08 ottobre 2019

LA SCHEDINA.





Ma vi ricordate quando le domeniche pomeriggio, si ascoltavano in diretta tutti i risultati delle partite alla radio?
E alla fine della giornata calcistica, si contavano tutti e tredici gli spazi della schedina quasi con ansia, nella speranza (quasi sempre vana) di avere fatto il FAMOSO 13 AL TOTOCALCIO?

Mio padre riempiva le colonne con i puntini, belli grossi, cosa che ho continuato anche io, quando dal TOTOCALCIO siamo passati al SUPERENALOTTO.
Non ho mai vinto nulla. Ma che bei sogni ad occhi aperti ho fatto pensando a quello che avrei potuto realizzare con una vincita. Donando gioia anche alla famiglia e ai miei amici. Si, lo sapete che sono generosa, vi vedo già in fila....ahahahah

Oggi pomeriggio, ho letto la notizia che FINALMENTE sono stati reclamati i favolosi 209 milioni di euro vinti due mesi fa in quel di Lodi.
Quando ormai si erano perse le speranze e lo stato stava già fregandosi le mani all'idea di riprendersi tutto. Per legge infatti, si hanno tre mesi di tempo per incassare la vincita agli uffici Sisal.
C'era ancora un mese di tempo ma la notizia che nessuno si fosse ancora presentato era sulla bocca di tutti.
Sfido chiunque a non avere pensato a cosa ci avrebbe fatto con tutti quei soldi.
Io mi sono detta che sono talmente tanti da far girare la testa. Figurarsi decidere il da farsi.
E ho rimuginato: non sarebbe meglio distribuire a più persone queste cifre colossali e dare a molti la possibilità di rifarsi la vita con un importo più modesto ma che in ogni caso cambierebbe tutto?
Insomma, riscriviamo le regole del gioco?







38 commenti:

  1. Ciao Mariella,non sono mai stato uno appassionato di giochi e naturalmente non giocando non ho fantastici sogni di vincere e cambiare la mia vita.Per quanto riguarda il favoloso monte premi che premia uno solo è un modo per invogliare la gente speranzosa a giocare sempre piu attratta da un monte premio favoloso.
    Ciao .fulvio

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    1. E hai ragione. È solo lo stato a guadagnarci, in realtà.
      Io l'ho preso sempre per quel che è ovvero un gioco, ma senza che sia mai diventato un'ossessione o una dipendenza.
      E poi, perché non sognare?
      Almeno quello nessuno ce lo può negare ahahah

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  2. Ricordo bene la schedina del Totocalcio, mio padre ne portava sempre una decina abbondante quando passava dal centro...
    Inizialmente erano come quella qui proposta, dove bisognava ricopiare le colonne su ogni riquadro (e io a chiedermi sempre a chi finissero gli altri due pezzi); poi fu introdotto il lettore ottico e bisognava annerire i pallini, lasciando alla macchinetta di compilare le due schede più tradizionali... La schedina veniva divisa però in due e non in tre: quindi dove finiva il terzo pezzo delle vecchie schedine??? Mistero mai chiarito...
    In fatto di vincite, ricordo che due o tre volte facemmo 11, e a volte pagavano quella vincita quando non si disputavano tutte le partite in schedina. Purtroppo non beccammo mai la settimana giusta.

    Superenalotto mai giocato: troppa casualità, almeno col Totocalcio c'è un minimo di possibilità di fare previsioni, dato che era l'esito di eventi sportivi.

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    1. Allora non era solo mio papà che portava a casa un fascio di schedine, vedo che era abitudine consolidata di molti ahahah
      Ma vero che i pallini arrivarono dopo, inizialmente erano tutte x!
      Io ricordo che si faceva il conto alla rovescia sperando sempre di arrivare al numero magico che portava alla vittoria del montepremi.
      Non credo che abbiamo mai centrato l'obiettivo e se penso all'importa delle vincite di allora, mi fa quasi tenerezza.
      Ma mio padre dava sempre la vittoria al Napoli sarà per questo che ha lavorato 41 anni :-)
      Noi in famiglia si continua, più per tradizione che per altro o forse perché siamo tutti dei grandi sognatori.

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  3. Sarebbe bello, ma non sarebbe più una lotteria, non sarebbe più il gioco che è... E purtroppo, piaccia o meno, ci giochiamo per questo :)
    Bello il ricordo delle schedine, fa tanto anni '90 per me, ma ovviamente anche prima!

