18 novembre 2013

Solo risate please!



Immagine dal web

Stavo per scrivere un post terribile, pieno di tristezza e di considerazioni funeree. Insomma una roba che rispecchia in bella parte il mio guardarmi allo specchio degli ultimi giorni.
Poi è arrivato un vecchio amico di blog che ha sentito puzza di leggera "depresscion" nell'aria e a modo suo mi ha ribaltata intera intera. Non pensate a male, non ci conosciamo che virtualmente!

Aggredendomi con la sua scrittura ironica  e una dialettica perfetta, ha provato a fare uscire "da questo corpo" la malinconia e a sostituirla con un pochetto di rabbia che è sempre utile allo scopo.
Ora mi sento meglio. sarebbe bello se i problemi sparissero con la stessa semplicità. Ma credo e sono estremamente convinta di una cosa. Ovvero che gli amici, quelli di vita e anche quelli di blog quando la frequentazione è di anni e si è avuto modo e tempo per raccontarsi molto reciprocamente, possano comportarsi così.
Che ci diano degli scossoni e ci colpiscano quando ci vedono tentennare, quando sentono che stiamo per cadere e che è il momento giusto di una bella strigliata. Un bel passaggio nella corrente elettrica a 200 wolt.
Non è che sempre ci faccia bene la mano sulla spalla.
O chi annuisce e non trova le parole. O chi aspetta il momento per parlarci e poi non lo trova mai.
E' vero. Dipende pure da noi.
E magari c'è la volta in cui l'attenzione delicata può fare bene.
O lasciarci addosso una tristezza indefinibile che ci abbatte di più.
Mentre la sferzata, ben ponderata, ci raggiunge molto più profondamente e ci costringe a reagire.
In un modo o nell'altro la reazione ci porta a riconsiderare il momento no. E a decidere se davvero valga la pena di procedere in modalità stand by. E se invece fosse quello adatto per farsi due risate con le quali superare l'attacco di "noncelafacciopiùinquestomondodiemme"?

Voi che ne pensate? 

Io intanto scrivo almeno dieci volte perché con l'accento giusto. Tanto per non essere più accusata di pigrizia.

Perché
Perché
Perché
Perché
Perché
Perché
Perché
Perché
Perché
Perché

Poi vi lascio con un pezzetto di Totò Monaco di Monza. Adoro questo film. Conosco le battute a memoria. E rido ogni volta che lo rivedo.
Quando il genio è immortale.







81 commenti:

  1. Totò è meraviglioso!
    Quanto al perché, finora mi sono allineato alla regola di scriverlo così, anche se essendo longobardo lo pronuncio, ovviamente, perchè. (Così come dico stèlla e non stélla: parola troppo bèlla per dirla con la bocca stitica a culo di gallina... :D)
    Credo che prima o poi arriverò a scrivere tranquillamente perchè (che sulla tastiera richiede pure un passaggio in meno...)

    (ovviamente la è aperta di stèlla e di perchè va pronunciata poco aperta e molto dolce, e non con la bocca sbragatamente spalancata a produrre quei suoni caricaturali di chi ci prende per il culo per il nostro accento: perdona l'impennata di orgoglio nordico, ma non essendo mai stato leghista credo di potermelo, garbatamente, permettere... :D)

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    1. Zio, mi stai dicendo di fregarmene? Urca adesso che mi ci stavo mettendo d'impegno!
      No, davvero non si può dire che tu abbia un'anima leghista.
      Hai notato cosa sto leggendo in questi giorni? E' stata dura ma ci sono riuscita a comprarlo! Beh prima lo leggo e poi provo a stroncare questo scrittore al suo primo romanzo! Conosci?
      ghghgh
      Bacio.

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  2. Gli amici servono anche per gli scossoni. Giusto offrire la spalla, ma anche il palmo per la spintarella.
    Anzi, le dita per fare il solletico. Le risate sono liberatorie anche se un po' forzate :)
    Abbracci solleticanti.

    PS. fantastico il video del buon Totò! Lo adoro

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    1. Una spintarella con solletico incorporato è come dire il bastone e la carota.
      Ma ci sta.
      Si ride prima forzatamente poi sempre più naturalmente e si ricomincia a pedalare.
      Certo ogni tanto mi stanco di pedalare.
      Totò Macario e Nino Taranto: o' can? nata vot' o can...
      Abbracci sorridenti!

