Mare Italiano |
Fra qualche giorno rivedrò il mio mare.
Quello che conosco da quando ero bambina, quello in cui mi perdevo mentre cercavo conchiglie sulla battigia.
Quello in cui ho imparato a nuotare, con mio padre che mi diceva, "tranquilla non ti lascio, non ti lascio..."
Ed io chiudevo gli occhi, mentre il sole mi accecava e mi abbronzava, convinta di sentire la mano forte che mi teneva al pelo d'acqua. E al riaprirli, scoprirmi sola, immersa nel cielo. Nessuna paura, mai.
Qualche bracciata e poi amore, immenso.
Senza fine.
Amore maturato su ogni lido da quel giorno, e su ogni versante del Mare Nostrum.
Che fosse Adriatico, Tirreno, Ionio.
Azzurro, verde, trasparente.
A volte basso, tanto basso da farmi arrabbiare perché, avevo imparato a nuotare e lì non lo potevo fare.
Oppure subito alto, da farmi tuffare buffa come un pesce palla, provando a stare giù senza respirare, in gara continua con me stessa.
E poi lasciarmi andare, i primi tempi, con corte bracciate, e poi sempre più lunghe, sempre più lontano.
Arrivare alle rocce, lì dove non toccavo, per farmi ammirare, io bambina innamorata di mio padre, dal suo sguardo di vedetta, gonfio di orgoglio e fiero.
Tornare a riva, con le mani piene di segni, per l'essere stata troppo in acqua e tremante d'emozione, quella vera, che riempie la testa e ti stanca le braccia e le gambe per il troppo nuotare.
Sdraiata lungo la striscia di sabbia bagnata, mentre l'acqua lentamente mi accarezza e sentire solo il sale che si asciuga sulla pelle, lasciando macchie chiare che facevano fatica a sparire.
E poi, trascinata da una fame pazzesca, quasi atavica, mangiare la pizza bianca, umida di olio e sale, ricca, goduriosa.
Oppure i bomboloni alla crema, famosi lì, su quelle spiagge dove al mattino le mamme portavano la cesta con l'acqua fresca e delizie appena sfornate. Trascinandosi dietro bambini urlanti e festosi, pronti a buttarsi in acqua ancora vestiti. Rassegnate a passare tutta l'estate in piedi, le spalle cotte di sole e lo sguardo fisso sull'acqua.
Ricordo il mare, il cocco, i gelati venduti a riva, biscotto e limone.
Ma pure le risate, le prime cotte, il jukebox che suonava sempre, B7, C1, A12.
Le stesse canzoni, messe su migliaia di volte, ogni giorno, per tutta l'estate.
Alcune me le sono portate dietro fino ad oggi. Ogni volta che le ascolto, ricordo il luogo e l'istante esatto in cui le sentii per la prima volta:
1992 - Mare, Mare - Luca Carboni - Mar Adriatico - Trani;
Che sia stata infanzia o adolescenza o maturità, cosa importa.
Il mio mare mi accompagna da sempre.
E un compagno silenzioso che si fa impaziente durante la bella stagione. Sornione, mi aspetta invitante.
Lo sa che appena lo vedrò apparire all'orizzonte, i miei occhi si spalancheranno e brilleranno. Il cuore accellererà i battiti.
Come allora gli correrò incontro. E lui mi avvolgerà nel suo abbraccio d'amante che ha lungamente atteso.
Buona estate amici miei.
abbiamo in comune il 1982, quella canzone di Giuni Russo, tormentone assoluto, non mi usciva dalla testa. anche se ora che ci penso, quell'anno di mare non è che ne vidi molto (15 giorni al massimo, che per i miei standard era pochino)
RispondiEliminaCerto con i tuoi standard ;)
EliminaAnche a me piace il mare. lo amo quanto te.
RispondiEliminaIl brano è bello, come sempre, ma tanta nostalgia sorprende un po', visto che sei ancora giovane e sulla breccia... dell'onda ^__*
Abbraccio e buone vacanze.
Se tu lo vedessi come me, solo per un brevissimo periodo all'anno coglieresti bene il perché di tanta nostalgia... Un abbraccio a te socio! E buona continuazione di vacanza in famiglia:))))
EliminaIl mare è uno stato mentale :D Lo dico scherzando, ma chi vi è nato, capisce perfettamente che voglio dire!
RispondiEliminaPoi... io lo preferisco in inverno, molto più chic XD
Buona estate Mariella e a tutti quelli qui di passaggio ^_^
Un abbraccione!!! ^^
Anche se non ci sono nata Glo', pure per me è una condizione mentale... Poi leggendoti ogni volta mi viene da dire: chi ha il pane non ha i denti!!! Un abbraccio fortissimo!
EliminaSono un po' geloso. Quel tuo mare è anche il mio.. come ben sai.. mi hai fatto scattare una memoria affezionata ai jukebox da stabilimento.. il mio legame morboso con un pezzo finito chissà come in quella scatola trita-motivetti-effimeri... One of these days dei Pink Floyd.. la gettonavo a palla e la spiaggia diventava un luogo marziano, con atmosfere lunari a contrastare i B7, i C1 e gli A12... ora anelo sabbia deserta e acqua cortese... ancora una quindicina di giorni e saremo tutt'uno...
RispondiEliminaMa tu non sei sul punto di sperimentare nuovi mondi e nuovi mari? Visto come sono ridotti i nostri, no? Ahahah! Ma lo sai che anche io ho ricordi legati ad una canzone finita per caso nei juke-box d'epoca che non c'entrava nulla? Era "Walk on the ride side" di Lou Reed...
