26 marzo 2023

[LUOGHI CHE CURANO] A proposito di fiori e di bellezza



Ieri è stata una buona giornata. Di quelle che arrivano quando meno te lo aspetti e ti lasciano addosso il profumo di ciò a cui vorresti tornare, la serenità che ci spetta di diritto ma che sovente, non passa a trovarci. Ed ecco che mi sono ritrovata al primo giorno di apertura del campo di tulipani di @agricoladellemeraviglie a pochi chilometri da casa mia, una sorpresa bellissima. Tra quei fiori, che ho potuto anche raccogliere, ho ritrovato quel sorriso che spesso mi manca e che prima era una delle mie peculiarità. Così tanto splendore voglio condividerlo con voi, amici speciali.

Ecco alcune delle foto che ho scattato ieri.








                                  

Qui il mazzo che ho raccolto. Hanno un profumo delicatissimo!

                                   Buona domenica 💞

22 marzo 2023

[RIFLESSIONI] Speciali

 


Foto privata




I giorni sono ancora difficili. Non sono riuscita a riprendere le buone abitudini come ad esempio passare da voi con la frequenza di prima. Non ci riesco, non è facile, a volte entro nei blog, leggo i post e non mi viene in mente nulla da dire. Oppure mi sembra di scrivere solo delle banalità. Credo che ci vorrà ancora del tempo. Però in molti mi state chiedendo come sto e voglio ringraziarvi. Per essermi stati vicini, qui e in privato. Per avere compreso il mio silenzio e anche le parole scritte nei momenti di difficoltà. Perché si sbaglia, anche e soprattutto quando si soffre. Capita a tutti, solo che a volte ce lo dimentichiamo.  Però voi siete speciali e questo me lo ricordo bene. Me lo ricorderò sempre.





18 marzo 2023

[SABATO DI POESIA Se fosse tuo figlio di Sergio Guttilla

Se fosse tuo figlio
riempiresti il mare di navi
di qualsiasi bandiera.
Vorresti che tutte insieme
a milioni
facessero da ponte
per farlo passare.

Premuroso,
non lo lasceresti mai da solo
faresti ombra
per non far bruciare i suoi occhi,
lo copriresti
per non farlo bagnare
dagli schizzi d’acqua salata.

Se fosse tuo figlio ti getteresti in mare,
uccideresti il pescatore che non presta la barca, urleresti per chiedere aiuto,
busseresti alle porte dei governi
per rivendicarne la vita.

Se fosse tuo figlio oggi saresti a lutto,
odieresti il mondo, odieresti i porti
pieni di navi attraccate.

Odieresti chi le tiene ferme e lontane
Da chi, nel frattempo
sostituisce le urla
Con acqua di mare.

Se fosse tuo figlio li chiameresti
vigliacchi disumani, gli sputeresti addosso.
Dovrebbero fermarti, tenerti, bloccarti
vorresti spaccargli la faccia,
annegarli tutti nello stesso mare.

Ma stai tranquillo, nella tua tiepida casa
non è tuo figlio, non è tuo figlio.
Puoi dormire tranquillo
E sopratutto sicuro.

Non è tuo figlio.
È solo un figlio dell’umanità perduta,
dell’umanità sporca, che non fa rumore.

Non è tuo figlio, non è tuo figlio.
Dormi tranquillo, certamente
non è il tuo.


(Sergio Guttilla)


Note biografiche e riflessioni.


Sergio Guttilla è uno scrittore e poeta siciliano. Ed è tutto quello che sono riuscita a trovare su di lui. E mi dispiace perché avrei voluto parlarvene più approfonditamente. La poesia l'ho letta sulla pagina instagram di Anna Foglietta. E mi ha travolto. 

12 marzo 2023

[RIFLESSIONI] Il ranuncolo.

