04 maggio 2020

LA RICETTA DELLA FELICITÀ: GLI SPAGHETTI AL POMODORO DI AUDREY HEPBURN




Audrey Hepburn aveva lasciato il cinema per fare la madre. Si era scrollata di dosso la mondanità. Invitava solo gli amici e solo quelli veri. Gli spaghetti al pomodoro erano anche un modo di dire: "ecco, questa è la mia casa, io sono così, non aspettatevi che io sia diversa." E di pasta ne mangiava tanta. Per me bambino la mamma non è mai stata né grassa né magra, ma ricordo che amici e parenti si stupivano di come riuscisse a non ingrassare mai. Non si limitava ad assaggiare eleganti porzioni minimaliste, si serviva anche due piatti colmi di pasta e spesso chiudeva il pasto così, come si fa in molte famiglie italiane dove gli spaghetti sono un primo piatto solo per dire.

(LUCA DOTTI - AUDREY MIA MADRE - EDIZIONI MONDADORI)

Oggi è il suo compleanno e non potevo far passare la giornata senza farne cenno. Allora vi regalo la sua ricetta preferita, la più semplice, la più buona.
È così anche per me. Un piatto di pasta al pomodoro e basilico fresco sono la cosa più buona al mondo, una piccola ricetta della felicità.




È tratta dal libro di suo figlio. Ho fotografato tutte le pagine comprese le sue annotazioni personali  ovvero " il consiglio in più".
BUON COMPLEANNO AUDREY 












































32 commenti:

  1. Anche una delle ricette più semplici ha tante varianti. Io per esempio non ci metto il sedano perché non mi piace, non passo il sugo per togliere bucce e semi che sono comunque "sostanza" e non uso zucchero perché non ci avevo mai pensato... 😮 Anzi a dirla tutta non uso mai lo zucchero come ingrediente primario, lo assumo soltanto in prodotti già pronti.
    Uso invece pepe, ma sempre abbinato a curcuma. 😊

    Buon compleanno alla nostra Audrey sempre sorprendente. 😍

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    1. Anche io mai il sedano e niente zucchero anche perché uso i pomodori freschi detti datterini e se non li trovo uso quelli della Mutti che sono altrettanto dolci. Un pizzico di zucchero lo mettevo nella passata di pomodoro quando sono passata da quella fatta in casa dai miei a quella industriale, che era sempre un po' aspra, qualunque marca utilizzassi. Poi ho scoperto la Mutti che non ne ha bisogno. La curcuma dovrei provarla... Buon compleanno alla nostra bellissima e inarrivabile Audrey.

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    2. La curcuma oramai la usano dappertutto, un po' come all'epoca tutti a parlare delle bacche di Goji, e poi?
      Io uso la curcuma da prima che diventasse "una moda", non so dirti la quantità perché verso direttamente dalla bottiglietta col tappo forato delle spezie. Ho assaggiato i taralli alla curcuma, sapore troppo forte, e te lo dice uno che adora i taralli alla cipolla...🤤 Ci hanno fatto anche un dentifricio alla curcuma... Secondo me bisogna usare un po' tutto in modo equilibrato, ogni cosa nel proprio contesto...
      Nel risotto invece, ultimamente aggiungo una spruzzata di curry, tranne in quello di carciofi: ho scoperto che arricchisce perfettamente senza coprire, anche qui è questione di dosi ovviamente, e la prima volta o due bisogna andare a sentimento.

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    3. Io invece non l'ho mai usata, dovrei provare.
      Il curry non mi piace, non riesco a sopportarlo. Sono una delle poche a cui, il pollo al curry, fa schifo ahahahah
      Nei risotti preferisco il buon vecchio prezzemolo e il limone e tanto ma tanto parmigiano.

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  2. Elegante pure in un semplice spaghetti al pomodoro.
    Proprio vero che parlando della Hepburn non si sbaglia a dire che su lei la classe non è acqua .
    Divina
    Baci Mariella

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    1. Eh si. Come direbbe Totò "la classe non si sciacqua" ahahahah
      Lei è l'originale, le altre solo "una copia di mille riassunti".
      Abbraccio a te!

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  3. spaghetti al pomodoro, semplici ma gustosissimi. anche a me èiace farli, con varie varianti: per esempio alla passata aggiungo i datterini, ance quelli gialli; oppure erba cipollia, o timo, o prezzemol. Non saprei con la curcuma, dovrei provare, anche se tendenzialmente preferisco usarla nei risotti

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    1. Datterini rossi e gialli, sono squisiti, insieme spaccano. Anche il timo, giusto ci sta benissimo.
      Niente curcuma, come te non la uso ma dovrei provare.
      Ciao!

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  4. Mariella, io che non sapevo niente di tutto questo, faccio pure gli auguri a lei che veramente lo merita.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Lei se lo merita eccome, di essere ricordata sempre.
      Un abbraccio a te e buona serata.

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  5. Anche io adoro questa ricetta!
    C'è la semplicità e il sole del sud.
    Molto simpatiche le annotazioni , tipo quella sui pomodori di Berna XD

    Moz-

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    1. Sai che io, leggendo i suoi appunti, ho cominciato a congelare il pomodori cosa che non avevo mai fatto prima.
      Ogni ricetta del libro ha il suo consiglio in più scritto da Audrey:-)

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  6. Che strano Mariella mi viene da ricordare che la nonna a volte usava un pizzico di zucchero nel sugo di pomodoro per correggere l'acidità del pomodoro ed avevo una bisnonna che metteva addirittura un pezzetto di cioccolato nel ragù! Grazie per la ricetta e buona serata.

