La zona giorno della casa dei miei genitori è composta da due stanze adiacenti:
un soggiorno ampio dove si mangia quotidianamente, collegato con la cucina vera e propria che è
uno spazio quadrato dove mia madre e noi, quando siamo con lei, ci alterniamo per cucinare quello che più amiamo.
Ma il regno della preparazione resta il soggiorno, dove troneggia un tavolo rotondo su cui avvengono i miracoli culinari.
Ed è lì che a turno ognuna di noi sorelle, mamma, e prima di noi, la nonna Carmela, ha preparato il dolce che rappresenta più di ogni altro il Natale: Gli Struffoli.
Secondo la storia, sono arrivati dalla Grecia, dove ancora oggi si preparano e si chiamano “Lukumates”, nome che genericamente indica le ghiottonerie, e la parola Struffoli deriva probabilmente dal greco “Strogguolos” ovvero tondeggiante.
I coloni greci che fondarono Partenope ce li hanno portati e tramandati.
Essendo una ricetta molto semplice per gli ingredienti base, pasta fritta e miele, ho sempre pensato fosse molto antica.
Uno dei dolci più antichi della nostra storia.
Ecco la mia ricetta, a cui ho apportato alcune variazioni rispetto all'originale di mamma e nonna.
per la pasta:
400 gr di farina
4 uova
1 cucchiaino da the di alcool puro
1 piccola noce di burro
1 padella piena di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di zucchero
1/2 limone grattugiato ( limoni di Sorrento )
a mio gusto grattugiato anche 1/2 arancia di Sicilia, mia variazione
per il condimento
300 gr di miele ( preferisco quello di acacia )
150 gr di zucchero
50 gr di diavolilli ( confettini bianchi )
50 gr di scorzette di arancia candite e cedro se piace ( mia variazione )
1 pizzico di sale
Con gli ingredienti suddetti preparate una pasta di media consistenza e la lasciate riposare coperta da un'insalatiera per un'ora.
Prendetene un pezzo alla volta e lavoratelo rotolandolo sotto le dita fino a formare un bastoncino più sottile di un dito mignolo che taglierete a tocchetti di mezzo centimetro di lunghezza da disporre sul tavolo infarinato;
friggeteli poi, pochi alla volta nella padella con olio a media temperatura finchè non doreranno.
Toglieteli e lasciate sgocciolare su carta assorbente.
In una pentola mettete il miele e lo zucchero con due dita di acqua lasciandoli bollire fino a quando il composto non diventa giallo.
A questo punto il fuoco deve essere diminuito e ci si versano gli struffoli con una parte dei canditi tagliati a piccolissimi dadini.
Mescolate molto bene, in modo che il miele li rivesta completamente.
Versateli poi subito in un piatto rotondo e con le mani leggermente bagnate con acqua fredda formate una ciambella ben compressa con un buco in mezzo.
Subito dopo, spargete i diavolilli e i confettini colorati.
Io aggiungo sopra fettine sottilissime di arancia candita.
La seconda parte è una mia variazione perchè mia mamma preferisce a questo punto condire con il miele
sul piatto di portata senza mescolarli in padella e poi decorarli.
Io ho trovato più comodo il metodo della cottura finale perchè ritengo che il miele si uniformi meglio.
Durano anche più di una settimana, se avrete l'accortezza di coprirli con cellophane.
E sono ancora più buoni con il passar del tempo.
BUON NATALE.........
Naturalmente a modo mio.
IN VERSIONE ROCK E CON IL BOSS!
Cari amici vicini e lontani,
quelli in città e quelli montani,
quelli contenti e quelli divertenti,
state cercando o avete trovato,
dove passare il tempo incantato.
Quello con luci e tanti colori,
quello dotato di dolci sapori.
Avete osato, avete gridato
Avete corso avete amato,
siete partiti e siete tornati,
ma sempre di qui siete passati.
In questo angolo del mondo
Dove tutto gira intorno,
potete guardare e potete sognare,
scrivere e perchè no anche criticare
Vi lascio un piccolo augurio fatto di dolci parole:
TANTI CARI AUGURI DAL PROFONDO DEL MIO CUORE!