 


Il sole del pomeriggio accende il mio balcone che risplende, come una falena. Si posa spavaldo sui fiori che ho piantato da pochi minuti. Mi abbraccia calorosamente, accogliente come una sciarpa di cachemire. Quasi non ci crede che io sia di nuovo lì, circondata da quello che mi fa stare davvero bene. 

I colori gioiscono mentre sono seduta sul mio cuscino preferito circondata da terra, attrezzi da lavoro e vasi di ogni forma e colore; taglio, pulisco, travaso e pianto. Respiro e asciugo con il braccio le piccole gocce di sudore che si sono formate sulla mia fronte. E in quel gesto mi riconosco. Non lo so se sto tornando, non lo so se sto riprendendo il mio cammino. Ma nella primavera anticipata che ha allargato le braccia per accogliermi, ritrovo il mio passo. Quello che ho perso mesi fa, quando nella dannata nebbia di un anonimo martedì d'inverno, la vita della nostra famiglia si è spezzata. Non siamo salvi, non ci siamo liberati dal dolore. Quel cammino è lungo e abbiamo appena cominciato.

Ma il ranuncolo rosso che ho piantato ha un sorriso sfrontato. Non si cura delle nebbie o del vento. Ha deciso di fiorire perché la primavera è la sua stagione. Ha poco tempo e vuole goderselo. E quello che accadrà in futuro non lo riguarda. Vuole vivere e bere tutta la bellezza che la vita gli regala. Proverò a seguirlo dalla mia postazione, fino a quando non ricomincerò a correre.

04 marzo 2023

[SABATO DI POESIA] L'ultima luna di Lucio Dalla




La 7a luna
Era quella del luna-parkLo scimmione si aggiravaDalla giostra al barMentre l'angelo di Dio bestemmiavaFacendo sforzi di pettoGrandi muscoli e poca carnePovero angelo benedetto.
La 6a lunaEra il cuore di un disgraziatoChe, maledetto il giorno che era nato,Ma rideva sempreDa anni non vedeva le lenzuolaCon le mani sporche di carboneToccava il culo a una signoraE rideva e toccavaSembrava lui il padrone.
La 5a lunaFece paura a tuttiEra la testa di un signoreChe con la morte vicino giocava a biliardinoEra grande ed eleganteNé giovane né vecchioForse malatoSicuramente era malatoPerché perdeva sangue da un orecchio.
La 4a lunaEra una fila di prigionieriChe camminandoSeguivano le rotaie del trenoAvevano i piedi insanguinatiE le mani senza guantiMa non preoccupateviIl cielo è serenoOggi non ce ne sono più tanti.
La 3a luna uscirono tutti per guardarlaEra così grandeChe più di uno pensò al Padre EternoSospesero i giochi e si spensero le luciCominciò l'infernoLa gente corse a casa perché per quella notteRitornò l'inverno.
La 2a lunaPortò la disperazione tra gli zingariQualcuno addirittura si amputò un ditoAndarono in banca a fare qualche operazioneMa che confusioneLa maggior parte prese cani e figliE corse alla stazione.
L'ultima lunaLa vide solo un bimbo appena nato,Aveva occhi tondi e neri e fondiE non piangevaCon grandi ali prese la luna tra le mani, tra le maniE volò via e volò viaEra l'uomo di domani l'uomo di domaniE volò via e volò viaEra l'uomo di domani l'uomo di domani

(L'ultima luna - 1979)



Ricordare Lucio Dalla nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni è il minimo che io possa fare qui, sulle pagine del mio blog.Naturalmente la scelta della canzone non è casuale. Lucio Dalla è la storia della musica, un artista poliedrico impossibile da classificare e da tenere "imprigionato" in un'unica veste. L'estate scorsa sono stata a Bologna e ho visitato la mostra permanente a lui dedicata. Se potete, andate. Buon compleanno Lucio.





Bologna mostra permanente Lucio Dalla











PS: buon compleanno alle bambine del mio cuore. Sono giorni difficili, ma questa canzone è anche per voi. Ce la faremo. Con amore, zia Mari❤.