11 settembre 2021

[SABATO DI POESIA] 11 SETTEMBRE DI MARIO LUZI

 

11 settembre 2001 Citynow.it


Dimettete la vostra alterigia
sorelle di opulenza
gemelle di dominanza,
cessate di torreggiare
nel lutto e nel compianto
dopo il crollo e la voragine,
dopo lo scempio.
Vi ha una fede sanguinosa
in un attimo
ridotte a niente.
Sia umile e dolente,
non sia furibondo
lo strazio dell’ecatombe.

Si sono mescolati
in quella frenesia di morte
dell’estremo affronto i sangui,
l’arabo, l’ebreo,
il cristiano, l’indio.
E ora vi richiamerà
qualcuno ai vostri fasti.
Risorgete, risorgete,
non più torri, ma steli,
gigli di preghiera.
Avvenga per desiderio
di pace. Di pace vera.

Mario Luzi  (in «La Nazione», 12 gennaio 2002)

Oggi sono vent'anni.

Ero in ufficio, intorno alle 15.00 del pomeriggio, quando la collega della segreteria ci venne a chiamare perché avevano appena detto alla radio che un aereo aveva  colpito una delle Twin Towers a NYC. Corremmo in sala riunioni e accendemmo il televisore. Al momento non si avevano notizie certe, internet non era quello di adesso, non esistevano Twitter e Instagram, social che ci hanno abituato all'immediatezza di immagini e notizie. Era un rincorrersi di aggiornamenti alcuni imperfetti, altri sbagliati. Nel giro di poco più di un quarto d'ora la notizia del secondo aereo ci raggiunse;  poco dopo quelle sul  terzo  schiantatosi sul Pentagono e il quarto destinato a Capitol Hill, che solo grazie all'intervento di alcuni passeggeri  ribellatisi agli attentatori (eroi), cadde in una zona rurale della Pennsylvania. Quando vedemmo le prime immagini relative all'impatto e al crollo, quasi non volevamo crederci. Ricordo lo shock e il nostro silenzio.  Quelle scene, poi riviste  centinaia di volte nei giorni seguenti, divennero lo spartiacque tra il prima e il dopo l'escalation del terrorismo internazionale. Vi ricordate vero dove eravate quel giorno? Io non lo dimenticherò mai. 

Una delle scale che alcuni sopravvissuti hanno utilizzato per scappare dalle torri (Museo WTC 9/11)

Le grandi vasche che hanno sostituito le due Torri (WTC 9/11)



Particolare del bordo di una delle vasche con alcuni dei nomi delle vittime (WTC 9/11)

La Freedom Tower vista da Lower Manhattan (WTC 9/11)



Nb: tutte le foto, esclusa la prima,  sono state scattate da me durante  alcuni viaggi negli States. Sono stata diverse volte al World Trade Center, l'ho visto in costruzione la prima volta nel 2011, quando il memoriale era ancora provvisorio e poi nel 2013, nel 2016, nel 2018 ormai completato. E nel 2020, all'alba di quell'anno che nuovamente avrebbe cancellato le nostre sicurezze, i nostri pochi punti fermi. Ora è necessario ritornare a vivere. Ma non saremo mai salvi senza imparare dal passato quel che è indispensabile per il futuro. La memoria è il nostro strumento più potente. Mai dimenticare, MAI.

29 commenti:

  1. Il secondo aereo lo vidi in diretta. Come poter dimenticare? E camminare in quegli spazi, nella mia finora unica visita a New York, davvero devastante. Spero anche io in steli di pace.

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    1. Sai cosa ricordo con maggiore emozione del Memorial? Un piccolo albero sopravvissuto alla tragedia che i newyorkesi hanno protetto e circondato di affetto. Adesso è al centro del giardino alberato costruito sulle fondamenta delle Twin Towers a perenne ricordo della fragilità umana e della voglia di sopravvivenza e rinascita. Oltre che a perenne ricordo.

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  2. Vero un giorno indimenticabile anche per noi solo spettatori delle notizie... un giorno assurdo ancora oggi fa sprofondare nel dolore per quelle vite spezzate così tragicamente . un abbraccio Mariella

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    1. Ancora oggi, rivedendo quelle immagini, un nodo alla gola pare soffocarci. E se questo accade a chi come noi, la tragedia l'ha vissuta solo attraverso quei fotogrammi, non oso immaginare quel che accade a chi in quel giorno era presente e ha perso parenti e amici.
      Ti abbraccio anche io.

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  3. Ero in ospedale. Mia madre era appena uscita dalla sala operatoria dove l'avevano operata di cataratta. Telefonai a mia zia che tutto era andato bene e lei tutta concitata mi disse in maniera confusa quello che stava succedendo. Feci accendere la Tv nella saletta degli infermieri e allora capimmo.

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    1. Incredibile come ricordiamo praticamente tutto di quel che ci accadde allora e magari ci dobbiamo sforzare per pensare a quel che abbiamo fatto solo una settimana fa.

