cioè che portò qui il calcio nel 1900 è la Lazio della quale sono ifoso direi sin dalla nascita. Ho visto giocare tra i nostri giocatori il grande centravanti Silvio PIOLA. Il bello è che, senza imposizioni da parte mia, sono tifosi della Lazio anche mio figlio, mia nuora e le loro due figlie.
    Un caro saluto,
    aldo.

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    1. Noi siamo (nota l'orgoglio nel noi) del 1908. Nasciamo da una costola di transfughi ed eretici tifosi del Milan. Anche a me piacciono sia la Lazio che il Torino. Immagino perchè non riesco bene a sopportare le altre due tifoserie delle città. Non dimentico nulla, ma soprattuto caro Aldo non dimentico uno scudetto perso all'ultima giornata proprio mentre giocavamo con voi. Ricordo indelebile. Un altro maledetto giorno di maggio.
      Poi ricordo un altro bellissimo giorno di maggio in cui a Parigi portammo a casa una coppa Uefa. E giocavamo la finale con la Lazio. Una squadra sempre corretta. Ha tutta la mia stima.
      Ciao!

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  8. L'Inter per Moratti: Massimo godimento.
    I tifosi per Moratti: Massimo godimento.
    Moratti per i tifosi: Massimo godimento.
    Moratti per la moglie: nessun Massimo godimento, perché anche la notte il presidente pensa alla BeneAmata...
    Ciao Mariella,
    Nicola

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    1. Troppo forte Nicola.
      Grazie, grazie, grazie!

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  9. ciao mari,
    anch'io sono interista. con gli anni mi sono accorto di essere molto più affezionato alla maglia che a calciatori e dirigenti. certo, di gente come zanetti c'è sempre bisogno.
    quello che proprio non mi va giù del calcio sono gli ultras, le curve e gli striscioni, quasi sempre beceri e populisti. scritti da gente che è arrivata ad applaudire o a fischiare durante i minuti di silenzio. anche quello striscione verboso per moratti era da evitare: per me poteva bastare un “grazie presidente, arrivederci”. o, meglio ancora, un bell'applauso. e punto.
    un abbraccio e forza inter!

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  10. Come dicevamo di sopra con lo zio, il virus meraviglioso che coglie gli interisti ci consente di riconoscerci tra migliaia. E tu sei la conferma alla regola.
    Dopo le molteplici delusioni che mi hanno dato le decisioni pessime che società e dirigenza hanno infilato una dietro l'altra negli ultimi anni, anche io resto attaccatissima alla maglia, alla storia della mia squadra e ad alcuni uomini. Il mio capitano per primo.
    Hai ragione. Sarebbe bastato un GRAZIE.
    Io ho cercato nel mio piccolo di farlo.
    Ti abbraccio forte e forza Inter. SEMPRE.
    Bacio Metiu.

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  11. Lo so, in questo ricado perfettamente nello stereotipo: non ho mai seguito il calcio.
    Preferisco guardare le gare di tuffi. ahahaha
    Se mi chiedono che squadra tifo dico :il Livorno.
    così, solo perché credo non la tifi nessuno. :)
    un abbraccio nerazzurro (anche se insieme questi colori non mi piacciono)
    Baci Baci

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    1. Ma non sei mica l'unico. Ho una frotta di amici e parenti che ritengono il calcio incompatibile con le lor passioni. E amano altri sport, comprese le gare di tuffi ghghgh
      E non sei l'unico che conosco che tifa Livorno. Siete almeno in due.
      Aggiungo che quest'anno il blu e il nero sono di gran moda.
      Bacio

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)