09 luglio 2014

Gli amori, l'Amore.




Il primo amore della mia vita fu, banalmente, l’amore dei banchi di scuola.
Solo che io avevo cinque anni e tre mesi e lui sei anni.
Prima elementare, banchi  di legno segnati dal tempo e dai bambini passati di là prima di noi.
Con la sedia di ferro  attaccata e lo spazio davanti a destra in cui inserire il calamaio per l’inchiostro.
Residuati bellici, per una scuola degli anni ’70 eppure fatalmente necessari.
I genitori non dovevano organizzare collette per comprare carta igienica e risme per le fotocopie. Ma sedie e banchi si tramandavano di generazione in generazione.
La classe era mista, grembiuli bianchi con fiocco rosa per le bambine e blu con fiocco nero per i bambini.
Al braccio destro o sinistro (quale sia il lato esatto non lo ricordo bene; dipende molto dalla mia memoria fallace e anche dal fatto che sono mancina e tendo a spostare tutto da quel lato) lo scudetto con la bandiera italiana su fondo azzurro e il numero romano che corrispondeva alla classe di appartenenza.
Ero una bambina bionda e riccia, molto timida. Con un sguardo che mal celava la miopia che presto mi avrebbe condannata agli occhiali.
Accanto a me a sinistra, quella che sarebbe stata la mia compagna per i primi tre anni scolastici: Lucia.
Bella come la protagonista del romanzo di Manzoni,  mora con gli occhi celesti. E di una dolcezza che diventò proverbiale.
Alla mia destra, il più bel bambino della scuola: Giulio.
Un vero e proprio principe biondo dagli occhi cerulei.
Lui ed io ci intendevamo con lo sguardo. Ed io mi facevo trasportare da ogni idea gli passasse per la testa.
Lui invece sorrideva ad ogni mio rossore e a volte, mi stringeva forte la mano.
Quando la timidezza in me prendeva il sopravvento lo capiva e allungava la sua mano fino alla mia.
Così tra una fila e l’altra di banchi si distinguevano due mani che si univano.
Fin da allora, il contatto per me, rappresentò la consistenza dell’amore.
Una volta di troppo il nostro maestro ci sorprese, mentre eravamo distratti ridendo di nulla se non di noi.
Capitava spesso ma quella volta decise che doveva dividerci.
Ci punì subito, lasciandoci dietro la lavagna fino al termine delle lezioni; obbligati a stare in silenzio con gli occhi di tutti puntati addosso.
Ma persi Giulio definitivamente perché lo spostò davanti, al primo banco in una fila lontana da me.
Non l’ho mai dimenticato. Come non ho mai dimenticato il primo battito del cuore, il primo sussulto che devo a lui.
L’esperienza con lui fu fatale per me. Per molti anni successivi, qualunque ragazzino mi passasse davanti doveva superare la prova “Giulio”.
Nessuno riuscì ad oltrepassare il mito fino alla tarda adolescenza. 
Belli e mutevoli furono gli amori successivi. Intensi tanto da sembrare unici ma in realtà pronti a smontare come un sufflè.
Essenziali nella loro volubilità.
Per fortuna.
Gli amori del mese, dell’anno, della settimana.
Credo che nessuno di noi ne sia stato esente. Da spiaggia, da vacanze al mare, che ci cullano per la durata di una hit.
Quelli del primo anno universitario, quando tutto è appassionato, quando tutto è politica e ci sembra di avere di fronte lo specchio di noi.
Poi ci sono gli amori bastardi, che ti strappano il cuore a morsi.
Anche quelli sono sicura, non ce li siamo fatti mancare.
Poi ci sono gli amori che arrivano quando meno te lo aspetti.
Stai cercando di provare a vivere con il sorriso sulle labbra dopo un amore, appunto, bastardo.
Ti diverti, esci con qualcuno e contemporaneamente anche con qualcun altro.
Hai poco più di vent’anni cosa vuoi che sia…
Quel ragazzo che sembra un amico, che ti sorride, che ti ascolta.
A volte ti rimprovera perché gli racconti tutte le tue stronzate.
Avete tante cose in comune, perfino la data di nascita.
Ti porta al lavoro ogni mattina (e sì lavorate di fronte), ti regala chili di caramelle.
Non sai se ha l’obiettivo di farti ingrassare o quello di provare a conquistarti con quintali di zucchero.
Ne parli con il tuo migliore amico che comprende prima di te quello che tu non vuoi vedere.
E come Giulio, milioni di anni prima, lui allunga la mano fino alla tua per stringerla forte.
Un gesto che come una catapulta ti riporta a quella bimba di cinque anni e mezzo.
Sai che puoi lasciare che la sua mano resti a stringere la tua, per sempre.
Perché provi a crederci a quel per sempre.
Cazzo, mica è detto che debba andare male.
Possiamo provare.
Possiamo camminare.La stessa strada difficile da percorrere.
Tanti compleanni da dividere, come quello di oggi.
Come quello che verrà.
E ancora e ancora. Provando ad avere sempre cura di noi.