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  4. Ero anch'io in ufficio e fu una notizia che subito ci spaventò tutti. None solo per la strage ma anche per gli imprevedibili sviluppi. La storia ha fatto il suo corso , in modo contorto e inopportuno. Ai morti di quei giorni, col tempo, se ne sono aggiunti altri e le problematiche, anziché risolversi, sembrano essersi incancrenite. Un caro saluto a te.

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    1. Quel giorno è stato solo l'inizio di una guerra che non è ancora finita. Temo quel che accadrà nei prossimi mesi in quella terra di nessuno che è diventato l'Afganistan. Gli errori politici compiuti allora saranno piombo sulle spalle di chi sostiene la democrazia oggi.

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  5. Una delle più grandi emozioni della mia vita tornare nel luogo di quell'affronto alla libertà e alla pace. ho anche temuto un'altra guerra mondiale.

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    1. Ci abbiamo pensato tutti alla guerra, mentre quelle immagini entravano nelle nostre case facendo il giro del mondo.
      E non è così, non è una guerra lunga vent'anni quella che stiamo combattendo contro il terrorismo?

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  6. Ricordo ancora perfettamente. Ero nel cortile fuori casa, allora ero poco più di una ragazzina, frequentavo il liceo. Stavo chiacchierando con la mia coetanea vicina di casa, quando a all’improvviso si avvicina mio padre bianco in volto dicendoci quel che era accaduto. Quelle immagini dolorosissime, il dolore per chi viveva quella tragedia, la paura di quel che sarebbe potuto succedere. Non si dimenticano certe cose.

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    1. La tua testimonianza atta a fotografare quanti adolescenti e ragazzi ricordano perfettamente il giorno che sconvolse l'occidente, dimostra che quei momenti sono indelebili nella memoria di ognuno di noi. Forse solo i bambini di allora ne hanno solo sentito parlare attraverso video e ricordi. Ma tutti gli altri hanno ancora ben presente il momento e le emozioni terribili che li accompagnarono. Bisognerebbe essere insensibili al dolore e alla paura per non trovare una traccia nel proprio passato di quel giorno. Non si dimenticano certe cose. Esattamente.
      Un abbraccio.

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  7. Ciao Mariella, voglio concentrarmi sui versi di Luzi che trovo illuminanti.
    “Dimettete la vostra alterigia sorelle di opulenza gemelle di dominanza […] Risorgete, risorgete, non più torri, ma steli, gigli di preghiera …” l'inizio racconta una verità inconfutabile, la fine una speranza che temo resti tale.
    Cosa resta di questo terribile "evento"? poco più di una suggestione, l'umanità non è in grado di andare oltre le suggestioni, le emozioni del momento, se la cosa necessita di un approfondimento o di un autocritica ... si passa ad altro.

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    1. Sono d'accordo. I versi sapienti e potenti di Luzi ci riportano all'idea di una verità che potrebbe non lasciare spazio a speranza. Il suo è un monito, un richiamo a tutti noi che ci siamo persi nell'opulenza. Risorgere ed imparare dalle "nostre croci" e dal nostro dolore a ritrovare noi stessi e a dare alla vita un significato migliore. Sarebbe il caso di non voltare pagina e di trovare il tempo, finalmente, per la ricostruzione.
      Grazie.

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  8. Io, quel pomeriggio , ero a casa, al mattino ero stata a scuola; mia madre mi ha chiamata per dirmi di accendere la tele, non potevo credere che fosse realtà!La prima torre era già crollata e stava crollando anche la seconda !!Pensavo al film con Harrison Ford "Air Force One" e quello pensavo che fosse, un film ! Per tutto il pomeriggio, sono stata incollata alla tele o in cortile, temevo di vedere uno degli aerei diretti a Malpensa, precipitare sulla mia casa !!Io non sono mai stata a New York; prima dell'11 settembre, non sapevo neanche dell'esistenza delle Torri Gemelle, poi sono diventate una tragica realtà !Ora rimane solo il ricordo doloroso di quei giorni e la speranza che non accada mai più un qualche cosa di tanto terribile !!! Ciao

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    1. Ti dirò, ricordo anche io la netta sensazione, almeno all'inizio, che non fosse reale. Quindi la tua reazione che ti portò a pensare fosse solo un film, la comprendo. Poi come tutti noi, è prevalsa la paura che fosse un attacco globale. In realtà lo era, abbiamo avuto modo, negli anni successivi di accorgercene.
      Prima dell'attacco non avevo mai pensato alle Torri come simbolo dell'Isola. Per me i simboli erano il Ponte di Brooklyn, L'Empire State Building, Central Park, la Statua della Libertà. Ora saranno presenti nelle nostre vite per sempre.
      Un abbraccio.

