La memoria è il nostro tesoro. Racchiusi nel profondo della nostra anima come in un scrigno prezioso, ci sono tutti i nostri ricordi.
Belli e brutti, di sereno e tempesta.
Come pioggia improvvisa a volte ci inzuppano tutti senza che sia possibile trovare riparo.
Noi guardiamo in alto e poi proviamo a chiudere gli occhi: ma loro sono lì, impossibile fuggire.
Io li lascio scorrere random perché di tale bellezza vorrei morire.
Le conchiglie sulla spiaggia erano numerose, passavamo intere mattinate a raccoglierle e a posarle in quei bei secchielli colorati e splendenti.
Le palette e le formine a fare castelli.
Alcuni venivano su come la cattedrale di Barcellona; guglie improbabili che si allungavano fino al cielo.
E poi, come gioielli li arricchivamo con i tesori trovati al mattino presto lungo la battigia.
I colori più belli, le traslucenze misteriose, la madreperla improbabile.
Felici coinvolgevamo gli adulti che venissero ad applaudire i nostri piccoli sogni da futuri architetti.
Il mondo lo avremmo dovuto cambiare, saremmo bastati noi e la nostra fantasia.
Poi c'era il bagno, al quale anelavamo dal mattino presto.
Le ore della digestione subita come una condanna, ticchettavano lente. La colazione era smaltita intorno alle 11,00 se le nostre mamme erano clementi.
A quell'ora eravamo tutti in fila ad aspettare il via come fossimo alla maratona: in partenza.
Ci lanciavamo con urla ridicole, baruffe accese di schizzi d'acqua. Risate e rincorse goffe.
Tra tutti c'era qualcuno che non aveva ancora provato a lanciarsi senza braccioli.
Il mare in tutta la sua trasparenza poteva nascondere il male a pochi passi dalla spiaggia.
Eravamo combattuti, provare oppure no, la gioia era mista a sgomento. Fare quel passo?
Un papà colse il desiderio e allo stesso tempo il timore e allora prese in braccio il suo tesoro e lo condusse con sè.
Gli altri dietro a fare da sponda.
Per qualche giorno ci furono lezioni di nuoto a cui ci abituammo.
Poi venne il momento del tuffo nel mare, perché si era pronti.
Ingoiammo acqua che fece lacrimare occhi e stringere i polmoni. Ma come nella vita così nel mare la necessità ti fa dimenticare le difficoltà e le paure.
Qualche bracciata allontanò ogni remore.
Divenimmo provetti pesciolini. Ci furono gare, vinte e perse e ancora tante risate. Tanti tuffi forti di spalle potenti.
Quel papà che decise il momento restò un eroe. Ma era il mio e ne fui persino gelosa.
Cosa che con il tempo non è passata mai.
Di orgoglio e di amore è questo scritto.
Grazie papà lungo la striscia del tempo la tua bimba ti amerà sempre con forza e controvento.
Buona festa del papà agli eroi quotidiani dei bambini di tutto mondo.
Auguri a tutti i papà ma soprattutto al nostro super eroe.
RispondiEliminaBaci Mariella!
Il nostro papà, un eroe imperfetto per tutte le occasioni!
EliminaBacio a te.
Pia, il tuo post è uno straordinario spaccato di vita intriso di sentimento e gratitudine, grazie, e dunque evviva a tutti i papà. Buon inizio di settimana.
RispondiEliminasinforosa
Ciao Sinforosa,
Eliminason Mariella ma ti capisco, essendo Pia ed io sorelle, un po' di confusione la causiamo:-)
Grazie di cuore.
Un abbraccio a te.
Che nostalgia il mare dell'infanzia! Mio padre mi sollevava e mi faceva fare i tuffi,oggi non c'è, ma grazie al tuo post ho recuperato un mio prezioso ricordo!
RispondiEliminaChe io ti abbia regalato un bel ricordo in questa occasione, è qualcosa che mi procura profonda gioia.
Eliminabacio bella Sara.
Mi è piaciuto molto il parallelismo: "memoria = tesoro", che ho collegato immediatamente a questo, visto il tema del tuo post: "tesoro nascosto sotto le onde del mare". Un bellissimo post per la festa del papà, mi hai trasmesso quelle emozioni che hai provato nello scriverlo, nel ricordare questo momento importante della tua vita.
