Scrivo perché mi scappa da scrivere...

31 maggio 2021

[MILANO] METTI UNA DOMENICA MATTINA A SPASSO PER CITY LIFE

 

Passare una mattina nel centro futurista di Milano ti lascia un senso di appagamento inebriante. A me da l'impressione di essere nella mia città estera preferita e per di più senza aver volato per migliaia di miglia!


Gli spilli colorati appuntati a terra avranno pure un senso ma io non l'ho compreso. I bimbi però si divertono moltissimo e questo mi basta!


Coltivo da tempo il  sogno di riempire con fiori e piante  almeno un balcone  di quei palazzi tanto da farlo diventare un giardino. Non lo realizzerò mai ma continuerò a cullarlo con tanta fantasia.




Almeno una foto appoggiata alla "vedovella" me la sono fatta scattare!!!






29 maggio 2021

[SABATO DI POESIA] LA DANZATRICE STANCA DI EUGENIO MONTALE

 

laStampa.it


Torna a fiorir la rosa
che pur dianzi languia…
Dianzi? Vuol dire dapprima, poco fa.
e quando mai può dirsi per stagioni
che s’incastrano l’una nell’altra, amorfe?
Ma si parla della rifioritura
d’una convalescente, di una guancia
meno pallente ove non sia muffito
l’aggettivo, del più vivido accendersi
dell’occhio, anzi del guardo.
È questo il solo fiore che rimane
con qualche metro d’un tuo dulcamara.
A te bastano i piedi sulla bilancia
per misurare i pochi milligrammi
che i già defunti turni stagionali
non seppero sottrarti. Poi potrai
rimettere le ali non più nubecola
celeste ma terrestre e non è detto
che il cielo se ne accorga basta che uno
stupisca che il tuo fiore si rincarna
si meraviglia. Non è di tutti i giorni
in questi nivei défilés di morte.



Note biografiche sull'autore 

Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 e morì a Milano nel 1981. Grande poeta, scrittore, filosofo, giornalista, traduttore, critico letterario/musicale e politico italiano(wikipedia).  In realtà oggi vorrei dedicare la pagina alla più grande ballerina italiana da poco scomparsa.  Da piccola volevo salire sulle punte e questo sogno è rimasto tale perché la scuola di danza costava  troppo.  Ma non ho mai smesso di guardare al balletto classico di cui Carla Fracci è stata l'esempio più luminoso, con meraviglia e grandissima ammirazione. La poesia che Montale le dedicò quando lei era incinta e lontana dal palco è l'augurio che il poeta le fa di tornare a librarsi quasi in volo mandando di nuovo in estasi il suo pubblico,  perché  durante la sua assenza i balletti sono sembrati quasi delle sfilate di morti danzanti. Lui la conosceva bene, l'aveva seguita (era critico teatrale per il Corriere della Sera)  da  quando era ballerina di fila fino al successo internazionale. Per cui, nonostante ad una prima lettura  non sembri, la stima e l'affetto erano enormi. E allora proviamo a chiudere gli occhi e immaginiamola ancora una volta così, mentre spicca un salto etereo e altissimo fino ad arrivare al cielo. 

28 maggio 2021

[RIFLESSIONI] LA CALUNNIA È UN VENTICELLO...MA CHE BARBA CHE NOIA

 

Se la gente parla male di te, vivi in modo tale che nessuno possa crederle.
PLATONE

Vi domanderete il perché del post amici miei.  Sappiate che  sono stata accusata di copiare l'altrui "genio". Nel web è cosa nota che  non ci sia  nulla di originale e più o meno tutti, nel tempo, abbiamo scritto di  argomenti che sono stati affrontati da altri prima di noi. Anche in modo molto simile.  Non c'è esclusività e a meno che non si tratti di prendere e copiare interi pezzi di articoli altrui senza citare le fonti, pratica deprecabile (ho affrontato più volte la questione sia qui  da me che su blog di amici),  questo dovrebbe essere chiaro.  Ma pare ci sia qualcuno che pensa di avere la primogenitura su argomenti e perfino su rubriche e non sarebbe disposto a cederla  nemmeno in cambio  di un bel piatto di lenticchie😆 Bene, dato che mi sono stufata di questi tentativi nemmeno troppo velati di farmi passare per una cialtrona, prendo la parola a proposito di una delle mie rubriche più seguite: LE POSTITIZIE. Ovvero le buone notizie che  apprendo dalla rete o dai giornali di carta e che trasformo in post. Ho creato l'angolo dedicato alle buone notizie nel giugno del 2018. Potete leggere  (QUI) il primo post. Non credo di avere avuto un'idea meravigliosa o originale  ma di sicuro nell'articolo,  che molti di voi hanno letto, spiegai come e perché mi sia venuta in mente. Confido, con questa precisazione  di avere chiarito i dubbi.  In merito al resto che su di me si racconta in modo enfatico e melodrammatico😎 vorrei precisare che tutto quello che è sul mio blog di sicuro non è copiato da altri.  E lo provano i miei dieci  e passa anni di esperienza sul campo che si è evoluta nel tempo, come  è giusto che sia. E come carta, CANTANO.  In quanto alle rubriche, che amo tutte, sono scaturite da  un'idea di fondo che di sicuro è mia. Il resto lo lascio alla vostra intelligenza.