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    2. Mariella bella, ho fatto un dolce e ho pensato a te.
      http://monsieurtatin.blogspot.it/2013/11/riletture-al-vapore-coppette-di-crema.html
      Un baciotto coi baffi di cioccolato :)

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    3. Caro ragazzo, grazie infinite.
      La tua è una splendida dedica.
      Come ti ho promesso farò la ricetta e il risultato apparirà sul mio blog.
      Abbraccio

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  3. Eeeegià...Mari...volente o nolente dobbiamo ammettere che le ribaltate del nostro amico sono vitamina pura!
    Io lo amo già da tempo e la mia dichiarazione non gli giunge nuova di certo.
    Il problema che è che ce lo stiamo contendendo in diverse...
    Bello e dannato!

    Ciao Mari, ti voglio bene.
    Robbi Spaggia

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    1. Robbi, questa dichiarazione ti costerà un fracco. Non oso pensare a cosa ti scriverà di rimando.
      Bello e dannato?
      Vediamo un po', potrebbe cominciare con un:
      bello io? Somiglio a Ligabue non il cantante ma il pittore Antonio (naif lo aggiungo io per la precisetta che è in me).
      Sul dannato lascio continuare lui...

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    2. claro che ti voglio bene anche io.
      bacio

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    3. Spaggiari, “amare” è un termine impegnativo e abusato, per molti versi.
      Ed il club degli scrittori estinti richiede una scelta più raffinata e propria di verbi, aggettivi, sostantivi.
      Altrimenti mi diventi come la Mariella che “ama” tremila cantanti e ottomila libri: alla fine il concetto amare, in quel generalismo, si svuota di significati.
      E s' indebolisce l' attendibilità.
      La selezione, invece, rafforza.

      Paolino Pap.

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    4. L'abuso della parola "amore" è correlato a chi la utilizza a sproposito.
      Quando io dico di "amarti", seppur nei termini amichevol/bloggheggianti, sono sincera come il sentimento che provo.
      La tua capacità di fotografare l'anima delle persone è l'aspetto che mi affascina di più; possiedi quel sesto senso che è raro trovare in una persona, specialmente se di sesso maschile. Ti ho definito "star" in più occasioni e credo che sia il termine che ti si addice alla perfezione: dolce, irrascibile, sfrontato, amorevole, comprensivo, odioso, adorabile, spudorato come solo le vere star sanno essere.
      E ti assicuro che io non amo mica tutti così!
      Ciao Pap.

      Robbi Spaggia

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    5. Spaggiari esagera pure con lui. Ci sta tutto. E se te lo dico io ghghgh

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  4. Ciao, perdona l'intrusione,
    ma scorgendo la clip di Totò, non ho potuto fare a meno di fermarmi.
    Non sono uno psicologo, ma posso assicurarti che una persona che apprezza la comicità, potrà pure avere un momento di tristezza, ma non cadrà mai nella depressione patologica.
    Un cordiale saluto.

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    1. Mi piacciono le intrusioni!
      Come sei gentile ti ringrazio e ti do il benvenuto nel mio blog.
      Totò è il miglior antidepressivo che io conosca. E ti assicuro che ho una certa esperienza.
      Possiamo farcela, ma da soli è dura. Gli amici e le persone care servono a darci la giusta spinta per andare avanti.
      Un caro saluto a te!

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    2. Ciao,
      grazie del garbato riscontro, io ho un blog ironico e scanzonato, gestito a più mani, se qualche volta vuoi farci una capatina, sei la benvenuta: www.langolo-del-sorriso.blogspot.it
      Serena giornata ;-)

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    3. Grazie!
      Passerò certamente a trovarti.
      A presto.
      Un abbraccio della sera.

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  5. In effetti ha fatto benissimo il tuo vecchio amico di blog a sostenerti con ironia per la decisioine che avevi preso nell'altro tuo blog e io mi scuso se non stato capace di fare altrettanto. E' perfettamente vero che dipende anche da noi.
    Un carosluto,
    aldo.

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    1. Aldo caro, ma cosa dici?
      Ci sei sempre, così gentile con la tua intelligenza e sensibilità. Grazie perchè con i tuoi racconti di vita, spesso illumini la mia giornata e mi rassereni.
      Ti abbraccio forte, amico.

