08 settembre 2012

Un lungo fine settimana di passione (Rossa)









Questa la pole del Gran Premio di Monza che si disputerà domani partenza ore 14,00:


1° HAMILTON
2° BUTTON
3° MASSA


10° ALONSO

Ora, a parte che diversamente dagli altri anni non lo seguirò da casa, spaparanzata in poltrona come faccio da molto tempo a questa parte, io non vedo l'ora che sia domani sera.

Quando smetterò di sentire quei dannati elicotteri che ormai da giovedì mattina continuano a sorvolarci sulla testa, con intervalli di 10 minuti circa.

Quando il traffico già congestionato sulla Valassina normalmente, non sarà più quel confuso trenino di automobili grazie al quale siamo felici di riuscire a raggiungere il nostro supermercato in 45 minuti invece che dei soliti 7.

Quando non vedrò i cartelli di parking assurdi, lungo ogni strada, che indicano posteggi improbabili sul Viale Delle Industrie e su Corso Milano, che oltre ad essere ricavati dentro le aree dei supermercati o all'esterno del palasport e ovunque possiate immaginare ci sia spazio, si sono  impossessati anche dei ridicoli spazi erbosi che appartengono alla comunità.



Autodromo Monza



Quando, entrare nel centro di Monza, non significherà più scavalcare orde di tifosi, adulti con la bava alla bocca, vestiti con le maglie e i cappellini del colore delle amate scuderie tirarsi dietro i loro bambini, che si fermano in ogni angolo e si ammassano per vedere le macchine dei loro sogni, parcheggiate lì dove non dovrebbero essere.
Quando il parco, nostro orgoglio, smetterà di essere un camping in balia di tutti.
Quando, non mi toccherà rinunciare anche al sacrosanto, piccolo aperitivo del sabato, perchè non troverei posto nemmeno se me lo affittassi tutto, il bar.
Idem a dirsi per ogni ristorante, pub o affini che si rispettino.
Anche Ammud del Kebab non ha pace in questi giorni ( tra l'altro il suo Kebab è di gran lunga migliore di tante pizzerie del luogo).

Noi cittadini, evitiamo la città in questi giorni, e migriamo verso luoghi più sereni.

In attesa che il circo con il suo baillame passi.
Dato che del circo possono essere contenti solo i commercianti e di questi tempi fa bene, lo capisco.

Io amo il Mondiale e sono ferrarista da sempre.
Quest'anno poi sono 90 anni dall'apertura del circuito di Monza, 1922-2012.
Ho visto il grandissimo Ayrton Senna (McLaren),  salire sullo scalino più alto del podio nel 90' e nel 92', se la memoria non mi inganna.
Poi le vittorie di Schumacher, che visto l'antipatia che provavo per il tedesco, non mi hanno mai permesso di esserne entusiasta e lui domani corre ancora.

Ma quello che mi mancherà di più come sempre, ogni anno, ogni maledetto Gran Premio, è sempre lui, per me il più grande di tutti, il sorridente canadese, di cui da adolescente  ero follemente innamorata, tutta colpa sua la mia passione per le corse.
Lui, la sua tuta e la sua macchina rossa.

Ciao Gilles.




Gilles Villeneuve

26 commenti:

  1. Ciao Mari!
    Anche tu la passione per la Rossa più' strepitosa in assoluto!! Io impazzivo per Ayrton Senna,non dimenticherò' mai quel terribile giorno,mi torna alla mente ogni volta che guardiamo la formula uno,come te destavo il tedesco che pilotava a meraviglia la Ferrari marchio Italiano senza saper parlare la nostra lingua in modo decente..tze!
    Un abbraccio cara Amica
    Bacio

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  2. Ciao Claudia.
    I ricordi che mi legano alla Rossa sono molto belli, ma alcuni terribili.
    Ero una ragazzina quando vidi morire sul circuito belga Gilles Villeneuve, che aveva contribuito con la sua grinta a fare in modo che una semplice curiosità divenisse passione.
    Io vedevo solo lui.
    Quel pomeriggio di prove lo ricordo tutto in bianco e nero, dal colore dello schermo, lo scontro, il volo che fece, la macchina che continuò la sua folle corsa da sola, ed io che pensavo, non è vero, con ci credo...
    Lui che era capace di imprese impossibili, e la morte l'aveva già sfiorata qualche anno prima, non c'era più.