26 maggio 2021

[VINTAGE] I 75 ANNI DELLA VESPA

 

Un mito vero la Vespa. Tra i ricordi più cari  della mia adolescenza, i pomeriggi trascorsi sul cinquantino di una mia carissima amica mentre  sfrecciavamo in lungo e in largo per ogni angolo della città. Si chiacchierava, si cantava, ripetevamo perfino le lezioni. Oppure spettegolavamo su compagni di scuola e professori.  O ci "facevamo i film" sui ragazzi che ci piacevano, destinati per la maggior parte delle volte a rimanere materia dei nostri sogni.

La vespa bianca. La mia preferita. Quest'anno compie 75 anni e mi sembra una ragazzina. Lo scooter della Piaggio è il ciclomotore più famoso al mondo. L'ho vista esposta al Moma di New York. Bella e unica. Icona irraggiungibile alla pari della mia attrice preferita, Audrey Hepburn, che ha contribuito a renderla celebre ovunque, grazie al film "Vacanze Romane" in cui la guidava in modo rocambolesco  per le vie di Roma, con Gregory Peck seduto dietro.  Ho fatto una piccola ricerca e pare che siano oltre 45 i film in cui appare. Da Fellini ne La dolce vita a Caro diario di Nanni Moretti.

E per quel che riguarda le produzioni internazionali, mi vengono in mente Absolute Beginners e American Graffiti.  Scommetto che voi ne ricorderete tanti altri.

Quest'anno in occasione del compleanno, il Museo Piaggio ha allestito una mostra a Pontedera che sarà visitabile fino al 30 settembre. Per informazioni QUI e QUI.

È una star internazionale, che non ha mai ceduto all'età e rimane immortale.Un gran bel pezzo della storia italiana destinato a rinnovarsi sempre e a rimanere sotto i riflettori ancora a lungo  perché senza tempo.

Chissà se anche voi l'avete amata e se come me vi porterete nel cuore quel senso di libertà ed emozione che regalava. Suppongo di sì😉

Buon compleanno VESPA!








24 maggio 2021

[POSTITIZIE]SOGGIORNARE GRATIS DONANDO LIBRI

 

Macchiagondena - Positizie.it


La prima persona che mi ha parlato di questa bella iniziativa è stata mia sorella. Sapete bene che l'amore per la lettura e libri è  "affare di famiglia".

Allora ho cercato di informarmi meglio ed ecco cosa succede. 

Felice Ciccone, sindaco di Macchiagodena, un borgo molisano della provincia di Isernia, per rilanciare il turismo nel suo piccolo paese  ha deciso di offrire soggiorni B&B nelle strutture locali. Si pagherà donando un libro. Si, avete capito bene, un libro. Che potrà essere un libro di poesie, un romanzo, un libro per bambini.

Il progetto si chiama Genius Loci, e dovrebbe partire già da giugno. Ha un bellissimo slogan: portami un libro e ti regalo l'anima.

Come si partecipa? Bisogna contattare l'amministrazione comunale e farsi indicare posti e disponibilità. In alcuni casi si potrà soggiornare anche più di una notte.

Ma cosa ci sarà da vedere nei dintorni? Ci sono siti archeologici come quello di Saepinum e parchi, castelli come quello longobardo sito proprio a Macchiagodena. E poi di base il progetto è nato per aiutare i ristoratori locali a superare la crisi provocata dalla pandemia.

I libri regalati saranno messi a disposizione del pubblico nella piazza del paese e ognuno degli ospiti potrà  lasciare al suo interno un pensiero sul loro soggiorno. Penso sia una grande e bella iniziativa e spero che molti altri borghi possano aderire. 


Per saperne di più sull'iniziativa cliccate qui


Fonti: La Repubblica/Positizie.it 

22 maggio 2021

[SABATO DI POESIA] AMORE IRRIPETIBILE DI ALDA MERINI

AldaMerini.it




Sull’ultima corda del tuo violino
avevo già appeso il mio amore
pieno di robe vecchie.
Però in cima aveva una stella alpina ti giuro
ho valicato mille montagne
le stelle alpine Dio le pianta così in alto.
Ma è così bello il rischio
è come suonare su una corda sola
senza neanche una cassa armonica
esce il trillo del diavolo
che sarà anche triste
però è un sogno d’amore irripetibile
un virtuosismo che non muore mai mai
che non muore mai.




Poesia inedita musicata ed interpretata dal Maestro Giovanni Nuti tratta  dal cd “Una piccola ape furibonda”. Sito ufficiale di Alda Merini.




Oggi lo spazio è tutto per Alda. Ho trovato questa meraviglia che non conoscevo sul sito ufficiale della poetessa. Mi sono innamorata all'istante come mi succede sempre con lei. Grande, meravigliosa, unica. Ah,  l'amore che sapeva descrivere con il suo tocco fragile e straziante.



