13 gennaio 2015

RECENSIONE:Daria Bignardi - L'amore che ti meriti.



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Daria Bignardi è un'ottima giornalista (che seguo da sempre) ed è  una brava scrittrice.
Nel suo post, di cui vi ho parlato qualche giorno fa, accennava pure  al coraggio che aveva avuto, dopo molti anni, nel decidere di realizzare un sogno troppo a lungo accantonato: così, qualche anno fa, aveva scritto il suo primo libro. Questo mi era piaciuto molto.

Dopo ACUSTICA PERFETTA da me recensita qui, ora arriva L'AMORE CHE TI MERITI.
L'ho trovato un libro sincero ed evocativo.
Scorrevole, ti cattura come una calamita. La storia o forse dovrei dire, le storie.

Quella di Antonia (detta Toni) figlia di Alma: scopre all'improvviso che lo zio Maio, creduto morto, è ancora vivo. L'unico fratello di sua madre.
Volatilizzato,  agli inizi degli anni '80.
Alle spalle una brutta storia di droga, amicizie sbagliate. Una vita bruciata.
Decide di capirne di più. E' una scrittrice di gialli, abituata ad investigare nei panni della protagonista dei suoi libri.
E' pure la compagna di un commissario di polizia, Leo.  In attesa di un figlio.
Ma Toni è come un treno. Decisa e determinata. Parte. Arriva a Ferrara, la città della sua famiglia. 
Per lei una perfetta sconosciuta.
Come tutto il suo passato, che la madre Alma le aveva tenuto nascosto. 

Quella di Alma: ha un mare di sensi di colpa da tenere a bada. Si porta dietro, dall'età di diciassette anni, l'idea di avere contribuito al fallimento di vita del fratello. Di non avere fatto granché per riuscire ad impedirgli di drogarsi. Di averlo spinto lei la prima volta. Le aveva fatto schifo e non aveva continuato. Suo fratello Maio invece, aveva continuato risucchiato da quell'imbuto senza fondo che è la dipendenza.
Una notte due persone erano morte di overdose in una macchina. Probabilmente una partita di droga tagliata male e lui era sparito; si erano convinti fosse morto. Le ricerche non avevano dato alcun esito.
Il suicidio del padre e la malattia della madre, morta poco dopo, avevano messo messo la parola fine.
E lei era fuggita da Ferrara, portandosi dietro un peso fortissimo e cercando di sotterrarlo assieme ai ricordi della sua vita passata.

Dopo molti anni, aveva deciso di parlarne a sua figlia Toni. E si apre il romanzo.

Notevole l'idea di dipanarlo su di un doppio binario, diviso in misura eguale tra le due coppie e ogni capitolo ha come titolo il nome di una delle due donne.

Alma e Franco... due persone che si ameranno per tutta la vita rincorrendosi e cercando le risposte al loro sentimento, tra le pagine del più famoso libro di Virgilio. Rimanendo vicini e paralleli. Fin dal principio, quando si erano incontrati nel momento di massimo dolore di Alma. 
"Gli effetti del dolore sull'amore sono devastanti: diventi una persona che pensa solo a se stessa, ti senti in credito col mondo, non sai amare. La gente crede che il dolore ti faccia maturare, invece io penso che chi soffre troppo da giovane non cresca mai."

In contrapposizione Antonia e il suo compagno. Concreti, solidi, reali.

"La mano di Leo è calda. Amo le sue grosse mani e i polsi forti, biondi e lentigginosi. il giorno che ci siamo conosciuti, mentre pazientemente mi spiegava le procedure di un'indagine per omicidio, gli osservavo i polsi che spuntavano dalle maniche di una camicia azzurro slavato, come i suoi occhi. Lo stesso colore del pigiama che indossa stamattina, un pigiama da anziano anche se ha solo quarant'anni."


Attorno a loro, come meravigliosa cornice, Ferrara.

"Che strana città così tranquilla e lenta. A Bologna a quest'ora in centro c'è un traffico caotico di macchine, mezzi pubblici, pedoni anche in mezzo alla strada. Qui ci sono poche auto, pochi pedoni, Solo ciclisti che sfrecciano silenziosi, e biciclette posteggiate ovunque. Ci sono più biciclette che persone."

