05 aprile 2016

Cosa ci manca.


Se rifletto guardandomi attorno, vedo un mare di gente insoddisfatta.
E mi pare di sentirli mentre sfilano come soldatini.
Si affannano alla continua ricerca del "meglio" per loro.
Solo che non mi pare ci abbiamo capito granché su cosa sia esattamente.
E allora corrono, spalle strette e sguardo fermo,  una ruga fissa al centro della fronte.
Un mare di pensieri affollano e angosciano quei quattro neuroni che ancora resistono;  e a volte girano in tondo come delle trottole impazzite.
Spesso nervosi, inconcludenti, distratti da futilità emotive.
Non so, mi sembra che si stia solo perdendo del tempo.
Quello che servirebbe, il necessario per prendere fiato e riflettere.
Dove corrono? Cosa vogliono?
È tardi?
Sono ancora in tempo per capire dove cazzo hanno sbagliato? Lo sanno che è così. A volte smettono di barare e se lo dicono. Tirando la tendina sul loro egoismo.
Che forse è solo insicurezza.
Pensano di perdere terreno, di rischiare quel poco che hanno e allora si barricano dietro i vetri della loro gabbia.
Sì gabbia.
La domanda fa paura. Quella che provano a farsi ma poi la risposta la nascondono scavando una buca sempre più profonda. Cosa ci manca?
Non trovano più le ali.
Le hanno barattate in cambio della posizione lavorativa importante, della casa con giardino and solitudine, della "figa" che hanno al fianco da esibire come un trofeo.
Venduti.
Chissà, magari i trenta denari di Giuda avrebbero dato più soddisfazione. Prima di legarsi un cappio al collo e attaccarsi al primo albero. Quello del perbenismo, quello dell'immagine.
Ma forse l'hanno già fatto. Senza i denari.
Sono lì sulla collina, gambe a penzoloni. Pensando di essere ancora vivi.
Ma sono dei morti che camminano.
Assieme a tutti gli altri zombie che gli fanno compagnia.






Già, stasera mi gira giusto.

50 commenti:

  1. ora però non dire che è colpa mia che ti ho guastato l'umore...:-))

    posso dire? la dico? io credo che le persone non siano insoddisfatte. siamo "parzialmente insoddisfatte". lo hai scritto tu. hanno una serie di cose, anche importanti (chi, ad esempio, non vorrebbe una bella figa affianco?), ma scoprono che non bastano (ad esempio, alla notizia che la figa affianco sta con loro fino a quando verrà garantito un certo tenore di vita). il mio amico A. direbbe che è "normale", che il mondo funziona così da sempre. spalle larghe e si va avanti. è una teoria. io non riesco a vivere così. ma pe vivere al meglio la mia soluzione è il relativismo. per me non c'è niente di assoluto. io non sono mai stato (tranne due o tre volte) insoddisfatto, apatico, annoiato, depresso. ma non sono mai stato (tranne due o tre volte) felice. gli estremi non mi appartengono. io starò sempre e costantemente in mezzo.

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    1. Ma figurati, se mi guasti l'umore! Mai Fra, ci sono troppe cose belle tra noi in questi lunghi anni di conoscenza e poi ci diciamo sempre tutto viso a viso.

      A dopo...

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    2. Parzialmente insoddisfatte. Potrebbe essere, certo.
      Però davvero, se mi scrivi che è "importante" avere una strafiga al fianco, li faccio rientrare subito nella categoria particella di sodio e non quella di alcuni neuroni che vagano.
      Sulla scala dell'importanza, direi che ci dovrebbe essere ben altro. E di certo non definirei "normale" un parametro come quello.
      Il mondo non funziona più da tempo. Gli diamo spallate facendo finta che vada bene così. Per cui credo che l'insoddisfazione generale (anche la mia eh) sia dovuta al non avere il coraggio di cambiarcelo questo mondo. E allora, va bene la figa, la bella casa, la macchina con 200 cavalli, tutto quello che può scatenare invidia agli occhi di chi ci guarda. E questa moneta poi, ci da un brivido immediato di soddisfazione, ma quanto vuoto dentro.
      Anche per me non c'è niente di assoluto, ma quello che ho e che ho ottenuto lottando, tra tante delusioni e pochissime gioie, penso sia meritato e mi soddisfa.
      Per cui se alle volte arranco e mi perdo anche io dietro cazzate, poi mi riprendo subito.
      Sperando di diventare il più radicale possibile, primo o poi. Almeno da anziana.
      Insomma io la vedo così.