19 maggio 2021

[RACCONTI] L'AQUILONE SPEZZATO


NuovaAtlantide.it

Sono in riva al mare, una mattina di tarda primavera. Attorno, odore di salsedine e sabbia umida . Spiaggia libera, un po' sporca, qualche pezzo di carta, tappi di bottiglia ormai arrugginiti, conchiglie spezzate, alghe sulla battigia.

Il vento è debole e non riesce a sferzarmi come vorrei,  mi accarezza, quasi capisse che non è il momento di essere bruschi. Mi tiro su il collo della giacca, ho freddo, nonostante il tempo sia bellissimo. Guardo all'orizzonte; quanto vorrei vedere una piccola barca azzurra solcare il mare o un pedalò rosso di quelli che si noleggiano d'estate. Tutti insieme, genitori e figli. Accadeva, ho dei ricordi bellissimi.

Se rifletto, osservando  il lento incedere della marea e delle onde, mi rendo conto di  avere sempre desiderato una famiglia numerosa e generosa, come la mia.  Bambini divertenti, affabili delinquenti sempre a caccia di guai, da seguire, sgridare, amare. Un circolo di amore infinito.  Crescendo, non ho mai preso di vista quel sogno. Assieme ad altri, facevano parte della conta di cose che formava la mia esistenza. Solo oggi mi rendo conto di aver sbagliato, ne ho fatto un orizzonte da raggiungere ed invece, è stato la mia guerra persa  e il mio dolore più forte e più intimo.

Da giovane donna, ho aspettato che le condizioni di vita fossero favorevoli. Una stabilità economica, un lavoro soddisfacente e una casa cercata per tre. Qualche anno è passato, molti i sacrifici, infine è arrivato quello che pensavo (anzi pensavamo) fosse il momento giusto. E invece, è stato l'inizio della sofferenza, delle cadute, delle battaglie perdute. Una tortura  fisica e psicologica costante, ho cambiato medici e cure, ho subito interventi, mi sono illusa più volte. Due fecondazioni assistite, un aborto spontaneo. Alla soglia del 39 anni (purtroppo i 25 li avevo passati da un pezzo) mi sono resa conto di non avere più voglia di nulla, neppure di me stessa. Mi davo fastidio, non sopportavo il mio aspetto,  tutti i miei fallimenti. Ero sola e non volevo alcun aiuto e chi mi era accanto e lo è stato prima, durante e dopo, è stato estromesso da tutto. Era il mio dolore, la mia rabbia, solo mio. Ho convissuto per mesi con quel tutto, rubando la vita in assoluta solitudine interiore, mi piaceva da morire quel baratro, la consapevolezza di non volermi salvare. È questa l'autodistruzione? Sì, la provavo ogni giorno, tutti i giorni. Mi sentivo un aquilone colorato, di quelli che i bimbi provano a far volare nei parchi, li vedi librarsi in aria prima debolmente, poi sempre più forte e quando sono lì in alto e ti sembrano al sicuro,  ecco che arriva una folata di vento più forte e crollano al suolo, spezzati.

Una mattina, nel vagone della metropolitana dove sedevo,  ho osservato a lungo una mamma e sua figlia. Circa dieci anni la piccola, piena di brio come tutte le bambine della sua età. All'uscita la madre, con un gesto naturale e carico di consuetudine, ha tirato su lo zaino della figlia mettendolo sulle sue spalle. Ed io sono crollata. Mi sono resa conto che dovevo uscire da quell'inferno,  dopo avere pianto tutte le mie lacrime era ora di smettere.  Smettere di pensare che la vita dipendeva da quel gesto, sapendo che non lo avrei  compiuto  mai. Smettere di credere che il mondo gira attorno all'essere madri, perché non è così. Il mondo è un ring,  è  quello per cui combattiamo ed essere madri è un'opportunità tra molte,  ma non deve diventare un limite. Respirare ogni attimo vissuto,  riconciliarmi con chi mi è rimasto accanto nonostante tutto, erano i nuovi obiettivi. Crescere, quello più importante. Ero rimasta la bambina sul pedalò, ma ora non mi piaceva più. Ho ripreso a camminare, prima lentamente poi più velocemente. Gli aquiloni spezzati si possono aggiustare. Io avrei ancora visto i legnetti rotti e rimessi insieme dalla colla, ma ritrovando il sorriso.  Quello che mi merito. 

Oggi,  sulla spiaggia, ho ancora negli occhi il sorriso della bambina che ho accompagnato a scuola assieme alla sua mamma e a cui ho dato lo zaino,  portato in spalla fino all'entrata. Mi ha detto: grazie zia di essere qui. E niente. Sono felice.

(@Mariellaesseci 2021)

Tratto da una storia vera e dedicato a tutte le donne coraggiose e realizzate che ho incontrato nella mia vita. E a me.

Racconto pubblicato sul sito di Io Donna.