BUON COMPLEANNO AMORE.

49 commenti:

  1. Bellissima la tua storia con Gigetto Sperlari. E tanti auguri per questo e altri mille compleanni. Hai ragione. C'è bisogno di cura per i propri amori. Di passione e dedizione. Io ho messo la testa a posto tardi, dopo aver lesinato quelle cure di cui parlo e scrivo, invece, tanto. Ma gli scrittori conoscono bene un mondo virtuale che a viverlo è sempre tutta un'altra storia. Custodiscono le intenzioni, loro; piegano bene le istruzioni all'interno di ogni narrare. E smarriscono le proprie. Bizzarro destino. Grazie Mariella. Ora vado a svegliare la mia, di caramellaia. ;)




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    1. Grazie Franco, anche da parte di Gigetto Sperlari! Mi hai fatto ridere ma sai, lui davvero arrivava al mattino col sacchetto di caramelle e me le lasciava sulla scrivania.
      Gli scrittori custodiscono le intenzioni e poi lasciano che le stesse attraversino chi li legge. Compiono una specie di magia.
      Chissà perché immagino la tua metà come una caramella Rossana. Un cuore morbidissimo.
      Abbraccio.

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  2. Ok ho problemi con Google stamattina...

    Ho letto la tua storia, starebbe bene tra le pagine di un libro. Se mi permetti voglio dedicarvi questa mia poesia per augurarvi tanti compleanni da passare ancora insieme.

    Gli Amanti

    Ma dove vanno gli amanti
    coi loro carichi di sogni,
    seguendo il volo dei gabbiani?

    In quale futuro
    si trova il tesoro
    nascosto dai poeti
    prima di raggiungere il sole?

    Ma dove vanno gli amanti,
    spiriti dispersi
    nella galassia di Berenice?

    Quante stelle
    potranno bastare agli amanti
    nati per sussurrare i segreti
    custoditi nel cuore,
    felici di trovare pace in un bacio?

    Gli amanti vanno oltre il tempo,
    eterei corpi intrecciati
    che sorvolano la superficie dell’oceano
    spalancando le braccia come vele libere.
    (Xavier 2012)

    Un abbraccio :)

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    1. Ecco la definizione migliore di noi.
      Grazie per la bellissima poesia che mi ha commosso, Xavier.
      Tu hai un dono, riesci a toccare il cuore con ali delicate formate da parole.
      Un bacio grande.

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  3. "Amore, quante strade per giungere a un bacio,
    che solitudine errante fino alla tua compagnia.
    I treni continuano a rotolare soli con la pioggia.
    A Taital ancora non albeggia la primavera.

    Ma tu ed io, amor mio, siamo uniti
    uniti dai vestiti alle radici,
    uniti d'autunno, d'acqua, di fianchi.
    fino ad essere solo tu, sol io, uniti..". (Pablo Neruda)

    Auguri di gran cuore a tutti e due. Buon compleanno! nessie

    ,




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    1. Si spera di rimanere uniti, tra una discussione e l'altra. Sempre a combattere noi, ogni giorno.
      Una guerra che è anche pace.
      Grazie nessie.
      Ti abbraccio.

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  4. Rivelazione! Quindi l'altro compleanno e' quello del tuo Amore! :)

    Buon compleanno a te, Mariella!
    (Vado che devo ancora fare la torta alla figliola: che mamma scrausa che sono!)

    Un abbraccio!

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    1. Grazie!
      Fatta la torta e festeggiato? Aspetto il resoconto!
      Bacio.

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  5. Innanzitutto buon compleanno!
    E... buona strada!
    Tutti dovremmo trovare solo i Giulio.

