20 gennaio 2021

[ICONE] AUDREY HEPBURN LA DONNA OLTRE LA DIVA


Audrey Hepburn nella sua casa in Svizzera (dal web)

Quando qualche giorno fa vi ho chiesto (QUI) di indicarmi quali personaggi di altra epoca avreste voluto conoscere, ho tenuto volutamente fuori dalla mia lista colei che è oltre il primo posto.IL MUST. Nel mio immaginario riveste un ruolo speciale, fuori da ogni gara possibile e sopra tutto e tutti.

Sto parlando di  AUDREY HEPBURN. 

Come ogni anno, in occasione del 20 gennaio, giorno in cui ci ha lasciato nel 1993, le dedico un post.  Di lei ho sempre amato soprattutto la semplicità, il suo voler essere ricordata come donna e come madre.  Rifuggiva la celebrità, era un peso che, con il tempo, le era diventato insostenibile. Ci aveva provato  durante il primo matrimonio con Mel Ferrer ma era difficile realizzare questo desiderio ad Hollywood, essendo pure la moglie di una star cinematografica. Ci riuscì con il secondo matrimonio quando sposò il medico Andrea Dotti e si trasferì a Roma, lasciando il cinema. Desiderava avere molti figli, e dopo il primo, Sean, avuto con l'ex marito, ebbe Luca. Provò ancora a diventare madre ma prima un aborto e poi l'età (allora non era così semplice diventare madri dopo i quarant'anni) mise da parte le speranze e si dedicò ai due figli.  

Ed è proprio Luca a fornire una delle versioni più delicate della vita privata di sua madre, scrivendone in un libro: Audrey mia madre

La racconta con semplicità e tanto amore perché voleva spiegare ai suoi figli chi fosse la nonna, chi si nascondeva dietro quel tubino nero e quei grandi occhiali da sole, che vedevano nelle immagini proiettate al cinema.

Del resto anche lui aveva scoperto solo da grande, chi fosse davvero per il mondo intero sua madre. Ai giornalisti che gli chiedevano con insistenza di lei, da bambino rispondeva scocciato: Vi sbagliate, sono il figlio della signora Dotti.

Nel libro tra i tanti aneddoti racconta questo, nato da un incontro tra alcuni giornalisti (sempre loro) e sua madre. Poiché si stupivano del suo precoce addio alle scene, spiegava: "Alcuni pensano che rinunciare alla mia carriera sia stato in grande sacrificio fatto per la mia famiglia, ma non è per niente così. È la cosa che più desideravo fare, la casalinga. È triste che molte persone pensino che è una vita monotona, ma non puoi semplicemente comprare un appartamento, arredarlo e non occupartene più. Sono i fiori che scegli, la musica che metti, il sorriso che hai sulle labbra mentre aspetti il ritorno dei tuoi cari. Voglio che sia una casa allegra e vivace, un porto sicuro in questo mondo travagliato. Non voglio che mio marito e i miei figli, tornando a casa, trovino una donna nervosa. La nostra epoca è già abbastanza nervosa, no?".

Luca narra anche del trauma subito da sua madre durante la seconda guerra mondiale.Delle privazioni subite in Olanda durante l'occupazione tedesca. Lei considerò la sopravvivenza un dono che non doveva essere sprecato. Lavorò duramente per riconquistare quel che aveva perso, soprattutto casa e famiglia.  Ne avevo parlato (qui). Ritengo sia stato l'unico vero grande stimolo che la portò a voler realizzare con tutte le sue forze quello che per lei era la felicità. LA SUA CASA. Se Audrey aveva un segreto per essere felice, probabilmente, era questo.


Su di lei leggi  anche qui:

La ricetta della felicità: gli spaghetti al pomodoro di Audrey Hepburn

Ogni 20 gennaio: Audrey Hepburn

Ogni 20 gennaio

Il giorno della Memoria

La Paisible Award: Premio Audrey Hepburn

A cena con...

Da Holly Golightly a Colazione da Tiffany

L'anima elegante di Audrey Hepburn

Breakfast at Tiffany's: il film della mia vita


Fonti: Audrey Hepburn mia madre - Luca Dotti e Luigi Spinola - Mondadori - 2015



Si apre ufficialmente, sul mio blog, la settimana della MEMORIA.


49 commenti:

  1. Un tempo si cercavano gli eroi e le eroine. Oggi i veri eroi sanno impersonare perfettamente l'ideale della normalità. L'unica nota stonata (tra Tiffany e Sabrina) è per me George Peppard. Audrey era la donna che sapeva conservarsi bambina.

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    1. I miti di oggi sembrano più a portata di mano ma hanno anche meno fascino di quelli di una volta. Audrey resta unica, donna o bambina o tutte e due, magari è questa la magia.
      Dai, George Pepare era simpatico, vuoi mettere William Holden con i capelli biondi?

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    2. Ma William Holden biondo era ridicolmente una genialata. Lei rese con maestria anche la parte di amica di Robin Hood non più giovanissimo (Robin and Marian, con il fascinoso Sean Connery).

