IL BUIO OLTRE LA SIEPE.
"<Scout,disse Atticus, quando verrà l'estate dovrai stare attenta a non perder la testa per cose molto peggiori. Lo so, è un'ingiustizia che tu e Jem dobbiate andarci di mezzo, ma a volte ci tocca prendere le cose come vengono, ed è proprio quando si è nei guai che bisogna... Comunque posso dirti soltanto questo: quando tu e Jem sarete grandi forse ripenserete a queste cose con simpatia e comprensione e capirete che non ho tradito la mia famiglia, ma che, se vi ho esposto a difficoltà, è stato perché non potevo fare a diversamente. Questo di Tom Robinson è un caso che tocca direttamente il vivo della coscienza di un uomo. Scout, io non potrei andare in chiesa a pregar Dio se non avessi testo di aiutare quell'uomo.>
<Atticus, forse tu ti sbagli...>
<Come sarebbe a dire?>
<Tutta la gente pensa di aver ragione e che tu abbia torto...>
<Hanno il diritto di pensarlo e hanno il diritto di far rispettare la loro opinione> disse Atticus < ma prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.>
Questo mese il libro è uno solo. Voglio dedicare la pagina ad Harper Lee, la grandissima scrittrice americana morta poco tempo fa.
Un solo libro, un capolavoro.
Qualcuno dirà che ha scritto il seguito, pubblicato nel 2015. Non l'ho letto, non so se lo farò mai.
Potrebbe deludermi e questo non posso consentirmelo. Non posso permettere che l'eredità dell'autrice distrugga Scout. Il mio personaggio preferito. Precede tutti, dal Piccolo Principe a Jo March, a Lizzie Bennet.
L'autrice aveva dichiarato che in realtà lo aveva scritto prima.Quindi lo ha tenuto nella naftalina per oltre 50 anni? Uhm sta cosa mi pare tanto pubblicità sottile.
Non so dirvi con esattezza come e quando è nato l'amore. Ne lessi un'edizione trafugandola dalla libreria di mio zio, quando ero poco più di una bambina. Avevo visto il film interpretato da Gregory Peck, il mio attore preferito. Certo non è un capolavoro a parte il protagonista maschile, ma ero convinta che il romanzo mi avrebbe sorpreso positivamente. E volevo approfondire. Restai incollata a quelle pagine per un giorno (e parte della notte seguente). Ogni pagina, ogni frase mi toccavano, mi insegnavano. Ricordo che continuavo a scuotere la testa, affascinata. Quella ragazzina, suo fratello, suo padre e sua zia dicevano tutto quello che io volevo sentirmi dire. Lezioni di vita. Che partivano da lontano, dall'Alabama, oltre oceano. Un luogo che immaginavo e vedevo vivido, davanti ai miei occhi. Come se fossi lì. Nonostante i suoi limiti e la sua angolosità mentale.
E poi, ero innamorata pazza di Atticus. i suoi insegnamenti, contro il pregiudizio, per la libertà di opinione, sulla giustizia, sulla consapevolezza che oltre la siepe c'è il mondo e non l'ignoto.
E poi il razzismo, con i suoi strascichi cupi, pur condannato duramente attraverso la storia del processo.Le difficoltà che i due bambini, partecipando come spettatori alla vicenda giudiziaria, dovranno affrontare; faranno fatica a comprendere il senso della giustizia. Come pure l'idea di essere additati dall'intera comunità, come "NEGROFILI". Perché il colore diverso della pelle, per loro, non ha senso quando si individua un altro essere umano quale Persona.
Scout ci tiene per mano per tutto il libro. L'escamotage e allo stesso tempo il successo del romanzo, si basa proprio su questo: è l'autrice che ci parla, coinvolgendoci con quel suo modo pacato e divertente di descrivere. Allo stesso tempo ci cattura con perle di saggezza che di volta in volta ci entusiasmano e ci fanno riflettere.
Un libro per ragazzi. Mi è stato detto milioni di volte!
Un libro per tutti. Per chi conserva un pezzetto di Scout dentro. La sua curiosità, la sua travolgente schiettezza. Per chi sbaglia come tutti ed è pronto a comprendere gli errori e migliorare, grazie ad essi. Sì, un libro per tutte le piccole donne e i piccoli uomini che sono diventati grandi.