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    3. io però non credo che il "mondo di ieri" fosse così bello. negli anni '70 c'era il terrorismo, la banda vallanzasca, turatello ed epaminonda, tossici ovunque, la mafia e l'inflazione al 25%. di quel mondo non ho alcun rimpianto, per dire.
      la figa..... io la penso così. tra il "bello" e "l'intelligente" dalla torre butti giù il secondo. questo per dire che una bella persona che non ti attrae non potrà essere compagna di vita o di letto, il caso contrario sì.
      no guarda Mariella, io non voglio cambiare nessuno. gli altri siano quello che sono, che io faccio difficoltà già solo a gestire me stesso....

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    4. Non ho fatto riferimento a nessun periodo storico passato. Ho solo detto da tempo...
      Comunque se scambi il terrorismo con Isis e mantieni mafia (quella calabrese piena di merda per tossici), disoccupazione, tossici ovunque che oggi pure la coca costa quattro "lire" e sono di più che nei nostri anni '80, mi pare che non ci sia nulla di cui divertirci, altro che rimpiangere.
      Poi dalla torre io non so bene cosa butterei, lo sai che noi donne ci facciamo condizionare più dall'emotività che dal "resto".
      Punti di vista, a chi piace il bel soprammobile e a chi piace la bella "testa".
      Magari meno figa, ma con la quale ogni giorno è divertimento, scambio e crescita. Il soprammobile resta lì vuoto, senza darti nulla alla lunga no?
      Io vorrei cambiare tante cose, perché a volte la rabbia è tanta e mi lamento pure. Come fai anche tu, solo che oggi preferisci diversamente.
      Che tu faccia fatica a gestirti è normale ma non può essere un alibi.
      Altrimenti tieni la testa giù e resta in silenzio.
      Che proprio non mi pare ti appartenga.

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    5. no no, mi appartiene invece. io confesso di essere un ignavo. o se preferisci, sono quasi un Don Abbondio. certo, a modo mio. se toccano il mio mi difendo, con le unghie e con i denti. ma è a modo mio anche per un'altra ragione. non individuo cause per cui valga la pena sbattersi. si si, preferisco il silenzio.

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    6. Io non ce la faccio. E non è perché sono un Don Chisciotte, ma è questione d'istinto. Alla fine sarò sempre quella delle cause perse...

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    7. e però neanche tu Mariella, mi pare, alla fine ti impegni più di tanto. per dire, non mi pare che tu sia iscritta a partiti, associazioni, sindacati o altro.... quanto meno, qui nel blog non lo hai scritto. vuol dire che faresti fatica a stare con "altri". ed è ovvio. li troveresti spesso insopportabili. le testimonianze individuali, non calate in una dimensione collettiva, rischiano di essere solo letterali.

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    8. È qui che ti sbagli Francesco. Hai detto giusto. Non è che tutto quello che faccio (ci mancherebbe) appare sul mio blog. Qualche traccia c'è forse lontana... ma tante cose di me non amo sbatterle in prima pagina. Non serve a nulla, forse solo a farsi dire dagli altri "ma quanto sei brava eh" cosa che non mi corrisponde, dovresti saperlo.