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    2. Va be', la decisione di chiudere l' altro blog è stata pure in parte teatrale e scenografica: per i quattro commenti sveltina che arrivavano non era poi così difficoltoso, volendo, continuare a seguire il tutto.

      Paolino Pap.

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  6. Mari tutti quei perché, mi spaventano sai????
    Ho deciso che per ribellione scriverò il mio perchè a modo mio!!!!!!!

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    1. Brava! Una ribelle dura e pura. Con Pap poi te la vedi tu.
      Bacio

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    2. Sai Spia, mi ricordi coloro che ripetono in continuazione che “ bisogna essere sé stessi”.
      Ma se uno ad essere sé stesso è un cretino, credo potrebbe anche sforzarsi un po' per cambiare.
      Tu sei liberissima di scrivere il perché con l' accento che più ti piace; o riempire i commenti di punti esclamativi e punti di domanda ripetuti.
      È che tutto questo può farti sembrare (può farti sembrare) un' ochetta.
      L' importante è saperlo.
      Consapevoli che, volendo, si può alzare l' asticella.
      Anche attraverso un semplice accento corretto.
      Che non è mero segno grafico: è un simbolo.
      È un atteggiamento mentale.

      Paolino Pap.

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    3. Appunto Mariella: credo hai equivocato le mie intenzioni.
      Da parte mia non ero tornato per spirito amichevole, o per risollevarti il morale, o per darti una sferzata, o per entrare in questa squadra di commentatori.
      Nessun intento nobile.
      Nessuna intuizione sensoriale.
      Ma se tu scrivi un racconto, e mi verghi il perché col grave in luogo dell'acuto, poi non ci vedo più.
      Poi parto: e non so dove vado finire.
      Tutto sommato potevi prenderla pure male: e mandarmi definitivamente a fan' culo.
      I rischio c'era.
      Ma non me ne sarebbe importato niente: perché nobile la causa.
      E chiusa (?) la parente.

      Paolino Pap..


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    4. Sai Paolino, io non dico mai che bisogna essere se stessi, io sono me stessa sempre e comunque.
      In quando a correggermi, lo faccio sempre ed inoltre amo chi mi insegna qualcosa in più di quel che so, perchè sempre nella vita c'è da conoscere ed imparare.
      Quel che non mi piace sono le imposizioni, il voler essere superiori a tutti i costi, senza considerare che siamo diversi e che nessuno è perfetto.
      Di errori ne fai anche tu, solo che forse non te ne accorgi e magari non c'è volontà nel correggerti, per esempio io non lo farei, perchè non ti conosco e non conosco il tuo livello di permalosità (o forse non me ne frega più di tanto).
      Mi sono spiegata?

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    5. Certo Spia che commetto errori grammaticali e sviste.
      Famoso il mio “gli” al posto del “le” femminile.
      All'inizio li sbagliavo tutti. Poi, a furia di farmelo notare, ho migliorato molto le mie statistiche.
      Tu conosci il tennista Nadal?
      Bravo, vero?
      È allenato da suo zio: e non è che suo zio sia un fenomeno con la racchetta in mano.
      Anzi.
      Tuttavia insegna a suo nipote.
      Nipote che è tennisticamente più forte di lui.
      Capisci il nesso?
      E se a volte parto con le mie crociate grammaticali è pure modo per tener alta la mia attenzione, in questo senso.
      Non è un concetto di superiorità: è l' idea che tutti, in certi contesti, possiamo rendere di più di quanto in realtà diamo sempre.
      Per me, l' ambizione di scrivere meglio – anche attraverso i contenuti – è fonte di ulteriore motivazioni che mi spingono a frequentare i blog: il piacere della scrittura in sé.

      Paolino Pap

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    6. E se è vero che a volte sono benefici alcuni climi scherzosi ed ironici, è vero anche che alcune gratificazioni le cogliamo anche in virtù di altri aspetti, magari più seri e riflessivi - introspettivi.
      Insomma: per molti versi, fronteggiando difficoltà quotidiane del normale vivere, a volte e davvero terapeutico ritrovarsi davanti ad una tastiera per confrontarsi con gli altri.
      Una sorta di piacere come leggere un libro che incuriosisce, vedere un film che appassiona, ascoltare musica che emoziona.

      Paolino Pap.