"Ormai ricomincio a riconoscere le strade. Mi ha lasciata vicino alla Certosa, in piazza Ariostea, un'enorme piazza rettangolare con una colonna al centro di un prato circondato da un anello ovale. Mi ha mostrato la strada per arrivare al mio albergo: sempre dritto fino a corso Genova. <quello lassù è il sommo poeta, Ludovico Ariosto> ha detto, indicando con pollice la statua sopra la colonna, <e in quell'anello l'ultima domenica di maggio fanno il palio più antico del mondo>."

Piazza Ariostea - immagine da Google


Ed io, che non l'ho mai vista, ho deciso di provvedere a colmare questo notevole deficit geografico.
Talmente brava nel descriverla(le viene facile è ferrarese d'hoc), che mi è sembrato di percorrere quelle strade assieme alle protagoniste.
Ne ho sentito gli odori, colto i colori e soprattutto (se lo leggerete capirete) i sapori.
Unica Ferrara.
Bellissima, con la sua storia che ti circonda e ti abbraccia, passo dopo passo. Mi ha catturato profondamente.
Ed ho pensato alla fine del romanzo, che oltre alle storie dei protagonisti, ciò che mi ha entusiasmato di più e tenuta attaccata al libro come colla,  è stata proprio la presenza di una regina quale mi è sembrata la città.


Però:  e al centro?

Al centro l'amore. Quello filiale, quello genitoriale, quello sentimentale, quello fraterno. Quest'ultimo è la molla. Il motivo della partenza di Antonia e il senso del romanzo.
L'amore che ci meritiamo. Alma si sente colpevole di non avere amato abbastanza suo fratello.
Di non avere cercato di amare abbastanza sua figlia.
Antonia sente che la madre avuta a fianco in tutti quegli anni non l'aveva mai compresa veramente.
Una donna troppo forte, abituata a decidere per tutti, con la stessa tenacia e forza con cui aveva dominato se stessa. Mai un cedimento, mai un momento di dolcezza.
Era cresciuta DISTANTE  anche se complice  di suo padre Franco, professore universitario capace di comprenderla semplicemente con lo sguardo.

L'amore e i suoi molteplici aspetti. Capace di farti assurgere all'olimpo e di mandarti all'inferno nello stesso istante. Amore che ripara e che distrugge.
Sempre in equilibrio precario.

A volte capita di chiederci se e quando ci meritiamo l'amore che possediamo o quello che riceviamo.
E cosa possiamo fare affinchè la luce che vediamo nello sguardo riflesso di chi abbiamo accanto, sia sempre splendente.
Percorrere la vita con coerenza e onestà a volte non basta. 
Anche perché nella nostra natura è essere contraddittori. Spaventa poter perdere ciò che abbiamo per un passo falso, un errore anche veniale.
Non sappiamo mai se e quando la linea della strada che percorriamo, possa interrompersi o virare.
E quanto questo potrebbe pesare sui nostri sentimenti, sul nostro essere.
Su chi ci ama.
A voi non sembra di essere sempre a piedi nudi nell'erba alta?

Ecco. Daria ancora una volta mi fa riflettere.

Come dico spesso, se rifletto su quanto leggo e non mi scivola addosso come acqua leggermente mossa, non posso fare altro che ringraziare chi, con le sue parole, è riuscito a scuotermi.

Il romanzo è scritto in maniera pacata e immediata. Come è lei. La riflette come uno specchio.
E' fin troppo stringato in alcuni momenti. E questo mi ha dato a volte l'impressione che l'autrice volesse mantenere un distacco. Apposito, voluto.
Come se avesse voluto dirci che quella fotografia in realtà non le appartiene.
Ma ho il dubbio che  sia molto più vicina a lei di quanto voglia farci credere.

Andate fino in fondo al giallo. Non ve ne pentirete.

PS: La copertina è magnifica.

Note bibliografiche.

Daria Bignardi - giornalista, conduttrice televisiva e scrittrice italiana.
Ha pubblicato con Mondadori:

NON VI LASCERO' ORFANI - 2009
UN KARMA PESANTE - 2010
ACUSTICA PERFETTA - 2012
L'AMORE CHE TI MERITI - 2014







49 commenti:

  1. Commento di Dorian Gray del 13 gennaio 2015 ore 22.01

    "Anche io ammiro molto Daria Bignardi come giornalista e conduttrice televisiva (pochi sanno intervistare come lei). Sulle sue doti letterarie invece sono ancora incerto. Ho adorato "Non vi lascerò orfani" e consiglio vivamente "L'amore che ti meriti" ma gli altri due romanzi non sono dei capolavori, il secondo anzi è decisamente noioso.
    De "L'amore che ti meriti" ho apprezzato il ritmo che scorre veloce tra presente e passata scandito da protagoniste così diverse eppure così simili nel ritenere la famiglia un valore imprescindibile. Altro tema costante del libro è la verità, c'è chi la cerca a ogni costo, la rincorre, la trova (o quasi) e c'è invece chi ne ha paura e preferisce non rischiare. I deliziosi personaggi secondari e l'ambientazione familiare rendono il tutto ancora più fruibile e in qualche giorno il romanzo è già finito".

