22 novembre 2023

[25 novembre] Ricorda uomo di Mariella Scalzullo






Ricorda uomo che ti dici estraneo alla violenza sulle donne e pubblicamente la condanni, rispettarci vuol dire:


gioire con noi se abbiamo successo sul lavoro anche se guadagniamo come o  più di te;

apprezzare e seguire i consigli di amiche come degli amici;

condividere ogni impegno domestico paritariamente;

pensare che la minigonna indossata la sera ci faccia belle e non         prede;

rispettare il nostro pensiero anche quando non lo condividi;

pensare che essere il capofamiglia non abbia alcun senso tra noi;

che il nostro cognome possa precedere il tuo;

che i nostri malesseri/malattie abbiano lo stesso peso dei tuoi;

che nel sesso il nostro piacere sia da raggiungere  come il tuo;

Che l' amore sia tutto questo e mai possesso;

Il  nostro NO ha lo stesso peso  del tuo;


      Ricorda e sarai un Uomo.



(Mariella Scalzullo - inedito - novembre 2023)


Questo post era programmato per sabato, ma le ultime vicende mi hanno costretto ad anticipare. Sono sconvolta, a distanza di due giorni dal ritrovamento di Giulia Cecchettin,  ieri c'è stata la 106 esima vittima. È tempo di dire:

BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA BASTA

18 novembre 2023

[SABATO DI POESIA] Le piccole rose di Vincenzo Mascolo





Verrà il tempo, mi dici,

che torneranno a fiorire le piccole rose
che abbiamo legato ai nostri balconi
con un filo di rame sottile
per tenerle al sicuro dal vento.

Verrà quel tempo, mi dici,
e allora di primo mattino
le scioglieremo ad una ad una
dal filo e resteremo a guardare
che si dischiudano al sole.

Ci sarà un tempo, ti dico,
per tutte le cose,
anche per vedere sbocciare
e poi sfiorire di nuovo
le nostre piccole rose.

Dedicata a Giulia, piccola rosa tra le rose. Ovunque tu sia❤️


Note biografiche e riflessioni

Vincenzo Mascolo, nato a Salerno, vive a Roma. Ha pubblicato Il pensiero originale che ho commesso (Edizioni Angolo Manzoni, 2004), Scovando l’uovo (appunti di bioetica) (LietoColle, 2009) e Q. e l’allodola (Mursia, 2018). Con Giampiero Neri ha curato per LietoColle l’antologia Quadernario – venticinque poeti d’oggi (2012) e altre due antologie poetiche. Nel 2019, per un progetto benefico della Fondazione Sanità e Ricerca, ha coordinato l’antologia di poesie e saggi Piccolo dizionario della cura (Mursia). Dal 2006 è il direttore artistico di Ritratti di poesia, manifestazione promossa da Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Fondazione Cultura e Arte.  

Una poesia elegante e raffinata,  che ci circonda come un lieve sussurro parlando di vita, di amore, di speranza, di bellezza.  Mi è piaciuta immediatamente appena l'ho letta e ho deciso di pubblicarla oggi, nella settimana in cui continueremo a parlare di donne, che sono rose da coltivare, da ammirare, mai da distruggere.


13 novembre 2023

[CINEMA] "C'è ancora domani" per Delia e per noi






Io vi avverto, non sarà una recensione cinematografica anche se si parte proprio da lì, dal film di Paola Cortellesi che ha sbancato i botteghini superando negli incassi tutti gli altri film del momento e probabilmente anche il film Barbie. Sembrano  quanto mai lontane  le due pellicole o forse no. Io ci ho trovato un parallelismo che mi ha sorpreso.

Scrivo queste righe sull'onda dell'emozione che mi ha procurato la visione del film. Sono appena tornata a casa e batto velocemente sui tasti del mio mac. Non avrei mai pensato che sarei uscita dal cinema con il cuore in subbuglio e parole straripanti. 

Le parole. Quelle che le donne di allora dovevano tenere a freno. La bocca chiusa e e la  testa china.  E poi badare ai figli, ai mariti, ai genitori ormai anziani. Lavorando come si poteva, venendo pagate sempre meno degli uomini, per la sola ragione che, erano donne. Pronte alle botte, che arrivavano al mattino appena sveglie, schiaffi presi solo per tenere bene a mente che dovevano stare al loro posto. Un passo indietro, silenziose. In piedi perfino a tavola, mentre tutto il resto della famiglia mangiava. 

Quelle donne che, come Delia, la protagonista del film, accettavano ogni cosa, pronte ad umiliarsi per il bene della famiglia, per le loro figlie. Quelle donne che, con il loro silenzio, spiegarono alle generazioni successive, che il mondo bisognava prenderselo. Con il coraggio del silenzio, con la determinazione, con il loro esempio. Perché il semplice gesto di andare a votare per scegliere la democrazia, fu  un'incredibile rivoluzione. Un diritto che si presero  e che hanno regalato alle donne del futuro. 