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  9. Non starò a ricordare quello che facevo quel giorno,appartiene al mio vissuto, quello che posso dire è che quel giorno compresi quanto fossimo tutti connessi, tutti legati anche se non lo volevamo anche se non immaginavamo. Quella data ci ha cambiato tutti e tutto il mondo sta ancora pagando le conseguenze di quanto accaduto quel giorno.

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    1. Nick, sei libero di scrivere quel che vuoi, ci mancherebbe;)
      Condivido la tua idea che quella tragedia ci ha fatto comprendere l'appartenenza ad un unico nucleo. L'occidente e noi tutti ci sentimmo minacciati, insicuri come mai. E ora siamo ancora più fragili e più esposti. Chissà per quanto tempo...

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  10. Vero, come dimenticare chi scelse di morire cadendo nel vuoto, forse nell'illusione di riuscire a salvarsi.
    Grazie.

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  11. io ricordo che... ero semplicemente a casa, non stavo facendo nulla di particolare, però la tv era accesa e quando comparvero le prime drammatiche immagini con l'edizione straordinaria del tg, in casa restammo tutti incollati alla tv, in apprensione, stupiti... Sembrava un film ma purtroppo non lo era :((
    Vent'anni sono tanti, eppure la memoria si rifiuta di cedere il posto al tempo che avanza, e quando andiamo con la mente a quel giorno ci sembra ancora troppo vicino e le emozioni provate per le vittime, vive e forti.

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    1. Sono passati vent'anni eppure ne abbiamo tutti un ricordo nitido. Pur senza social, sono immagini ancorate alla nostra memoria.
      Bene che tutto sia lì, intonso.
      È il modo migliore per onorare chi non c'è più.
      Buona domenica cara.

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  12. Tutti noi ricordiamo perfettamente cosa stavamo facendo e dove ci trovavamo in quel momento, è impossibile scordarlo, è stata una tragedia che in qualche modo si è impressa nella nostra carne.
    sinforosa

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    1. Condivido che sia impossibile da dimenticare. A meno che non fossimo su di un altro pianeta, oppure insensibili a quella tragedia.
      Un abbraccio e buona domenica.

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  13. Io ero uscita prima dal lavoro.
    Arrivo a casa trovo figlio seduto su divano che guarda tv ..e sento presidente USA adesso è in sicurezza su Air force one.
    Io che stai vedendo film nuovo ..lui nooo!! Vieni qua , vieni a vedere..io non ho tempo !!
    Lui mi ha fatto sedere e mi ha detto è vero !!sta succedendo adesso!!
    Allucinante vedere 1aereo entrare nelle Torri..e poi secondo. E poi altre notizie tutte una più allucinante dell'altra...
    Avevo mille cose da fare..ma son rimasta seduta lì a vedere l'orrore..e facevo cronaca a colleghi al lavoro ..non c'era tv..ed internetnon era come adesso ..credo che non dimenticherò mai quello che ho visto ..
    mi auguro che questo non succeda MAI PIÙ!!!
    ciao

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    1. Anche tu hai pensato fosse un film;)
      Già, non c'erano i social, internet lo si usava troppo poco. Le televisioni mandavano in diretta le immagini molti di noi hanno visto il secondo schianto nell'istante in cui avveniva. Ci siamo scoperti vulnerabili. Ed è una sensazione che ci ha accomunato tutti. Non l'abbiamo più dimenticata.
      Speriamo non succeda più Un abbraccio e buona domenica.

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  14. Ciao veramente terribile. Io però non ho visto in diretta ma ho visto e sentito più tardi quello che è successo. Era iniziato per me come un giorno felice per chiudersi poi in tristezza e paura. Ricordo che all'autogrill ho sentito e visto le immagini. Quel giorno mi sono messa assieme a Roberto e non avevamo tv o radio o persone vicino e quindi non abbiamo saputo nulla finché non siamo stati in autogrill.

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    1. Un giorno bello che si tramutato in uno tristemente indimenticabile.
      Terribile scoprirlo così, mentre si è immersi nella gioia.
      Buona domenica e grazie.

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  15. Io pure ero in ufficio. Venne il mio capo e disse di aver sentito alla radio che dei terroristi avevano preso il controllo di un aereo "piratando il software della cabina di comando" (in quel momento le notizie erano ancora confuse) e li avevano fatti schiantare contro un grattacielo.
    Ricordo che durante una pausa io e il collega andammo alla ditta della porta accanto, dove erano più "liberi" di noi di usare il pc aziendale per navigare sul web e gli chiedemmo se sapevano qualcosa in più. Ricordo l'immagine fissa, piantata, delle torri gemelle con la colonna di fumo che usciva dal punto dell'impatto. "Sto provando a vedere ma internet è fermo" ci rispose uno di loro, "c'è talmente tanta gente connessa che è andato in blocco".

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    1. Anche io ricordo che internet andava a singhiozzo e che nei primi momenti concitati si pensava fosse stata una tragedia casuale. Almeno fino a quando non abbiamo visto il sencodo aereo entrare nell'altra torre...

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)