RispondiEliminaAuguri al tuo papà e auguri a tutti i papà :)
"In fondo al mar, in fondo al mar..."
EliminaSai, il mare è il mio elemento; sicuramente la spinta che mi diede mio padre allora, mi fece realizzare che lo sarebbe stato per sempre.
Tempo fa avevo già raccontato questo episodio in maniera diversa.
Ora è venuto così spontaneo e mi fa piacere essere riuscita a trasmettere le emozioni di un tempo, con le mie parole.
Un abbraccio e grazie.
Auguri ai papà, quelli che lasciano un seme d'amore, di giusta severità, di tenera protezione ma anche di spinta verso la vita nel cuore dei loro bambini che germoglia nuovamente ogni primavera.
RispondiEliminaMolto dolce il tuo ricordo, cara Mariella. Grazie per averlo voluto condividere! Mi è parso di vedere le scene tra gli spruzzi, la sabbia e le conchiglie... Meraviglioso.
Io al mio papà, che è venuto a mancare 9 anni fa, devo la passione per la lettura , la scrittura e la musica.
Un bacio grande!
Una frase che amo molto ripetere è questo aforisma di Frank Clark:
Elimina"la cosa più importante che i genitori possano insegnare ai loro figli è come cavarsela senza di loro".
Renderli indipendenti e lasciare che percorrano la loro vita grazie a ciò che hanno imparato crescendo.
I bravi genitori mostrano la strada con i loro comportamenti, trasmettono passioni, lasciano onestà e ricchezza di intenti.
Noi raccogliamo questo tesoro e se siamo bravi par loro, riusciamo a trasmetterlo a chi verrà dopo.
Difficile, non impossibile.
Tuo padre è stato sicuramente un altro super-eroe quotidiano.
Se guardo attraverso quello che conosco di sua figlia, ha fatto indubbiamente un buon lavoro.
Ti abbraccio forte.
Il tuo papà lo ha fatto; l'ho fatto anch'io. Anch'io ho portato al largo un culetto palpitante di paura, che poi non voleva più uscire dall'acqua. E l'ho fatto tre volte. Per Federico non c'è stato bisogno: mai visto un ragazzino di tre anni così incosciente -non solo coraggio, ma tanta incoscienza- da farmi stare col fiato sospeso, e col mare Tirreno quando c'è vento e onde non si scherza, soprattutto la spiaggia di Sant'Agostino, tra Civitavecchia e Taquinia, piena di gorghi e di risucchi velenosi. E lui a tuffarsi dove non si vedeva il fondo e pagaiare con le sue lunghe braccia e bere e paura niente! Ti dico, incoscienza pura e io a mollo lì vicino anche se dopo un po' mi giravano, con Alessandro che mi gridava "piglialo per i capelli, che aspetti?" E quando lo agguanto io a questo? Quante figure del caciocavallo mi ha fatto fare? Mille. Più o meno quelle che gli fa fare adesso suo figlio, Fabio, l'ultimo maschio Iacoponi. Vincè, volevi la bicicletta? Allora pedala.
RispondiEliminaDai, Mariella, è una bellezza fare il papà.
Sai cosa penso spesso, ogni volta che ti leggo o ti sento?
EliminaChe tu e mio padre sareste andati molto d'accordo. Ci sono parecchie similitudini, di carattere ad esempio ;-)
E anche di esperienza di vita, tanti figli, tanti problemi, sempre in salita.
Io ero tremenda da bambina, come puoi ben immaginare.
Amavo l'acqua ma allo stesso tempo ne avevo timore per cui, per parecchio tempo mi rifiutai categoricamente di lasciare i braccioli; allora un giorno mio padre mi prese e mi trascinò in acqua.
Mi mise a galleggiare ed io sentivo la sua mano sotto la mia schiena. Mi abbandonai all'abbraccio del mare fino a quando dimenticai dove fosse.
Quando mi resi conto di dov'ero, mio padre era poco lontano da me e rideva.
Poi mi prese e mi fece fare un tuffo.
