11 dicembre 2020

RIFLESSIONI: L'ODORE BUONO DELLE GIORNATE CHE RESTANO


RONER ALM DAL WEB


Il momento di pace e quiete che  preferisco è quando al mattino apro le finestre della mia camera e l'odore dell'alba riempie la mente e il cuore. Con la mia tazza di tè in mano  parto alla conquista mai facile della giornata.

Però ce ne sono altri, di profumi,  capaci di colpirmi al centro.

Quello in grado di abbracciarmi mentre attraverso il parco sotto casa, mi arriva alle narici carico di natura ed io non posso fare a meno di chiudere gli occhi e respirare intensamente.

L'odore dei miei libri, mi accoglie nel suo silenzio perfetto colmo di  parole.

L'aspro degli agrumi, che sanno di casa, di affetti, di festa, dona calore alle mie ossa stanche di cercare rifugio lì dove non è mai il luogo giusto, perché solo un posto è quello perfetto per me.

Il sugo di mia mamma, preparato con l'amore che si tramanda da generazioni, niente è più buono. Quel profumo lo riconosco tra gli altri, ottimi, che i miei passi hanno conosciuto.

Le giornate che restano, hanno i colori delle stagioni. Precise come una fotografia. Ognuna occupa un attimo intenso del tempo che scorre.  Ognuna mi accoglie al lato giusto del letto.

E lì, resta l'aroma che amo più di  tutti: arriva dal cuore pulsante che batte all'unisono con il mio.

Ho preso in prestito una delle frasi più belle del libro di Lorenzo Marone che ho  appena finito di leggere, per raccontarvi a modo mio quali sono gli odori  che impreziosiscono  le mie giornate.

E i vostri?


31 commenti:

  1. "L'ODORE DI QUELLO CHE NON C'È"

    L'odore di un buon piatto di pasta fumante ed al dente
    L'odore della mia donna quando mi sta accanto
    L'odore delle foglie saldamente attaccate all'albero
    L'odore di un viaggio
    L'odore dei luoghi che ho visto
    L'odore della libertà che non posso dimenticare
    E che non riusciranno a farmi dimenticare
    L'odore nostalgico di una vecchia foto
    L'odore di un sogno diventato realtà
    L'odore di un buon bicchiere di vino
    L'odore di una nuova alba
    Ogni mattina diverso da quello dell'alba precedente
    Ogni mattina così rassicurante

    E mi dà forza l'odore di quello che non c'è
    Di quello che pare essere ma non è
    Perchè mi ricorda e mi avverte ogni giorno
    A cosa devo stare attento
    Da cosa devo stare in guardia

    E mi dà forza l'odore
    Della mia cocciuta voglia di lottare
    Figlia non di un ottimismo giovanilistico
    Ma di una rabbia di vivere eterna.

    E mi dà forza tutto questo
    Tutto quello che ora qui c'è

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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  2. Anche a me piace molto, forse saranno le origini: il mio bisnonno e i fratelli di mia nonna materna possedevano una falegnameria💛 ma tu che riesci a riconoscere i vari legni che brava, io individuo solo quello d'ulivo. Un abbraccio e buona giornata!

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  3. Mamma mia che bella, Daniele. Mi hai commosso, davvero emozionante. Si, l'odore della libertà non dobbiamo dimenticarlo. Grazie di cuore per il regalo💛

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  4. Ciao, più che gli odori amo il panorama, abito in un luogo incantato, dal mio terrazzo al mattino posso ammirare il sorgere del sole da dietro le colline e alla sera il tramonto sul mare. Mi basta per vivere una felice giornata.
    Un caro saluto.
    fulvio

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    1. E certo, pensando al panorama del golfo di Trieste immagino che ti basti e avanzi!
      Grazie Fulvio, buona serata!

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  5. E' comprensibile dopotutto, l'olfatto comprende i ricordi ;)

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    1. Verissimo, per me ogni odore è collegato ad un ricordo!

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  6. Io, invece, preferisco la sera, quando arriva la calma, quando tutto quello che c'era da fare, è stato fatto e quello che c'era da dire, è stato detto.. Mi piacciono i profumi che mi ricordano il mare, gli agrumi o la resina delle montagne. Ciao

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    1. Il momento in cui si tirano le somme. Ci si rilassa, si fa pace e si prova a pensare con calma al nuovo giorno.
      La resina delle montagne, molto evocativa!
      Un abbraccio.

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  7. Mi piace il profumo del bosco,della pece degli abeti...Complimenti per la poesia!Buon pomeriggio.