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    1. Il primo libro che ho letto di Daria è stato l'Acustica Perfetta. Questo è il secondo. Se è un work in progress non vedo l'ora di leggere i prossimi!

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  2. Non ho letto nulla di Daria, anche non mi dispiace come conduttrice. E anche Ferrara è da tempo in lista di attesa. Credo che colmerò due lacune in un sol colpo. ;)

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    1. Sei tentennante sulla scrittura. Ma vedo che sui viaggi non hai dubbi :-)

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  3. la Bignardi giornalista è "scaltra". mette a suo agio gli ospiti e li conduce dove vuole lei. celebre l'intervista a Monti e il cagnolino comparso all'improvviso, che gli fece perdere un sacco di voti secondo me....

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    1. E' furba Daria. " FURBAAAAAA....
      Stasera, tra gli altri c'è Renzi.

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    2. Però la penso un pò come gioia.... ecco, mi sembra un po' troppo "prodotto". La vedo come una "dentro" il sistema. C'entra fino ad un certo punto, ma per stare su la sette preferisco la gruber

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    3. Si' che è dentro il sistema. Quello che ho detto a proposito del suo post. Essere e non sembrare detto da una che non potrà mai essere fino in fondo per il mestiere che fa... Però stasera a Renzi lo ha messo un po' alle strette. Mi è piaciuta.

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  4. Ho un rapporto controverso con la Bignardi, come con Fazio.
    Li trovo un po' supponenti, anche se molto professionali.
    Ma questo me lo leggo... :))

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    1. Di Fazio ho già detto tutto.
      Un'ameba mi risulta più simpatica.
      Daria è brava. A volte si mette sul piedistallo e fa la maestrina. Non ci sono andata leggera con lei, qualche giorno fa.
      Ciao, Gioia bella.

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  5. Ho visto questo titolo in libreria, mentre cercavo un regalo. Non ero a conoscenza che la Bignardi scrivesse...

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    1. Mauri, e io qui, che ci sono a fare?
      ahahah!
      Bacio.

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  6. Ecco. A me la Bignardi piace parecchio. Tra l'altro l'ho sempre stimata moltissimo anche per la sua conoscenza della letteratura. Quando parla di libri starei ore ad ascoltarla.
    Ma non mi sono ancora decisa a leggerlo un libro suo. Un po' - tanto, a dirla tutta - è il timore di restarne delusa in qualche misura. Ma la tua bella recensione mi ha invogliata.
    Vedremo di inserirla in lista.
    Buona giornata e buone letture.

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    1. E' un'incantatrice lei. Con quella voce così suadente.
      E quel sorriso appena accennato che sfoggia nell'esatto momento in cui ti mette in difficoltà. La trovo bravissima.
      Grazie per i complimenti alla recensione.
      Sono contenta che tu l'abbia inserita nella tua wish list.
      Buona serata e buone letture a te.
      Bacio.

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  7. "Alma, Mario!"
    Sai che sono stata alla presentazione del suo libro e mi è piaciuto tantissimo? Daria Bignardi è poi una donna favolosa, anche fuori dal set televisivo. Ho già letto questo libro e l'ho trovato ancora più bello degli altri.
    Daria promossa con dieci e lode e anche tu con questa bella recensione!
    Baci

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    1. "ALMAMAIOOOOOO"
      C'è l'ho nel cuore.
      Pensa, io alla presentazione non sono riuscita a venire quella sera. Il mio amico Dorian, sopra, ancora me lo rimprovera.
      All'altra C'ERO.
      Ci siamo mancate per un soffio. Ma se torna, ah se torna, magari riesco ad abbracciare pure te.
      Bacio MEL.

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  8. La recensione è talmente bella che mi hai fatto venire la voglia di comprare sto libro. Vedo con l'IBS sennò quando vengo in Italia.
    Ciao magica sorella maggiore.