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  2. non scherziamo su queste cose, su questo tipo di argomenti, non siamo più all'età della pietra dove si sognava una pelliccia d'orso ed una clava robusta o fino al secolo scorso tra l'indiani quando bastava un cavallo un arco e delle frecce, il problema è complesso e quando c'è un problema complesso da risolvere rivolgetevi fiduciosi al partito degli under 70.000 l'unico che risolve all'istante i problemi e dà le basi per lo sviluppo di una società consumistica sopportabile ed accettabile
    ( solo per i più curiosi => Il partito degli under 70.000

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    1. Sto cercando solo di capire quale "caporione" seguire per sentirmi alla page.
      Altro che scherzare ;)

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  3. Beato Francesco che sa stare nel mezzo, io con il mio assolutismo che tento di mascherare( e u po' sono migliorata.) mi schiero sempre, battaglie su battaglie,contro tutto e tutti o a favore di pochi, l'importante è spaccarsi le corna come sempre...
    Ma Mariellina quando cambierò e non combatterò più i mulini a vento che tanto quelli esisteranno sempre..
    Bacionissimo notturno!

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    1. Ecco la mia Nella, radicalmente assolutista.
      Ma tutte sta battaglie che portiamo avanti, alla fine ci condurranno nel paradiso degli idealisti oppure franeremo all'inferno dei consumasti e opportunisti?
      Chissà...
      Non cambierai mai, e nemmeno io.
      Bacio.

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    2. Che malgrado gli sforzi io riesca a cambiare la trovo dura, penso comunque che malgrado tutto opterei per gli idealisti, perdendo come un cestino bucato...
      Ti adoro..

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  4. Siamo creature irrequiete, questa e'la nostra dimensione da cui non possiamo sfuggire.

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    1. Irrequiete e spesso sole.
      Insicure e infelici.
      Bacio.

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  5. .... perfetta analisi si una realtà in cui spesso mi ritrovo....
    ... più che egoismo penso sia insicurezza...
    .... tanti sono i condizionamenti, tra gente che corre sembra normale correre....
    ... il tempo sembra sempre meno.... anche per un semplice sorriso....



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    1. Ciao Semola e benvenuta.
      Anche io mi sono domandata se sia insicurezza.
      Pure certo.
      E questo ci fa pensare spesso e volentieri che quel correre sia l'unica cosa giusta da fare.
      A presto e grazie.

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  6. ciao sono una zombie, so di essere un morto che cammina, non meno di te, a prescindere dal grado di soddisfazione della mia vita...Mariella leggiti la livella di Totò e ridimensionati, penso che tu soffra della sindrome di Celentano, sparare sermoni
    Pensi davvero di essere al di sopra di qualunque altro individuo? di avere tutte le risposte ? tutti arranchiamo, e qualcuno, forse troppi arrancano molto di più, per fame, per lavoro che non hanno, per salute e queste elucubrazioni non possono permettersele
    capisci? Ego, questo sconosciuto.
    buona giornata


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    1. Dai Silvia ero ironica...

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    2. Ciao Zombie.
      Se solo ti fossi soffermata sul titolo del post un attimo in più, ti saresti resa conto che non mi stavo escludendo.
      Certo, come dicevo a Francesco, non considero importante, gli esempi eclatanti che ho fatto, (paradossi ma mica troppo) ma anche io sono lì che a volte mi domando dove sbaglio e dove corro.
      Poi ci sono di quelli che, in linea generale, mi fanno davvero infuriare per milioni di motivi.
      Non sparo sermoni, e non ho granitiche certezze.
      Solo che alcune cose mi fanno girare ad elica le balle e allora parto in quarta e dico tutto quello che mi passa per la testa. A maggior ragione a CASA MIA.
      Mi sembra che tu abbia un tantinicchio esagerato nel tuo commento, dovresti conoscere come la penso visto la frequentazione.
      Ma forse, come dicevo a Vincenzo più in basso, stamattina ti sei svegliata con la luna storta.
      Spero che ora vada meglio.

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    3. ahahahahahahahaaha
      troppo forte

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  7. Lo so è banale ma per loro importante è apparire. Non importa a cosa debbano rinunciare, sono solo esseri “vuoti” che devono illudersi di essere guardati, ma spesso sono isolati e derisi appena il loro castello di carte si incrina. Poveracci!
    Felice giornata, un abbraccio
    enrico

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    1. Ciao Enrico, VUOTI era il termine che mi girava attorno mentre scrivevo il pezzo.
      Ma proprio come sacchetti di cellophane trasparenti. Si intravede tanta boria e presunzione. Arroganza e assurde convinzioni.
      Oggi come ieri e domani, dovrò sopportare proclami surreali e dovrò far finta di essere sorda.
      Ma sono davvero tanto stanca.
      Una abbraccio a te e grazie.

