15 giugno 2020

CINEMA: ALBERTO SORDI UNA VITA PER IL CINEMA





Il 15 giugno 1920 nasceva a Roma Alberto Sordi, a mio parere, il più grande attore italiano di tutti i tempi. Ma anche regista, scrittore, doppiatore, compositore.

E non me ne vogliano gli altri grandissimi come Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, Totò e tanti altri  che appartengono alla storia del cinema italiano e  che al momento non mi sovvengono.

Sono passati cento anni. Un secolo intero. E tutto quello che c'era da dire di lui è stato detto. Io penso sia stato un "mostro" un prodigio, un vero e proprio miracolo italiano. Sul mio comodino, in questi giorni, staziona in attesa di essere letto il libro che ha scritto su di lui Igor Righetti, giornalista e suo cugino: Alberto SORDI segreto.
Lo racconta in un modo intimo e riservato. Ne svela aneddoti e curiosità sconosciute ai più con bellissime foto provenienti dagli archivi privati della famiglia, rivelando chi fosse Sordi al di fuori del set e delle apparizioni televisive ufficiali. Svela, le tante menzogne raccontate su di lui. Ci sono inoltre, i ricordi inediti di tanti amici, amori e personaggi del cinema e della TV con i quali lavorò.
Credo sia una bella occasione perché la memoria storica del grande attore non vada perduta e al contrario possa essere utile anche alle nuove generazioni.

Dal libro:

"Alberto, nella sua ironia, riesce ad essere attuale ancora oggi. Basti un suo pensiero << la nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto>>. Sembra una battuta per descrivere la situazione italiana di oggi. Era un profondo conoscitore dell'animo umano. E come tutti i grandi comici era un po' filosofo: << È meglio che ti ci abitui da piccolo alle ingiustizie, perché da grande non ti ci abitui più>>. Questa frase di Sordi, usata nel film  Il Vigile del 1960 diretto da Luigi Zampa, fu censurata. Chissà quanto avrebbe potuto dire oggi."




Fonti:

Alberto Sordi segreto - Igor Righetti - Rubbettino Editore

28 commenti:

  1. Sordi oltre ad essere stato un attore immenso capace di tratteggiare ritratti impietosi, amari ma anche in parte benevoli dell'italiano medio, è stato un grande uomo. Molti solo ora sanno di quanta beneficenza lui facesse ma non se ne è mai vantato e non sono mai venute fuori voci al riguardo. Una persona unica, un artista straordinario. La frase censurata potrebbe quasi rappresentare il paradigma della grandezza e del genio di Sordi.

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    1. Suo cugino affronta, nel libro appena uscito, alcune sua peculiarità, come la generosità e la beneficenza, di cui lui non faceva mai cenno.
      E poi tanto altro, compreso il mare di maldicenze che ne avevano costruito un immagina artificiosa e falsa.
      Condivido ogni tua parola su di lui.

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  2. Cara Mariella, di sicuro Alberto Sordo lascia un ricordo di lui, se anche certe cose non sono chiare.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. E' stato un grandissimo artista, molto importante è non dimenticarlo.
      Un abbraccio caro Tomaso e buona serata.

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  3. Senza dubbio un grande attore, specialmente se ben diretto.
    Non l'ho molto apprezzato nei ruoli esasperati dell'italiano medio.
    Cri

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    1. A me invece, piaceva ancora di più quando esasperava i personaggi.
      Del resto, anche lì, non faceva che darci un ritratto spietato e a volte crudele, dell'essere umano.
      Buona serata, Cri.

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    2. Troppo sopra le righe, lui personalmente, ne faceva delle macchiette, non ritratti, a mio parere, sia chiaro.

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  4. È meglio che ti ci abitui da piccolo alle ingiustizie, perché da grande non ti ci abitui più>>..

    questa frase mi ha rovinato la vita, quindi avrei tanto voluto che qualcuno me l'avesse detta quando ero più giovane... grande attore che si è calato in mille parti, mille maschere perchè dentro ne aveva e ne conosceva tante dell'animo umano.

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    1. Da adulti non ci si abitua mai alle ingiustizie, anche io avrei preso meglio la vita se qualcuno si fosse preso la briga di spiegarmi brevemente e così lucidamente, il mondo che ci circonda.
      Conosceva gli uomini, hai detto bene. Meglio della maggior parte di noi. Che pure ridevamo amaramente, quando guardavamo i suoi film, riconoscendo i nostri difetti ma senza ammetterli.

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  5. Penso sia Mastroianni il migliore, personalmente Totò, Alberto Sordi comunque grandissimo, il cinema italiano è stato fortunato ad avere lui e tutti gli altri :)

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    1. Vero Pietro, siamo stati fortunati, il cinema italiano, a mio parere, risente molto della perdita di questi grandissimi.
      Poi conta anche il gusto personale, certamente.

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  6. Un grande attore sicuramente, mai atteggiatosi a "divo" e questo me lo rende più simpatico. 😊
    Non è però il mio attore italiano preferito: preferisco Nino Manfredi, Gino Cervi, Gian Maria Volonté...

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    1. Mi ricordo la sua ironia, sempre presente, in ogni intervista, durante ogni premio che gli tributavano. Nessun divismo, hai ragione. Grandissimi anche i tuoi preferiti, che tristezza pensare che i giovani d'oggi non sanno nemmeno di chi stiamo parlando...

