25 novembre 2022

[SABATO DI POESIA] Scrivi! Scrivi! Scrivi! di Simin Behbahani

 



Storia, stagione chiara, simbolo della resistenza!
Scrivi! Scrivi! Scrivi di questi giorni tenebrosi,
scrivi il sacrificio della vita, la baraonda del giovane e del vecchio,
del bambino e della donna, scrivi di una casa, di una dimora, del più e del meno, di
tutto ciò che hai.
Scrivi il lancio di una pietra di un bambino che gioca,
scrivi il colpo di un piccone di un anziano che assiste.

(Simin Behbahani - Quaderni di Meykhane) 


Note biografiche e riflessioni

Simin Behbahani nasce a Teheran nel 1927 e lì muore nel 2014. Poeta, figlia di una delle intellettuali più importanti dell'epoca, ha sempre detto di avere ereditato il talento letterario da suoi genitori, anche suo padre era scrittore e saggista. Fin dalla più tenera età lottò  contro le ingiustizie di ogni genere. Amava profondamente la sua patria e quel sentimento lo trasmise in ogni scritto e azione della sua vita. Ha sfidato il regime e la censura ed ha lottato per il riconoscimento delle voci femminili nel suo paese. La poesia che ho scelto è dedicata alle donne iraniane e a tutte le donne del mondo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Perché scrivere dei giorni bui è una forma di lotta fenomenale, traccia la strada, informa e unisce. Come ha sempre detto Simin: per sopravvivere dobbiamo distruggere il silenzio.



Il mio sabato di poesia  viene pubblicato oggi, in via del tutto eccezionale,   per ricordare  che la violenza contro le donne è da condannare tutti i giorni dell'anno.

19 novembre 2022

[SABATO DI POESIA] Non importa quanti anni ho di José Saramago




Ho l’età in cui le cose si osservano con più calma,

ma con l’intento di continuare a crescere.

Ho gli anni in cui si cominciano ad accarezzare i sogni con le dita
e le illusioni diventano speranza.
Ho gli anni in cui l’amore, a volte, è una folle vampata,
ansiosa di consumarsi nel fuoco di una passione attesa.
E altre volte, è un angolo di pace, come un tramonto sulla spiaggia.
Quanti anni ho, io? Non ho bisogno di segnarli con un numero,
perché i miei desideri avverati,
le lacrime versate lungo il cammino al vedere le mie illusioni infrante valgono molto più di questo.
Che importa se compio venti, quaranta o sessant’anni!
Quel che importa è l’età che sento.
Ho gli anni che mi servono per vivere libero e senza paure.
Per continuare senza timore il mio cammino, perché porto con me l’esperienza acquisita e la forza dei miei sogni.
Quanti anni ho, io? A chi importa!
Ho gli anni che servono per abbandonare la paura e fare ciò che voglio e sento.


(José Saramago, da  Poesie, Einaudi, Torino, 2007, traduzione di Fernanda Toriello)



Note biografiche e riflessioni

Qualche giorno fa,  per l'esattezza il 16 novembre scorso, il grande poeta e scrittore portoghese José Saramago, premio Nobel per la letteratura, avrebbe compiuto cento anni. Mi pareva giusto celebrarlo qui da me, dove più volte mi sono soffermata sulla sua prosa e sulla lirica. E mi piace farlo con una delle sue poesie che amo di più perché mi rispecchia. Non ho mai dato importanza all'età anagrafica alla quale appartengo, perché non mi identifico con lei, piuttosto con le esperienze di cui ho fatto fino ad ora tesoro. E voglio continuare a crescere, a migliorare e sbagliare. A consumarmi guardando un tramonto struggente come a riflettere in un angolo tutto mio. E per voi hanno importanza gli anni che avete?

17 novembre 2022

[POSTITIZIE] MARIKA ZABINI E IL SALVATAGGIO NEL GIORNO DELLA SUA LAUREA



Dal Web


Marika è una graziosa ragazza di Bolzano. Qualche giorno fa si è laureata a pieni voti in Fisioterapia alla Scuola provinciale Claudiana. La sera dei festeggiamenti tornava a casa indossando ancora la tuta da lottatrice di sumo che aveva usato come travestimento per la festa, impostole per scherzo dagli amici.