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  8. Mariè, te l'ho già scritto stamattina sul mio blog: ha da passà a nuttata.
    Però mi solleciti una riflessione, a me che so che tu NON hai "la sindrome di Celentano, sparare sermoni", come dice S.
    Qui intorno è pieno di zombie, gente che sta appesa coi piedi penzoloni da tempo immemorabile, sopraffatta dal qualunquismo, dalla paura di viverla sta vita del cazzo, dall'indifferenza per quelli che una volta erano i valori che davano un senso alle giornate monotone che si susseguivano sempre più corte e spinose, soprattutto dalla mancanza di fantasia.
    Qui o si è artisti -fantasiosi, creativi, pieni di gusto di viverla sta vita del cazzo- oppure si è coglioni, zombie, come li hai chiamati tu. Gente che si arrende prima di iniziare a lottare, perché tanto chi me lo fa fare? E qui trionfa lo stronzismo quotidiano del nostro grande popolo, qui si accatastano quintali, tonnellate di speranze deluse, di voglie rinnegate e nascoste, di esuberanza tradita, di infingardaggine oscena, di pippe mezze fatte e mezze pensate al posto di un'unica scopatona gigante con la figa dei nostri sogni. Qui si inizia a morire a vent'anni trascinando la decrepita carnaglia per altri e oltre sessanta anni di merda.
    Fai uno starnuto grosso assai, circolare e fai schizzare via tutto il fango e il letame che quasi ti sta sommergendo, alzati a cammina dritta verso il sole, si trovi dove cazzo vuole, verso i monti o verso i mari, tu cammina in direzione sole e seguilo anche quando scompare, perché non scompare, sta sempre là. Ciao Mariè.

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    1. Vincenzo, il fatto che abbia commentato in questo modo, nasce del fatto che, in altri luoghi (blog) ho seguito una piccola divergenza di opinioni, niente di che, il fatto poi di trovare questa mattina un tal post da Mariella, che per inciso, improvvisamente mi ha cancellato dai suoi followers, il cui motivo ignoro, ma da come leggo ed ho letto altrove) forse capisco che non gradisce contraddittori sulle sue certezze granitiche. Un po' la invidio, io mi sento imperfetta e dubbiosa sempre, ma sempre per spiegare il mio commento, mi sembra una esagerazione sparare a zero sul SUO mondo che la circonda (in particolare ravviso un post dedicato, ma è una mia sensazione) quando i mondi degli altri, il circondario degli altri a ben altre difficoltà...e spesso ciò che appare al di fuori non significhi necessariamente che sia tutto superficialità.
      In più penso che nessuno, in questo mondo, posso erigersi a giudice, meno che mai nelle piccole vicende personali.Se poi parliamo di vicende che riguardano tutti noi, cittadini del mondo, ben vengano giudizi, anatemi ed anche un po' di sana rabbia.

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    2. Ragazzi state calmi che ora non posso.
      Silvia, perché mai avrei dovuto cancellarti? Ci mancherebbe, guarda bene:)))

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    3. Ps: grazie Enzo. Tu che mi conosci a fondo e non hai bisogno di tante spiegazioni alle mie parole che lette bene sono più che chiare. Forse Siliva questa mattina è solo scesa giù dal letto col piede sbagliato;)

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    4. @Mariella. Figurati, ma non era una difesa di ufficio. Io so forse cose che Silvia ignora, per esempio che tu stai passando un momento poco brillante. Avrei dovuto far finta di non aver letto? E tu, mi avresti poi riconosciuto?

      @Silvia. Non c'era niente di acrimonioso nei tuoi confronti nella mia ripresa di tue parole, per altro niente affatto insultanti, solo distanti da una verità a me nota, tutto qui.
      La tua conoscenza è relativamente di breve tempo rispetto a quella con Mariella, ma io tengo molto alla tua frequenza perché tu sei una bella persona e perché credo di avere impostato il rapporto nel modo giusto. Quello di Mariella è certamente un post dedicato e come tale uno se ne dovrebbe distanziare, ma io ho l'abitudine di leggere oltre le righe e seguire un po' la mia fantasia, che non mi molla mai, ma credo che tu stessa te ne sia accorta, e di andarmene dove questa mi porta.