Accidenti, con il nuovo post Natalizio la setta dei poeti estinti, che ancora declama, è passata dalle catacombe del blog all' archivio.
RispondiEliminaChissà se il profumo gli struffoli e la tavola apparecchiata convincerà i sepolti ad abbandonare definitivamente le scartoffie Dickinson.
Paolino Paperino
Cara Mary,
RispondiEliminacon queste ghiottonerie anche il corvo gracchiante ha deciso di trasferirsi quassù: come dargli torto?! La tavola imbandita per la festa è un invito a cui è impossibile resistere... Tanti auguri per un Natale di felicità a te e a tutta la tua famiglia, cara! E spero sia un Natale di gioia anche per il Papero che ormai si è ripassato tutto Branduardi e quasi la metà dei Newton Compton... L'unico a portare degnamente la calzamaglia nera! Anzi... cara Mary, ma perchè non gli regaliamo il corvo portasfiga?! Tanto prima o poi la Mary un post sulla poesia lo riaprirà... A casa mia non ci puo' stare: mio marito ha portato in dote due gatte certosine che ora hanno 7 anni. Avrebbero delle difficoltà ad accettare un nuovo venuto. Soprattutto pennuto...! Tanti auguri a tutti!
ps. ringrazio tutti per avermi fatto trascorrere i preparativi del Natale nel modo più divertente degli ultimi 3 anni! Non so se Emily ne sarebbe stata contenta, ma il mio sorriso è un regalo per te, Mary e per il Papero.
pss. Emanuela - dimentico sempre di firmare, accidenti!
RispondiEliminaCredo che avendo creato dei mostri, la setta dei poeti sepolti sopravviverà a tutto anche a questo blog.
RispondiEliminaMa lo sai Paolino che è quasi Natale????
Cara Emanuela,
RispondiEliminaquesto blog è stato per me fonte di sorprese continue.
Mi ha fatto conoscere persone nuove, apprezzare quelle che già conoscevo e comprendere meglio quelle che pensavo di conoscere.
Mi ha dato la possibilità di avere nuovi e vecchi amici.
Mi sta regalando gioia e conoscenza.
Perchè non si finisce mai d'imparare.
E lo dice la "secchiona" che tornerà presto sulla poesia.
Ci sono poeti e poetesse italiane che amo molto, e la setta andrà avanti, vedrai.
Il tuo regalo lo apprezzo molto.
Il mio per te l'ho lasciato sulle tue pagine.
Buone Feste e a presto!
Uh, sento già l'aroma che si spande per tutta la casa... che ghiottoneria!!! ^^
RispondiEliminaTantissimi auguri a tutti, che questo Natale vi porti tanta gioia e serenità.
BUON NATALE
RispondiEliminaa tutti voi e alla "nostra" Mariella!!!
BACIONI veru
Per questi dolcetti potrei impazzire,ora sarei anche curioso di trovarli da qualche parte!
RispondiEliminaTanti auguri Mary,un bacio.
Nick
Ciao ragazzi, passo velocemente per ringraziarvi tutti per gli auguri.
RispondiEliminaSpero abbiate passato tutti un Natale sereno.
A casa nostra abbiamo cercato di essere sereni tutti, nonostante ci siamo preoccupazioni.
Però la gioia dei piccoli ci ha rinfrancato, possiamo affrontare quello che arriverà con questa nuova forza.
Un abbraccio grande.
Mariella
Cara Mariella
RispondiEliminaeccomi qui.
La verità?
Finalmente è finita.
Non che non sia andata bene,però alla fine sono stati due giorni piuttosto faticosi.
Ieri poi una discussione con mia mamma è sfociata in un mio pianto che ha lasciato tutti basiti.
Ebbene si.Si litiga anche a Natale.
E' che certe tematiche non andrebbero toccate in quei giorni.
Troppi parenti,troppi equiolibri da mantenere.
Ed ognuno con i propri cazzi da smazzarsi.
Perchè come dici tu,si cerca di stare sereni ma alla fine i problemi del 24 dicembre si fanno risentire con tutta la loro prepotenza il 27.