17 maggio 2021

[POSTITIZIE] APERTO A CERNUSCO SUL NAVIGLIO IL SUPERMERCATO SOLIDALE


Fanpage.it
Il progetto si chiama Bottega della Solidarietà e vuole essere una risposta concreta al sempre maggior numero di famiglie che si trovano in difficoltà, complice la crisi economica, e che si rivolgono alle associazioni per chiedere un aiuto, sotto forma di generi alimentari.

Si è pensato di superare il tradizionale sistema di “Pacco di vivere” favorendo la libera scelta dei generi alimentari da parte delle famiglie in difficoltà, che potranno recarsi presso il piccolo supermercato solidale, e attraverso una tessera punti, fare la spesa gratuitamente scegliendo i prodotti di cui hanno bisogno, favorendo il mantenimento dell’autonomia e la libertà decisionale dei nuclei familiari.

Il supermercato, parte  con tre giorni a settimana in cui sarà possibile recarsi per fare la spesa, secondo i seguenti orari giovedì e venerdì dalle ore 16 alle ore 19.30 e sabato dalle 9 alle 12.30.

Questo progetto virtuoso, oltre che ad aiutare le famiglie vuole anche stimolare la comunità, dai privati ai negozi alle aziende, ad evitare il più possibili lo spreco alimentare andando a recuperare le eccedenze alimentari e a condividere i propri bene con chi è in difficoltà.

Tutti possono partecipare al progetto come volontari nel mini market oppure aiutando il rifornimento di generi alimentari.

Promotrice dell’iniziativa è la Comunità pastorale cittadina, che ha ne ha affidato la realizzazione alla Caritas e all’Associazione Farsi Prossimo Cernusco, sulla base di altri esempi virtuosi, almeno una decina, già presenti sul territorio milanese. Da Garbagnate Milanese a Cesano Boscone, da quelli aperti nel quartiere di Niguarda, Lambrate e Barona. 

Tra qualche giorno aprirà uno spazio simile anche a Pioltello.


Un'altra ottima notizia con cui aprire la settimana. Buon lunedì a tutti.



Fonti: Positizie.it / Fanpage.it

15 maggio 2021

[SABATO DI POESIA] ALLA SERA DI UGO FOSCOLO

Ritratto di Ugo Foscolo (François-Xavier Fabre, 1813)

Forse perché della fatal quiete 

tu sei l'immago a me sì cara vieni

o Sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete,

tenebre e  lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensieri sull'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme 


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.


(Ugo Foscolo - sonetto da Poesie -1803)



Note biografiche sull'autore

(Ugo)  Niccolò Foscolo nacque a Zante nel 1778 e morì a Londra nel 1827. Poeta, scrittore  e traduttore,  viene unanimemente considerato uno dei maggiori esponenti della corrente neoclassica e preromantica.  La freschezza del ricordo legato ai suoi sonetti, amati fin dall'adolescenza, è così vivida in me che mi sorprende ancora.

Ho scelto Alla sera perché è la mia preferita. Amo la dolce cadenza e il ritmo sostenuto che sembra smorzarsi e poi riprendere, come una canzone. Amo la grinta dell'autore e il suo quietarsi alla fine. Tutta la disperazione che prova per il succedersi degli eventi che lo hanno condannato ad un eterno esilio, alla fine si smorza nella contemplazione della natura. E lì, mentre osserva il calmo calare dell'oscurità, ritrova quella pace che il "fato" gli ha negato. Riflettendoci da adulta, tutte quelle immagini che rievoca, sono come un film esistenziale. E forse, è questa, la magia che ci permette di prediligere  i suoi versi da oltre 250  anni.


14 maggio 2021

[PANDEMIA] QUALI SONO LE PAURE CHE CI HA LASCIATO


UniversitàSanRaffaele.it

L'altro giorno riflettevo sul fatto che ormai è passato oltre un anno dall'inizio della pandemia. Senza voler tornare sui soliti argomenti attorno ai quali intessiamo discussioni quotidiane (limitazione della libertà individuale innanzitutto) ho semplicemente pensato a quante e a quali paure ha contribuito ad accentuare o addirittura a far nascere in noi.

1) Paura degli spazi aperti e affollati.

Io ho sempre amato gli spazi ampi e le persone. Però, da qualche anno, dopo un bruttissimo episodio capitatomi su un treno a Londra (mi pare di averne già parlato sul blog) cominciai a temere la folla. Gli attacchi di panico sono tornati successivamente e sempre quando sono sotto pressione psicologica. Cosa è cambiato oggi? Che non sono più preoccupata per la sensazione di soffocamento ma solo ed esclusivamente ho paura che le persone mi si avvicinino troppo. Peggiorata alla grande, direi. Ma forse ho solo imparato ad essere più attenta.

2) Paura di ammalarsi

Non ho mai avuto una gran timore delle malattie. Non perché mi consideri inattaccabile ma sono sempre stata di buona costituzione e quando mi è capitato di combattere qualche "brutta bestia" ho superato e accantonato insieme al problema anche la malattia. Ma ora non è più così. Sto convivendo con l'ansia della malattia sia all'interno della cerchia familiare sia all'esterno. E non mi piace per nulla.

