MIKI MOZ ha pubblicato un post in cui da il suo personale addio alla BLOGSFERA.
Ho pensato che un semplice commento non fosse sufficiente perché la questione è importante visto la rilevanza del suo blog nella nostra "piccola" comunità. Allora ho scritto un vero e proprio post, su cui eventualmente tutti potranno intervenire nei commenti per esprimere la propria opinione a riguardo. Questo è quanto gli ho scritto ieri a riguardo.
"Caro Moz, ti seguo da molti anni, dal 2014 se non mi sbaglio. E mai fino ad oggi, avevo letto un tuo post in cui alcune cose mi sono sembrate sospese, non chiare del tutto. Almeno questa è la mia impressione. Qua e là, nei giorni scorsi, avevo letto brevi commenti in cui preannunciavi la decisione. Avrei potuto scriverti in privato e chiederti spiegazioni, ma ho voluto aspettare il post.
Il primo punto è legittimo: ci sta che uno si stanchi di bloggare perché non prova più gioia o divertimento. Nei nostri angoli è fondamentale. Se manca la spinta, il divertimento, il piacere di stare insieme, non ha più senso nulla, tanto meno avere un blog. Se tu fossi rimasto su questo punto non avrei potuto fare a meno di dirti che facevi bene, era un tuo diritto. Ma hai continuato. Nel minestrone ci sono finiti haters (che abbiamo sempre avuto modo di limitare e circoscrivere e al peggio siamo riusciti a far fuori anche in modo drastico), "codardi (?) disturbatori, quelli che si trincerano, quelli che cambiano di colpo atteggiamento nei confronti del mondo." E alcune dinamiche da blog.
Ma questo è il mondo blogger, lo conosci bene, ci stai dentro da anni, sei sempre riuscito a dire la tua, a volte ad estraniarti quando non volevi prendere posizione, ad essere diretto con alcuni e a lasciar perdere con altri. Cosa è successo davvero per cui ora e solo ora non ti sta più bene? La mia prima perplessità.
Hai proseguito sottolineando il caso di chi arriva da te spesso solo per far presenza e sperando in un commento di rimando, il famigerato "do ut des", di cui altre volte abbiamo parlato insieme e su cui sei sempre stato radicale, a volte anche intervenendo sul tuo blog e rimettendo a posto il personaggio in questione. Ma sono una minoranza e tu lo sai benissimo. La maggior parte di chi ci segue lo fa per vero interesse, legge gli articoli, commenta a proposito e se non trova interessante quello che legge, passa oltre. Lo fai tu, lo faccio io, lo facciamo tutti. Perché non continuare allora?
Ti danno fastidio i brevi commentini in cui passano a salutarti con un semplice ciao senza aggiungere nulla di specifico o che non c'entrano niente col post? Sicuramente svilisce il lavoro fatto ma succede a tutti quelli che hanno blog con rubriche settoriali e tu nei hai moltissime! I cretini sono ovunque, mica possono condizionarci! Nella rete tutto questo è comune e pensa che invece a me, come ad altri, alcune cose fanno piacere. E ti dirò di più: io provo invece fastidio nei confronti di chi usa il mio blog solo per far sfoggio di competenza senza mai avvicinarsi a me, al mio sentire. Quando mi accorgo di queste dinamiche sono io che tronco di netto. E trovo gradevole quando passano per farmi gli auguri di compleanno, di Buon Natale o altro. È pensiero gentile che va oltre lo schermo che arriva alla persona e non la vedo come una formalità, ma un modo per dirmi guarda io ci sono anche se ci si legge di meno.
Ed ecco le mie considerazioni.
Tu vuoi rendere il tuo blog sempre più analitico e specifico. Hai già iniziato da tempo il processo. Vuoi stare alla larga delle dinamiche blogger che ormai ti infastidiscono con la loro deriva trash. Vuoi insomma sentirti libero di fare e frequentare chi ti pare. Va bene, ci sta. Ma allora bastava dire questo, non accennare al fatto che la blogsfera è cambiata. Quasi come se tu volessi dare addio a determinate persone e blog ma senza avere abbastanza coraggio per farlo direttamente.
La blogsfera è cambiata nella misura in cui siamo cambiati noi. Siamo grandi. Non si resta "cazzoni" per sempre.
Ma si può continuare a condividere tanto e bene. Che poi la rete è vastissima. Nella blogsfera che frequento, ci sto bene. Leggo con attenzione e interesse tutti i blog che seguo, mi confronto e mi arricchisco. E penso, senza timore di passare come presuntuosa, che anche chi mi legge e si confronta con me trovi il mio blog interessante e arricchente. C'è scambio, condivisione, correttezza e rispetto. I luoghi che non mi piacciono li ho cancellati. Ne sto alla larga. E non mi lascio trasportare da dinamiche spiacevoli. Questo mi rende orgogliosa della mia casa, luogo pacifico e positivo. Quello che volevo, fin dal primo giorno."
Miki mi ha risposto che era una decisione maturata da tempo ed un percorso già iniziato da mesi. Il post voleva fare chiarezza mettendo nero su bianco quanto deciso, in modo che non ci fossero fraintendimenti con nessuno di noi. Io mi sento di dire che, probabilmente, visto la sua presenza quasi onnipresente su moltissimi blog, ci sia anche una certa "stanchezza" all'origine di tutto.
E voi cosa ne pensate? Siete d'accordo con l'idea che ha Moz della blogsfera odierna? Determinante al punto tale da fargli decidere di darci un taglio col blogging? È la scelta giusta?
Sicuramente è legittima, ma non avete la sensazione che il suo essere meno presente in rete sia quasi come censire la fine di un'epoca?