Ripeto non vorrei apparirti troppo pessimista.
Non è stato male,ma direi che oggo mi sento veramente libera.
E' il Natale bellezza!!!
Per il resto ti abbraccio fortissimo.
veru
Veru, anche io per anni, essendo in realtà un'anima irrequieta, passavo il tempo delle vacanze natalizie, litigando con mio padre e i miei fratelli.
RispondiEliminaTutto era contrario al mio modo di pensare, sottostavo difficilmente alle tradizioni.
In realtà le capivo poco e le apprezzavo di meno.
Ero insofferente, tutto tempo sprecato, mi sembrava di stare in gabbia.
Volevo fare altro, viaggiare, ero leggermente egoista.
Poi, ho capito che i ricordi migliori erano legati a quei pochi giorni che riuscivo a passare con i miei.
Ho imparato ad essere più altruista a capire che per i miei la mia presenza era il dono più grande.
Che a loro mancavo troppo e ho smesso di contare i minuti.
Gli scazzi, ci sono ancora adesso, ma ogni volta che sto per scoppiare respiro profondamente.
Mi trattengo perchè poi penso, alle lunghe giornate lontana da loro e istantaneamente mi placo.
Ho troppo poco tempo ancora e non voglio sprecarlo.
Ti abbraccio amica mia.
Bentornata, Mari!
RispondiEliminaIeri ti ho pensato sai? Sono stata ad una cena buffet da amici. Ognuno doveva portare qualcosa e una mia amica ha portato una pastiera fatta dalla cognata napoletana ( lo so, lo so, si mangia a Pasqua ma è stata graditissima perchè tutti non ne potevano più di pandori e panettoni!! )Beh, ho pensato, quella migliore del mondo la fa la mamma di Mariella ma anche questa è da urlo!!! :-)))
Spero ti siano arrivati i miei auguri..
Un abbraccio a te e uno a Veru!!
Anna
Ciao ragazze!!!
RispondiEliminaVi adoro ma vi devo trascurare perchè sto litigando con la Giovanna nel blog del Dir.
Ghghghghghg
superveru
ma come a Natale non si dovrebbe essere tutti più buoni?? e tu litighi??? :-)))
RispondiEliminaAnna
Ciao Anna, la pastiera vale sempre hai ragione.
RispondiEliminadevo dire che tutti in famiglia a parte me, la fanno molto bene.
Io non ho le materie prime adatte, ho difficoltà a reperire il grano buono.
Ecco perchè quando mia mamma la fa a Pasqua, la surgela in modo da farmela poi assaggiare, quando vado.
Baci
veru, avete continuato a discutere di Chiesa e Cristianità con la Giovanna ancora ieri sera?
RispondiEliminaVado a vedere...
Ho provato a leggere i commenti lasciati da Giovanna, ma come al solito resto sorpresa dal suo netto rifiuto a comprendere le posizioni degli altri.
RispondiEliminaIl suo punto di vista è il verbo. come la sua Chiesa sostiene.
Il resto del mondo fuori.
C'è una cosa però che non capisco perchè le si da così tanto spazio facendo il suo gioco?
mari
La tematica era interessante.
RispondiEliminaIo a dire il vero mi sono limitata a citare Don Gallo perchè le riflessioni fatte da Giovanna ed altri riguardo alla Chiesa mi hanno ricordato le sue parole,visto che il libero l'ho letto di recente.
Poi sinceramente la risposta di Giovanna ha sollevato un'altra serie di questioni a cui non ho saputo tacere.
Bè dai alla fine si aveva tempo e ci siamo fiondati sulla discussione.
Certo poi viene il momento di tacere.
Insomma di fronte all'insistere nel sostenere che il Papa vive in povertà,bisogna gettare la spugna.
Tuttavia penso che a volte tiri la corda per principio e per il gusto di farlo.
Su su c'è spazio per tutti.
bacetti veru
veru appunto, non sopporto questo suo giochetto.
RispondiEliminaMa adesso anche io ho messo su un bel piattino di carne nuova sul fuoco.
Vediamo che succede!
ghghghghghghhghgh
mari