03 dicembre 2013

Rino Gaetano e il suo cielo sempre più blu.


Rino Gaetano - foto presa dal web


Parlare di Rino Gaetano mi riesce particolarmente difficile. Forse perché ho per lui un rispetto tale che faccio fatica anche solo a scrivere quelle quattro papocchie che azzecco di solito, quando parlo dei miei artisti preferiti.
Lui è al di sopra.
Al di sopra insieme ad un altro di cui forse un giorno vi parlerò, se mi farà meno male.

Partiamo allora con l'operazione amarcord.
Chiaro che non mi interessa citare la sua discografia e le tappe salienti della sua storia musicale.
Invece come faccio spesso partirò da quanto ha influenzato la mia adolescenza.
Riavvolgendo il nastro dei ricordi parto dai miei 12 anni.
Seconda media, poco più di una bambina timida, occhialuta, introversa. Tempo di festival di San Remo. Come ho raccontato spesso nelle mie biografie autorizzate e non, ho sempre guardato il Festivàl della Canzone Italiana. Diciamo che è imprescindibile da me, come Raffaella Carrà e Pippo Baudo. Insieme a Lorella Cuccarini e Heather Parisi. 
Tutto il kitsch che amo di più. Che sia chiaro.
Rino arriva sul palco con una tuba nera, giacca, papillon bianco e maglietta a righe bianche e grigie almeno per me che avevo la televisione in bianco e nero. Sui giornali poi, lessi che erano rosse. Suonava uno strumento che mi stupì: l'ukulele.
E il mio mondo si capovolse.



Abituati ai vari e assurdi archetipi della canzone nazional popolare italiana, questo ragazzo procura una botta allo stomaco a tutti gli spettatori e pur dovendo presentarsi con una canzone che a suo dire "non significa nulla" abbraccia e travolge una marea di persone.
Tanto per la cronaca quell'anno vinse Anna Oxa con "Un'emozione da poco".

Avrebbe voluto portare "Nuntereggae più" ma la casa discografica con cui era sotto contratto si oppose.
A risentirla oggi quanto è attuale no?
Eppure lui disse che era solo uno sfottò e niente altro. Non usava le sue canzoni per fare politica.
Lui. L'elenco dei nomi e cognomi famosi e dei tanti che tolse, tra cui quello di Aldo Moro a causa del suo rapimento che avvenne quasi in contemporanea con l'uscita del disco, ormai è storia.



Io ho cominciato da lì. A capire che la musica per me poteva essere ben altro che riascoltare ballate pop con testi che facevano rima con amore e cuore. Ad allargare gli orizzonti e a provare a cercare divertimento e passione, impegno ed amore, in pari misura.
A comprendere che nella mia vita anche una canzone poteva dare un senso a quello che i miei piccoli neuroni stavano cominciando faticosamente ad apprendere. Niente poteva essere stonato o incerto.
Piccoli passi. Impegno. Scoperta. Misura.
Dopo il successo clamoroso a San Remo, scomparve. Trovavo tracce di lui in qualche spettacolo televisivo e bevevo ogni notizia che potevo raggiungere.
Pubblicò altri due album. E ricevette molto meno consenso di quello che avrebbe meritato.
Soprattutto con l'ultimo album. 
Qualche mese dopo la pubblicazione, in una sera di giugno moriva a poco più di trent'anni in un incidente stradale. Ricordo i titoli dei giornali. Ricordo che si parlò di come ancora vivo era stato rifiutato da diversi ospedali di Roma che non avevano posto. Ricordo le polemiche. I se e i ma. Se si fosse riusciti a salvarlo. Se....Se....
Chissà.
Per intanto anche profetico. Molti anni prima aveva scritto una canzone che si intitola "La ballata di Renzo". Raccontava di un ragazzo che moriva per le mancate cure ricevute dopo un incidente stradale. E che viene rifiutato da molti ospedali. Alcuni sono gli stessi che rifiutarono lui. Io non penso avesse doti divinatorie. Lui scherzava su tutto. Era il suo modo di essere. Ironizzò anche sulla sua morte.
Forse per esorcizzarla chissà. Lasciandoci un'altra domanda senza risposta.




Sono sempre stata dannatamente precisa. Quando mi accusano di questo non posso fare a meno di chinare la testa e dire che è vero. Poichè all'epoca non potevo, essendo troppo piccola, scoprire molto di lui soprattutto per mancanza di fondi, aspettai.
Ed è quello che ho fatto poi. Cercando attraverso il tempo di riscoprirlo.
Io sono intimamente retrò. E non posso fare a meno di notare che l'interesse è rimasto vivo.
Che le sue canzoni sono e restano patrimonio di tutti. Forse con il tempo e se fosse vissuto magari sarebbe rimasto ancorato alla sua epoca e noi lo avremmo dimenticato.
E forse no. La potenza delle sue canzoni ha oltrepassato ere e logiche.
Rimane l'unità di misura con cui io affronto giorno dopo giorno ogni nuova canzone, ogni nuovo artista a cui mi avvicino. Come i Beatles.
Altra mia unità di misura.
Lo so, sono anche pretenziosa.