    Per anni ho ricordato come fosse stato il giorno prima.
    Ho continuato ad amare la Rossa Ferrari, ma mai più nessuno è riuscito a regalarmi la gioia che mi dava quando correva, e la sua guida, veloce e spregiudicata.



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    1. Altro discorso è Schumacher.
      Mai sopportato.
      Per anni, sempre vittorioso sempre con quel sorriso ironico sul volto, come per dire io sono il migliore di tutti ( e del resto lo era), sempre con il tedesco in bocca.
      Per tutti gli anni che è stato in Ferrari, non ha mai risposto alle domande dei giornalisti in italiano, sempre in inglese o tedesco.
      Ora, che non è più in Ferrari, parla l'italiano quasi come me.
      Che rabbia, lo prenderei a sberle.

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  3. Per Ayrton, che ho ammirato moltissimo, invece, non posso fare altro che rinnovare la stima e il rispetto per il grande pilota che è stato.
    Questo piccolo brasiliano, mi piaceva molto.
    E anche in questo caso, mi ricordo esattamente dove ero e cosa stavo facendo quando venni a sapere della sua morte.
    Non stavo vedendo il GP ero con amici, una bella domenica di maggio.
    Lo seguivamo alla radio, eravamo in una baita in montagna.

    Per fortuna non stavo guardando, non avrei retto ad un'altra morte in diretta.

    Cara Claudia, è faticoso ma allo stesso tempo doveroso ricordarli.
    Per chi come noi ama le corse, sono stati talmente grandi che non sarà mai possibile dimenticarli.

    Ti abbraccio.

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  4. Cara Mary,

    non sono una tifosa della Formula Uno, ma Monza e il suo circuito sono un binomio inscindibile anche per me. Certo, posso immaginare cosa significhi vivere in una città invasa dall'orda dei tifosi ferraristi... ma l'immagine che spesso se ne ha, e cioè il centro tinto di rosso, è un'immagine che non smette di emozionare anche chi, come me, non ha una grande passione per i motori.

    Di tragedie sui circuiti se ne sono succedute tante. In Formula Uno, come nel Motomondiale. Spesso quando capita il peggio ci si interroga sui sistemi di sicurezza e sulla possibilità di evitare simili tragedie per quello che dovrebbe essere "solo" uno sport. Non sono un'esperta e nemmeno un'appassionata. So che ci sono persone che quel brivido dei 300 all'ora vale tutta una vita. Ma in cuor mio, vorrei davvero che tutto fosse sempre e solo una festa. Per lo sport e per gli sportivi.

    buona domenica

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    1. A me pare che Mariella facciaparte dell' orda.
      E che il suo fosse un efficace spaccato ironico su quelli che si lamentano sempre: e che vorrebbero la città come un dormitorio per pensionati.
      Chiaro che i problemi ci sono. Come le perplessità.
      Tuttavia ...
      Certo che avere un infimo complessino di liscio che suona all' oratorio ( vicinissimo casa) alla sagra del mio paese non è come avere Bruce he spara i suoi watt a S. Siro.

      Paolino Pap.