3) Paura di uscire di casa o sindrome della capanna

La più disturbante. Mi è capitato  durante il primo lockdown, quando ho messo piede fuori casa dopo molti giorni di isolamento. Mi sono bloccata e non sono riuscita ad oltrepassare il portone del mio palazzo. Ma sono una persona testarda e dopo qualche ora ci ho riprovato. Ce l'ho fatta. Ma quella sensazione di nodo alla gola, non la dimenticherò mai.

4) Paura di non tornare alla vita precedente

Non ci giro intorno, anche se spero con tutta me stessa  di tornare appena possibile a vivere al meglio la quotidianità, so bene che ci vorrà del tempo. E allora programmo e organizzo cose stimolanti  e belle da fare nel prossimo futuro. Diciamo che combatto così il timore di rimanere bloccata in un limbo senza fine.


E voi? Vi ritrovate nelle mie paure e quali sono le vostre? Oppure siete così equilibrati (e qui scatterebbe l' applauso) da non averne alcuna? Mi date la ricetta magica?


12 maggio 2021

[POSTITIZIE] A MILANO NASCE IL TAXI SOLIDALE

Dal sito Taxisolidale.it

Ho appena letto una bella notizia che parla di un'iniziativa partita dalla mia città di adozione. Spero  si affonda al più presto in ogni dove!

Da poche settimane a Milano è attivo il servizio "taxi solidale" trasporto gratuito per le persone più  deboli grazie alla rete  di "Milano Aiuta". In questa prima fase sperimentale, potranno usufruire del servizio di trasporto taxi gratuito gli anziani over 80, le persone con disabilità, i minori accolti in comunità, in generale i cittadini con gravi difficoltà socio-economiche e i volontari attivi nella rete di Milano Aiuta.

Per poter utilizzare questo servizio basta rientrare in una delle categorie sopra citate e chiamare “Milano Aiuta” attraverso il numero del Comune: 020202, attraverso cui si verrà messi in contatto con il centralino di riferimento dei 3 radiotaxi che provvederanno a fissare un appuntamento per la corsa gratuita. Il servizio sarà attivo tutti i giorni 24 ore su 24 fino ad esaurimento dei fondi disponibili, e comunque per un periodo massimo di sei mesi, quindi fino al primo settembre. Dopo questo lasso di tempo, si valuterà se estendere il servizio a ulteriori categorie, ad esempio il personale medico e paramedico, fino ad accompagnare i cittadini ai centri vaccinali.

Il progetto è promosso dalla Fondazione europea Guido Venosta che ha messo a disposizione un budget di 1 milione di euro, che servirà a coprire l’intero costo delle corse.

Giuseppe Caprotti, presidente dell’Fondazione Guido Venosta, ha commentato:

“Prima di diventare l’anima dell’Airc, il nonno, Guido Venosta, era stato un manager della Pirelli. Era un uomo concreto, a cui piaceva fare. Credo di avere preso da lui: ho voluto coinvolgere il mondo dell’economia reale, abbinando il lavoro di una categoria in difficoltà, i tassisti, al sociale, con l’assistenza per fasce di persone disagiate. Inoltre, questo intervento ha anche come obiettivo quello di proteggere e aiutare a decongestionare il trasporto urbano a Milano”.

l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti, spiega: 

“In accordo con Fondazione Guido Venosta, mettiamo a disposizione lo 020202 con Milano Aiuta per permettere alle persone più in difficoltà che già intercettiamo di poter utilizzare gratuitamente il taxi, se necessario. Abbiamo pensato alle ragazze e ai ragazzi disabili che devono raggiungere ogni giorno i loro centri, agli anziani, ai volontari che continuano a recarsi al domicilio delle persone in isolamento che faticano a uscire di casa, per aiutarle. Un altro importante segnale di attenzione verso i più deboli, ancora una dimostrazione di aver scelto la solidarietà come modo per ridare forza alla nostra città”.


Dal sito Positizie.it

Fonte: Comune di Milano


10 maggio 2021

[SOCIETÀ] LA FAMIGLIA SECONDO ME: LETTERA A TAJANI

 

"La famiglia è per noi il nucleo fondamentale della società e va difesa, ma senza figli non esiste. Le nostre politiche sono sempre state a sostegno della maternità. Noi continuiamo ad andare in quella direzione."(Antonio Tajani, vice presidente e coordinatore unico di Forza Italia ) 


Buongiorno onorevole Tajani, prendendo le distanze dalle sue parole,  vorrei spiegarle cos'è la famiglia secondo me, innanzitutto partendo dalla mia e raccontandole la storia. Sono felicemente sposata  con Francesco, da 29 anni. Non abbiamo figli, non sono arrivati e secondo la sua "modesta" opinione è il primo punto a nostro sfavore. La prima  grave divergenza DIREI, perché se non li abbiamo avuti sarà affar nostro però sembra sia pure affar suo, che giudica egoisti chi non li ha voluti e imperfetti chi  non li ha potuti avere. Eh sì, saremo o stronzi o poveracci.

