Scrivo perché mi scappa da scrivere...

15 febbraio 2017

AL JARREAU: WE'RE IN THIS LOVE TOGETHER.




MIEI VINILI DI AL JARREAU

Qualche giorno fa, si è spento a Los Angeles, il grande musicista Al JARREAU.
Interprete unico, con una voce che riusciva a modulare come un vero e proprio strumento, ha arricchito il nostro panorama musicale per moltissimo tempo. Vincitore di sette Grammy Awards in ben tre categorie diverse: JAZZ, POP, R&B.






BIGLIETTI DEI SUOI CONCERTI E L'AUTOGRAFO
Dal 1975 ad oggi non si è mai fermato, pubblicando 60 album e partecipando a quelli  di molti artisti, suoi amici. Tra gli altri: George Benson, Quincy Jones che lo convinse poi a partecipare a Usa For Africa nel 1985. E poi Miles Davis, Michael Petrucciani.
Famosissime le sue rivisitazioni di canzoni celebri: da Your Song di Elton John  a Mas che nada di Jorge Ben a She's leaving home dei Beatles.
Ma in questa serata malinconica vorrei parlarvi attraverso la sua musica del mio incontro con lui e di come negli anni mi abbia reso felice ogni volta che l'ho ascoltato. 
Il primo incontro è con l'album Heart's Horizon nel 1988.
Una rockettara  poco più che ventenne,  all'interno di un negozio di dischi  milanese  allora molto famoso per la sua musica ricercata, sofisticata e indipendente, sente per la prima volta un artista capace di rapirla con la sua voce UNICA. Coinvolta al punto di comprare subito la cassetta e poi quasi distruggerla a forza di sentirla nel suo walkman. 
Volete un assaggio? Ecco One Way.






E poi è stato facile percorrere tutta la sua carriera discografica dalle origini fino al primo album effettivo, Glow datato 1976. 
Il mio brano preferito, Your Song:




Non so dirvi quanti  suoi concerti io abbia visto dal 1988 in poi. Sventatamente molte delle matrici sono rimaste nelle mie vecchie agende oppure chissà in quale scatolone tra un trasloco e l'altro. Ma i suoi dischi no, quelli ce li ho tutti. Devo dire che è una passione condivisa con mio marito che lo ama da molto più tempo di me e ha contribuito a farmelo apprezzare in tutti questi anni. Conservo gelosamente il biglietto del primo concerto datato 7 febbraio 1989.  
Le giornate passavano in modo incantevole se la sua musica mi faceva compagnia a partire dall'inizio. Dalla MATTINA o MORNIN'.




Durante un Umbria Jazz siamo riusciti a farci regalare la scaletta della serata con le annotazioni fatte di suo pugno. Insomma, quasi feticisti. E in tutti questi anni abbiamo cercato di raggiungerlo, ovunque fosse, sempre in primissima fila. Era un piacere ascoltarlo dal vivo, non solo per la meraviglia e per l'incanto che si prova a sentirlo ma per la gioia di cantare che riusciva a trasmettere ad ognuna delle persone presenti. Era una magia, era felicità  e ce lo comunicava. Andando ben oltre il programma della serata, instancabile, meraviglioso artista.
Si andava via pieni di gioia, quasi ubriachi di musica. Negli ultimi anni, quando era evidente la sua maggior fatica nell'affrontare il palco, sempre più indebolito dagli anni e dalla malattia, la gioia si stava tramutando in una sottile malinconia. Sapevamo sarebbe successo presto. Non volevamo lasciarlo andare, troppo grande il suo modo di regalare amore attraverso la musica. E allora questa sera vorrei, attraverso le mie povere parole, riuscire a trovare il modo di ringraziarlo, per la passione che ci ha trasmesso e la felicità che ci ha regalato. 
I suoi concerti li ho sempre visti in piedi e ballando perché era impossibile stare seduti ad ascoltarlo, Fermi mai, soprattutto per l'amore. Perché come diceva lui: SAREMO INSIEME IN QUESTO AMORE PER SEMPRE.

CIAO AL.





23 commenti:

  1. Mi piace moltissimo, un artista unico. Alcune sue interpretazioni sono vere perle: io che col jazz camperei, penso a Take five e Summertime ad esempio.
    Ciao cara Mariella, un abbraccio.

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    1. Nell'album "Tenderness" che sicuramente ricordi, c'è quel capolavoro di My favourite things. La prima volta che lo ascoltai, volli risentire il brano innumerevoli volte. Lo conoscevo già chiaramente, dalla versione di Julie Andrews a quella tutta musicale di John Coltrane, eppure tutte le volte, alla fine della sua interpretazione, ci voleva qualche secondo per riprendermi. Ho sempre pensato che, se Al fosse arrivato prima, avrebbe trasformato quel musical in qualcosa di tutto suo.
      Hai citato due suoi grandissimi brani.
      Un abbraccio a te. E grazie per essere passata a ricordare un grande artista.