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    2. Effettivamente Rue, vederti scrivere di Formula Uno è come sentire me che scrivo di saponette: la forza evocativa è molto limitata.
      Manca il trasporto, la passione: e si sente.
      Così, “ sarebbe bello che fosse sempre una festa” sembra uno di quelle riflessioni retoriche e banali che ci si aspetta da chi non ha mota dimestichezza con lo scritto ( “tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole” ).
      Da porre sul piatto c'è pure la tua sbandata per twitter : mettila come vuoi ( basta leggere il tuo post) è chiaro che ti prende molto; e che ha deviato gran parte delle tue energie messe in precedenza qui.
      Probabilmente eccessive ( maggiore l' equilibrio attuale) : appunto per questo è spiccatamente percettibile la riduzione – in quanto stimoli – a vergare in codesto luogo.
      Pure il “ Papero “che ossessivamente ( tua, l' ossessione) sembrava non farti dormire sonni tranquilli sembra ( finalmente) messo in uno spazio più ridotto rispetto ai vari personaggi che affiorano dal luogo dove i caratteri stampati li devi contare.
      Poi magari mandi cento messaggi e ti metti a pari.
      Insomma: se una cosa costa 100 euro la puoi pagare con una banconota unica o con cento monete.
      Alla fine la sostanza non cambia.
      Cambierebbe acquistando oggetti che costano 10 .

      Paolino Pap

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    3. Ciao Manu, mi è chiaro che tu non sei tifosa di Formula Uno.
      Credo che, in passato, non abbiamo mai toccato questo argomento.
      Solo perchè io già vi stresso troppo con la mia fissazione per il calcio. Ma parlerei per ore di Formula Uno e di ciclismo.
      Diciamo che vedo rosso, solo sulla pista.
      Per il resto si sa, che colori amo.
      Non avevo alcuna intenzione polemica, ma ero scherzosa, a tratti ironica, come giustamente ha inteso Paolino.
      Monza è una città sempre molto viva.
      A parte questi giorni in cui diventa frenetica.
      Quando non ci abitavo, facevo parte di quella schiera "bavosa" di tifosi che andava in giro con il cappellino e si fermava ad ogni angolo per scrutare ogni parte delle macchine, abitacolo compreso.
      Sono abbastanza lontana dal circuito da non dovere essere "scossa" dai rombi dei motori, che iniziano a farsi sentire venerdì.
      E per il supermercato, mi ricordo solo di cambiare strada per non rimanere imbottigliata.
      All'aperitivo posso rinunciare non me ne può impippare di meno.
      L'unica cosa che non sopporto è come i tifosi riducono il parco. Ma questa è mancanza di rispetto per un luogo che essendo pubblico è anche tuo.
      Potremmo aprire una parentesi gigantesca sullo strano caso di come gli italiani intendano il proprio e il comune.
      Due universi paralleli.
      Insomma, una settimana scarsa all'anno ci puo' stare se questo serve anche a fornire alle casse comunali soldini che servono per incentivare e migliorare i servizi di Monza e Brianza.
      Per quel che riguarda la sicurezza purtroppo non ne avremo mai abbastanza in questo sport e ti assicuro che negli anni è migliorata molto.
      Ma quando si sfiorano le alte velocità che sia macchina o moto, si mette in preventivo che qualcosa di tragico possa succedere.
      I piloti lo sanno, convivono con quest'ombra.
      Noi tifosi sì, che vorremmo fosse sempre una festa.
      Ma purtroppo non accade sempre.
      Un bacio grande.

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    4. Infatti Pap, io non riesco nemmeno a sopportare tutte quelle critiche dei vippissimi che vivono nei pressi del Meazza e che ogni anno si lamentano dei decibel.
      Per colpa loro il Boss da te citato ha evitato Milano per qualche anno per le multe prese a proposito del "muro del suono" e dell'orario, per poi tornarci quest'anno in pompa magna e spaccando i "maroni" alla grande con un concerto che è durato quasi quattro ore, così si fa!