Come ho raccontato, bevvi tanta di quell'acqua ahahah
Se amo il mare e soprattutto se amo spingermi fino a dove è possibile pure nella vita, lo devo a lui. Gran nuotatore, per anni abbiamo fatto gare fino ad arrivare a scogli lontani.
Ancora adesso lo facciamo, lì sul mare adriatico. Poi lui ci prova anche con mia mamma che è sempre recalcitrante ahahah
Non è facile essere genitori e papà, ma hai ragione, è una bellezza.
La mia generazione non è stata mai la generazione dei "vigliacchi", checché ne dicano, ma dei senza paura per se stessi e di vera fifa blu per i figli, perché conoscevamo i pericoli ed i casini dove i marmocchi si cacciano da soli. Mio padre poche volte poté dedicare a me il tempo che io ho dedicato ai miei mocciosi e mocciose, aveva lavoro fin sopra alla testa in banca. Allora ogni sera tiravano i conti all'ultima lira e se mancavano 100 lire o ne avanzavano 20 dovevani rifar tutto da capo. Al venerdì non rincasava MAI prima delle 23, con mamma immusonita come i muli.
EliminaSolo alla domenica veniva al mare con noi, perché impiegava il sabato per le sue fotografie.
Era un grande nuotatore. Io cisba, mai nuotato. Avevo 5 anni e lui mi portò all'antemurale, dove escono ed entrano le navi, fondale di almeno 30 metri. In acqua tre o quattro barche e tutti i suoi amici. "Ciao Amlè, te sei portato er pargolo? Faje pià un po' de sole, pora creatura" E lui mi lasciò in mutandine. "Mamma non vuole" dissi io "E noi non glielo diciamo." Si spogliò anche lui che sotto aveva il costume, poi mi afferrò per braccia e gambe e mi scaraventò in acqua, un volo di minimo dieci metri, poi saltò dentro lui, che era un grande nuotatore. I suoi amici in acqua aspettavano già pronti. "Muovi le mani, muovi le gambe, fa come il cagnoletto". Morale: fosse stato per me non sarei più uscito fuori quel giorno. Questa fu la mia iniziazione col mare. A casa la mia boccaccia non riuscì a rimanere chiusa e mamma credo che se lo mangiasse vivo!
Con le due bambine non sono stato così energico; con Alessandro sì; con Federico non ce ne fu bisogno. Mariè, che bellezza: vorrei tornare indietro tanto assai, altro che storie.
Eh, quattro gioielli pure tu😉
EliminaIl papà è il primo uomo nella storia di una donna e quindi tutto passa da questa relazione e da come è vissuta. Il mio papà ha sbagliato e ha fatto cose giuste, ma in fondo è una persona e si sa che il mestiere di genitore non lo insegna nessuno. So' che quando morirà mi mancherà da morire e non credo di essere preparata a questo dolore, quindi spero che accada tra molto tempo e darmi il tempo di viverla come sia giusto.
RispondiEliminaNello stesso tempo penso spesso al mio padre celeste che è in cielo. Come sua figlia spesso lo faccio arrabbiare o lo deludo e quindi ci parlo per avere un minimo di relazione. Spesso mi risponde e avendo avuto la certezza del suo amore spesso mi aiuta ad affrontare molte cose abbastanza dure della mia vita.
Concordo su tutto.
EliminaIl papà è il nostro primo amore, su questo non ci sono dubbi. È imperfetto come tutti e commette molti sbagli. Ma, come dici tu, nessuno ha la bacchetta magica e fare il genitore non è un mestiere che si può imparare da qualcun altro, ma è un percorso quotidiano molto difficile.
l'importante è quello che di buono ci ha trasmesso. Le delusioni si cancellano se poi il senso della vita lo abbiamo appreso bene grazie a lui.
Come ti capisco, se penso che i miei sono anziani e pieni di acciacchi mi viene un nodo allo stomaco. Ma non voglio pensare a cosa succederà. Vedo solo l'adesso e l'ora. Posso ancora godermeli e mi basta.
Sulla questione del padre celeste, penso e credo fortemente che chi sta lassù veda molto bene nei nostri cuori. Sbagliamo come tutti ,ma in tutta sincerità, ritengo che essendo una brava persona lui sia abbastanza soddisfatto.
Credere in qualcosa o in qualcuno ci rende in ogni caso migliori e pronti a superare molti scogli duri.