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  2. Apprezzato, ma mai seguito davvero.
    Però mi piace sempre moltissimo quando si racconta così la musica, intrecciata alla vita :)

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    1. Gioia, grazie.
      Ho sempre l'impressione di annoiare quando racconto la musica a modo mio. Mi fa piacere che si comprenda che, senza di essa e degli artisti che l'hanno arricchita, per me la vita non sarebbe stata uguale.
      Bacio.

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  3. Ciao carissima, è sempre un piacere ritrovarti, bello anche il nuovo look del blog ... mi rendo conto che è da un bel po' di tempo che non passavo a trovarti.
    Un abbraccio.

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    1. Ciao Marina, a dire il vero ero un po' in pensiero. Mi fa piacere tu sia passata. Dopo vengo da te. Grazie, contenta che la grafica ti piaccia. La trovo semplice e più immediata.
      Bacio.

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  4. Stai tranquilla, non ti sto snobbando, solo che non ci saremmo mai potuti incontrare ad un qualsiasi concerto io e te: non sono un rockettaro, come tu sai. Il Rock è arrivato quando io avevo più di 18 anni, alla mia quarta ragazzina. Andammo in una sala da ballo e c'era sta musica scatenata "che si ballava da soli". Immediatamente diventata antipatica: o ballo, e pomicio, quindi attaccato o sento sto gran casino. E poi quei ritmi erano sì sconvolgenti, ma troppo avanti per quella nostra gioventù di allora. Tu nemmeno te lo puoi immaginare come eravamo, certamente più lenti ma sicuramente più individualisti della tua generazione. Di questa non parlo, la generazione degli sms e dei whats app, dei concerti di massa tenendo alti i telefonini a illuminare il cielo e dondolando le braccia spalancate sopra la capoccia.
    Una cosa su questo cantante te la voglio dire: sa cantare veramente. Spiace anche a me quando se ne va uno veramente bravo.

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    1. Ahahah, no, credo di no. Almeno per un problema di logistica e di tempi.
      Al Jarreau ti sarebbe piaciuto. Niente rock ma musica di classe. E avresti potuto ballarlo stretto stretto a chi volevi. O semplicemente ascoltarlo con vero piacere. Hai compreso quanto grande fosse ascoltando i video che ho postato.
      Mi fa molto piacere.
      Ti abbraccio.

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  5. La notizia è passata un po' sottotraccia e in questo tuo post l'hai ricordato in maniera perfetta.
    Saluti a presto.

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    1. Sì, se ne è parlato poco. E mi è spiaciuto. Artisti così faremo fatica a vederne ancora.
      Abbraccio e grazie.

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  6. Carissima Mariella ho sentito parlare di quest'artista ma non ho mai avuto modo di seguirlo...la voce,come anche tu hai scritto,e' davvero stupenda e il talento notevole...ho ascoltato tutti i pezzi che hai segnalato e anche il mio preferito è Your Song,canzone famosissima che ho avuto modo di sentire più volte,fin da bambina..stupenda...un brano che non può lasciare indifferenti!
    Grazie mille per il bellissimo post,hai saputo rendere omaggio ad un'artista che sicuramente merita e al quale sono collegati momenti della tua adolescenza,considerato che lo segui da tanti anni ascoltando le sue canzoni e partecipando ai suoi concerti:)).
    Un bacione:)).
    Rosy

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    1. Era un uomo ed un artista eccezionale, hai detto bene Rosy. Mi fa piacere se hai trovato il tempo per ascoltare i video postati ed avere eletto Your song, canzone celeberrima, come tua preferita.
      Io provo spesso a parlarvi delle mie passioni, che sono evidenti e che penso raccontino moltissimo di me. Questo mio blog, che è nato grazie a questa idea, negli anni è diventato soprattutto traccia di me. Nel bene e anche nel male, che a volte non sono così tenera ahahahah
      Ti abbraccio forte e grazie di essere passata.

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  7. Mi piaceva molto, ma si comprende dal post che per te e tuo marito rappresentava un'autentica passione... e quando viene a mancare un artista che ti ha fatto realmente compagnia per tanti momenti della tua vita, il disagio e la malinconia sono palpabili. A me è capitato con Keith Emerson ultimamente.

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  8. Un interprete che sapeva incidere negli animi con grazia e delicatezza...come vedi anche il 2017 non si ferma nella razzia di artisti vari...
    Capisco il tuo dispiacere, si allontana qualcuno che ci ha fatto felici.
    Un bacio speciale!

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  9. Non sapevo che fosse venuto a mancare, gran peccato, perchè ho ascoltato diversi suoi pezzi ed era davvero un bravissimo jazzista, oltre che, penso, anche una brava persona.

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    1. Un grande artista e cosa rara, una bravissima persona.
      Abbraccio.

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  10. Non sapevo che se ne fosse andato anche lui... che peccato, i migliori artisti si stanno spegnendo tutti :-(
    Ho risposto sul mio blog al tuo quesito sul libro, ma in ogni caso te lo dico anche qui: c'è anche in cartaceo, su Amazon store oppure StreetLib store.
    Ti ho lasciato il link Amazon sul mio blog, in ogni caso!
    Baci, Franny

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)