Talvolta dimentico l’amore,
come dimentico la mia manoSolo loro possono prendere il mondo
e mettermelo davanti
perché possa toccarlo,
ma non mi ricordano il suo compito
Dimenticare l'amore e la mano
mi permette di ricordare le cose
e anche di ricordarmi
Se invece dimenticassi tutto
non dimenticherei però
né la mia mano né l'amore
Anche vivere e dimenticare che si vive
E amare e dimenticare che si ama
(Tredicesima poesia verticale - 55)
Note biografiche e riflessioni
Roberto Juarroz nasce a Coronel Corrego nel 1925 e muore a Buenos Aires nel 1995. È considerato tra i migliori poeti argentini del suo tempo. Fu professore alla Sorbonne per oltre trent'anni. La sua opera è riunita in un unico titolo di Poesia verticale. I poemi che la compongono non hanno titolo ma sono solo una sequenza numerata. Non so se è stato il titolo della sua opera che mi ricordava una delle poesie più belle di Sylvia Plath, ad avvicinarmi a lui. Non hanno molto altro in comune ma di sicuro, è stato quello che mi ha incuriosito in libreria. La poesia di oggi ci racconta quel che dovrebbe esser l'amore. Qualcosa di naturale e spontaneo che vestiamo così intensamente da dimenticarci che lo indossiamo. Cos'altro c'è da sapere infatti, oltre vivere, amare, dimenticare?
Non dovremmo mai dover ricordare che siamo al mondo per vivere e amare, così come non ricordiamo di respirare, o di far battere il cuore, o di prendere sonno, o di cibarci.
RispondiEliminaAnche sorridere e scrivere e leggere dovrebbero assurgere a pregevoli automatismi, ma ancora non ci siamo.
Anzi, solo a guardare un tg, si direbbe che non ci siamo proprio.
Mi sono lasciata trascinare dal piccolo gioiello di Juarroz, ero lì che leggevo e annuivo. Quando molti di noi saranno finalmente consapevoli che l'amore e la vita sono naturali come respirare, forse avremo finalmente fatto dei passi avanti.
EliminaAltrimenti ci toccherà continuare a dimenticare, per sopravvivere.
Dimenticare che si vive... anzi si esiste solo. Un saluto.
RispondiEliminaBuongiorno Giovanni, benvenuto da me.
EliminaAmare e vivere. Farlo con tale naturalezza da dimenticare ogni affanno.
Un caro saluto a te.
Amare, non si più dimenticare di farlo come non si può dimenticare di avere una mano e, aggiungo io, come non si può dimenticare di respirare.
EliminaGrazie Mariella.
P.s. La gentile persona qui sopra credo si chiami Felice e sembra sia un super premiato poeta. 😘
Non è così, purtroppo. Capita fin troppi spesso che le persone si dimentichino di amare, troppo ripiegate su se stesse.ciao.
EliminaHai ragione Valeria, abbiamo depennato la parola amore dal nostro vivere. Troppo pochi quelli che ne fanno buon uso, con azioni e sentimenti. Semplici e naturali come vivere.
RispondiEliminaUn abbraccio e buon sabato.
Il significato di questa poesia è davvero grande. L’amore dovrebbe essere una parte di noi, in effetti è già così, il problema è che la gente pensa all’amore come una meta impossibile da raggiungere. Buon weekend, cara.
RispondiEliminaO forse lo da per scontato e si distrae, dimenticandosi. Grazie Caterina, un grande abbraccio.
EliminaL'amore..questa .meravigliosa cosa che ci fa gioire .disperare ..incavolare. amare...VIVERE .nel bene e nel male
RispondiEliminaCiao
A volte non è amore ma solo possesso... un abbraccio cara.
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