09 maggio 2021

[FESTA DELLA MAMMA] "TE VOGLIO BENE ASSAJE" MAMMA

 

Cara mamma, la lunga attesa che ci tiene a distanza e ci tormenta, non è per nulla facile. Facciamo fatica a dirci tante cose, a colmare di parole i silenzi. Perché abbiamo imparato a nascondere e a tenere per noi le emozioni nell'ultimo, lunghissimo anno.  Per evitare i pensieri e le preoccupazioni che ci terrebbero all'erta ancora di più di quel che non siamo già. Ci  videochiamiamo più volte al giorno, per breve tempo al mattino e nel pomeriggio, anche solo per guardarci in faccia e sondare lo sguardo. Cerchiamo di tenere calmo il cuore quando la notte è stata più agitata del solito e non hai riposato bene a causa dei tuoi disturbi. Io sono quella che la butta sul ridere, che ti rimprovera bonariamente quando ti vedo confusa e triste, quando non hai voglia di parlare e di raccontare. La mia tecnica di disturbo, volta a distrarti e a farti pensare ad altro. A rimetterti il battito in ordine e farti affrontare  con un passo diverso la giornata. Non sempre ci riesco, a volte anche io sono stanca e disturbata dalla quotidianità, dai mille problemi che ho e da cui provo a tenerti lontana. 

A volte discutiamo, altre  ragioniamo insieme. Magari riesco a farti anche ridere, ed è  una piccola battaglia vinta  alla quale il mio cuore si arrende.

Uno dei nostri buffi selfie

Ma la sera, quando ti chiamo e il mio e il tuo televisore sono sintonizzati sullo stesso canale, è il momento in cui cantiamo.  Il programma di RAI3 che ci mette d'accordo è Via Dei Matti n.0 condotto da Stefano Bollani e da sua moglie, Valentina Cenni. Io sono incantata dalla bravura del grandissimo musicista e dalla versatilità di sua moglie, valente attrice e cantante.  Piace molto anche a te, li ascoltiamo e canticchiamo  sulle note di canzoni antiche e moderne che parlano di noi, della nostra famiglia, dell'amore che reciprocamente ci portiamo. Magari sussurrandolo, come un ritornello amato.

In occasione della Festa della Mamma, ti lascio in regalo una delle canzoni più belle della cultura partenopea e mondiale, scritta nel 1839 e diventata uno dei "cavalli di battaglia" della nostra famiglia, da nonna Carmela a te, a noi figli.  L'abbiamo cantata assieme ad Isa Danieli, ospite del programma. Ma la versione che posto è quella, meravigliosa, interpretata da Roberto Murolo e Mia Martini. 

"Te voglio bene assaje" mamma,  perdona questa figlia un po' lontana, ma sempre più vicina di quanto si possa immaginare e che, grazie a te, è    mamma dentro.

BUONA FESTA DELLA MAMMA





08 maggio 2021

[SABATO DI POESIA] LA CASA DI CESARE PAVESE


Letteraturatattile.it

 L'uomo solo ascolta la voce calma

con lo sguardo socchiuso, quasi un respiro 

gli alitasse sul volto, un respiro amico

che risale, incredibile, dal tempo andato.

L'uomo ascolta la voce antica

che i suoi padri, nei tempi, hanno udito, chiara

e raccolta, una voce che come il verde

degli stagni e dei colli incupisce a sera.

l'uomo solo conosce una voce d'ombra,

carezzante, che sgorga nei toni calmi

di una polla segreta: la beve intento,

occhi chiusi, e non pare l'abbia accanto.

È la voce che un giorno ha fermato il padre

di suo padre, e ciascuno del sangue morto.

Una voce di donna che suona segreta

sulla soglia di casa, al cadere del buio.



Note biografiche sull'autore

Cesare Pavese nasce a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo nel 1908. Morirà a Torino nel 1948. Scrittore e poeta, traduttore e critico letterario, è considerato uno dei maggiori intellettuali del XX secolo (fonte Wikipedia). Dobbiamo a lui la traduzione di uno dei miei libri preferiti, Moby Dick di Herman Melville, così come le traduzioni di Dickens, Defoe e Joyce. Nella casa editrice torinese Solaria,  con la quale collaborò a lungo,  conobbe Norberto Bobbio e Leone Ginsburg. Uno dei più bei ritratti del grande scrittore ce lo regalerà la moglie di Leone, Natalia, che lo conobbe negli anni '30 e che lo descrive in questo modo: Conversare con lui non era mai facile, nemmeno quando si mostrava allegro: ma poteva essere, un incontro con lui anche composto di rare parole, tonico e stimolante come nessun altro. Diventavamo, in sua compagnia, molto più intelligenti; ci sentivamo spinti a portare nelle nostre parole quanto avevamo in noi di migliore e di più serio; buttavamo via i luoghi comuni, i pensieri imprecisi, le incoerenze...E’ morto d’estate.  Non c’era nessuno di noi. Scelse, per morire, un giorno qualunque di quel torrido agosto; e scelse la stanza d’un albergo nei pressi della stazione: volendo morire, nella città che gli apparteneva, come un forestiero.