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    7. Bene ti sei spiegato anche tu.
      Adesso posso tornare a scrivere il mio perché nel modo giusto.
      P.s. Purtroppo non conosco Nadal, però ora vado a curiosare nel web.

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  7. Ci vuole un po' di buon umore...in un periodo buio. Grazie !
    Un grosso bacio cara Mari

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    1. Verissimo Franci. Una canzone di Battisti che amo molto dice: le discese ardite e le risalite...
      Ci sono, si fa fatica ma si deve andare avanti.
      E un sorriso all'improvviso aiuta.
      Un grosso bacio a te e grazie.

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  8. Ciao Mari!
    Come rinunciare al buon umore amica,certamente ci sono situazioni che che ci abbattono al punto che per ritrovarlo dobbiamo ravanare parecchio ma ce la si fa,sempre e solo con la convinzione che tutto è possibile solo se lo vogliamo,avere un'amico che ti sprona ad uscire dal torpore è una motivazione in più,spero tu sia riuscita a ritrovare il sorriso,di sicuro dopo aver visto il video di Toto',io conosco tutti i suoi film e quando in tv li ripropongono mi metto in prima fila nella poltrona Vip!! ghghghgh
    Un abbraccio grande amica

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    1. Cara Claudia. Sto cercando di recuperare il buonumore. Grazie anche a tutti voi. Insomma le vostre cure stanno ottenendo un gran successo.
      Allora visto che ti piace quanto a me, dovremo fare una bella maratona dedicando un intero pomeriggio di risate a lui, Totò, il più grande di tutti.
      Bacio Clà.

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  9. è un pò come la diatriba tra ottimismo e pessimismo, e alla fine prevale il realismo....

    lo stesso vale per le risate.... non si può ridere sempre. e neanche essere sempre bui. come sempre, la verità sta nel mezzo

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    1. Solitamente i commenti si scrivono iniziando con la lettera maiuscola.
      Il po' vuole l' apostrofo: non l' accento.
      I puntini di sospensione vanno scritti a gruppi di tre: non quattro.
      Dopo il punto si riprende con la maiuscola.
      Sei molto sciatto a scrivere, Francesco.
      Questa è la verità.
      E che stia sempre in mezzo, spesso, è solo un luogo comune.

      Paolino Pap.

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    2. Fra, io oscillo spesso tra ottimismo e pessimismo, credo sia innato in me.
      Forse come dici tu, dovremmo semplicemente imparare ad essere realisti, ci aiuterebbe a farci meno male.

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  10. Camminando camminando c' è sempre un passo oltre il quale la strada diventa dirupo
    e un punto oltre il quale la caduta diventa volo.
    A volte c'è musica;
    e altre volte ci sono parole.
    Ma ogni volta, soprattutto, una piccola malinconia che spinge qualcuno a diventare giullare
    per esorcizzarla e raccontarla.
    E come è giusto che sia, la sola certezza di non avere certezza alcuna
    è che il viaggio, in ogni caso, è migliore di molti orizzonti.
    Camminando camminando lui, come tutti, non sapeva dove andare
    ed io, come tutti, non sapevo dove andare.
    È bello pensare che insieme si può fare un pezzo di strada.
    Verso non sappiamo dove.

    (Angelo Branduardi e Giorgio Faletti)

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    1. Trattasi di un brano, nota introduttiva ad un tour musicale del mio artista preferito, che talvolta porto dietro nel mio peregrinare nei blog.
      Le amicizie di più antica data lo ricorderanno: ma ci sono molti utenti nuovi.
      E mi sembrava che qui, stasera, ci stesse bene.

      Paolino Pap

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    2. Grazie.
      Bellissima e non dico altro.

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    3. Si, il brano è notevole e rispecchia la mia anima in questo periodo.
      Da soli infatti non si va molto lontano, anche se personalmente nei periodi bui, tendo ad incamerare la mia sofferenza per non intristire chi mi è accanto. Sono un po' attrice, ma alle volte è necessario. Domani parto par New York dove domenica 24-11 festeggeremo il cinquantesimo compleanno di mio marito, ed in questi giorni recito più che mai la parte di quella che non vede l'ora di partire.
      Vabè, per amore cercherò di fare del mio meglio sperando di passare qualche giorno "sereno".
      Ciao Amici.