A quelle che dopo di loro e grazie a loro, hanno potuto studiare, hanno scelto di vivere la vita come desideravano. Hanno ottenuto gli stessi diritti degli uomini, gli stessi salari, lo stesso peso.

Ah, dite che non è così, mi sto sbagliando? Che ci sono ancora troppe donne maltrattate, violentate, ricattate, lasciate in un angolo, figlie di un dio minore? Senza istruzione, senza diritti, senza peso? Che non si sentono abbastanza?

Sono passati quasi ottant'anni e quell'esempio non è servito? Allora sì, sono necessari film come quello meraviglioso che ho appena visto al profumo di oscar, diretto da una donna con gli  occhi colmi di coraggio, che ti lascia squassata per la sua bravura, davanti e dietro la cinepresa. Ci ricorda che nulla è perduto e ci sarà tanto da lottare, la strada da percorrere assieme e dico assieme, è ancora in salita ma abbiamo testa e cuore per poterlo fare. 

C'è ancora domani per Delia  e per noi.



PS: andate a vedere il film e alla fine non abbiate timore di applaudire forte più che mai.




11 novembre 2023

[SABATO DI POESIA] Now and Then - Beatles


dal Web 


I know it’s true
It’s all because of you
And if I make it through
It’s all because of you

And now and then
If we must start again
Well, we will know for sure
That I will love you

Now and then
I miss you
Oh, now and then
I want you to be there for me
Always to return to me

I know it’s true
It’s all because of you
And if you go away
I know you’ll never stay

Now and then
I miss you
Oh, now and then
I want you to be there for me

I know it’s true
It’s all because of you
And if I make it through
It’s all because of you

(John Lennon - 1977)



Note e riflessioni 


Per me, fan dei Beatles  praticamente dalla nascita, (chi mi segue da sempre conosce bene la storia della bambina Yetterdei) la pubblicazione del nuovo singolo dei fab four, ha il profumo di un evento epocale. Mi sono seduta in un angolo e l'ho ascoltato una, due,dieci, tante volte.  Registrata da John nella sua casa a Nyc con in evidenza la scritta "for Paul". Ho immaginato il passaggio del pacchetto dalle mani di Yoko a quelle di Paul. Ho sentito forte l'assolo della chitarra di George, forse il suo ultimo, e la batteria che Ringo suonava un po' provato dall' emozione. Infine la rabbia di Paul che non riusciva a dare un senso al tutto e che ci aveva quasi rinunciato, mentre gli anni passavano. Fino allo scorso anno, quando grazie all'apprendimento automatico (Intelligenza Artificiale) si è riusciti a pulire la voce di John dal resto dei suoni della cassetta e la canzone ha preso vita. 

Non dirò che il brano è un capolavoro. Ma ho la consapevolezza di comprendere  che la meraviglia di ritrovarli nuovamente insieme, è il miracolo che non mi aspettavo e che noi fan ci meritavamo. Perché il loro linguaggio resta universale e non è poco sentirli ancora una volta parlare di amore ora, in questi tempi estremamente duri e imperfetti.

Grazie❤️

PS: NON PERDETEVI IL VIDEO.




29 ottobre 2023

[TELEVISIONE] Addio a Matthew Perry


Dal web


Non mi fa mai piacere scrivere un post su di una celebrità che non c'è piú. Salvo poche eccezioni. Ed è il caso di oggi. Ho appena letto che ieri è stato trovato morto nella sua villa di Los Angeles, Mathew Perry, uno degli attori della sit-com più famosa degli anni '90: Friends. Interpretava il personaggio di Chandler Bing, forse il più fragile e insicuro tra i sei amici. 

Quasi inutile dire quanto mi dispiaccia. Quella serie televisiva ha segnato tutta la mia generazione. C'è chi dice che ha guardato Friends e chi mente.

Vi lascio una delle sue citazioni più celebri: 

Chandler: "Sono a pezzi e ho un disperato bisogno di affetto" (I'm hopeless, and akward, and disperate for love!).

Forse il suo manifesto. 

Buon viaggio Matthew❤️


Eccoli qua tutti insieme e bellissimi❤️


28 ottobre 2023

[SABATO DI POESIA] Ho bisogno di silenzio di Alda Merini

 




Ho bisogno di silenzio

come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.

Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorientate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.

Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.

Gli amici veri, pochi, uno?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.

Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.

Note e riflessioni

Amo postare le poesie "della Alda", mi piace pensare che arricchiscano questo angolo dandogli un tocco universale. Oggi lo spazio è dedicato ad una delle sue poesie più famose. Ci ritroviamo un po' tutti tra queste righe. Ognuno di noi ha bisogno, di frequente o meno, di avere degli istanti in cui ci si possa dedicare a se stessi. Momenti intimi, di rifugio, necessari talvolta a ritornare o a mettere un punto. Meravigliosa Alda, sempre perfetta nel cogliere ogni spasimo del nostro cuore.

25 ottobre 2023

[ATTUALITÀ] 25 ottobre - World Pasta day

 


Uno dei primi ricordi della mia vita è legato a mia nonna Carmela. 