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  7. Ciao Mariella, indubbiamente un grande attore, sopratutto se diretto da grandi registi, quando ha voluto essere il regista di sé stesso i suoi films sono diventati lenti e i suoi personaggi ripetitivi e spesso banali.Naturalmente e solo un mio pensiero. Un caro saluto. fulvio

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    1. Io ricordo, tra i suoi film, ovvero tra quelli diretti e interpretati da lui, "Io so che tu sai che io so" che ho rivisto recentemente. Non ho avuto l'impressione della lentezza di cui parli, di sicuro si nota un'amarezza di fondo che resta a lungo dopo il termine del film.
      Un abbraccio e buona serata.

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  8. Uno dei luoghi comuni che si raccontavano su di lui era la sua cosidetta avarizia...in realtà pare fosse un uomo molto generoso e che di nascosto facesse molta beneficenza, sopratutto sembra fosse molto attento alle esigenze di anziani e di bambini, ma di nascosto come si dovrebbe sempre fare.
    Un'altra cosa però più conosciuta: come Totò prima di lui anche Sordi, in età matura fece lavorare spesso quegli artisti e quelle artiste che lo avevano aiutato e che gli avevano dato un lavoro quando lui era agli inizi. Come Totò poi aiutava assumendoli nei suoi film quei colleghi che sapeva in difficoltà.

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    1. Del primo punto di cui scrivi ero a conoscenza. Denota una grandezza d'animo che appartiene a pochi.
      Non conoscevo invece l'altro punto ma non mi meraviglia, probabile che ne parli anche il libro. Riconoscente quindi, come solo i grandi uomini sanno essere.

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  9. Un grande e indimenticabile artista, un uomo educato, garbato, serio, una persona davvero unica in un ambiente che generalmente omologa, un attore che voleva e sapeva fare bene il suo mestiere, che ha amato tanto il suo mestiere da dedicare a esso la vita intera. Grande Alberto Sordi! Ho tenuto i quotidiani del giorno della sua morte, avvenuta il 24 febbraio 2003. Oltre a tutti i suoi film da attore e regista, per me rimane indimenticabile il Marchese del Grillo. Ciao Mariella.
    sinforosa

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    1. Sinforosa, che bel ritratto ne hai fatto.
      Non saprei cosa aggiungere, solo ringraziarti.
      Anche io l'ho amato molto ne Il Marchese del Grillo e pensavo proprio a questo film quando prima, rispondevo a Cristiana.
      Buona serata.

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  10. Un grande del nostro cinema, ha sempre rappresentato meravigliosamente quell'italiano medio che può diventare mediocre o innalzarsi di colpo dalla sua mediocrità, ma senza che questi termini siano negativi.
    Quanto alla frase sulle ingiustizie, verissima.

    Moz-

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    1. Ha fatto tanto bene al cinema, ha reso quei personaggi italiani, ci ha fatto ridere delle nostre miserie e amare i nostri pregi, nel momento stesso in cui li esasperava. Non credo avremo mai più un attore così.
      Eh si, frase che brucia nella sua verità.

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  11. Molte sue commedie sono significative e sempre attuali.
    Saluti a presto.

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    1. Sembrano ambientate oggi, questo la dice lunga sull'essere umano.
      Buona serata.

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  12. Mah...non mi ha mai fatto esaltare.
    Credo che l’unico film dove mi sia veramente piaciuto sia stato quello dove interpreta il medico dentone ..ma non ricordo manco il titolo e nemmeno lo svilupparsi del film.
    Lo ricordo più volentieri nei varietà televisivi e negli sketch.
    Con Heather Parisi , Mina , la Carra’ ecc..
    Riconosco la grandezza di un cinema il suo che ormai non c’è più...ma perché almeno per me oramai passato di moda e prigioniero di un certo periodo ..o forse meglio dire una comicità contestualizzata a certi periodi storici.
    L’ho visto pure io da poco Io so che tu sai che io so...con Monica Vitti ...ma sarei curioso di vedere da una vita forse il suo unico film che veramente mi attrae e che è Un borghese piccolo piccolo.
    Film scrivono che segna la fine di un certo tipo di Commedia all’italiana .
    Ciao


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    1. Non era un medico, faceva parte di un film ad episodi, Sordi interpretava un signore che voleva diventare lettore del telegiornale e partecipava ad un concorso Rai ed aveva un unico difetto, la dentatura pronunciata. Anche a me piacevano molto le sue apparizioni televisive nei grandi programmi di una volta. Forse starò diventando vecchia, ma tutta la fuffa di oggi comincio a non sopportarla più.
      Un borghese piccolo piccolo,l'ho visto un milione di anni fa. Un film tremendo nella sua tragicità. Non l'ho mai più rivisto.
      CIAO!

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  13. Sicuramente un grande con spiccato senso del comico e del ridicolo. proprio per questo mi è dispiaciuto quando ha iniziato a dilapidare la sua classe, ad esempio servendosi della parolaccia sistematica, per far ridere.. da In viaggio con papà in poi..
    Franco Battaglia Postodibloggo

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    1. Mi hai fatto venire in mente uno dei suoi ultimi film, era una cosa tipo Vacanze di Natale, lui interpretava un cameriere anziano e ricordo che tristezza fu vederlo recitare. Ma il cinema è stato tutta la sua vita e comprendo che fino all'ultimo non abbia voluto fare altro anche a costo di scadere nel ridicolo.
      Ciao Franco!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)