Vinse il Premio Strega (quando il premio nato nella mia città d'origine aveva un valore insindacabile) con La bella estate, nel 1950. Postumo.  Tra le sue poesie ho scelto quella di oggi perché mi pare colga ampiamente il suo carattere, la sua affezione alla famiglia e a quello che rappresenta per ognuno di noi.  E poi la casa come rifugio, l'unico posto al mondo dove stare bene e in armonia con la natura e con se stessi. Mi ci ritrovo, ognuno di noi desidera tornare al luogo antico da cui è partito e che è sepolto nei ricordi più cari.



06 maggio 2021

[ SOCIAL] NON TOCCATEMI BIANCANEVE E I LUNGOMETRAGGI DISNEY


Fanpage.it

Sta impazzando su giornali e web la polemica scatenata da quel che è successo qualche giorno fa negli Stati Uniti. Hanno inaugurato il parco di Disneyland dopo il restyling avvenuto durante il lockdown  e a una delle giostre, quella che racconta la fiaba di Biancaneve, (non chiedetemi più particolari visto che desidero andare a Disneyland da una vita ma fino ad ora...) hanno cambiato il finale. Alla fine del percorso la scena in cui Grimilde muore (alleluia) è stata sostituita con il famoso bacio del risveglio. Sembra che la cosa abbia infastidito due giornaliste del San Francisco Gate (acide come la matrigna e che probabilmente il bacio d'amore se lo sognano). Nella loro recensione criticano la scelta scrivendo che Biancaneve dorme e quindi il bacio non sarebbe consensuale. Andrebbe rimosso per rispetto nei confronti delle donne. Ora, voi lo sapete come la penso sui diritti delle donne, scrivo fiumi di parole che non osate mai arginare😉 Ma in questa occasione la mia prima reazione è stata un gran risata. Prendere il mitico bacio tra Biancaneve e il Principe Azzurro a pretesto per fare apologia di reato mi pare una vera e propria stronzata nata solo per dare un po' di visibilità al piccolo giornale locale in cui scrivono le due pennivendole. Scavando a fondo però ho scoperto che in realtà si tratta di una non-notizia (bufala) che sta girando in rete creata ad hoc per fare pubblicità e rilanciare il parco di divertimenti tra i più famosi al mondo che è in odore di bancarotta!

Ma rimanendo sulla notizia farlocca e riflettendoci: l'iconografia mondiale, cinematografica e letteraria è piena zeppa di baci rubati o poco consensuali.

Il più famoso?  Quello tra  Paolo e Francesca celebrato da Dante.

E volendo restare nell'ambito fiabesco, che facciamo ci siamo dimenticati del bacio che risveglia anche Aurora, la Bella Addormentata?

Intanto i social si sono scatenati ed è tutto un fiorire di meme che prendono in giro l'intera questione (per fortuna). Chiaro che non mi lascio scappare l'occasione di lasciarvi qualche immagine ricordando a tutti che, nessuno mi tocchi le fiabe ed in particolare le fiabe che il genio di Walt Disney ha consegnato al grande cinema e di conseguenza alla storia.

E voi ricordate altri baci famosi ed "estorti" rimasti celebri e avete delle fiabe che personalmente ritenete intoccabili?


VanityFair.it
















05 maggio 2021

[EVERYDAY IS THE RIGHT DAY] DA UN'IDEA DI DANIELE VERZETTI: DONNA BLUES DI MARIELLAESSECI

Anche questo mese partecipo all'iniziativa voluta da Daniele Verzetti per parlare di donne vittime di violenza: (QUI) i particolari se volete leggere o partecipare. 

Oggi ne parlo con una mia poesia.


Lascio andare lo sguardo alle luci delle case degli altri,

mentre una lacrima mi solca il viso.

Sto scappando dai miei mostri.

Avevo una casa e tanti luci anche io,

un tavolo con dei fiori freschi al centro,

un forno sempre acceso

Un divano e tanti libri.

Un camera candida col suo copriletto di raso bianco,

candele profumate e incensi.

Il sorriso sempre pronto in attesa del suo ritorno.

Ma non andava mai bene niente;

i fiori troppo costosi

il cibo insipido o bruciato

e mai abbastanza birre in frigo.

L'inferno arrivava in un momento.

E nascondevo i lividi con il trucco

sempre ben coperta, anche d'estate.

Ma oggi il  copriletto si è tinto di rosso sangue,

c'è finalmente un gran silenzio.

Attraverso la strada con il cuore allo stremo.

Entro e fermo un agente:

"forse l'ho ucciso" dico

e sono finalmente libera.