EliminaNel 1974, l'ultimo anno in cui ho potuto andare al mare, a Ostia Lido, da un barcone che attirava passeggeri per un giro, la canzone che si udiva sempre era "La bambola" cantata da Patty Pravo. Forse avevano solo quella.
RispondiEliminaBuone vacanze anche a te Mariella.
Un caro saluto e complimenti per il nuoto, io non sono mai riuscito ad impararlo.
aldo.
" Tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una bambola..." Bella, mia madre quando eravamo piccoli la cantava spesso. E nel 1974 eravamo proprio lì ad Ostia. Chissà passava la stessa barca ... Un abbraccio caro Aldo.
EliminaIo ci abito vicino, ma negli ultimi anni ci sono andata poco, ho ricominciato quest'anni.
RispondiEliminaMary bella mora al mareeee!
Ma pure tu? Ma andate suvvia al mare, voi che ci vivete così vicino da poterlo respirare sempre... Al mare mi si schiariscono i capelli, di base sono un castano chiaro! Abbraccio mora apuana!
EliminaAdoro il mare e mi ritrovo molto in questa tua interessantissima testimonianza.
RispondiEliminaBacione, amica ;-)
Mare e sole. Sabbia e passeggiate, venditori di parei e costumi. E poi chiacchiere, risate e allegria. Ti piace così vero? Un bacio grande a te!
EliminaSe potessi starei a mollo tutto l'anno. Invece qui mi devo accontentare di laghetti da scavo, i cosiddetti Baggersee, che qui trovi in ogni angolo, perché basta scavare un po' e vengono fuori pietrisco ed acqua, acqua, acqua. È tutta acqua sotto tre metri di terra qui in Germania.
RispondiEliminaDivertiti e fai il pieno di sole e di mare, mora in fase di prosimo abbronzamento.
Eccerto, non e' di sicuro la stessa cosa. E poi uno come te cresciuto a bagno... Ma come hai fatto ad abituarti? No vero? Non ci si può abituare mai... Io divento dorata, mai scura, ho un pigmento chiarissimo. Un abbraccio circolare amico caro.
EliminaMa che bello leggerti come sempre..adoro il mare , ora non vado neanche più, mi tuffo solitaria in piscina senza volere nessuno, per la teoria del farsi del male....
RispondiEliminaMa leggendoti ricordo Camogli dove mia zia aveva una casa, e il mare quello vero , quello vissuto a battaglie di canotti, a palpiti di cuore, e juke-box invitanti, a focacce al formaggio appena sfornate , a risate e ricordi così lontani ma mai sfumati che spesso voglio dimenticare perchè troppo belli e per la serie solita, facciamoci del male!
Buone vacanze amorevole , abbraccia il tuo mare anche per me, che fino ad ottobre pasticcio sul PC....
TVB!
Non ci sono mai stata a Camogli, mi dicono sia meravigliosa. E come sempre hai ragione. I ricordi pur bellissimi, a volte ti sorprendono con la loro intensità da farti malissimo. Soprattutto se legati ad un passato amatissimo che non potrà tornare. Ti stringo forte come sai. E ti seguirò anche in vacanza, lo sai vero? Abbraccio.
EliminaCerto che lo so, e tu sai che ti sono costantemente vicina e seguo anche battiti del tuo cuore...Non mi denunciare per stalking!!!!+++++
Eliminaahahah la mia stolker preferita!
EliminaOrigini triestine...quindi costa alta, insenature, rocce...ma l'emozione è quella, totalmente :)))
RispondiEliminaEcco quel mare nostrum lì, mi manca. Ma prima o poi...
EliminaChe belli i tuoi post, Mari, pieni di immagini tanto vivide, direi anzi proprio "vive" che sembra quasi di essere lì e di vederti, leggendoti :)
RispondiEliminaChe poi oltre alle immagini arrivano, a cascata, anche le emozioni, e questo mix rende ogni lettura una vera "immersione" (per restare in tema ^^) nel tuo mondo, una serie di bracciate, a nuoto, davvero nel tuo personalissimo mare :)
Ora però goditi il ritrovare quello vero, quello che tanto ami... e buonissime vacanze :)
Pensa Mauri, tutte le volte che penso o scrivo del mio mare mi sembra di toccarlo. Se riesco, pur in minima parte, a trasferirvi le mie emozioni, sono contentissima!!!
EliminaMa lo conosci vero quel mare che racconto? Almeno in parte, sono sicura di sì.
Mi godrò presto quel mare, il nostro.
Un abbraccio e buone vacanze a te che sarai in ottima compagnia.
SMACK!
Basta parlare di mare in maniera romantica, basta! Parliamo delle scottature, del venditore di cocco che sfonda i timpani, delle alghe che si appiccicano addosso, dei pesci ragno che trasformano il piede in una mongolfiera e delle meduse grosse come palloni da football, questo è il mare! \(°_°)
RispondiEliminaBuone vacanze (^_^)
Hai ragione Mick. Molto meglio disprezzarlo, odiarlo, con quell'odore che sa di pesce morto, tutta quella sabbia bagnata e sporca. I bambini che fanno la pipì e pure i grandi. Le urla, i palloni, le racchettate, i gavettoni (ci avviciniamo al 15) e i pesci ragno i cui aculei ti si conficcano nei piedi senza chiedere permesso. Il caldo, il sudore, la puzza delle creme solari. Molto meglio la città e il profumo dello smog.
EliminaEBBASTA!
Bacio!!!
A presto bella donna, goditi il mare.
RispondiEliminaMa la mia bellissima Venere cosa fa durante le vacanze?
EliminaUn abbraccio immenso!