Ma provateci voi a scrivere una canzone così.













35 commenti:

  1. questo post mi ha permesso di capire che.... siamo coetanei ! :-)

    detto questo, anche io ho grande considerazione di Rino Gaetano. ma l'ho maturata anni dopo, in età più matura. diciamo dopo i 25 anni !

    ps: ti ho dato retta, basta gnocca !

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    1. Che "classe" la nostra!

      Ho visto che mi hai dato retta :-)

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  2. E' molto difficile essere, come Rino Gaetano, giovane grande e vero artista, cantante, poeta, ironico tutto nella stessa persona. E che persona!
    Un caro saluto,
    aldo.

    ps. ho notato che navighi spesso su Youtube,come faccio io d'altra parte. Se ti va e hai 15 minuti di tempo da perdere, torna quando puoi su Youtube e clicca su "L'indimenticabile estate del 1943 di Aldo Accardo". Per favore, dopo, senza alcuna presa in giro.

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    1. Ciao Aldo, soprattutto che persona. Condivido al cento per cento.
      Vado a cercare il video di cui mi parli. Poi ti dico.
      La presa in giro non è nelle mie abitudini.
      Ti abbraccio e grazie.

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  3. Cara Mariella, ti ringrazio per questo post che mo permette di apprendere qualcosa di più su Rino Gaetano, che non ho mai seguito e che conosco poco e male. Adesso mi rendo conto che oltre a "Gianna" e a "Nuntereggae più" c'era molto altro che valeva e vale ancora la pena di essere ascoltato.
    E' sempre triste quando muore una persona tanto giovane, ed è un vero scandalo morire perché nessuno ha un angolo dove metterti, né tempo per prestarti le cure dovute. Qui c'è l'aggravante di un grande talento sprecato. Ciao Mari. Lara58

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    1. Cara Lara è sempre un piacere quando passi da me.
      Sono contenta se hai avuto modo di avvicinarti di più all'artista Rino grazie alle mie parole.
      La malasanità è un cancro che non si riesce ad estirpare.
      Ti abbraccio e ti aspetto.

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  4. Veramente fantastici e sempre attuali alcuni suoi pezzi!!
    P.s. Ho sbirciato i vecchi post e ho letto che hai qualche dolore e sbalzi d umore..non ti capitavano prima?se non ti capitavano prima considera che sono passeggeri e anzi porteranno a qualcosa di molto bello :)
    Scappo a far la cena!!tanti baci,Nick

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    1. Nickkkkkkkkkkkk!
      Ma insomma ragazzo mi manchi?
      Vieni, vai sparisci per un sacco di tempo.
      Come stai? Io insomma come hai potuto leggere. Ma i miei sbalzi di umore ci sono da sempre. Di solito li tengo a bada. A volte sono costretta ad aiutarmi. A volte non ce la faccio proprio. Ma poi arrivano le belle giornate e il peso diventa meno doloroso.
      Torna eh che mi devi raccontare.
      Bacio

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    2. Piú amore per te stessa!!devo ripetertelo?:) staccati e sganciati dai pesi,lasciamoli andare!secondo me hai bisogno di fiori,non so perché..
      Ahhh io sto meravigliosamente bene,mi da un certo effetto dirlo perché attorno vedo il disastro,ma ho la consapevolezza che tutti questi drammi finiranno presto.Faccio un lavoraccio per aiutare la transizione..
      Comunque vivo in un palazzo che ricorda molto "l eleganza del riccio" con annesse dinamiche!peccato che siamo al piano terra e io amo gli attici...
      Baci baci baci

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    3. Dovrebbe essere il mio mantra personale hai ragione.
      Ma che bello quando passi e lasci tutto il tuo entusiasmo. Riesci a trasmetterlo attraverso le parole che scrivi.
      Grazie.
      Nel palazzo c'è anche la bambina depressa? ghghghgh

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    4. Grazie a te per il sempre ben curato caffè letterario virtuale :)
      Che bella parola entusiasmo!vorrei notarlo in chiunque in cuor mio..
      No niente bimba,in compenso c è una super signora capricciosa che è uno spasso!
      Baciotto

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  5. Cara Mari, Rino è Rino.
    Mi piaceva tutto di lui, probabilmente perchè non era solo un cantante. Amava giocare con le parole ed i suoi testi apparentemente frivoli e leggeri, erano in realtà profondi e lungimiranti. Ovviamente ho realizzato queste sue caratteristiche solo da adulta poichè da adolescenti si tende ad apprezzare le canzoni più per la loro musicalità che per le parole ed i loro significati.
    Possiedo il DC "Sotto i Cieli di Rino" ed ora lo vado a riascoltare...
    Grazie Mari per avere ricordato Rino!