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    1. Certo, ogni massaia del sud, utilizza un pizzico di zucchero per "aggiustare" l'acidità del pomodoro. Soprattutto quelli freschi.
      Lo facevo anche io, come dicevo sopra, almeno fino a quando non ho cominciato ad usare la passata di pomodoro Mutti. L'unica, tra tutte quelle provate nel corso degli anni, che non ne ha bisogno.
      Invece, il pezzettino di cioccolato (immagino fondente) è una novità!
      Buona serata a te.

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  7. Eh... splendida Audrey.
    Questa semplice ma gustosissima ricetta va benissimo per la Monella, sai? Lei ama la pasta al pomodoro, però non riesce a mangiare agevolmente gli spaghetti e allora per lei uso sempre le penne, i rigatoni, i fusilli.
    Il pizzico di zucchero lo uso anche io per correggere l'acidità della passata o della polpa di pomodoro ;)
    Ma, a parte questo, trovo bellissimo questo ritratto della Hepburn che viene fuori dalle parole di suo figlio... un ritratto che sa di normalità, di famiglia, di casa. La cosa incredibile è che comuqnue tutto ciò non va a scalfire quella che è allo stesso tempo la sua immagine unica, il suo essere un'icona di stile ed eleganza.
    Solo i veri miti possono racchiudere in sè questo mix!

    Bene hai fatto a ricordarla una volta di più qui da te, nel giorno del suo compleanno. Bacio grande.

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    1. Il libro è scritto con un tale amore, che non è facile resistergli.
      Se non lo conosci te lo consiglio. Ne esce i il ritratto di una madre meravigliosa, attenta, disponibile, generosa, amabile. Conosciamo la donna, che solo casualmente, è stata anche un'attrice ahahah
      La pasta al pomodoro va bene in ogni occasione e con qualsiasi tipo di pasta!

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    2. Me lo segno senz'altro il titolo del libro. Poi ti dirò :)

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  8. Un'attrice che a me è rimasta nel cuore. La trovavo semplicemente incantevole con quegli occhi da cerbiatta e di un'eleganza e finezza da far invidia. Il film che ricordo con più tenerezza è Sabrina. Ti ringrazio per averla ricordata perché è stata anche, se non sbaglio, ambasciatrice dell'Unicef e girava il mondo per portare un messaggio di pace e di amore ai bambini di tutti gli emisferi. Grazie per il post Mariella e serena giornata.

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    1. Cara Vivì, l'amore che provo per la donna, per l'attrice, per l'ambasciatrice Unicef non ha confini. Sul mio blog ne parlo spesso, ogni occasione è buona. Ho anche creato un premio dedicato a lei.
      E vedo che, la maggior parte dei miei amici commentatori, nutrono la stessa passione.
      Ti abbraccio e grazie!

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  9. La pasta, o meglio gli spaghetti pomodoro e basilico, è il mio piatto "grembo mamma", quella ricetta che ti fa sentire bene sempre e che è in grado di darti una dose di serotonina non indifferente. E pensare che l'ho scoperta che avevo 20 anni, perchè a casa mia si è sempre fatto il sugo con la passata fatta in casa e basilico. Poi un giorno, in visita a Napoli da parenti di mio marito, la rivelazione. Ero ipnizzata nel guardare questa grande padella in cui c'erano i pomodori piccoli a pezzetti con tanto basilico. Questa è la ricetta che mi rispecchia e che amo tantissimo. Non tolgo la pelle, anzi mi piace appassita e cotta.

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    1. Il piatto "grembo mamma" è meraviglioso.
      Eheheh i napoletani e le loro magie culinarie, ingredienti semplici e massima soddisfazione. Se pensiamo alla pizza :-)
      Ecco la pelle a me invece, infastidisce, la lascio nel piatto.
      Un abbraccio.

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  10. Viva la pappa col pomodoro! Comunque, lo zucchero!? E no, non è la ricetta che preferisco, e poi sul basilico io metto la cacioricotta più che il formaggio. In ogni caso Auguri Audrey ;)

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    1. Comunque lo zucchero si, se la passata è troppo acida.
      Il cacioricotta, meraviglia, una roba delle tue parti, che conosco ahahahah
      Bacio.

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  11. Beh anche cucinare è una forma di amore di una madre nei confronti dei propri figli.

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    1. Cucinare è arte e amore. Che sia nei confronti dei figli, come dei compagni di vita.
      Cucinare è trasversale, sempre.
      Io cucino perché lo amo, perché mi rilassa e mi fa stare bene. E poi, il sorriso di chi assaggia e mangia con piacere quello che ho cucinato, non ha prezzo.
      Ciao Nick!

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  12. Una ricetta semplice e gustosa.
    Sereno pomeriggio.

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    1. La semplicità è perfezione.
      Un abbraccio.

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  13. Ah-ha mi son persa gli auguri ieri. Ma tanto valgono anche oggi, quindi augurissimi Audrey!!!
    In quanto alla ricetta, preferisco la mia...ahahahah...
    Bacio Mari e buon pomeriggio. 💋

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    1. Gli auguri valgono sempre.
      Adesso voglio saperla tua ricetta!
      Bacio.

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  14. Ho finito oggi i pomodori dell'orto surgelati l'anno scorso, li passo un attimo sotto l'acqua corrente per togliere la buccia e quando li metto a cuocere emanano lo stesso profumo di quando sono freschi, un profumo di infanzia e di affetti perduti.

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    1. I pomodori dell'orto non li assaggio da quando ero bambina e me li mangiavo cotti dal sole, in quello della nonna.
      Quel profumo di cui parli lo conosco bene e mi manca.
      Ti abbraccio.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)