      Robbi Spaggia

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    4. “Sereno” viaggio, piratessa.
      E non dimenticare di spedire una cartolina al Fiorini.

      p.s
      Auguri a tuo marito: io, i cinquanta, li faccio tra qualche mese.

      Paolino Pap.

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    5. Robbi sapevo del tuo viaggio.
      Sarà fantastico vedrai.
      Ti abbraccio veru

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    6. Pap posso abbracciare anche te il giorno del tuo compleanno?
      Dai.
      veru

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    7. Grazie Amici, vi voglio bene!
      Pap, col cazzo che spedisco una cartolina a Fiorini! Ghghghghghgh
      Mari perdona i miei francesismi, ma se avessi usato un'altra parola, la frase non avrebbe avuto lo stesso effetto.

      Robbi Spaggia (piratessa) ;)

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    8. Robbi ma non hai ancora capito che da me gli eufemismi non si usano? Se tu mandassi una cartolina a Fiorini la prima ad incazzarmi sarei io. Ti abbraccio forte tesoro. Buon viaggio e buona vacanza. Bacio piratessa.

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  11. Eccomi qua.
    Porto sicuro.
    Hai visto cosa mi ha combinato il Vanity questa settimana?
    Poi faccio incazzare il mio amico Paolino perchè parlo sempre del partito.
    Ma come si fa?
    Mi è venuta pure la tosse dareflusso,mal di stomaco,acidità.
    A me che per antonomasia sono la simpatia in persona.
    Mai stata acida in vita mia.
    Vabbè menomale c'è Santo Lexotan panacea di tutti i mali.
    Allora post allegro?commenti allegri?
    Non vorrei mi si facessero le pulci sulla grammatica.
    Ammetto i miei disastri.
    Paolino però ha ragione.
    Proprio per questo mi rifuto di prendere il libro di Bianchini.
    Questa volta non mi frega.
    Mari non è che me l'hai preso tu per Natale vero?
    E nemmeno zio Scriba che ho già dato.
    Fai la brava.Conto su di te.
    bacio veru

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  12. Su Bianchini ho già dato nel suo blog ancora prima che leggessi questo commento.
    E se l' altra volta ho coinvolto e animato (con il risultato che mi ha cacciato, l' ingrato), stavolta mi sento decisamente meno preso.
    Pura su Renzi, in passato, ho spiegato ampiamente il mio pensiero.
    Compresi tutti i limiti d' intendere di politica della Veru.
    Certo che se in questo momento al posto di Letta ci fosse Matteo, alleato di Berlusconi, come minimo la nostra pasionaria si darebbe fuoco come una bonza sulla pubblica piazza in segno di rabbia e protesta.
    Invece, adesso, si limita a deglutire il boccone amaro facendolo passare – giustificandolo - come necessario.
    Il tipico ragionare da tifoso che ragiona con la pancia e con il culo.
    Abbiamo solo perso tempo, fino adesso: se non si capisce ancora che al prossimo giro che Renzi rimane l' unica carta logica e spendibile bisogna essere proprio frulli ed illusi.
    Il ragazzo va provato: se non ora, quando?

    Paolino Pap.

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    1. Nel frattempo aspetteremo che si presenti un candidato migliore.
      E voteremo, tutti convinti, Antonio.

      Paolino Pap.

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    2. Veru, niente Bianchini.
      Niente libri. Stavo pensando di regalarti il nuovo album di Ligabue. Devi cominciare a farti una cultura musicale.
      Ora come inizio ti posto questa.

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    3. Buonanotte all'Italia di Luciano Ligabue.


      Di canzone in canzone
      di casello in stazione
      abbiam fatto giornata
      che era tutta da fare
      la luna ci ha presi
      e ci ha messi a dormire
      o a cerchiare la bocca
      per stupirci o fumare
      come se gli angeli fossero lì
      a dire che si
      è tutto possibile

      Buonanotte all'Italia deve un po' riposare
      tanto a fare la guardia c'è un bel pezzo di mare
      c'è il muschio ingiallito dentro questo presepio
      che non viene cambiato, che non viene smontato
      e zanzare vampiri che la succhiano lì
      se lo pompano in pancia un bel sangue così
      Buonanotte all'Italia che si fa o si muore
      o si passa la notte a volerla comprare
      come se gli angeli fossero lì
      a dire che si
      è tutto possibile
      come se i diavoli stessero un po'
      a dire di no, che son tutte favole