Ho circa sei anni, mia nonna mi fa salire in piedi su una delle sedie della cucina, quelle impagliate, le ricordate? Così arrivo all'altezza del tavolo dove lei sta posando tutti gli ingredienti (oggi si chiama "linea") per preparare la pasta fatta in casa. 

Io la osservo incantata mentre divide la farina facendo un piccolo cratere nel centro in cui introduce uova, sale, acqua calda e lievito. E poi impasta, taglia e dispone la pasta fresca ad asciugare. Presto l'aiuterò anche io e poi mia sorella. Grazie a lei e a mia mamma sono in grado di preparare la maggior parte delle paste casalinghe, alcune, come i fusilli al ferretto, tipiche della cucina campana.

La pasta è la regina della cucina italiana. La maggior parte dei nostri ricordi sono legati all'amore per lei e ai ricordi a cui l'associamo. Indiscutibilmente è anche il piatto italiano più amato all'estero e più copiato, con risultati, ovviamente, a volte discutibili.

Oggi tutto il mondo la celebra. 

E a voi piace la pasta? Avete dei ricordi familiari a cui l'associate? 

21 ottobre 2023

[SABATO DI POESIA] Lettera dal balcone di Vivian Lamarque






Ti scrivo dal balcone,

dove resto ancora un poco questa sera

a guardare l’orto al sole di settembre


a mangiare pane e olio e foglie piccole di basilico


ti scrivo meno fiera di quello che vorresti


sono una donna forte sì


ma con anche continue tentazioni di non esserlo


di lasciarmi sciogliere d’amore al sole


e carezzarti e baciarti un po’ più di quello che tu vuoi

ti scrivo dal balcone


guardando il fico pieno di frutti


e il pero con le foglie malate


ho qualche pensiero triste


e due o tre sereni.

(Vivian Lamarque - Poesie 1972 - 2002 Mondadori)


Note biografiche e riflessioni

Vivian Lamarque (Vivian Provera Pellegrinelli Comba) è nata a Tesero in provincia di Trento, nel 1946. Milanese d'adozione, ha sempre vissuto lì dove per anni ha insegnato italiano per stranieri e letteratura in istituti privati. Pluripremiata autrice, è lei la vincitrice del Premio Strega poesia 2023 con L'amore da vecchia. Nella poesia di oggi mi riconosco. Quel tocco delicato di chi si appresta a terminare la sua giornata nella calma familiare di un luogo caro, mi assomiglia. E la poesia di Lamarque mi regala quiete e meraviglia. La meraviglia delle cose semplici ed essenziali, attraverso le quali riusciamo a riconciliarci con la vita.


18 ottobre 2023

[ATTUALITÀ] La manovra 2024 in un solo punto

Nella nuova manovra di governo che andrà in vigore nel 2024, c'è un punto che ritengo oltremodo mortificante per le donne e che, se ancora ce ne fosse bisogno, chiarisce ulteriormente la bassa considerazione che il nostro premier ha dell'universo femminile a parte quando parla di sé: le donne sono utili alla comunità in quanto madri e per incentivare le nascite ci saranno degli sgravi contributivi per le donne lavoratrici con uno o due figli. Il valore professionale e sociale di una donna è direttamente proporzionale al numero di figli fatti. Per cui, se non ne hai,  vali di meno. E questo messaggio, gravissimo, pesa enormemente sulla compagine sociale dell'Italia e sulle spalle delle donne che non sono madri. Una discriminazione che per me è una vera e propria violenza psicologica e ci riporta agli anni 30, quando il fascismo premiava le famiglie con tanti figli. Ancora dei dubbi sui tempi che stiamo attraversando?


14 ottobre 2023

[SABATO DI POESIA] Stazione Termini di Durs Grünbein

Ragazza dagli occhi grigi

non ancora diciottenne

zaino da mare in spalla

si aggira tra la folla.

Si aggira tra la folla

senza legami, spensierata.

Ci oltrepassa tutti con lo sguardo,

controlla brevemente il tabellone,

Firenze, Ancona, Napoli.

Sfreccia nel tempo:

lei è giovane, voi siete vecchi.

Un cucciolo di foca, finito

da solo su un banco di sabbia:

presto riprenderà il largo.



(Durs Grünbein - Le parole non dormono - Crocetti Editore -  traduzione Valentina Di Rosa)


Note biografiche e riflessioni

Kurs Grünbein è nato a Dresda nel 1962.  Il poeta tedesco si definisce un "umanista misantropo" dal titolo di una sua  poesia in cui prova a definirsi.  Ama l'Italia e ha una particolare passione per Pompei ed Ercolano. Ritiene la poesia "un esercizio della mente, un raffinato rompicapo pieno di significati, esatto e insieme penetrante".  Io trovo le sue parole molto attente e raffinate e lo sguardo sulla vita colmo di misura. Mi ha colpito la poesia di oggi perché in fondo, ognuno di noi ,guarda ai giovani che sono carichi di speranza, allo stesso modo del poeta: con grande e a volte non misurabile malinconia.