    Moz-

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    1. Grazie Moz.
      Perdiamo così tanto tempo e spesso Giulio è più vicino di quanto pensiamo.
      Bacio

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  6. Ma chi se ne frega di tuo marito.
    Che qui sono già partiti i trenini con l' amore declamato in A maiuscola e le poesie.
    E le mie ginocchia scricchiolano.
    Se sono venuto qui è per vedere Giulio, il bambinetto biondo residuato bellico delle frequentazioni elementari.
    Che fine ha fatto?
    Spero sia diventato pelato.
    Che io, rospo immutabile, tutti i principini azzurri di scuola mi sono sempre stati sul cazzo.
    Insomma: sarà Giulio a saltar fuori dalla torta?
    Magari è diventato pure grasso.
    Come Cicciobomba cannoniere con tre buchi nel sedere.
    Forza Mariella: vai su faisbuc e recuperami Mano Calda, il fanciullo che sussurrava alle secchione.
    E portalo qui.
    Almeno ci divertiremo un po', a questa festa.
    Non è forse lui il protagonista?
    Tuo marito lo mandiamo giù in cantina a giocare con il plastico dei trenini.
    Tanto, lui è un santo: perché serve santitudine a restare accompagnato ad una donna come te.
    Che peso!
    Mizzeca...
    E poi dai: è il suo compleanno, e gli citi tutti i tuoi ex che ti hanno sbaciucchiato?
    Non si fa …
    non si fa!
    Poverello...
    Non per niente si chiama Francesco.

    Dimenticavo: buon compleanno ( si fa per dire) pure a te.
    Ma quanti sono, gli anni, esattamente?

    Paolino Pap

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    1. Eh no, Pap.
      Mi spiace deluderti ma da quello che so (non ho bisogno di andare a sbirciare) Giulio è diventato un gran bell'uomo.
      E ha tutti i capelli. Insomma resta il figonzo che era da fanciullo.
      Ma non ho alcuna intenzione di scomodarlo, lui è giusto che resti lì, nell'aula della scuola che non esiste più.
      Assieme ai ricordi e ai sorrisi.
      Non sono il tipo dei ritorni e delle rimpatriate scolastiche. Anzi io aborro queste celebrazioni insulse. Un cumulo di gente in realtà sconosciuta, che frigge dall'idea di rivedere vecchi compagni di cui a fatica ricorda il nome solo per il gusto di fare confronti.
      Santo Francesco ringrazia ridendo, ha detto che hai ragione. Lui lo faranno santo. Io invece andrò dritta all'inferno.
      Grazie per gli auguri.
      E dovresti saperlo che non si chiedono gli anni ad una signora.
      Comunque rispondo. Sono più giovane di te.

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    2. Sarai anche più giovane di me: ma sicuramente hai speso più soldi per le candeline rispetto al costo della torta.
      Comunque il fatto che non si debbano chiedere gli anni ad una signora o la ritrosia delle stesse a manifestare l' età è una stronzata: le solite cose da donne.
      E stai tranquilla: quando tra vent'anni organizzerò la rimpatriata dei miei amici di blog anni 2013 – 2014 non t' inviterò visto le tue aborritudini per questo genere di cose.
      Anzi: sto già faticando a ricordare il tuo nome.
      Sento solo una fitta alle ginocchia: cosa vorrà dire?
      Riminiscenze.

      Paolino Pap

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    3. Pap, tu che organizzi una rimpatriata tra amici di blog? Tu????
      Ma dai...
      Tu che non vuoi contatti, non lasci mail, numeri di telefono ecc...ecc...
      Sarebbe come l'Armageddon.
      Per cui, almeno per quella volta mi tocca esserci.
      Visto che ci saremo tutti.

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  7. Anche questa volta ti ho fregata! Per il mio primo amore io avevo tre anni e un mese e lei quattro e poco più. Si chiamava Elena V., era la sorella di Mimì, sedicenne che spasimava per mio fratello di diciassette e lui per lei, così lei usciva con la sorella e Ippolito con me -la scusa era insomma la passeggiatina dei mocciosi- e noi due tenevamo il moccolo, ma io ricattavo il mio fratellone. Voglio il gelato. Non puoi hai avuto mal di pancia. Allora dico tutto a mamma. E tu diglielo stronzetto. Capivo che non funzionava e niente gelato. Allora ho cambiato tattica. Voglio il gelato. Non puoi mangiare il gelato ha detto il dottore. Allora racconto tutto alla signora V. Arrivava di corsa il gelato, magari pagato da Mimì. Il giorno dopo però niente passeggiatina perché stavo tutto il giorno sul vasino.
    Come è finita con Elena? Ci ho litigato dopo circa un anno perché non me la dava....
    ....la bambola nuova che aveva avuta in regalo. E io le ho rotto la carrozzina e non l'ho voluta più vedere.
    Poi ho iniziato a scuola, ogni anno una nuova e come me le lisciavo, come me le curavo, sapessi...il contrario di quello che facevo quando avevo ormai diciotto venti anni, avevo smesso di lisciare e le trattavo a pesci in faccia. Mi ero accorto che piacevo a tutte e allora me ne approfittavo. Consigli di mio fratello che era più bello di me. Se vedi che piaci fatti desiderare. E io lo facevo. E se non funzionava...beh, allora trovavo un sistema. Mai ricevuto un no, mai scaricato. Ho avuto fortuna.
    Adesso vengo a sapere che hai fatto gli anni. Non mi dire quanti, lasciami nel dubbio atroce, tanto giovane o vecchia sei una gran bella gnocca anche tu, come Claudia biondificata. Allora tanti auguri e passa bene la tua festa. E salutami Francesco, non quello vestito di bianco che sta facendo piazza pulita nel bordello del Vaticano, ma il tuo.
    Un abbraccio bellissima.