    Moz-

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    1. Per me la schedina è infanzia, per cui molto prima degli anni '90!
      La mia idea di dividere non significa ridurre così tanto il montepremi da far passare la voglia di giocare, ma dare a molte più persone la possibilità di vincere un bel premio che in ogni caso sia una svolta di vita.
      209 MILIONI di euro per una persona sono troppi!

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  4. Lo ricordo e mi manca, era uno di quei momenti che ci si trovava in compagnia, oggi non conosciamo chi abita nella porta accanto.
    Buon mercoledi.

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    1. Indubbiamente erano momenti di coesione.
      Hai perfettamente ragione, oggi non sappiamo praticamente nulla di chi ci abita a fianco.
      Buona serata!

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  5. Che ricordi fantastici questi sulla schedina. Mi sembra che qualche vincita ci sia stata ma di poco conto perché fu suddivisa tra tanti. Poi ricordo papà e zio A. che studiavano sistemi elaborati ed io mi chiedevo che senso avesse tanto affanno. Per me è sempre stato tutto inutile, le vincite per me erano gestite e studiate a tavolino dai monopoli di stato...ahahahah...ancora adesso proprio non ci credo e se gioco (mooolto raramente) è solo per divertirmi. Magari sbagliano i "Loro" calcoli e vinco. 😁😁😁
    La suddivisione della vincita per me sarebbe giusta ma creerebbe una perdita d'interesse purtroppo.
    Ti abbraccio e bacio, ciao Mariella!

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    1. Ecco, io non mi ricordavo che avessimo vinto qualcosa... se è accaduto di certo non ci ha cambiato la vita!
      Tu sai bene che in casa nostra non si smette mai di sognare e soprattutto a Natale, si mantiene una "certa" tradizione, ma non sveliamo troppo ahahahah
      Chissà, magari succederebbe il contrario. Più tagli e più possibilità di vincere potrebbero essere anche un buon incentivo!
      Bacio.

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    2. Ahahahah...vero. Vuoi mettere? Il nostro Natale è anche speranza, sempre! Bacio Mari.

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  6. Mi ricordo quand'ero piccola il venerdì sera mio papà, mio zio e un loro amico facevano la schedina. Ci ritrovavamo a turno tutti insieme (mamme, papà e figli) a casa di uno o dell'altro e a piaceva perché era la sera "in cui si usciva" :) Una volta hanno pure fatto 13... non hanno vinto una cifra grossa, ma siamo stati ugualmente contenti :) Poi purtroppo la tradizione si è persa e non hanno più giocato :( Certo, sarebbe bello dividere le vincite per fare contente più persone!

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    1. Ma infatti, che gioia vincere qualcosa! Io sono contenta anche quando vinco 5 euro!
      Belli questi ricordi che mi state regalando tutti, legati alla mitica schedina!
      Mi viene da fare un parallelismo molto valido al sud: schedina vs tombola! due momenti di identica comunione...
      Bacio Sara bella!

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  7. Concordo con Moz, capisco il tuo punto di vista, è vero, sarebbe più giusto, più equo ma allora per tantissimi perderebbe di interesse, non ci sarebbe più la speranza di fare il botto e cambiare la propria vita, insomma ci sarebbe un crollo delle giocate. Che ricordi sulla schedina...

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    1. Diciamo per prima cosa che io sono un inguaribile sognatrice, per non parlare del mio senso di giustizia ed equità...
      Però il botto deve essere per forza di 209 milioni? Non ci cambierebbe la vita anche incassare molto meno? Non è che tutti aspirano ad una vita da nababbi, ci basterebbe avere quello che ci basta per stare sereni, no?
      E come dicevo sopra, più possibilità di vittoria, più giocatori!

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  8. Anch'io , ai tempi, ho provato a fare la schedia, mai da sola, con amiche, colleghi. Mai vinto nulla però era un modo di stare con gli altri anche quello. Io, da sola, non ho mai giocato una schedina, parto già con l'idea di non vincer niente. Anch'io sarei per dare somme di minor valore ma a più persone però credo che Moz abbia ragione. Saluti.

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    1. Tanti anni fa, anche io giocavo una schedina settimanale con le colleghe, ed era un gran divertimento nel momento in cui andavamo a riempirla. Come te, mai vinto nulla, ma che risate ci facevamo!
      Moz ha detto una cosa sacrosanta, anche se resto dell'idea che vincite dai tagli "relativamente" più piccoli non sarebbero un ostacolo.
      Un abbraccio grande.