Un abbraccio.
Bellissimo post per ricordare questa festa|
RispondiEliminaMi fa piacere ti sia piaciuto!
EliminaScritto di getto sull'onda delle emozioni dettate dai ricordi.
Abbraccio Daniele e grazie.
Grandissimo post, un amore al di là del tempo, un ricordo indelebile^^
RispondiEliminaMoz-
Quale amore dura tutta la vita se non quello che hai nei confronti di chi ti ha voluto,cresciuto e protetto ogni giorno e che lo farà per sempre?
EliminaCerto, sono stata molto fortunata...
Grazie Miki.
Che dolcezza questo post, Mari!
RispondiEliminaRicordi che fan bene al cuore.
Bacio e auguri a tutti i papà
Eh, anche tu hai avuto uno splendido papà.
EliminaGrazie di cuore.
Un abbraccio a te.
Ho pochi ricordi di mio papà, nei miei primi anni di vita. Certo però che sono i ricordi, bellissimi ma anche bruttissimi, più intensi che ho.
RispondiEliminaQuesta è la seconda “festa del papà” che vivo senza il mio mattacchione. Sul più bello che l’avevo compreso e perdonato se ne è volato via.
Quanto mi manca, quanto lo amo!
È proprio vero che alla fine rimane solo un mare di amore.Che dico mare, immensità.
Bacione
Caro Nick, è una delle leggi non scritte della vita.
EliminaPassiamo la maggior parte del tempo a dissentire, contraddire, ostacolare i nostri genitori.
Poi succede che all'improvviso cresciamo e comprendiamo che tutta quella lotta ci ha fatto perdere solo un sacco di tempo.
E allora, come dici tu, se quello che rimane è poco, subentra l'amore. Che durerà per sempre, anche se saremo lontani.
Proprio a questo servono i ricordi, a cementare tutto quel tesoro.
Bacio a te.
dolcissimo questo post!
RispondiEliminaGrazie Luisa!
EliminaChe bel post !! Auguri a tutti i papà, anche se la loro festa era ieri. Il mio papà c'è ancora e compirà ben 95 anni. E' tutto acciaccato ma lucido . E' stato un gran lavoratore, faceva l'idraulico a Milano. Un saluto.
RispondiEliminaGrazie Mirtillo. Il mio ne ha quasi 85. La nostra roccia. Due infarti e tanta voglia di vivere...
EliminaMio padre è stato capotreno e mi ha fatto visitare quasi tutto il centro sud.
Ti abbraccio.
Un grandissimo post!
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Grazie Vincenzo.
EliminaBuona serata!
Mariella, molto bello questo ricordo del tuo papà. mi ha commossa. ho anch'io un grande e affettuoso ricordo del mio papà.
RispondiEliminaRitornerò per leggere anche i commenti.
Un abbraccio
Nou
Grazie Nou.
EliminaRicordi molto belli, ma anche meno piacevole eh. La vita no?
Un abbraccio a te.
PS: Tutto bene cara?
Eliminagrazie, grazie di cuore e poi lo facemmo volentieri per afrancarci dai nostri di ricordi che al meglio, per i più fortunati, avvenivano nelle colonie marine estive organizzate dai dopolavori
RispondiEliminaDai, che mi hai fatto ricordare, le colonie dei dopolavori.
EliminaPensa che io ci sarei voluta andare ma mio padre non volle mai...
Leggo sempre di esperienze fantastiche di figli e papà. Mi sarebbe piaciuto fare il papà, perlomeno mettermi in gioco. Il destino non ha voluto (probabilmente un destino che ci vede lungo...visto che zio birbante che sono...), ma il rammarico resta, il rimpianto fa capolino, e allora mi sfogo da eterno figlio.. ;)
RispondiEliminaMumble mumble...
EliminaFiglia eterna pure io, qualche frugoletto mi sarebbe piaciuto tanto ma la vita ha deciso che no.
Se vuoi ti racconto qualche episodio meno piacevole, tipo quando mio padre mi costringeva a studiare matematica con lui (per un periodo insegnò alle superiori) io la odiavo con tutte le mie forze. Ed erano momenti durissimi.
Qualcosa però devo aver pur imparato visto il mestiere che faccio adesso :-)