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    1. Insomma, sei stato un gran bel "bastardo". Uno di quelli che strappano il cuore a morsi.
      Ragazzaccio eh?
      Poi però hai capitolato, vuol dire che stavi solo cercando il porto.
      E dagli con gli anni, sono giovane, giovanissima!
      Ahahah
      Bacio e grazie!

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  8. Mica è detto che vada male...
    E tu sei la prova che può andare bene. Molto, molto bene... :)))
    Ti abbraccio fortissimo!

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    1. Noi? Ci stiamo ancora provando!
      Uh com'è dura...
      Ti abbraccio forte anche io, bella ragazza.

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  9. Mi son svegliata tardi, sentimentalmente parlando, fatta eccezione per una svirgolata in terza media, ricordo d'un bacio sulle labbra, seguito da limonata dura (non m'è piaciuta).
    Successivamente ho sfarfallato, mi sono innamorata di uno che mi si filava quando non sapeva che altro fare: storia noiosa per lui (credo), pesante per me (una valle di lacrime).
    Poi è arrivato l'uomo che mi ha accompagnata per anni, mano nella mano. Che poi io ho lasciato.
    Ora come ora so di non avere paura di amare, ma a domanda secca "hai mai veramente amato".. rischierei di dire una bugia.

    Sei tosta Mari, molto.. e tanti auguri e conto di levare un calice con te quanto presto :-)

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    1. Non so se tosta equivale anche a testarda. Quello lo sono di sicuro. Lotta dura.
      Svirgolata? Celo.
      Farfallina? Celo.
      Valle di lacrime? Celo.
      Mano nella mano? Cazzo celo e celo.
      Calice in alto presto? SICURO.
      Bacio bella mia.

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  10. innanzi tutto auguri. che poi è fortissima 'sta cosa della stessa data di nascita.....

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    1. Grazie!
      Direi una "figata" la storia della stessa data di nascita. Ci va peggio coi regali, che spesso sono unici...

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  11. Io son sempre stata un po' "ballerina". Di quelle cose rapide, intense, che passano e non lasciano quasi nulla.

    Una cosa così pura e tenera non mi è mai capitata...

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    1. E buon compleanno!

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    2. Beh Wannabe se non si è puri a cinque anni...
      Almeno non toglietemi sta illusione!
      Ma sei giovanissima ragazza, va che arrivano i tempi durevoli e concreti :-)
      Grazie!

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  12. Auguri... di cuore, perchè mi ha aperto il cuore leggere le tue parole stamattina. E Battiato poi... mito!
    Auguri....di cuore, ad entrambi, perchè credo siate una coppia formidabile tu ed il caramellaio, magari non perfetta, che a me la perfezione sta pure antipatica, ma tosta, rodata, affidabile. Come giusto che sia.

    Morena

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    1. Grazie More.
      Sì imperfetti. E' la cosa che di cui sono più orgogliosa.
      Ti abbraccio forte.

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  13. Ragazzi, sono appena tornata.
    Grazie a tutti per i bellissimi auguri.
    Poi torno eh, torno.

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  14. Il tuo post mi ha veramente emozionato...tanti auguri!
    Mariagrazia

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    1. Grazie Mariagrazia.
      Davvero, siamo noi due, tutto qui.
      Bacio.

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  15. auguri, anche se un po' in ritardo!
    (che bello quello che hai scritto, Mariella!)

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  16. Va che belle emozioni! E poi già da così piccola!
    Auguri doppi allora! ;-D

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    1. Ero piccola, ma avevo già puntato il numero uno della classe!
      Ahahhah
      Grazie!