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    5. @Silvia.Mi sorge un dubbio, ovvero ci ripenso come i cornuti. Non credo sia possibile che tu alludessi al mio commento, visto che parli di post dove si è sparato a zero sul SUO mondo, di Mariella, cosa che io non ho fatto.
      E adesso mi capita di vedere che manca tutto: non c'è la replica di Silvia a Vincenzo, né la mia risposta. Tutte cose molto strane e mi chiedo perché siano state soppresse visto che si stava in un civilissimo dibattito tra persone intelligenti.
      Chi me lo vuole spiegare?

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    6. Ah ecco è tornato. Prodigi della tecnica del cavolozzo fritto. Mi scuso per aver supposto che qualcuno avesse eliminato parole assolutamente innocenti, ma non c'era più niente.
      Mi sono ricordato di quel che mi è capitato un paio di volte -Mariella se ne ricorda, Silvia ed io non ci conoscevamo ancora- e mi rallegro che qui sia tutto un altro clima.

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    7. @Enzo, non ho bisogno di alcuna difesa. Sono solo una persona imperfetta che annota e sente tutto il vuoto che la circonda. E quando dico circonda intendo anche attorno a se stessa. Perché vivo di dubbi e incertezze come tutti. Solo che sto bene attenta a non desiderare "troppo" e a vedere quello che c'è di buono nella cosa più semplice. E cerco di trarne beneficio. Mi basta un sorriso a volte.
      Cosa che tanti, troppi non considerano nemmeno. E arrancano cercando di arrivare all'impossibile per gonfiarsi fino a scoppiare.
      Io resto tra gli idealisti, anche se a volte cedo e cado.
      Ma poi si fa sempre in tempo a rialzarsi e a cercare di essere migliori. E se ci provo io, che sono una lenticchia, perché non ci si sforza un po' tutti di più per rimettercelo a posto sto mondo? Che abbiamo solo questo?

      Ps1: non ho cancellato nulla, ed è tutto a posto sul blog. Come sempre. Non dubitare che non ce ne è motivo.
      Ps2: io sto benissimo Enzo. Respiro e vado avanti. Non farmi passare per patetica.

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    8. @Silvia: ripeto che non ho cancellato nulla. Non capisco a cosa ti riferisci, qui sul mio blog è tutto a posto come sempre.
      Per quel che riguarda l'altrove, il confronto tra me e Francesco, anche se animato, non ha nulla a che fare con questo post. Che non è mirato, che era pronto per la pubblicazione da qualche giorno.
      Con Fra' ci conosciamo da tempo e non siamo nuovi a questi "vivaci" scambi di opinioni. Ci divertiamo. Aggiungo anche qui, che non ho granitiche certezze e nello specifico io stavo disquisendo riguardo una mio parere; se non sbaglio era condiviso da molti. Per cui, davvero non capisco il motivo per cui sei piombata a spada sguainata qui. Hai, credo, preso un bel granchio. Capita.
      Tutto quel parlare di "SUO mondo" post "dedicato" e pure di "invidia" mi ha fatto sorridere alla fine. Lontano milioni di anni luce da me.
      Tisana della sera insieme?

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    9. @Mariella. Ripeto. Non faccio difese di ufficio per chi non ne ha bisogno, perché si difende da sola. So che vivi un momento particolare, che rispetto. Certamente ognuno reagisce a modo proprio, io non sono te e tu non sei altro che te stessa. In fin dei conti io ho solo annotato di sapere che tu NON soffri di certe sindromi, perché ti conosco bene. La prossima volta mi asterrò dal fare commenti e non solleverò problemi. Promesso.

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    10. No Enzo, scusami se ti sono sembrata brusca. Non era mia intenzione. Tu puoi dire quello che vuoi qui. Non hai sollevato alcun problema tu. solo che, quando si tratta della mia vita privata, mi chiudo a riccio. E preferisco evitare qualsiasi commento in proposito. Come ho detto subito mi conosci bene. Un abbraccio grande.

