Quando la sera, stanchissima, mi stravacco sul mio divano preferito e accendo il computer, il primo pensiero va alle cose che dovrò fare il giorno dopo.
Lavoro, commissioni, incombenze urgenti.
Qualche preoccupazione, quelle purtroppo non mancano mai.
Poi, il ventaglio che mi avvisa del wi-fi attivo si riempie e, mi appare davanti il mondo virtuale a cui appartengo ormai da oltre tre anni.
Sono stata spettatrice;ad un certo punto mi è scattato qualcosa dentro e, un giorno di fine giugno, ho deciso di fare il primo intervento su di un blog che seguivo da tempo.
Pensavo sarebbe stato un qualcosa di estemporaneo e invece a poco a poco, grazie al clima gradevole del luogo, ci sono rimasta.
Purtroppo per me, il clima di quel luogo non è più quello di una volta e oggi lo frequento meno. Ma non posso dire che non mi abbia aiutato anche a capire tanto della gente che lo frequenta...
Purtroppo per me, il clima di quel luogo non è più quello di una volta e oggi lo frequento meno. Ma non posso dire che non mi abbia aiutato anche a capire tanto della gente che lo frequenta...
Poco alla volta ho allargato i miei orizzonti, cominciando a frequentare altri spazi.
Man mano che prendevo consapevolezza di quanto fosse interessante, nasceva in me il desiderio di avere un angolo tutto mio, ma non mi decidevo al salto.
La "colpa" devo darla ad un giovane ragazzo modenese e al suo blog dal gusto RETRO', che esattamente due anni fa, apriva le sue porte al mondo. Un luogo eccezionale, grazie alle vagonate di ricordi e ai suoi salti negli anni '80 e '90 e oltre. Io figlia dell'epoca non potevo rimanere indifferente.Mi sono lasciata trascinare.
Il padrone di casa che condisce tutto con la sua intelligenza, la sua allegria e le emozioni che la sua scrittura ci regala.
Insomma, proprio un bel modo di esistere e di regalare attimi che ci migliorano.
Insomma, proprio un bel modo di esistere e di regalare attimi che ci migliorano.
In realtà era un po' quello che volevo fare anche io, cercare grazie alla macchina del tempo che sono le parole di raccontare il presente, sorridendo al passato.
Una sera afosa di agosto, ho deciso di intraprendere il viaggio.
Una sera afosa di agosto, ho deciso di intraprendere il viaggio.
E ho creato il primo spazio: DOREMIFASOL.
Il perchè della scelta del nome è presto detto: il mio compagno di vita è stato un bambino prodigio prima e un giovane e promettente cantante poi. Ai vari concorsi a cui ha partecipato dei primi anni '70 fino agli inizi degli anni '80 (dal Cantagiro, al Festival di Ariccia, a Saint Vincent, a Sanremo) cantava con passione due grandi artisti, Battisti e Baglioni.
E una sera, tra le prime che ci vide giovani e innamorati, lui mi dedicò la famosa canzone di Baglioni.
E tra le mie lacrime di emozione e il resto conseguente, divenne la nostra canzone.
Non l'unica poi, ce ne sono state altre, ma di sicuro quella a cui il mio cuore (che rimane rockettaro sia chiaro non è che svengo ad ogni dolce nota) attinge ancora oggi, quando i bei ricordi del passato si fanno sentire.
Fine della spiegazione.
Ho aperto il blog e ho cominciato con un entusiasmo che ancora oggi è fortissimo.
Sì a volte vengo presa in giro anche per questo.
e chissenefrega no?
Io da allora ci provo e continuo a credere di spingere sul pedale giusto.
Considero le persone al di là del video, non solo degli anonimi individui, con i quali relazionarmi in maniera informale, ma anche esseri umani che come me, hanno voglia di confronto e anche di mettersi in gioco.
Senza falsi preconcetti, e con sincerità.
Ecco che veniamo al punto.
Devo dire che il mondo dei blog e l'universo internet a volte non è poi così comprensivo.
Spesso è brutale, e lede in maniera quasi ossessiva, la nostra privacy.
E io credo poi che, se non lo si usa bene e con giudizio, possa creare problemi. In alcuni casi, come nelle pagine di cronaca a cui ormai siamo abituati, la troppa esposizione e considerazione delle parole spese in internet, possono portare a fare molto male.Ti convincono che tu sia in un determinato modo e che se ti infangano non ci sia alcuna possibilità di scampo.
Beh, a questo non credo.
Sono parole che bruciano in pochissimo tempo e, dopo qualche settimana vengono dimenticate. Almeno questo dovremmo ricordarcelo sempre.
Il problema è che nell'attimo stesso in cui ci stiamo dentro, la situazione virtuale vissuta ci sembra così reale da essere quasi insopportabile.
E allora bisognerebbe trovare il giusto equilibro.
Determinare un limite da non oltrepassare.
Raccontarsi sì, ma senza danneggiare noi stessi.E fare in modo che le parole scritte non ci colpiscano più di tanto.
Proteggerci.Mettendo al riparo noi stessi, la nostra famiglia, i nostri figli. (tra l'altro proprio non sopporto le foto di familiari e soprattutto bambini in bella vista su FB).
Luoghi e spazi virtuali devono rimanere tali.La vita è altro bisognerebbe non dimenticarlo. E non esporci troppo.
Ecco quello che penso in questa sera afosa di inizio estate.
Tanto aspettata.