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  17. Se ho ben capito (finalmente!) ieri era il tuo compleanno? Ed io perché non ti ho fatto gli auguri? Ecco la dimostrazione del fatto che mi sono rimbambito. Che faccio? Va bene se rimedio oggi in ritardo? Allora A U G U R I !!!
    Un caro saluto,
    aldo.

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    1. Guarda che vanno benissimo anche oggi, gli auguri.
      Effettivamente, che hai fatto ieri? Quali personaggi hai immortalato nella loro quotidianità che poi ci regalerai?
      Grazie Aldo.
      Un bacio.

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  18. Ciao Mari!!!
    Auguri del giorno dopo da parte mia son sempre validi vero?? :))
    Ah quanti innamoramenti ....e non sono mai ruscita a capire come mai quelli di cui mi "innamoravo" da" piccola" erano dei veri e propri cessi..ma dico sul serio eh non immagini quanto mi prendevano per i fondelli i miei fratelli più grandi per i miei gusti all'orrido e per fortuna che crescendo ho capito bene e come si suol dire anche l'occhio che vuole la sua parte si è preso tutto il diritto di scegliere per bene e ti posso dire che non mi piacciono gli uomini zerbini che per conquistarti consumano quintali di miele,a me piacevano,parlo al passato perché ormai tengo famiglia, "belli e dannati" ghghgh
    Visto che c'è già tanto latte in giro (ciao Paolino) ti lascio in dono virtuale, fiori e abbracci in quantità'
    Bacio amica 😘

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    1. Ma certo Claudia, non c'è mica scadenza per gli auguri.
      Io sono stata traumatizzata dalle fiabe che mi raccontava mia nonna Maria, per cui ho sempre cercato il principe nella mia vita.
      Che poi da Giulio in poi, per lungo tempo solo stronzi.
      Alla fine sono arrivata al porto sicuro.
      Ogni tanto si alza l'alta marea, ma in fondo il mare mi piace proprio così com'è. Col giorno di bonaccia e col giorno di tempesta.
      Tanto dopo la tempesta c'è sempre il sole.
      Grazie per i doni graditissimi.
      Abbraccio a te.

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  19. Tu sei innamorata, io di più!
    Siamo proprio due inguaribili romantiche, ciao Mariiiii...

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  20. Mari, che bello questo post...
    Ho letto tutto d'un fiato e ho ripercorso anche io la mia ormai perduta giovinezza...
    Però ecco, non ho rimpianti... La mia timidezza mi ha fatto restate una persona dai sani principi, anche da grande :)

    Ti abbraccio <3

    PS= Sono tornata su blogger finalmente! su wp mi sentivo sola :(

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    1. Lyla grazie!
      Tu che parli di perduta giovinezza? Ma se sei una bimba...
      Rimpianti mai, nemmeno per me.
      Vuol dire che si vive affrontando ogni cosa, senza abbassare lo sguardo e con forza.
      Ti abbraccio anche io.
      Sei tornata?
      Era difficile wp per me.
      Passerò a trovarti nella nuova "vecchia" casa.

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  21. Auguri amica con tanto AMORISSIMO veru

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  22. Ciao Mariella, sono un'amica di Xavier e dopo aver letto il tuo bellissimo e molto intelligente commento sul post in merito alla censura su Queer as Folk ho pensato di venirti a trovare e di iscrivermi.
    L'amore della vita...
    Sarà che nell'amore del per sempre non ci credo per svariate ragioni, ammiro però chi ce l'ha fatta come te... e ti dirò, più che di una persona io sono perdutamente innamorata della vita :-)
    Un grande abbraccio
    Mel

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    1. Ciao Melinda e benvenuta.
      Non mi sembra di avere scritto nulla di speciale. Anzi, a volte ho l'impressione di scrivere un mucchio di banalità. O di ovvietà. Perché i diritti dovrebbero essere ovvi. Tutti e per tutti no?
      Ti ringrazio però.
      Amare la vita è indice di persona entusiasta ed ottimista.
      Io ci riesco a volte. Altre invece faccio più fatica.
      E ammiro chi invece ne ha fatto un vero e proprio percorso.
      Passerò a trovarti.
      Ti abbraccio anche io.

      PS: a volte qui si parla anche di calcio. So che non li ami molto tali discorsi, ma puoi dire tutto quello che vuoi.
      Tanto poi io ti rispondo eh...
      Ahhahahah
      a presto!

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  23. auguri in ritardo, ma doverosamente doppi! Sara

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)