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    1. Ho rivalutato la montagna negli ultimi anni e devo dire che quei profumi mi incantano. Grazie Olga, buona serata!

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  8. L'odore del caffè al mattino in una tazzona con uno spruzzo di panna. Lo bevo alla finestra guardando il mio cane che scorrazza e indaga , naso a terra. Gli odori del passato che mi fanno compagnia e tenerezza come quello della mia piccola dopo il bagnetto , cosparsa di talco, che sprigionava l'esatto odore dell'amore. Quello dei pini e dei pascoli in alta montagna e l'odore salato del mare che rimane sulla pelle dopo un bagno e che si può ritrovare in una conchiglia. Gli odori che parlano della mia adolescenza: quello dei castagnacci fritti e delle crescentine che faceva mio nonna e l'odore autentico del pomodoro maturo - di una volta- colto e mangiato a morsi. Riprendendo la frase di Daniele, l'odore dei viaggi, ognuno caratterizzato dalla presenza delle immagini che sfilano davanti agli occhi, come in un film.
    Cri

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    1. Mi hai fatto venire il magone a leggerti. Sai che Pia ed io, quando eravamo bambine, coglievamo i pomodori nell'orto di mia nonna Maria e, dopo averli puliti alla buona sui vestitini, li mangiavano cotti di sole? Quel profumo lì è indimenticabile.
      Ma anche quello dei viaggi, come le città estere in cui sono stata, saprei riconoscere Londra e NYC solo dall'odore.
      Bellissimo commento, grazie di cuore!

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  9. Che bello il tuo descrittivo... vediamo. Mi piace tanto l'odore della torta di mele, che si espande per tutta casa e anche il pane. Adoro il profumo del pollo con le patate al forno a casa di mio padre e mi piace tanto il profumo del mattino in pineta quando porto il cane a spasso. Erba bagnata, erba tagliata, rugiada e aria frizzante, bellissimo. Ma c'è un odore che amo profondamente e mi mette in comunicazione con la mia mamma, e mi visualizza istantaneamente lei; il rossetto Kiko emotion. E' il profumo di quando rubavo il rossetto a mia mamma e mi ricorda il carnevale bambina, quando avevo il permesso di metterlo. Bellissimo

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    1. Che bello il tuo commento Elisa, mi ha fatto piombare nel tuo vissuto. L'odore dei dolci (io adoro la torta di mele) quello del pollo e l'odore dell'erba tagliata che mi ricorda le estati in campagna.
      Ma soprattutto, il profumo del rossetto che ti ricorda tua madre: mi hai regalato un frammento così intimo e prezioso di te che sono rimasta senza parole. Ora, ogni volta che entrerò da Kiko, penserò a te e alla tua mamma. Meraviglioso. Grazie di cuore.

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  10. mi piace l'odore della libertà, ma non è facile trovare dove si allarga e padroneggia.
    Sempre più facile assaporare il puzzo delle macchine ibride e lo sfiatare di camion con la carburazione disonesta.
    Il profumo poi della mia donna quando si avvicina per sfiorarmi...mi inebria
    dice che puzzo di lavanda, ma non ne ho colpa, indosso quello che mi fa trovare sulla credenza del bagno
    quanta pazienza....

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    1. Ciao e benvenuto da me!
      Sull'odore della libertà siamo d'accordo. Ora che ci manca per una situazione contingente che speriamo duri ancora poco, ne sentiamo la mancanza. Eravamo abituati ad averla nella normalità quotidiana e sembra assurdo che ora ci manchi così tanto.
      Anche io amo il profumo del mio uomo ed è esattamente quello che cerco quando la sera mi raggomitolo accanto a lui. Il mio momento preferito. Ma come puzzi di lavanda: è un profumo buonissimo!!!
      Devi essere davvero paziente ahahah

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  11. Mariella ma ti rendi conto di ciò che di meraviglioso hanno scritto tutti qui?
    Altro che Marone. Io mi arrendo alla bellezza di tutte le loro parole. E mi fermo qui.
    Bacio!

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    1. Vero Pia, ad ogni commento che porta con sé la scia dei ricordi più belli, mi sto emozionando. Dei commenti così poetici che non hanno nulla da invidiare a scrittori più acclamati.
      Ma tu? Eh non fare la furbetta...