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    11. Pare che la tisana abbia fatto effetto, visto il silenzio ;)

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  9. " Non trovano più le ali " ... verissimo ...
    Molto forte quello che hai scritto ed è stato bello fermarmi a leggere e rileggere
    grazie!
    un sorriso

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    1. Ciao Marinetta.
      Detto da una poetessa come te...
      Grazie e un abbraccio forte.

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  10. Speravo di essere riuscito a sfuggire alla tua vista d'aquila e invece hai appena fatto il mio ritratto. Spiccicato!
    .
    .
    .
    .
    Buona giornata!
    .
    .
    .
    ^___*

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  11. Acuta riflessione Mariella, mi piace questo tuo post.Complimenti
    Ti ringrazio della visita a presto
    Maurizio

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    1. Insomma, a quanto pare non scevra da mal interpretazioni.
      Un abbraccio Maurizio.

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  12. Sai cosa manca forse, Mariella? La capacità di apprezzare cosa si ha.
    E' giusto voler qualcosa di più e di meglio ma se fossimo capaci a guardare dentro e intorno a noi, forse potremmo inseguire i nostri "sogni", che a volte sono più pretese assurde che sogni, al passo tranquillo di una passeggiata e non a quello di corsa dei bersaglieri.
    Un bacione stella

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    1. Ecco la mia Pat, che dice una cosa sacrosanta.
      Da sognatrice a sognatrice: hai perfettamente ragione, basterebbe guardare con attenzione a quello che abbiamo per fare in modo che tutta l'insoddisfazione voli via.
      Un bacio grande a te, amica bella.

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    2. In ritardo ma contraccambio il bacio

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  13. Boh, ognuno avrà mancanze personali. Io ne ho molte, tra concrete, che mi impediscono una certa tranquillità, e "mentali" :D
    L'insicurezza nella società di oggi, le paure che ci vengono inculcate, l'ansia della vita che pare debba essere eterna e altre fobie, credo siano la molla che fa scattare l'insoddisfazione della quale parli. Per controllarla uno dei mezzi è lagnarsi a più non posso e comprare oggetti :P Mi pare che anche i sogni di molte persone siano in verità palliativi, come diceva Pat sarebbe meglio guardarsi dentro e non troppo o solo "fuori".
    Un abbraccio ^_^

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    1. Tu dici che si tratta di paure? Io penso che sia egoismo ed insicurezza.
      Trattenere sotto le proprie dita gli oggetti materiali che danno una blanda sicurezza. E poi accorgersi, che in realtà, non serve a nulla.
      Concordo sulla chiusa: accontentarsi di quello che si ha sarebbe il modo migliore per vivere senza arrovellarsi troppo.
      Io tendo ad accontentarmi, non ho più sogni impossibili e cerco di vedere il bello in quello che ho. Non sempre ci riesco ma almeno ci provo.
      Un abbraccio a te.

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  14. ...fa spavento chiedersi cosa ci manca... fa spavento vero.
    credo non sia ne semplice ne scontato avere a che fare con noi stessi, coi nostri bisogni e le nostre necessità, con le richieste che facciamo a noi stessi, e che spesse volte ci sovrastano in un modo che è difficile sostenere e sopperire...
    detto questo, io non mi chiedo troppo cosa mi manchi, ogni giorno lo vedo, me lo leggo dentro ed addosso... fa male, parecchio parecchio male

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    1. Cosa ci manca, nel senso del perché non riuscire ad accontentarsi di quello che abbiamo. Arrivati ad un punto della nostra vita che molti o alcuni dei nostri obiettivi si sono realizzati...
      Poi è chiaro, senza pretendere l'impossibile.
      E senza rimpiangere troppo ciò che non abbiamo avuto, nel limite del nostro essere umani. Lo so che è difficile, a volte impossibile. Basta nulla per farci pensare al perché noi no... ma questo è un altro discorso!
      Un abbraccio e un bacetto.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)