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    1. Caro Enzo, non mi riesce altrettanto bene convincere la mia metà che ho urgente bisogno di comprarmi un nuovo paio di scarpe.
      Ma come mai?

      Ahahah bacioooo.

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    2. Dipende dagli argomenti che spendi per convincerlo. Un marito si conquista e si riconquista ogni giorno, "ogni sera", "ogni notte"....
      Così come una moglie la si riconquista ogni volta, giorno, sera o notte che sia.
      Non ce lo dovremmo mai scordare.
      Butta via i collant. Tira fuori nuovamente le giarrettiere, indossane un bel paio rosso fuoco, mettici supra una sottoveste fumée grigia, mostragli il piedino nudo, ruota sull'altro in modo che veda tutto, poi solleva con nonchalance la sottoveste in modo che veda la giarrettiera e digli che bene che starebbe il tutto con un paio di scarpe dal tacco altissimo che avete visto insieme -anche se non è vero, perché da uomo che si rispetti non ricorda niente- continua nella seduzione e quando lo vedi bello infognato e ingrifato come un porco spino in amore pronuncia le parole fatidiche che tutte le porte aprono: "Mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto, che me le regalassi tu". Io direi immediatamente di sì e sono certo che lo dirà anche lui.
      fammi sapere com'è andata.

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    3. Ti diro': io le scarpe "indispensabili" le prendo di solito. Lui ormai e' rassegnato. Borbotta eh. Ogni tanto mi dice che prima o poi mi butta fuori assieme alle mie scarpe e alle mie borse. Ma poi so farmi perdonare :-)

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  9. Mari i commenti sono spariti dal tuo blog, blogger deve aver combinato un altro bel casino... Meglio tornare all'argomento.
    Scoprire la Bignardi come autrice di libri per me è sta davvero una rivelazione, mi piace come scrive, mi sento coinvolto nelle storie, ha un ritmo incalzante che ti spinge a continuare a leggere finchè non arrivi alla fine del libro. Tutti noi abbiamo un'idea dell'amore che pensiamo di meritare ma a volte la nostra idea non corrisponde alla realtà oppure la supera. Tante volte mi sono sentito come Alma, colpevole per la morte di mio fratello, colpevole di non averlo amato a sufficienza, perchè mi ero convinto che se lo avessi davvero amato tanto il cancro non lo avrebbe ucciso. Erano pensieri di ragazzino che cercava di venire a patti con una realtà difficile da accettare, solo adesso comincio a realizzare che se anche avessi centuplicato l'amore che provavo e che ancora provo per lui avrei comunque perso la guerra.
    Un abbraccio donnina dalle scarpette rosse :-)
    Xav

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    1. Xavier, ogni tanto blogger perde colpi. Per fortuna hai ripostato, perché del vecchio non c'è traccia.
      Cosa aggiungere a quanto dici?
      Non dobbiamo sentirci colpevoli per gli eventi che coinvolgono le persone care. Per quanto gravi possano essere, come nel tuo caso, indipendenti dalla nostra volontà. Possiamo solo cullarci dai bei ricordi che ci hanno lasciato. Quello sì.E tu, tuo fratello ce lo hai sempre a fianco.
      Un abbraccio a te, ragazzo meraviglioso.

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  10. Mari le tue recensioni come sempre sono impeccabili e fanno venir voglia di comprare il libro a prescindere.
    Tuttavia sulla Bignardi passo.
    Non mi ha entusiasmato nella veste di scrittrice, sono vicina al pensiero di Dorian.
    Avessi più tempo per leggere potrei anche provarci ma alla fine devo fare delle scelte.
    Grazie comunque di tenerci sempre aggiornati :-)

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    1. Magari cambi idea leggendo questo. Io non ho letto il suo primo libro. Eviterò il secondo, seguendo il consiglio di Dorian.
      Ma il primo lo devo recuperare.
      Ma davvero stasera resti con la tele spenta?
      Ahahah

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  11. Ciao Mariella,
    non ho letto i testi scritti dalla Bignardi, ma ho preso nota dei titoli, per leggerli quato prima.
    Complimenti per l'interessantissimo l'articolo.
    Un caro saluto.

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    1. Parti dal primo. Dicono sia bellissimo e intenso. Io devo ancora farlo.
      Ciao amica cara.

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  12. Mai letto nulla, ma grazie a te amplio i miei orizzonti :)

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  13. Per adesso, non ce la posso fare :P Non escludo - del tutto - di provarci in futuro! Penso che la Bignardi si sappia vendere bene, ecco...

