How she sat there,
the time right inside a place
so wrong it was ready.
That trim name with
its dream of a bench
to rest on. Her sensible coat.
Doing nothing was the doing.
The clean flame of her gaze
carved by a camera flash.
How she stood up
when they bent down to retrieve
her purse. That courtesy.
Traduzione:
Il modo in cui era seduta lì,
il momento giusto in un posto così sbagliato.
Quel nome curato che sogna una panchina su cui riposare. Il suo cappotto pratico.
Non bisognava fare nulla.
La fiamma pulita del suo sguardo scolpita dal flash di una macchina fotografica.
Come si è alzata quando si sono chinati per recuperare la sua borsa.
Che cortesia.
da: On the Bus with Rosa Parks (W W Norton & Co. Inc., 1999)
Note biografiche e riflessioni
RITA FRANCES DOVE
Poeta americano, seconda afroamericana a vincere il Premio Pulitzer per la poesia nel 1987, è una delle voci più rappresentative dell'era contemporanea. La sua lirica spazia e attraversa in un modo molto personale la storia e la letteratura. Partendo dalle sue radici, riesce a librarsi attraverso spazio e tempo raccontando la vita trasversalmente, facendo confluire nelle sue righe esistenza e sopravvivenza. I versi di oggi, raccontano in modo superbo un episodio simbolo della rinascita afroamericana, dal punto di vista di Rosa Sparks, avvicinandoci a lei con delicatezza e scoprendo tutta la forza nella sua pacatezza e determinazione.
Ottima poesia!
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Grazie Cav!
EliminaUn linguaggio essenziale e rarefatto, come sembra ormai essere la norma per i poeti di lingua inglese. I riferimenti a Rosa Sparks non sono urlati ma suggeriti, senza rabbia e con un'ammirazione non retorica.
RispondiEliminaPulita ed essenziale, ecco come mi è sembrata a leggerla. La poesia migliore secondo me.
EliminaConcordo con Adriano; "riferimenti suggeriti" con grazia, evidenziando luce e carattere..
RispondiEliminaI messaggi per "arrivare" dovrebbero essere tutti così, che siamo stanchi di urla.
EliminaE pensa che non la conoscevo. Ora mi sento molto ignorante.
RispondiEliminaNon c'è nulla di male a non conoscere. Io diffido di chi sembra sapere sempre tutto e ha un'opinione su ogni cosa. Bellissimo che ti abbia fatto conoscere Dove, saranno miliardi i poeti di cui per prima io non so nulla. Ti abbraccio.
EliminaPoesia molto bella come piace a me.Iscriviti al mio blog!
RispondiEliminaCiao Olga, grazie. Ma non sono già iscritta al tuo blog?
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