Di quattro cose avrei poi fatto senza:
amore, curiosità, lentiggini e dubbio.
Tre cose non potranno essere mai mie:
soddisfazione, invidia e champagne a sufficienza.
Tre cose avrò finché rimango in vita:
riso, speranza e un pugno nell'occhio.
Note biografiche e riflessioni
Dorothy (Dottie) Parker è stata tra le più grandi scrittrici e poetesse americane. Fu soprannominata la bad girl della letteratura e tale è rimasta per sempre. Fu geniale e sfrenata, spesso feroce e senza regole. All'inizio lavorò come pianista per guadagnarsi da vivere e pubblicò la sua prima poesia a vent'anni vendendola a Vanity Fair. Si definiva newyorchese senza confini e fu amatissima da un pubblico aristocratico che la incoronò quale "Regina dell'arguzia". Attraverso la sua poesia riusciva a colpire il mondo dorato che la circondava con ironia e una buona dose di cinismo, mettendone a fuoco le mancanze in maniera sottile e profonda. Ma non era meno dura con se stessa e il suo celebre Inventario ce ne dona un ritratto da leggere e rileggere senza sosta.