Guarda, non chiedo molto, solamente la tua mano, tenerla come una piccola rana che così dorme contenta.Io ho bisogno di questa porta che aprivi perché vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto di zucchero verde, di tonda allegria.Non mi presti la mano questa notte di fine d´anno, di civette rauche? Tu per ragioni tecniche non puoi.Allora io la tesso nell´aria, ordendo ogni dito,e la pesca setosa della palma e il dorso, questo paese d´alberi azzurri.così la prendo così la sostengo, come se da ciò dipendesse moltissimo del mondo,il succedersi delle stagioni,il canto dei galli, l´amore degli uomini.
(da Salvo il crepuscolo, 1984 – Traduzione di Gianni Toti)
Note biografiche e riflessioni
Julio Florentio Cortazar
Di origini argentine nasce in Belgio e vive la sua vita tra Argentina e Francia. Considerato tra i più grandi autori,poeti, drammaturghi e saggisti al mondo, è spesso definito lo scrittore del mistero e avvicinato ad Edgar Allan Poe. Celebre per avere scritto un romanzo formato da 155 capitoli che si possono leggere anche partendo da metà o dalla fine, io mi sono avvicinata alla sua poesia, che considera un rifugio, perché ne ha una visione simile alla mia. Potevo non amarlo?
Cortazar ha uno stile surreale che, a livello di narrativa, non si confà ai miei gusti. Però, parlando invece di poesia che si muove su percorsi diversi rispetto a un romanzo, certe immagini e metafore oniriche hanno una suggestività molto profonda.
RispondiEliminaMi sono segnata dei romanzi di Cortazar che vorrei leggere, appena finisco le sue poesie.
EliminaIn effetti è un po' misterioso.
RispondiEliminaNon nelle sue poesie.
Eliminache tenero, accontentarsi di una mano
RispondiEliminal'ultimo dei gentiluomini
EliminaE' uno degli autori che più amo, che leggo con più emozione.
RispondiEliminaGrazie di cuore, davvero.