      Buonanotte all'Italia che ci ha il suo bel da fare
      tutti i libri di storia non la fanno dormire
      sdraiata sul mondo con un cielo privato
      fra San Pietri e Madonne
      fra progresso e peccato
      fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
      ed i segni di ieri che non vanno più via
      di carezza in carezza
      di certezza in stupore
      tutta questa bellezza senza navigatore
      come se gli angeli fossero lì
      a dire che si
      è tutto possibile
      come se i diavoli stessero un po'
      a dire di no, che son tutte favole

      Buonanotte all'Italia con gli sfregi nel cuore
      e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
      e la guarda distratto come fosse una moglie
      come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
      e una stella fa luce senza troppi perché
      ti costringe a vedere tutto quello che c'è
      Buonanotte all'Italia che si fa o si muore
      o si passa la notte a volersela fare.

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    4. Comunque piacerebbe pure a me fare il vecchio comunista duro e puro, che comunista lo sono stato davvero.
      Che scemo non lo sono ancora diventato completamente: pensate che frema, quando appoggio Renzi?
      Uno che ha fatto il boy scout?
      Uno che ha fatto l' arbitro di calcio?
      Che come insegnava il mio defunto allenatore gli arbitri di calcio bisogna compatirli: ma chi glielo fa fare ad uno di andare sui campi la domenica pomeriggio per farsi insultare da tutti?
      Mi diceva sempre: “non è gente normale”.
      Infatti in trent' anni di onorata carriera sui ruvidi campi minori della provincia cremonese bresciano bergamasca, sempre nella stessa squadra, quasi sempre come mediano, non sono mai stato espulso.
      Infatti quando parlavo con loro ( ero capitano) me li immaginavo sempre con uno scolapasta in testa.
      E cercavo d' assecondarli.
      Oltre che fargli da scudo quando qualche mio compagno meno diplomatico e più pasionario gli si avvicinava minaccioso.

      Paolino Pap

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    5. Per il Pap che io comprendo perfettamente.

      Una vita da mediano di Luciano Ligabue

      una vita da mediano
      a recuperar palloni
      nato senza i piedi buoni
      lavorare sui polmoni
      una vita da mediano
      con dei compiti precisi
      a coprire certe zone
      a giocare generosi

      sempre lì
      lì nel mezzo
      finchè ce n'hai stai lì
      una vita da mediano
      da chi segna sempre poco
      che il pallone devi darlo
      a chi finalizza il gioco
      una vita da mediano
      che natura non ti ha dato
      nè lo spunto della punta
      nè del 10 che peccato

      sempre lì
      lì nel mezzo
      finchè ce n'hai stai lì
      stai lì
      sempre lì
      lì nel mezzo
      finchè ce n'hai
      finche ce n'hai
      stai lì
      una vita da mediano
      da uno che si brucia presto
      perché quando hai dato troppo
      devi andare e fare posto
      una vita da mediano
      lavorando come Oriali
      anni di fatica e botte e
      vinci casomai i mondiali

      sempre lì
      lì nel mezzo
      finchè ce n'hai stai lì
      stai lì
      sempre lì
      lì nel mezzo
      finchè ce n'hai
      finchè ce n'hai
      stai lì


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    6. Comunque ero un mediano più tecnico di Oriali …
      Ed in ogni caso, anche se ero legato alla maglia numero quattro, i ruoli li ho fatti tutti: anche il portiere.
      Del resto ero cresciuto in un cortile: e mi tuffavo in una porta ricavata da un muro e dove il terreno era un misto di terra battuta e sassi.
      Come guanti usavo quelli della festa: poi mia mamma s' incazzava sempre.
      Nelle giornate più fredde tenevo indosso pure il cappotto: od il paletò, come si diceva una volta.
      Diciamo che attutiva l' impatto con il suolo.
      Il cappello con il paraorecchie attutiva invece gli scappellotti .

      Paolino Pap.