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    1. Quando ci proverai sarò curiosa di leggerti. Bacio Glo'.

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  14. Nemmeno io li ho letti e non so se troverò il tempo di farlo, tuttavia qualche volta ho seguito la Bignardi e devo dire che non mi dispiace, sembra una persona misurata e sincera - cosa alquanto difficile nel mondo dello spettacolo - e dice pane al pane e vino al vino ^__*
    Un affettuoso abbraccio.

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    1. Ha un modo tutto suo di dire le cose. Molto diplomatica e scaltra come si diceva di sopra con Fra'. Comunque appartiene a quel mondo per cui piu' di tanto. Ma e' brava eccome se lo e'. Ciao Nigel!

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  15. Non ho letto mai nulla della Bignardi pur avendola seguita in diverse sue apparizioni televisive.
    La tua descrizione mi affascina parecchio , perchè penso che il dolore ti doni una certa maturità , ma purtroppo può farti crescere in maniera sbagliata!
    Un bacio grande amica mia!

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    1. E' un bel libro Nella mia. Riesce a distrarti e a portarti con se'. Davvero lo consiglio. Su quella "riflessione"tra le piu' belle del romanzo concordo nella maniera piu' assoluta. A volte il dolore tu fa piombare in una eterna immaturita'! Abbraccio circolare.

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  16. Dopo ieri sera mi chiedo se sia ancora credibile come giornalista.

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    1. Beh e' una renziana. Non lo ha mai negato. Ti ricordi il discorso "di pancia e di testa" che facemmo da lei? Abbiamo tradito noi.

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    2. No Mari.
      Noi facemmo e na scelta di testa e di coerenza.
      Avessimo dovuto ascoltare la pancia si sa...
      Ma poi abbiamo avuto delle conferme.
      Siamo state tradite semmai.
      L'intervista è stata deludente.
      Penosa la Bignardi stile Fazio.
      Beh è pur vero che Sofri a breve dovrebbe collaborare per il nuovo settimanale renziano.
      Per me ciao ciao Daria.

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    3. Appunto. Ci eravamo sempre schierate con la pancia e alla fine abbiamo tradito noi stesse. Sapevamo di fare una cazzata. Scelta di coerenza di sta minchia. I fatti stanno dando ragione alla nostra pancia. Spero ci sia la possibilita' di rimediare... L'intervista e' stata coerente col suo pensiero. E devo dire che lo ha messo in difficolta' perche' non gli ha lasciato dire le cazzate che di solito dice. E lui c'e' rimasto di merda. Da lei non puoi aspettarti qualcosa di diverso. Di Luca Sofri non sapevo...

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  17. A me lei piace da matti. La trovo fine ed elegante, ecco tutto il contrario di quello che sono io in pratica XD
    La trovo minimal e determinata... ho visto al Libraccio il suo libro... dopo questo post ci farò un pensierino!


    P.s. mi credi che ogni giorno penso al tuo carillon e mi brillano gli occhi? :) Me ne sono innamorata, anche per la storia che c'è dietro.

    p.s.s. http://ideliri-divenere.blogspot.it/ in molti hanno problemi a trovarmi, ma io sono qui :)

    Buona giornata!

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    1. Ma allora bisogna che io gli dedichi un post intero al mio carillon, sul mio blog. Che ne dici? Grazie per avere lasciato il link! Bacio grande.

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    2. Io ne sarei più che felice.

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  18. Sembra interessante. Le storie intricate sono le più avvincenti, perché non sai dove vadano a parare...

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    1. E' una storia intricata che contiene altre storie complicate... Da leggere! Ciao!!!

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  19. io l'ho comprato per regalarlo, ma adesso forse forse lo leggo anche io! ciao

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    1. Ciao Francesca! Ma direi che fai bene! Abbraccio.

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  20. Non c'entra niente.
    Ma davvero allora ieri mi sono persa la Raffa?

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    1. Ti sei persa il programma più trash della televisione italiana degli ultimi anni. La Raffa resta immensa. Io ho riso dal primo istante fino alla fine. Ero ipnotizzata dalle oscenità in campo. Ahahahahahah

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  21. Che bella recensione, non ho letto nulla di Daria Bignardi ma il tema mi appassiona e mi incuriosisce. Lo scarico subito. E sottoscrivo: la copertina è stupenda!

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    1. Ciao Lisa, benvenuta. Grazie sono contenta che la mia recensione abbia contribuito all'acquisto. Buona giornata!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)