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    5. Quanto mi mancavano le rimbeccate del Papero! Posso dirlo senza scatenare la gelosia della Veru? O della tua, Mary? ghghghghghhgghgh

      E' vero, il tema non mi appassiona. Nel senso che non sono una sportiva. O forse, lo sono, ma giusto perché mi sento vicina allo spirito che dovrebbe animare la competizione, così come riassunto dalla celeberrima massima di Pierre de Coubertin ("L'importante non è vincere, ma partecipare con spirito vincente").
      Per il resto, posso assicurarti che non ho ancora trovato la giusta misura per i miei pensieri: spesso troppo prolissi per i 140 caratteri di un Tweet; altre volte, troppo sintetici e quasi banali se lasciati in calce ad un post.
      Che vuoi farci? Io non partecipo ad una gara di scrittura. L'ho detto e l'ho ribadito in più di un'occasione, soprattutto a te, pennivendolo dal dorso piumato e dal becco starnazzante. E da soggetto limitato quale sono, fatico già a seguire il consiglio di Catone: "Rem tene, verba sequentur (abbi ben chiaro il contenuto, e le parole verranno da sé)". Forse perché i miei neuroni si affaticano troppo a rincorrere gli argomenti di cui scrivere. E ci si deve accontentare di quello che rimane per la forma. Che vuoi, mi hanno fatta così ghghghghghhgg

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    6. Ciao Manu, le rimbeccate con Pap mancavano anche a me ghghghghghhghghghghgh!

      Buona serata cara!

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  5. Ciao, concittadina :-D, non potevo non lasciarti un commento dopo esser capitato qui per caso proprio oggi...
    Hai ragione, Monza nella settimana del GP è decisamente irritante per chi ci debba vivere e lavorare; però almeno qui da me gli elicotteri non si sentono...
    La F1 non la seguo più da anni, da quando cioè i campionati si vincono tutti a tavolino piuttosto che in pista. Ne ero appassionato ai tempi di Stewart, Fittipaldi, Lauda, Senna, Prost ed altri grandissimi...
    Lieto della conoscenza, un sorriso, tuo
    Cosimo Piovasco di Rondò

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  6. Ciao Cosimo benvenuto!
    Guarda, che anche io ti ho scoperto oggi girovagando e sei già entrato nella lista dei miei preferiti!
    Ero scherzosa nel post a tratti ironica, ma forse perchè come te sono abbastanza lontana e dopotutto questa febbre mi piace.
    Gli elicotteri però, li sento eccome, si parte il giovedì, poi incrementano i loro giretti il venerdì e sabato, per arrivare al massimo 1 ogni minuto la domenica.
    Ma ce ne siamo fatti una ragione, suvvia.
    Questa tua idea sui campionati che si vincono a tavolino, mi piacerebbe approfondirla.
    Sarò un'ingenua, ma oggi ho visto correre sul circuito che preferisco, un giovane messicano, nuovo contratto Ferrari, che per qualche attimo mi ha fatto rivedere la guida che ho amato di più al mondo, quella di Gil.
    Sergio Perez.
    Resto speranzosa per il futuro.

    Un abbraccio e a presto.

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    1. Beh... le ultime volte che seguii il campionato di F1 capitava spesso che qualcuno vincesse la domenica, fosse squalificato per presunte irregolarità costruttive il lunedì, facesse ricorso in settimana, fosse riammesso la settimana dopo... salvo poi il controricorso della squadra avversaria, e via così con 'sto balletto grottesco...
      I dettagli non li ricordo, ricordo però benissimo di essermi stufato; e poi sinceramente non ho più trovati campioni per cui valesse la pena di fare il tifo... Schumacher era antipatico come pochi, ma almeno era un campione; gli altri? Hamilton l'ho trovato subito insopportabile dalla prima stagione; Alonso peggio che andar di notte... Button? Vettel? Naaa!
      L'unico per cui ho provata simpatia ultimamente è stato Felipe Massa... ma è più sfigato di Fantozzi! mi venivano i nervi a guardarlo correre e vedergliene capitare sempre una...
      Insomma, spero di essermi spiegato.
      Baci, tuo
      Cosimo