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    7. Non ho fatto in tempo a vedere giocare Oriali con la maglia dell'Inter. Lo scoprii durante i Mondiali dell'82. L'anno successivo passò ad altri colori.
      Quello che ho visto poi sono sempre stati i filmati di repertorio.
      Insomma quando giocava ero troppo piccola e mi ricordo delle rarità in bianco e nero alla DS.
      Per l'Inter provavo simpatia, ovunque mi girassi tifavano tutti o per la Juve o per il Napoli. Avrei dovuto seguire mio padre, fin da piccola ho respirato aria di tifo in casa. Ancora oggi lui si stupisce di come sia stato possibile per me non tifare per i biancocelesti. Eppure. Galeotto fu l'amore. L' amicizia sentimentale per un ragazzo del liceo più grande di me di un anno, mi avvicinò alla squadra. Lui ne era tifosissimo. E mi coinvolse. La domenica sera a casa non subivo più le telecronache registrate dai campi sportivi ma le seguivo. Cercavo di assorbire il più possibile per avere un'occasione in più di discussione con lui. Passata la fragile passione fineadolescenziale per lui, è rimasto l'attaccamento alla maglia nerazzurra. Ventisei anni. E per me da oltre diciotto l'unico numero quattro che riconosco è quello della maglia del capitano. Sono sicura che quando Javier lascerà il calcio, la maglia verrà ritirata.
      Se non ricordo male non è successo nemmeno con Facchetti.

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    8. La maglia di Facchetti è stata ritirata sì, ma dopo la sua morte.
      Ed il nuovo presidente (?) Thoir ha già fatto una gaffe regalando una maglia interista con questo numero ad un cestista americano (della cui squadra è azionista)
      Che già era partito bene affermando che uno dei suoi idoli neroazzurri è stato Nicola Vendola!
      Oh Direttore...


      Paolino Pap

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    9. I miei limiti mi fanno vedere molto lontano.
      Va bene ben venga Renzi.
      E così sia.
      Poi ne riparliamo fra qualche mese.
      Perchè con i miei limiti vedo già chiaro l'orizzonte.
      Nel partito io ci sono e vedo molte più cose di quanto tu immagini.
      Ripeto ne riparliamo dopo sei mesi di segreteria Renzi.

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    10. Dimenticavo non voglio il cd di Ligabue come regalo.

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    11. Non te lo regalo tranquilla. Dovesse venire fuori che lo adori quanto Vasco. Non lo sopporterei...

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    12. GHGHGHGH...non lo sopporteresti.
      Bella questa.
      veru

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  13. Ciao Mari, io ho decisamente perso qualche passaggio... del resto, sto cercando di recuperare qua e là e mi ci vorrà del tempo di sicuro.
    Ma poi ci arrivo, eh? Ci arrivo.
    Con calma rileggo il passato e poi so che capirò.
    Intanto, un abbraccio.
    Arnika

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    1. Non ti preoccupare Arnika. A me fa piacere quando riesci a passare da me. Il periodo buio sta passando.
      Bacio grande.

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    2. Sono contenta che il periodaccio stia piano piano passando.
      Smack!
      Arnika

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  14. Arnika, leggere i giornali del giorno prima non è la stessa cosa.
    Figuriamoci quelli della settimana precedente.
    Non dico la diretta: ma la freschezza del blog quotidiano, e l' afferrare nel giusto momento le questioni in atto, è un 'altra cosa.
    Tutt'altro fascino e rilevanza.
    Capita pure, talvolta, riguardandosi indietro il giorno prima, di non riconoscersi già più nelle cose scritte.


    Paolino Pap

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    1. Di certo hai ragione.
      Ma leggere le cose passate può comunque servire, a capire quelle presenti.
      Basta non aggiungere nulla a quanto si legge.

      Arnika

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  15. Ciao Mariella,
    ho bisogno urgentemente di un digestivo!
    Perché?
    Perché mi è rimasto sullo stomaco, non ho per niente digerito, il pezzo (che ho scritto)...
    Nicola

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    1. Nicola, riesci sempre a farmi sorridere. Grazie della tua arguzia e intelligenza.
      Ti abbraccio forte.
      Mari

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  16. Pap avrei bisogno di parlarti. Non riesci a contattarmi tramite il modulo di contatto?

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  17. E cosa sarebbe, il modulo di contatto??
    Comunque, il fatto che tu debba parlarmi, mi spaventa.
    Lo sapevo: non sarei dovuto tornare.
    Comunque se possibile, fino ai limiti dell'impossibile, preferisco non essere coinvolto da cose che non possano essere comunicate attraverso questo blog.

    Paolino Pap.