Durante il percorso in autobus ha sentito un tonfo provenire dal fondo del mezzo. Un signore si era sentito male. Lei accorre e si accorge che la persona ha perso i sensi e che il cuore sembra essersi fermato. Allora non perde tempo, e gli pratica le manovre di rianimazione che ha imparato nei due corsi di primo soccorso che ha frequentato. Dopo sedici pressioni sullo sterno, riesce a rianimare il signore, pur essendo non facilitata dalla tuta abbastanza ingombrante e gli rimane accanto fino all'arrivo dei soccorsi. 

La lezione che ci da Marika è che non dobbiamo sottovalutare la partecipazione ai corsi di rianimazione e di primo soccorso. Perché in qualsiasi momento della nostra ci trovassimo, possono servire a salvare una vita umana.


Brava Marika!




Fonte: Corriere della Sera

14 novembre 2022

[RIFLESSIONI] Giornata della gentilezza


Dal web



Mentre rientravo in treno e scorrevo i titoli dei giornali on-line, mi sono soffermata sulla notizia riguardante  la Giornata mondiale della Gentilezza, che ricorre ogni 13 novembre. Ancora una volta mi sono domandata il perché della pacifica invasione delle giornate mondiali soprattutto di quelle che celebrano attitudini positive e migliorative. 

12 novembre 2022

[SABATO DI POESIA] Accarezzami di Alda Merini

Da Limina.net





Accarezzami, amore

ma come il sole
che tocca la dolce fronte della luna.
Non venirmi a molestare anche tu
con quelle sciocche ricerche
sulle tracce del divino.
Dio arriverà all’alba
se io sarò tra le tue braccia.

(Alda Merini - Poesie)


Note Biografiche e riflessioni

Quando torno alla poesia di Alda Merini, il mio cuore sussulta per l'emozione e a volte, per la gioia, come se ritornassi a casa. Così delicate le parole di oggi, come l'amore, come quella carezza che la poetessa (e noi) attende con trepidazione. Senza domande, con resa. Fino al mattino, in un estasi meravigliosa in cui ci si abbandona, sognanti e colmi di speranza. 

11 novembre 2022

[FAMIGLIA] L'estate di San Martino


Foto privata- vietata la riproduzione 


Un periodo dell'anno che amo molto. Il gioiello dell'autunno che, prima di lasciarci nelle maglie della stagione più fredda (almeno così era una volta) ci regalava sole e temperature più miti in concomitanza della festa di San Martino, il santo generoso. 

09 novembre 2022

[LUOGHI DEL CUORE] Villa Tittoni Traversi e i Maneskin


Villa Tittoni Traversi - dal sito web

Il gruppo rock italiano più conosciuto al mondo ha da poco pubblicato un nuovo singolo con annesso video balzato immediatamente  al primo posto delle classifiche mondiali.



Senza nulla togliere alla  loro bravura e alla qualità del pezzo, che mi piaccia il gruppo lo sanno pure i sassi che calpesto, vorrei parlarvi del luogo in cui è stato girato il video. 

Uno dei posti che preferisco in assoluto, di cui posso godere quotidianamente visto che è il parco della mia città, Desio. Nei giorni in cui giravano, il comune ha deciso di chiuderlo al pubblico, tenendo all'oscuro i cittadini dell'evento, altrimenti si sarebbero avute le solite scene di isterismo di massa che accompagnano gli eventi dei quattro ragazzi romani. In quei giorni di fine settembre pioveva a dirotto e il tempo era perfetto per dare il giusto mordente al video. 

Ma la bellissima Villa Tittoni Traversi e il suo parco sono molto di più di quel che si vede mentre canta Damiano. Si tratta di una delle costruzioni di stampo neoclassico meglio conservate della Lombardia e dell'Italia. Edificata nel 1300 come piccola riserva di caccia è poi stata ampliata nel '700  grazie all'architetto Giuseppe Piermarini e completata da Pelagio Pelagi nell'800, che la modificò sia nella struttura con la meravigliosa facciata ripartita in tre ordini di colonnato, sia nel parco con l'attiguo ex convento francescano,  edificando la splendida torre neogotica ispirata all'Abbazia di Chiaravalle. Le sale sono tutte affrescate, i pavimenti in legno, le pareti con boiserie meravigliose, cristalli e specchi  da far girare la testa. Dalla primavera all'autunno è sempre meta di visitatori, quasi ogni settimana ci sono eventi culturali che la vedono al centro dell'interesse generale. È sede del museo dedicato all'artista Giuseppe Scalvini. Uno dei gioielli brianzoli di cui andiamo maggiormente fieri  e che posso osservare fino a quando ne ho voglia, perché ci abito di fronte.