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    3. Si certo il personaggio del playboy smidollato. Ma non mi ha mai convinta del tutto😉 molto bello anche Robin and Marian💜

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    4. Dei partner sul set di Audrey, l'unico che non mi ha convinto del tutto è Albert Finney, forse perché la trama di "Due per la strada" è già confusa di suo. 😄

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  2. Complimenti Mari, mi son letta tutti i tuoi post su di lei, ogni anno la celebri con onore.
    Un'icona, viene ricordata per la sua eleganza e semplicità innata, io per la sua pettinatura, taglio corto che mi piace tantissimo, le illumina il viso.
    Tutta la sua vita merita di essere raccontata, e tu l'hai fatto bene, traspare il tuo amore e la tua grande ammirazione per lei. Hai avviato questa settimana della memoria con una persona che è nella memoria di tutti, chi non conosce Audrey Hepburn?
    Bacio.

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    1. Ho fatto un po' di pasticci con i link, poi stasera metto a posto.
      Mi piace raccontare di lei. Sai che non saprei immaginarmela con i capelli lunghi. Ovvero, ho visto delle foto di quando interpretava Gigì a teatro e li portava alle spalle, ma davvero quel taglio unico le ha permesso di essere riconoscibile ovunque.
      Cerco di parlarne, sempre con il massimo rispetto e cercando di farvi conoscere aspetti della sua vita che sono rimasti in penombra. Come quello che ha passato durante l'occupazione tedesca in Olanda, dove viveva. Per questo inauguro la settimana della Memoria partendo da lei, che, pur giovanissima visto che non si risparmiò per aiutare ebrei e forze di liberazione.
      Ti abbraccio.

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    2. Perdona i refusi, ho scritto malissimo e blogger,in questi giorni, ci sta dando problemi è pure sparito il tasto elimina!

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    3. Audrey con i capelli lunghi è ammirabile in "Verdi dimore" e in una scena (da sogno!) di "Insieme a Parigi".

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    4. Giusto, non me lo ricordavo. È un film che ho visto tanti anni fa e non mi piacque. C'era già in ballo la relazione con William Holden che mise fine al suo matrimonio con Mel Ferrer che appare in un campo. I capelli lunghi li aveva in molti film ma per la maggior parte del tempo sempre raccolti.

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    5. Sì certo... Intendevo capelli lunghi e sciolti. 😊
      Mi sa che stasera mi rivedo proprio "Verdi dimore".

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    6. Eh no, non fare così, romanticoneeeeee

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    7. quel film finisce pure male...

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    8. A me sembra un finale di grande speranza oltre che un po' magico.

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  3. E' stata bellissima e lo era dentro e fuori. Ho ammirato la sua eleganza da sempre, ma quando lessi che la sua magrezza era dovuta a delle grandi sofferenze di fame per povertà, ho invidiato meno la sua linea

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    1. La sua magrezza infatti, dipende dalle privazioni subite durante la guerra. quando, dopo giorni, uscì dalla cantina in cui si era nascosta durante gli attacchi prima della liberazione, era alta 1,76, emaciata e non pesava più di 40 chilogrammi. Aveva l'epatite e gli strascichi di quella sofferenza, la marchiarono per sempre.
      Bellissima dentro e fuori, si.

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    2. Si dice, non so sia leggenda, che si nutriva coi bulbi dei tulipani.

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    3. Ne hanno scritte tante su di lei, questa mi mancava...

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    4. Chiaramente è riferito al suo periodo della guerra. L'ho letto su Storie della buona notte per bambine ribelli (li ho comprati tutti e tre, che belli questi libri, storie brevi, ma storie interessanti che si possono approfondire in rete), e poi l'ho letto anche in rete.

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    5. Avevo capito che si riferisse al periodo della guerra. So che sua madre, quando erano a corto di cibo cucinava diverse erbe trovate nella campagna intorno, tipo la cicoria selvatica. Allora anche a te consiglio il libro di Matzen scritto con cura e supportato da ricerche.
      Quei libri li ho regalati alle mie nipoti, li adorano💜

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    6. Mari, oggi è La giornata mondiale degli Abbracci.
      Te ne mando uno forte forte! 💙

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  4. Cara Mariella, una donna che ha lasciato un segno nella storia del cinema.
    Ciao e buona giornata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Assolutamente si, Tomaso.
      E non solo al cinema, ovunque.
      Un abbraccio a te e buona giornata!

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  5. Certamente una vera icona di stile, anche mia moglie è "innamorata" di Audrey Hepburn e del suo mito. Io invece non sapevo neppure delle sue vicende private, pensa un po', dovrò sicuramente approfondire.

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    1. Vi consiglio di leggere il libro di Robert Matzen, a cui accenna anche Daniele sotto, si intitola La guerra di Audrey. È avvincente e racconta proprio del suo periodo più buio, infanzia e adolescenza durante la guerra.