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    1. Papero nemmeno io so cosa sia un modulo di contatto.
      Mari ma dicci cosa vuoi dire in segreto al Paolino.
      Paura...ghghghgh

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    2. Veru se ci rifletti un momento lo capirai immediatamente. Bacio.

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    3. Certo che ho capito.
      Volevo spaventare Paolino.
      Dai Pap è una cosa bella.
      Modulo di contatto che ti costa?

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    4. Non c'è niente da fare Veru.
      E' un capoccione. Una testa dura come il ferro.
      Accidenti.

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  18. Il modulo di contatto e' quel box in alto a destra con cui potete comunicare con me lasciando una mail che leggerei solo io, in modo tale da mandarvi a mia volta una comunicazione con la mia mail personale. Pap non c'è' nulla di cui ti debba preoccupare solo che quello che ho da dirti non posso scriverlo sul blog. Almeno per ora. Non ti chiedo altro che darmi la possibilità di scriverti. E una cosa a cui tengo per amicizia nei tuoi confronti visto che ti ho sempre considerato un caro amico di blog. Vedi tu.

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    1. Mi hai sempre considerato un amico di blog?
      Non direi, visto che ti sei pure spinta ad interdirmi, dal Direttore.
      E poi te ne sei partita tranquillamente per le vacanze.
      Ribadisco: preferisco non avviare contatti diretti.
      Ma nulla di personale: conosci il mio approccio ai blog.
      E visto che mi hai chiesto un parere mi riservo il diritto di non incentivare questa pratica.

      Paolino Pap.

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    2. Con questo precedente avallato non vorrei poi che Veru, il giorno del mio compleanno, pretenda che mi faccia trovare sulla funicolare che porta a Bergamo Alta per abbracciarmi.
      Certo che nel post solo risate, mi rotollo per le terre, sghignasso, mi scompiscio, all' idea che Matteo Renzi possa diventare segretario del suo partito.
      Uahahaaaaaahahah!
      Oh, il Partito della Veru!
      Quello alleato con Berlusconi; e salvante il culo alla Cancellieri.
      È già: uno come Matteo lo rovinerebbe proprio un partito così.
      Vota Antonio, vota Antonio!

      Paolino Pap.

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  19. Pap ti aveso scritto un'altra cosa ma l'ho cancellata.. Non importa io ci ho provato. Tu sei liberissimo di fare come ti senti e di continuare come meglio credi a rapportarti con noi sul blog.

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    1. Troppo tardi: ho fatto in tempo a leggerla.
      Ovviamente questo inciderà sulla mia voglia futura di venire qui (e altrove) a bastonarti, visto che ho sempre fatto quello.
      Del resto, ovunque vado, c'è sempre casino.
      Sono un talento naturale.

      Paolino Pap

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    2. Aggiungo che l'ho cancellata perchè non è quello che la persona che voglio essere da oggi in poi anche con te, deve scrivere secondo me. Perchè voglio provare e cercare di non badare troppo agli altri e pensare di più a me stessa. E' un discorso troppo difficile da comprendere per chi non sa bene che cosa io stia passando in questo momento.
      Ma di sicuro non voglio che questo mi faccia perdere quello che sto cercando di diventare.
      Spero che tu, anche se magari è enigmatico, proverai a comprendere.
      E ora vorrei tornare a sorridere.

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    3. Ho visto ora che hai già letto. E mi dispiace.

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    4. No, non comprendo.
      Non comprendo perché nonostante tutto, e nonostante questo, continui a scrivere il perché con l' accento grave in luogo dell'acuto.

      Non c'è niente da fare Veru.
      Mariella è una capocciona. Una testa dura come il ferro.
      Accidenti.

      p.s.
      Ma sul famoso modulo, staziona il bambino del racconto, quello che sognava di diventare astronauta?
      Il modulo lunare.

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  20. Carissima, di recente non ho un minuto libero, fra una cosa e l'altra. Passo di corsa, leggo (a volte non riesco a finire il post), inizio a commentare e arriva qualcuno. Ho paura di non aver colto bene il motivo del tuo malumore, spero sia nulla di grave. Un bacino.

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  21. Ciao Ros. E' un periodo molto faticoso per me, questo. Devo dire che leggere il mio post e poi i commenti sarebbe lungo e magari anche dispersivo.
    Sto cercando di migliorare me stessa. Chissà se ci riesco.
    Un abbraccio e grazie per essere passata.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)