Ho fatto un piccolo reportage nello splendore del foliage autunnale e vi regalo qualche scatto. 









L'ultimo è dal balcone di casa mia, lì dove frequentemente mi regalo momenti di riflessione, lettura e svago, volgendo lo sguardo a quel tesoro che non mi stanco mai di ammirare.



05 novembre 2022

[SABATO DI POESIA] Bambina mia di Mariangela Gualtieri






Bambina mia.
Per te avrei dato tutti i giardini
del mio regno, se fossi stata regina,
fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.
Tutto il regno per te.

Ti lascio invece baracche e spine,
polveri pesanti su tutto lo scenario
battiti molto forti
palpebre cucite tutto intorno. Ira
nelle periferie della specie e al centro. Ira.

Ma tu non credere a chi dipinge l’umano
come una bestia zoppa e questo mondo
come una palla alla fine.
Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e
di sangue. Lo fa perché è facile farlo.

Noi siamo solo confusi, credi.
Ma sentiamo. Sentiamo ancora.
Siamo ancora capaci di amare qualcosa.
Ancora proviamo pietà.

Tocca a te, ora,
a te tocca la lavatura di queste croste
delle cortecce vive.
C’è splendore in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più.
C’è splendore. Non avere paura.

Ciao faccia bella,
gioia più grande.
Il tuo destino è l’amore.
Sempre. Nient’altro.
Nient’altro nient’altro.

(Quando non morivo - Collana Bianca - Einaudi Editore -  2019)


Note biografiche e riflessioni

La poetessa romagnola di cui ho già parlato recentemente, nella poesia di oggi rivolge il suo pensiero ai bambini. A cui toccherà un percorso difficile causato da quegli adulti da cui ereditano un mondo confuso, tra povertà e guerre. Tra disastri climatici e civiltà allo stremo. Nonostante tutto li  sprona a non arrendersi, a lavare le croste e le ferite e a cogliere tutto lo splendore che c'è sotto. A non avere paura, ad andare avanti cercano l'amore. Soprattutto l'amore. E mi chiedo, noi adulti saremo in grado di fare altrettanto? 

03 novembre 2022

[VIAGGI] Il Prater di Vienna





foto privata - Mariellaesseci



I lunapark non mi hanno mai appassionato. Come il circo mi infondono un senso di tristezza che toglie loro tutta la magia.

Però a Vienna, c'è un parco al cui interno esiste forse uno dei più antichi lunapark del mondo  ed  era impossibile trascurarlo nei giorni in cui siamo stati in città.


foto privata - Mariellaesseci


E così, di buon mattino, accompagnati da una meravigliosa giornata di sole, abbiamo preso il tram che dalla Ringstrasse ci ha condotto al parco più esteso di Vienna. Nel mio piccolo sono abituata al Parco di Monza che tra percorsi podistici, piste ciclabili e non, dimore di vacanza di re  e roseti, mi ha abituato alla bellezza. Sicuramente il Prater è molto di più. Il percorso al suo interno è uno spettacolo. Da ogni parte lo si guardasse  è un trionfo naturalistico accanto al Danubio che ti lascia senza fiato.  In fondo, il celebre lunapark. Non sapevo che la famosa ruota panoramica, era stata quasi completamente distrutta durante le due guerre;  i vagoni in uso da 30 si sono ridotti a 15.  Sono a disposizione dei visitatori per effettuare il giro sulla giostra, mentre gli altri, rimessi a nuovo, fanno parte del museo storico sottostante che racconta la storia dell'Austria.

Foto privata - Mariellaesseci


 Dei primi,  alcuni poi si possono riservare per eventi privati e magari cenare a bordo circondati dal panorama fantastico che lo circonda. Io ho fatto il doppio giro. Prima sono stata sulla nuova ruota e da lì in posizione privilegiata ho scattato le foto a quella più famosa. Poi sono passata alla più antica e celebre e mi sono goduta lo spettacolo, con meravigliosa lentezza. Alla fine il parco giochi  conserva alcune giostre "vecchie" quasi quanto lui. Ma come mi succede quasi sempre, la visita mi mette addosso una grande malinconia. Insomma, resto una che non apprezza i lunapark. 

E voi, li amate? O come me pensate che siano un passatempo triste e malinconico destinato a far contenti i cuori dei bambini ma a lasciare poi addosso una eco struggente che non passa mai?



Foto privata - Mariellaesseci