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  9. Si cara Mariella, pure io lo ricordo con un po di nostalgia.
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Eh si, avrai giocato anche tu la mitica schedina e immagino tutta la tua nostalgia ripensando a quegli anni!
      Un abbraccio Tomaso e buona serata.

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  10. Sarebbe bello tornare ai tempi della schedina, ho anche io splendidi ricordi di quelle domeniche.

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    1. La domenica era scandita dalla schedina e dalla mitica colonna sonora di '90esimo minuto.
      Che belle davvero.
      Bacio.

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  11. Mio suocero ha sempre detto che le lotterie I vari gratta e vinci sono le tasse degli stupidì..non mi sento di dargli torto.
    Però è anche vero che chi non rischia non rosica ecc...io non ho mai vinto niente.. credo di essere fortunato in amore..

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    1. Ma che cinico tuo suocero ahahahah
      Beh se non giochi, non vinci ma almeno ti fai consolare bene bene!

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  12. Di certo anche NOI del partito degli under 70.000 limiteremmo il montepremi max a 10 milioni di euro, aumentando i premi per gli altri punteggi, però i veri caporioni, quelli che staranno sempre su, fanno gli studi di mercato e sanno che il bobbolo odierno preferisce avere un 10% di ricchi sfondati ed il restante 90% di mortidifame, senza classi più o meno intermedie, sognando tutte le notti di entrare a far parte di quel fortunato scarso 10%

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    1. Quei caporioni lì, hanno sempre capito tutto. E infatti han ragione...

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  13. Mio papà ha giocato la schedina per mo so quanti anni della sua vita, senza vincere mai una lira. Ma era una specie di rito per lui e ora per me è un tenero ricordo...
    Vincite al Superenalotto come quella da te citata, la cui cifra è astronomica, credo siano un'attrattiva per chi sogna ad occhi aperti, certo. Ma nella realtà davvero non riesco a immaginare cosa si possa fare di così tanti, tanti, tanti soldi.
    È decisamente troppo. Da restarne schiacciati, in un certo senso.
    Dubito che ci sarà mai un cambiamento del sistema, comunque.
    Il fascino della schedina, in ogni caso, il Superenalotto per me neppure se lo sogna!! 😙🤗

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    1. *per non so quanti anni

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    2. Cara Maris, è esattamente quello che mi risulta assurdo: vincere una somma così alta mi destabilizzerebbe profondamente, non credo che riuscirei a gestire una situazione così abnorme per me. Mentre una cifra più "modesta" mi consentirebbe di cambiar vita e cambiarla alle persone care.
      Mi fa piacere che tu abbia ricordato tuo papà col mio post. Anche il mio mantiene il suo rito anche se, come dici tu, il Superenalotto non ha alcuna magia in confronto alla schedina.
      Bacio grande amica bella e bentornata.

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  14. Ricordo la vecchia cara schedina, mi hai fatto ritornare in mente mio nonno materno, che studiava le partite tutta la settimana, con la speranza di fare tredici.
    Sereno giorno.

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    1. Vero anche questo, si studiavano le partite e le probabilità di vittoria per tutta la settimana precedente!
      Un abbraccio.

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  15. Ricordo bene la schedina, giocavo ogni domenica, ma senza mai vincere niente...e sui 209 milioni mi trovi d'accordo, ad uno solo sono pure troppi.

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  16. Considerando l'attuale situazione, si sarebbe giusto anche perchè se fai 2 o 3 o 4 vinci miserie!!!

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    1. Esatto!
      Bisogna far partire una bella petizione!
      Bacio.

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  17. Quanto mancano quei momenti, si andava al bar sotto casa a giocarla. Papà magari participava ad un sistema con qualche quota e poi ne dava una a me e mio fratello da fare. Ricordo che in fondo all’elenco delle partite c’era la Serie C di cui non sapevamo nulla e allora mettevamo dei segni a caso.
    Era tutto più bello, le partite tutte alla domenica alle 15 e via di Tutto il calcio minuto per minuto.

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    1. Ma certo, anche mio padre partecipava a dei sistemi con i colleghi di lavoro! Forse con loro aveva vinto qualcosa che era stato equamente diviso.
      Ricordo le ultime partite in fondo, noi avendo la squadra della città in serie C, ci prendevamo di più con i risultati.
      Era tutto più bello, o forse lo è nel nostro ricordo.
      Un abbraccio.

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  18. Ciao cara Mariella, concordo con la tua frase , che sarebbe meglio dare meno, ma distribuirlo più equamente,anzichè cifre da capogiro per pochi eletti.

    Un abbraccio per un buon fine settimana.
    Rosy

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)