A volte io sparerei (di tutto) ma poi mi impongo di non farlo.
Quello che ho capito è che non è un ring. E non mi piacciono i luoghi che ormai lo sono. O quelli dove spesso si prevarica. O si cerca di farlo con le parole.
Io ho impostato il mio mondo e le mie parole, sulla serenità e sul confronto moderato. Non impongo le mie idee e rispetto quelle degli altri.
Non assalgo per dimostrare che ce l'ho più duro. E che sono migliore di tutti.
Sono una persona con alcune certezze certo, ma molti dubbi. Che se sbaglia lo ammette. Nel mondo virtuale questo non succede quasi mai. Una grande pecca.
Ma forse è perchè vogliamo assolutamente quei pochi secondi di celebrità. Quel brivido che a volte, il consenso anche virtuale ti regala.Del resto succede lo stesso anche nella vita di tutti i giorni.
Ecco, di questo me ne frego.
E sono pronta, sempre, a riconoscere gli errori.
Ma a parte il serio, un po' di faceto con una piccola classifica dei tipi da blog utilizzando la parola word.
1)Wikipediaword: coloro che per non perdere smalto agli occhi degli altri, su qualsiasi argomento possono trovare le words giuste, grazie all'enciclopedia virtuale più grande al mondo.
2)Stupormundiword: personaggi emblematici che qualunque blog ha avuto oppure ha al suo interno; quelli del ahhh, ohhh, ma dai!
3)Trituraminchiaword: altro bel capitolo, quelli che sono prolissi fino alla noia, in un batti e ribatti infinito.
4)Sbadiglioword:capita o no di imbattersi nell'assoluta noia di parole da pennichella.
5)Polemikosword: qui ho fatto la figa utilizzando l'etimologia ma a me sembra davvero chiaro, del resto è dal greco e vuol dire guerra. Scagli per primo la pietra chi non hai mai trovato il suddetto personaggio sul suo cammino.
6) Ioword: mamma mia, quelli che parlano sempre e solo di sè, qualsiasi argomento si tratti. Gira che ti rigira, è meglio solo quello che fanno loro, che hanno visto loro, che conoscono loro.
7)Dolcettoword: io li amo.
8)Mammaword: altro capitolo interessante, quelli che parlano solo dei loro figli, belli di mamma, con tutte le esperienze giornaliere raccontate fino a triturare le palle dei poveretti incappati nei loro blog monotematici.
9)Dituttounpo'word: beh tra questi ci sono anche io, che non vi sembra abbastanza dissacrante? Ma lo ammetto sempre di essere una appena appena passabile blogger; che poi tutte le caratteristiche dei punti precedenti mica mi mancano!
E ora, pro e contro.Il punto dieci manca come al solito; tocca a voi.
Sparate!
Quello che ho capito è che non è un ring. E non mi piacciono i luoghi che ormai lo sono. O quelli dove spesso si prevarica. O si cerca di farlo con le parole.
Io ho impostato il mio mondo e le mie parole, sulla serenità e sul confronto moderato. Non impongo le mie idee e rispetto quelle degli altri.
Non assalgo per dimostrare che ce l'ho più duro. E che sono migliore di tutti.
Sono una persona con alcune certezze certo, ma molti dubbi. Che se sbaglia lo ammette. Nel mondo virtuale questo non succede quasi mai. Una grande pecca.
Ma forse è perchè vogliamo assolutamente quei pochi secondi di celebrità. Quel brivido che a volte, il consenso anche virtuale ti regala.Del resto succede lo stesso anche nella vita di tutti i giorni.
Ecco, di questo me ne frego.
E sono pronta, sempre, a riconoscere gli errori.
Ma a parte il serio, un po' di faceto con una piccola classifica dei tipi da blog utilizzando la parola word.
1)Wikipediaword: coloro che per non perdere smalto agli occhi degli altri, su qualsiasi argomento possono trovare le words giuste, grazie all'enciclopedia virtuale più grande al mondo.
2)Stupormundiword: personaggi emblematici che qualunque blog ha avuto oppure ha al suo interno; quelli del ahhh, ohhh, ma dai!
3)Trituraminchiaword: altro bel capitolo, quelli che sono prolissi fino alla noia, in un batti e ribatti infinito.
4)Sbadiglioword:capita o no di imbattersi nell'assoluta noia di parole da pennichella.
5)Polemikosword: qui ho fatto la figa utilizzando l'etimologia ma a me sembra davvero chiaro, del resto è dal greco e vuol dire guerra. Scagli per primo la pietra chi non hai mai trovato il suddetto personaggio sul suo cammino.
6) Ioword: mamma mia, quelli che parlano sempre e solo di sè, qualsiasi argomento si tratti. Gira che ti rigira, è meglio solo quello che fanno loro, che hanno visto loro, che conoscono loro.
7)Dolcettoword: io li amo.
8)Mammaword: altro capitolo interessante, quelli che parlano solo dei loro figli, belli di mamma, con tutte le esperienze giornaliere raccontate fino a triturare le palle dei poveretti incappati nei loro blog monotematici.
9)Dituttounpo'word: beh tra questi ci sono anche io, che non vi sembra abbastanza dissacrante? Ma lo ammetto sempre di essere una appena appena passabile blogger; che poi tutte le caratteristiche dei punti precedenti mica mi mancano!
E ora, pro e contro.Il punto dieci manca come al solito; tocca a voi.
Sparate!
PS: Bentornati Dirotta Su Cuba!