26 ottobre 2024

[SABATO DI POESIA] Happy new year di Julio Cortázar

Guarda, non chiedo molto, solamente la tua mano, tenerla come una piccola rana che così dorme contenta.Io ho bisogno di questa porta che aprivi perché vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto di zucchero verde, di tonda allegria.Non mi presti la mano questa notte di fine d´anno, di civette rauche? Tu per ragioni tecniche non puoi.Allora io la tesso nell´aria, ordendo ogni dito,e la pesca setosa della palma e il dorso, questo paese d´alberi azzurri.così la prendo così la sostengo, come se da ciò dipendesse moltissimo del mondo,il succedersi delle stagioni,il canto dei galli, l´amore degli uomini. 


(da Salvo il crepuscolo, 1984 – Traduzione di Gianni Toti)

Note biografiche e riflessioni

Julio  Florentio Cortazar 

Di origini argentine nasce in Belgio e vive la sua vita tra Argentina e Francia. Considerato tra i più grandi autori,poeti, drammaturghi e saggisti al mondo, è spesso definito lo scrittore del mistero e avvicinato ad Edgar Allan Poe. Celebre per avere scritto un romanzo formato da 155 capitoli che si possono leggere anche partendo da metà o dalla fine, io mi sono avvicinata alla sua poesia, che considera   un rifugio, perché ne ha una visione simile alla mia. Potevo non amarlo?

19 ottobre 2024

[SABATO DI POESIA] Rosa di Rita Dove



How she sat there,
the time right inside a place
so wrong it was ready.

That trim name with
its dream of a bench
to rest on. Her sensible coat.

Doing nothing was the doing.
The clean flame of her gaze
carved by a camera flash.

How she stood up
when they bent down to retrieve
her purse. That courtesy.

Traduzione:

Il modo in cui era seduta lì,

il momento giusto in un posto così sbagliato. 

Quel nome curato che sogna una panchina su cui riposare. Il suo cappotto pratico. 

Non bisognava fare nulla.

La fiamma pulita del suo sguardo scolpita dal flash di una macchina fotografica. 

Come si è alzata quando si sono chinati per recuperare la sua borsa. 

Che cortesia.

da: On the Bus with Rosa Parks (W W Norton & Co. Inc., 1999)


Note biografiche e riflessioni

RITA FRANCES DOVE

Poeta americano, seconda afroamericana a vincere il Premio Pulitzer per la poesia nel 1987,  è una delle voci più rappresentative dell'era contemporanea. La sua lirica spazia e attraversa in un modo molto personale la storia e la letteratura. Partendo dalle sue radici, riesce a librarsi attraverso spazio e tempo raccontando la vita trasversalmente, facendo confluire nelle sue righe esistenza e sopravvivenza. I versi di oggi, raccontano in modo superbo un episodio simbolo della rinascita afroamericana,  dal punto di vista di Rosa Sparks, avvicinandoci a lei con delicatezza e scoprendo tutta la  forza nella sua pacatezza e determinazione.




12 ottobre 2024

[SABATO DI POESIA] Errori di Antonia Pozzi






Fiocca la neve leggiadramente
sui cesti delle fioraie: imbianca
le giunchiglie e le viole,
le fresie magre, venute
dai paesi del sole.
A guardarle si pensa
dei tanti destini errati
che dolgono
per le vie della terra
ed un furore nostalgico serra
per le vie d’oro dell’anima
a cui neve non giunge.

Milano 2 marzo 1932



Note biografiche e riflessioni

Antonia Pozzi

Ritorna sul mio blog anche la poesia di Antonia Pozzi, che io amo profondamente. La trovo attuale e contemporanea. Ogni volta che leggo i suoi versi rivedo la donna, l'anima fiera e disillusa dalla vita. E tra i fiocchi di neve e i cestini di fiori, si intravede tutta la sua pena e il suo furore Convinta di avere sbagliato ogni cosa, colpita dolorosamente dai meschini tradimenti di chi consapevolmente la illuse. Come tutti noi ambiva all'amore e alla comprensione. Non ebbe questa gioia e il trovarsi sola, dispersa in un mondo che non comprendeva questo suo desiderio, la convinse a lasciarlo in una fragile giornata del 1938.

05 ottobre 2024

[SABATO DI POESIA] Paris di Charles Bukowski


mai, 

nemmeno in tempi più tranquilli, 

mi sono sognato 

di attraversare in bicicletta

quella città

con indosso un berretto

e

Camus 

mi ha sempre fatto incazzare.

(1987)



Note biografiche e riflessioni

Charles Bukowski

Continuo, anche questa settimana, a parlarvi di Parigi attraverso alcune poesie di grandi poeti. Oggi è la volta di Charles Bukowski, un poeta più volte celebrato nel mio spazio. Come di consueto, aggredisce con le sue parole. Feroce e vorace, come piace a me. Non condivido del tutto la sua opinione. Avverso alla versione romantica della città, di cui disprezza la visione bohémien, ce ne regala un'immagine vivida e brutale. Attraverso il disprezzo, lui in realtà sta criticando il mondo intellettuale dell'epoca, con il chiaro riferimento a Camus. Ma io, donna gentile, resto legata alla visione dolce e senzatempo di una città che si può benissimo attraversare in bicicletta con un bel cappellino in testa e un cestino pieno di fiori.


Buon sabato amici.