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    2. Su quanto dici non posso che essere d'accordo, Cosimo. Dopo l'addio di Schumacher alla Ferrari e il suo temporaneo addio alle corse (giusto il tempo che si rendesse conto di non farcela a fare pubblicità per tutta la vita per cercare di avere gli stessi introiti di una volta) c'è stato il cosiddetto periodo buio.
      Dove forze oscure ( manovre ecclestiane vs briatoriane le chiamerei per essere più chiari) manovrarono alcune gare e soprattutto diedero un bel giro di vite con nuove regole, alquanto disturbanti.
      Abbiamo avuto campionati minori, ma ora sembra che sia tornata la bonaccia.
      Non sopporto Hamilton e Vettel, pochissimo Button, ma lo spagnolo mi piace.
      Fernando Alonso mi piaceva già dai tempi della McLaren. E bravo, veloce, corretto, simpatico.
      Ha fatto breccia nel cuore dei tifosi, e anche ieri ne ha dato prova, si sente parte del gruppo, e il piccolo spettacolino dato a favore dei tifosi quando ha preso la camera e ha filmato, ha mandato in visibilio tutti.
      Certo è uno che corre anche per soldi, ma quello lo fanno tutti, ha dalla sua la capacità di essere parte della squadra.
      Non è poco.
      Poi, se vuoi guarda le prossime gare e osserva Perez che poi ne riparliamo.
      Su Felipe non mi pronuncio, perchè sarebbe come sparare sulla croce rossa.

      Abbraccio e a presto.


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    3. Ai tempi della Renault Alonso non dispiaceva neppure a me, poi mi sembra si sia montata la testa; basta ricordare le inguardabili scene di gelosia con Hamilton in McLaren...
      Perez non lo conosco, ne sento dire bene in giro; ma ce ne sono state tante, di giovani promesse bruciate nello spazio di una stagione o due...
      Baci, tuo
      Cosimo

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    4. Sì con Hamilton dava spettacolo ghghghghghhghghghgh!
      Con Felipe invece tutto liscio!

      Vedremo Cosimo con Perez, vedremo.

      Buona serata e a presto.

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  7. Nuovi ospiti?
    Be' , ci si aspettava – visto il tema del post – la visita del Cavallino Rampante: ed invece, che rampèga, è arrivato un personaggio del Barone.
    Cosimo: avevo circa la sua età , 12 anni , quando , con occhi di ragazzino, vissi stagioni memorabili di Formula Uno. Inevitabile, per una certa generazione, quando ( in generale) si affronta questo tema , ricordare l' antipatia vincente di Schumacher, l' automobile di Senna immota a Monza, le irrequiete galoppate in Rosso di Villeneuve; ma scorrendo appena dietro ( grazie Doc, la macchina del tempo! ) atterriamo nel cammin di mezzo degli anni 70: Niki Lauda in Ferrari vinceva il campionato; e l' anno dopo, sulle stesse orme, fu bruscamente fermato sul circuito germanico del Nurburgring.
    Indimenticabili le cicatrici del fuoco.
    Erano gli anni delle Brabham, delle Lotus, delle March, delle Williams, Della Wolf, dell' incredibile Tyrrel blu a sei ruote.
    Elettronica ridotta; ed i piloti facevano maggiormente la differenza : Regazzoni, Andretti, Hunt , Fittipaldi, Peterson, Schekter …Lella Lombardi, donna.
    Mi vedo là, emulo , a maneggiare splendidi modellini in scala, posati a terra e lanciati , calibrando, per farli correre in cortile ( il cortile di Monza) – sfidando gli amici – su circuiti tracciati con il gesso, mattoni a far da sponda nelle curve più secche, scatole di scarpe a far da box di partenza: wroooommm , wrooooommmm, wroommmmm -m-m-m-mmm...
    Semaforo rosso ... verde... viaaaaa!

    Paolino Paperino

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    1. Io ho qualche anno in più, quindi ricordo con ancora maggior simpatia lo scozzese volante Jackie Stewart, lo sfortunato Jochen Rindt campione alla memoria, e altri di quel periodo...