    Robbi Spaggia

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    1. Sì Robbi, supponevo di piacesse molto. I suoi testi erano una gran botta allo stomaco. Capace di lasciarti lì sospesa a rileggerli per comprendere fino in fondo quello che voleva dire.
      Io da ragazzina, cercavo di capirli ma mi sfuggiva tanto. Ho dovuto metterci qualche anno.
      Ti lascio dall'ultimo lavoro di Rino " E io ci sto" la canzone che da il titolo all'album.
      Se non la conosci ti piacerà.

      http://youtu.be/k_9vT3fOc0w

      Mi alzo al mattino con una nuova
      Illusione,prendo il 109 per la Rivoluzione,
      e sono soddisfatto Un poco saggio un poco matto
      Penso che fra vent'anni finiranno I miei affanni
      Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'
      e mi accorgo che son solo,
      in fondo è bella però è la mia età e io ci sto
      Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo,
      puoi salire In teleferica
      su un grattacielo e farti un uovo,
      io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò,
      cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
      Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'
      e mi accorgo che son solo,
      In fondo è bello però , è il mio Paese e io ci sto
      Mi dicono alla radio statti calmo statti buono
      non esser scalmanato stai tranquillo e fatti uomo
      ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti,
      e costi quel che costi la vincerò non ci son santi
      Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'
      e mi accorgo che son solo,
      ma in fondo è bella però è la mia guerra e io ci sto
      cerco una donna che sia la meglio
      che mi sorrida al mio risveglio
      e che sia bella come il sole d'agosto
      intelligente si sa
      ma in fondo è bella però è la mia donna e io ci sto




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    2. Ah ma forse ce l'hai nell'antologia.
      Vabbè è una delle mie preferite.
      Bacio

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    3. Ed hai ragione a dire che è una delle tue preferite!
      "...un poco saggio un poco matto..." proprio come noi...ghghgh

      Robbi Spaggia

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  6. Ciao Mari,
    pensa che durante il primo corso di chitarra che ho seguito una delle canzoni da imparare era proprio "Gianna".
    Da allora ho scoperto Rino Gaetano. Non conosco tutti i suoi pezzi ma mi piace molto.
    Allegria e saggezza e malinconia e molto altro.
    Smack.
    Arnika

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    1. Ciao Arnika.
      Sapevo che ti piaceva ma non mi avevi raccontato questo aneddoto.
      Bello e anche malinconico tutto il suo percorso. Grande uomo e grande artista.
      Bacio a te.
      Alla prossima tesoro.

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    2. Sì, sì. Ho seguito diversi anni di lezioni. Il mio maestro era il figlio del titolare della scuola di musica. Un patito di Vasco (sarebbe piaciuto alla Veru ghghghghgh)
      Suo papà organizzava i corsi preparando raccolte di brani in base alla difficoltà. Solo che essendo molto credente probabilmente credeva che i testi avrebbero potuto traviare noi giovani allievi... Quindo, censurava i testi.
      E "Gianna" subì questo trattamento: sparito ogni accenno al sesso.
      Altra canzone censurata: "Gabri". "Con le mie mani SULLE SPALLE diventerai più grande". Brrrrrr

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  7. Lo sai anche tu, vero, che dal punto di vista narrativo hai scritto un magnifico pezzo?
    Complimenti.

    Paolino Pap.

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    1. Grazie.
      Mi fa molto piacere che tu me lo abbia scritto.

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    2. Ogni tanto le va di culo...ghghgh

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  8. Bellissimo post. Rino Gaetano, un grande sia come uomo che come artista.

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    1. Benvenuto nel mio blog Daniele.
      Ti ringrazio.
      Eppure mi sembrava di avere scritto una piccola cosa. Vero che è tutta mia:-)

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  9. Ciao Mari, sono d'accordo con Pap, hai scritto veramente un bel pezzo. Ti faccio i miei complimenti. Lo farò leggere a mio marito che è da sempre un grande ammiratore di Rino Gaetano. L'ho conosciuto grazie a lui ma ho imparato cose che non conoscevo grazie a te.Un abbraccio

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    1. Grazie Morena. Benvenuta nel tuo blog.
      Mi incuriosisce sapere quel è stato il commento di tuo marito.
      Un abbraccio e a presto.

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  10. Mari lo sai che Rino Gaetano è fra i miei preferiti.
    Il tuo post rende giustizia al suo enorme talento.
    bacio veru

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  11. Ciao Mariella,
    che il cielo della tua vita diventi sempre più blu...
    Nicola

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    1. Speriamo Nicola.
      Per ora il tempo sta tenendo...

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  12. Bellissimo post e splendido omaggio ad un ragazzo che, se avesse avuto più tempo, sarebbe arrivato ancora più in alto. Mi piaceva e ho un dolce ricordo di lui. Un bacio, carissima

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    1. Un bacio a te Ros.
      Nonostante il poco tempo a disposizione credo che sia un pilastro della nostra musica.
      E questa è una certezza.

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  13. Nuntereggae più è la sua canzone che preferisco.
    Credo che i nostri discendenti potranno ascoltarlo per secoli e trovarla comunque attuale.
    Per fortuna....o purtroppo...
    Un bacione!
    Leo

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    1. La mia invece è quella che da il titolo al post.
      Per fortuna o purtroppo. Hai detto tutto.
      Bacio a te.

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  14. Ho riascoltato con emozione "nuntereggae più", pietra miliare della canzone italiana, e sinonimo di Rino Gaetano.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)