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    2. Vabbè, eheheheh...
      È che forse il mio profumo, odore preferito è più pratico e di gusto che poetico.
      Come quello della pizza preparata stasera e della felicità di colui che vive con me che è capace di mangiarsi anche quella fatta per altri. 🙄😥 Ahahahahah... 😁
      Però non posso dargli torto, difficile scegliere tra quella al pomodoro e fior di latte, bufala e pomodoro, bufala pomodoro e funghi trifolati. 🤔
      Ah, dimenticavo la bianca croccantosa di casa mia e che tu conosci bene, la preferita di papà. 😉
      Ti soddisfa la mia risposta?!?
      Bacio e notte serena Mari.

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    3. L'odore della pizza fa tanto casa nostra. Soddisfattissima😁😁😁 bacio e buon sabato😍

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  12. Dunque: l'odore del pane (vivo sopra un forno), quello della pioggia (e della terra umida); l'odore dolciastro e secco del caldo estivo.
    Ovviamente quello del caffè.
    Quello dei fumetti, o quelli dei vecchi libri che sanno di umidità.
    Mi piace che l'odore di città in inverno, e quello dei caminetti.

    Moz-

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    1. L'odore del caffè per me vuol dire casa dei miei, è quello che fa salire più forte l'onda dei ricordi.
      Hai poi ragionissima sull'odore della pioggia, anche se io mi intristisco, per questo non l'ho citata.
      E l'odore dei fumetti poi, soprattutto quelli che rileggi dopo tanto tempo con le pagine ingiallite e la stesso meraviglioso stupore che ti suscitano i colori e i personaggi. Purtroppo molti dei miei che erano in alcuni scatoloni nel box li ho dovuti buttare a causa di un allagamento, se ci penso...
      Io preferisco l'estate, lo sai, ma sicuramente i profumi delle città d'inverno hanno il loro fascino, diciamo che qui, si sente soprattutto odore di carburanti!
      Grazie Moz, bellissimi anche i tuoi!

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  13. Ha ragione Pia.. post bellissimo e splendidi commenti... tanti odori condivisibili e che mi hanno spalancato memorie e sensazioni... mentre leggevo pensavo ai miei preferiti e Moz lo ha citato: odore della terra appena inizia a piovere, contrasto pastoso tra caldo secco e la chimica del bagnato improvviso... poi un ricordo di adolescente che tengo stretto: adoravo ogni volta che papà si fermava a fare benzina, quasi volevo mangiarmi quegli effluvi di ottani e carburante.. ora preferisco il ginseng del mio bagnoschiuma Prija, ma anche l'odore delle pagine di un libro fresco di stampa... ;)

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    1. L'odore della benzina!!! Io lo amo proprio, ancora oggi mi faccio delle gran prese d'aria quando sono alle colonnine...
      Non c'è nulla di meglio degli odori a farti precipitare nella luce dei ricordi che hanno il potere di calmare ogni angoscia. Meglio della macchina del tempo!
      E l'odore delle pagine dei libri sono una vera e propria droga ahahah

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  14. Attualmente non ho odori particolari a impreziosirmi le giornate.
    Comunque mi piace molto l'odore dei legumi mentre cuociono, l'odore che esce da un panificio con annesso forno, l'odore della carta di un libro, l'odore dell'erba bagnata dalla pioggia...

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    1. Beh, ma non sono sufficienti gli odori che hai elencato a dare una luce migliore alle tue giornate? Niente di speciale e tutto di speciale;)

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    2. Sì in effetti... 😁😉

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  15. Cosa poter dire che non sia già stato detto? In ogni commento ho trovato qualcosa di mio: l'odore dei libri, quando compro un libro lo tengo in mano come un portafortuna, è sensazione di gioia, il profumo del pane, quello dei biscotti, sarebbe il caso riprendessi a farli, invadono la casa e alzano il morale, il profumo dopo la pioggia, il profumo meraviglioso del mare, del sale, che lo senti nell'aria e ti resta addosso. Il profumo dei ricordi, anche nei ricordi sento il profumo e la malinconia a volte profuma le mie giornate perché sa di abbracci lontani e mi ricongiunge a lei che non c'è più, la mia mamma.

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    1. Lory cara, invece hai aggiunto dei profumi magnifici, come l'odore della salsedine sulla pelle che amo molto anche io o quello dei biscotti fatti in casa: ne vado pazza!
      E poi mi hai commosso con il ricordo di tua mamma. Penso che il profumo delle nostre mamme sia unico e forse è qualcosa che ci accompagnerà per sempre, anche quando loro non ci sono più. Grazie di cuore.
      Ti abbraccio forte.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)