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  8. I nuovi ospiti sono sempre un motivo di gioia, come i vecchi amici di blog che tornano a trovarmi.
    La stagione che tu ricordi è più o meno la mia. Quella che mi ha appassionato e mi ha legato moltissimo alla Formula Uno.
    Ma ricordo molto bene anche Niki Lauda e il suo terribile incidente e ogni volta, che come ieri, mi si para dinnanzi con quella parte del volto con inciso a fuoco quel momento per sempre, mi chiedo quanta forza debba avere un uomo per riuscire ad affrontare e superare questo.
    Per non parlare di Zanardi e il suo grande coraggio di rimettersi in gioco.
    Qualcosa di Fittipaldi, Regazzoni e Andretti me la ricordo, ma è lieve, tutta in bianco e nero.
    I colori della mia infanzia.

    Ma tu Papero, ce l'avevi la pista della Polistyl con quelle dannate macchinine che si rovesciavano sempre?

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    1. Per non fare rovesciare le macchinine bisognava smontarle e inserire all' interno un piombo da pesca: diventavano più pesanti guadagnando in stabilità.
      Trucchi del mestiere.

      Paolino Paperino.

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    2. Averlo saputo allora Papero, sai come mi giravano ad elica?
      La mia crollava immediatamente tanta la forza che ci mettevo per farla partire...

      Ma ora imparato il trucco del mestiere, quando sarà il momento farò gare incredibili con K2!

      Ma le vendono ancora quelle piste?

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  9. Non sono una grande appassionata di Formula1, ma mio marito sì e così ogni tanto penso, ma solo penso, di fargli una sorpresa regalandogli dei biglietti per il circuito di Monza, ma poi visito il sito, vedo i prezzi e demordo. Ricordo però che nel 2009 mi son trovata a Monza perchè avevo promesso che sarei andata a trovare una certa persona per una sua ricorrenza ed in quella circostanza assaporammo l'aria del rombo, anche i continui elicotteri piacevano a mio marito, anche solo sapere di essere vicino a all'autodromo gli metteva gioia. Quella mattina ci siamo goduti una bella passeggiata, un aperitivo in tutta tranquillità, lo spettacolo di composizioni artistiche di una fiorista dove "qualcuno" fece acquisti ed alle 14 precise a casa davanti allo schermo...così vicini eppure non abbastanza. Così rumorosi ma non abbastanza da non farci godere una spendida mattina.
    Per quanto riguarda le simpatie o antipatie non le ho mai provate Schumy ci ha fatto vincere parecchie gare, obiettivo raggiunto; Massa non serve a molto, mandatelo via!

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  10. Ciao Ai!
    Prima o poi vedrai riusciremo a regalare a tuo marito una giornata indimenticabile, qualcosa è già arrivata se non ricordo male.
    Massa serve come punching ball per Alonso quando gli scappa la mosca al naso, oppure quando bisogna pensare anche alla classifica costruttori, come è successo ieri.


    BACI

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  11. Io sono tutta moto invece.
    Non importa siano Motogp o Superbike (che tra l'altro quest'anno a Monza ha avuto non pochi problemi... una corsa annullata e una fatta a metà... ma dall'acqua che si vedeva sulla pista, sembravano hovercraft, altro che moto!!!).
    Ma la passione vera non ce l'ho: è passione di riflesso, legata al mio lui che invece non si perderebbe un Gran Premio di moto. È capace di svegliarsi di notte per seguirli, quando si corrono dall'altra parte del mondo, perché "vederli in differita non è la stessa cosa". E io dietro.
    Ho visto in diretta la morte di un ragazzo di 24 anni, quasi un anno fa a Sepang. Il Sic era uno spettacolo tutto. Quella testa matta di ricci, quella spontaneità e quella parlata, quel sorriso.
    Domenica si corre a Misano. Gli hanno intitolato il circuito: sarà un weekend emozionante.
    Anche solo dal divano.

    Arnika

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  12. C'è un gran bell'articolo su Sic, questa settimana su VF.
    Sono sicura che apprezzerai.

    Bacio grande.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)