(Mariellaesseci -  maggio 2021)



03 maggio 2021

[CALCIO] L'ITALIA È UNA REPUBBLICA FONDATA SUL PALLONE E SULLA STUPIDITÀ

 

Immagini della festa di ieri - interisti in Piazza Duomo  - 2 Maggio 2021 (dalla rete)

Dal web


Dal web


Sono immagini incommentabili quelle che abbiamo visto su tutti i  giornali, telegiornali, siti internet e social, ieri e oggi. Una vera è propria massa di deficienti che si è riversata in strada per festeggiare il 19°mo scudetto dell'INTER.

Una cosa spregevole e vergognosa da parte di gente a cui non gliene frega proprio nulla della pandemia, dei morti, dei ricoverati; di questo anno  di sacrifici, lotte, costrizioni, chiusure di esercizi commerciali, perdite di posti di lavoro, che hanno portato molti di noi fino allo stremo. Massì, festeggiamo. Fumogeni, tamburi, urla, schiamazzi, abbracci e baci. A nulla sono valse le raccomandazioni della Società Internazionale, che si è raccomandata con i propri tifosi di essere responsabili ed evitare assembramenti.
Intanto il Prefetto di Milano, spalleggiato dal Sindaco Sala, ha fatto in modo che la festa continuasse, l'importante era evitare tafferugli e situazioni pericolose. E alle 22.00 tutti a casa.
Bene, bravi.

Vi avrei preso a testate uno ad uno. E non mi sarei risparmiata neppure i calci. Vi avrei multati tutti e con gli incassi ci avrei fatto allestire altre terapie intensive, quelle che potrebbero servirvi tra qualche giorno.
Stronzi.

Ah, sono interista, da oltre 35 anni, e non vi perdono.




02 maggio 2021

[RICETTE TRADIZIONALI] ZITI ALLA GENOVESE



Non credo di riuscire a farvi comprendere appieno il gusto inimitabile del primo piatto di cui vi parlo oggi. Ho scattato diverse foto nella speranza di aiutarmi, ma vedremo solo alla fine se riuscirò a costringervi a correre verso il supermercato più vicino e a farvi acquistare l'indispensabile per prepararlo. Io vi dico solo: provateci e non vi pentirete. È un altro piatto principe della cucina napoletana, si divide la corona assieme al ragù di cui vi ho parlato (QUI).

Devo farvi una confessione, per quanto io sia innamorata del ragù di nonna, il mio palato e anche il mio stomaco ritengono più delicata e più saporita questa prelibatezza, nonostante la cipolla.  Il ragù, con i suoi diversi tipi di carne e la cottura lunga possono creare sì dipendenza, ma pure una gran pesantezza a fine pasto.  Una pietanza superba e delicata che si chiama Genovese ma non ha nulla da spartire con la città ligure. L'origine del suo nome fa riferimento agli osti genovesi che si erano stabiliti nella città partenopea  alla fine del seicento. Avevano l'abitudine di cucinare la carne nel modo in cui è poi arrivata fino a noi.

Ma andiamo a cominciare.

01 maggio 2021

[SABATO DI POESIA] LE NUVOLE DI FABRIZIO DE ANDRÉ

Vanno 
vengono 
ogni tanto si fermano 
e quando si fermano 
sono nere come il corvo 
sembra che ti guardano con malocchio 

Certe volte sono bianche 
e corrono 
e prendono la forma dell'airone 
o della pecora 
o di qualche altra bestia 
ma questo lo vedono meglio i bambini 
che giocano a corrergli dietro per tanti metri 

Certe volte ti avvisano con rumore 
prima di arrivare 
e la terra si trema 
e gli animali si stanno zitti 
certe volte ti avvisano con rumore 

Vanno 
vengono 
ritornano 
e magari si fermano tanti giorni 
che non vedi più  il sole e le stelle 
e ti sembra di non conoscere più
il posto dove stai 

Vanno 
vengono 
per una vera 
mille sono finte 
e si mettono li tra noi e il cielo 
per lasciarci soltanto una voglia di pioggia. 
  

(Fabrizio De André: Le Nuvole -  1990)

Note biografiche sull'autore

Fabrizio Cristiano De André nasce a Genova nel 1940 e muore  a Milano nel 1999. È stato un cantautore italiano. In quasi quarant'anni di attività ha inciso quattordici album in studio più diversi singoli, poi riuniti in varie antologie. Oggi voglio soffermarmi sulla canzone che da il titolo al lavoro omonimo pubblicato nel settembre del 1990, dopo quasi sei anni di attesa dal precedente, Creuza de ma. Cosa mi ha colpito di questa meravigliosa creazione che viene recitata da due donne, Lalla Pisano e Maria Mereu? La contrapposizione dello sguardo delle donne che dal basso verso l'alto colgono con assoluta precisione il muoversi delle nuvole che somigliano a chi vuole condizionare la nostra vita e si prende la briga di decidere per noi.  I poteri forti che mettendosi tra noi e il cielo ci impediscono di vedere tutta la sua limpidezza.Togliendoci l'allegria e regalandoci una profonda tristezza. Ma oggi, 1° Maggio 2021, la lettura della poesia sia un invito a cercare oltre le nuvole il sole a cui abbiamo diritto. Buon 1° Maggio a tutti voi.