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  6. Era una donna straordinaria oltre che una bravissima attrice. So anche che da adolescente aiutò la Resistenza olandese contro i nazisti. Ti lascio il link anche se sicuramente lo sapevi già https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/cinema/audrey_hepburn_spia_antinazista_libro-4423696.html

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    1. Ho letto il libro di Matzen di cui parla l'articolo, in Italia è uscito col titolo "La guerra di Audrey". Vero, partecipò con spettacoli di danza (lei nasce ballerina) a raccolte fondi per gli ebrei, suo zio Otto, considerato da lei come il padre che non aveva, fu fucilato dai nazisti per essere d'esempio a chi si rifiutava di collaborare, aiutava in ospedale curando i feriti e per alcune settimane nascose assieme a sua madre un militare inglese nella cantina di casa. Tutto questo e molto altro nella narrazione di Matzen che presto diventerà una fiction prodotta dalla Wildside, la stessa di The young Pope e L'amica geniale.

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  7. Oggi infatti aspettavo questo post, altro pezzetto di vita di una gran donna ;)

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    1. Mi fa piacere avere arricchito tutti voi con un'altra pagina della vita di Audrey Hepburn.
      Bacio.

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  8. Altro speciale post su di Lei. Brava Mari e grazie. 😗😗😗

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  9. Non era solo un'attrice. Era una donna viva, attenta al mondo in cui viveva.
    Era una Donna, nel senso migliore della parola. STile, grazia garbo tutto in lei era forte ma non forzato.
    Bel ricordo, Mari

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    1. Che di Donne così abbiamo smarrito lo stampino!
      Tutto naturale in lei anche le interpretazioni nei film💜
      Grazie, spero di non annoiarvi con questa mia "fissazione"😉

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  10. Decisamente iconica anche se distante dalla mio concepire cinema, e dall'idea di attrice che prediligo.

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    1. Altri tempi Franco, un altro cinema. Ma una donna che non ha eguali!

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  11. Una donna che ha saputo valorizzare il proprio tempo, nelle varie fasi della sua vita. C'è una stagione per ogni cosa, lei lo ha capito perfettamente. Se nel cinema è stata un esempio di eleganza, raffinatezza, semplicità (che non è affatto un difetto, trovatemi un/una divo/diva semplice per tutta la carriera!), nella vita ha concretizzato quello che nel suo sguardo e nelle sue movenze si percepiva: circondarsi dei valori che davvero contano nella vita di ognuno, in armonia con essi.
    Peccato non abbia potuto avere più figli come desiderava, ma sono più che certo che Sean e Luca abbiano avuto una mamma meravigliosa.

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    1. Eh si, peccato che non abbia avuto altri figli. Comprendo molto bene il suo desiderio e comunque i suoi due ragazzi li ha cresciuti al riparo dello star sistem e si vede dagli uomini che sono diventati!

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  12. Mi piace pensare a Audrey Hepburn in versione casalinga; non dubito che sapesse diffondere armonia anche in quel contesto.

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    1. Lo penso anche io, delicata, materna e accogliente:-)

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  13. Non sono uno appassionato cinefilo ma ho visto molti suoi films forse tutti.
    Una straordinaria interprete e una donna affascinante.
    Ciao Mariella.
    fulvio

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    1. Mi fa piacere scoprire che molti miei amici di blog e commentatori, apprezzano Audrey che ha un fascino senza tempo.
      Un abbraccio Fulvio, buona serata.

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  14. Io ho sempre amato Audrey Hepburn per il suo candore e la sua classe. Non trovo per niente strano che abbia scelto di ritirarsi dalla vita sotto i riflettori, questo tipo di vita non fa per tutti, logora la pazienza e finisce per rendere nevrotico il soggetto. In più, viste le sue esperienze, credo che lei comprendesse più di tanti altri quanto fosse importante vivere, vivere tranquilli e sereni una vita normale e indisturbata.

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    1. Sono d'accordo con te, Flo. Credo che ad un certo punto della sua vita, si sia resa conto che stare sotto ai riflettori non era quello che desiderava davvero. Era per la semplicità, per la famiglia. Scelse senza rimpianti di allontanarsene e se, molti anni dopo, decise di tornare al suo pubblico, lo fece senza troppa convinzione e perché i suoi figli erano ormai grandi. Alla fine si dedicò al sociale, l'ultimo grande impegno di una grandissima Donna.

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  15. Siempre la admiré Mariella. Sus películas son inolvidables y nos dejó muchas y buenas. Pillé una foto suya en Vespa en un bar da Florencia.
    Buen jueves. Cuídate.
    Un abrazo.

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    1. Cara Laura, sicuramente è e sarà sempre nel nostro cuore. So che è una delle tue attrici preferite. Dai, che bello, una foto sulla vespa dalle tue parti.
      Stai attenta anche tu.
      Ti abbraccio forte.

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  16. Bellissimo post, soprattutto perché tendiamo troppo spesso a vederla cristallizzata nella sua figura tratta da Sabrina o da Colazione da Tiffany e scordarci di quanto fosse una donna vera e autentica.

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    1. Sono contenta ti sia piaciuto il post. Amo parlare di lei come donna e madre. Del resto era così che voleva essere ricordata.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)