28 febbraio 2015

LORENZO 2015 CC.





LORENZO 2015 CC foto privata Mariella S.

CD 1

1) C'è ancora un margine per cominciare a vivere -L'Alba;
2) Silenzia il cellulare che non ti serve a niente - Sabato;
3) E finchè c'è una musica che gira - Tutto Acceso;
4) E poi c'è questa cosa che mi carica si chiama musica - Musica;
5) Quella canzone che sembra sempre che parli di noi - Le Storie Vere;
6) Non è l'apparenza  ma l'apparizione che ti fa risplendere qui davanti a me - Ragazza Magica;
7) Istanti come un viaggio in moto in due - L'Estate Addosso;
8) Che non finisce mai anche se te ne vai - Gli Immortali;
9) Non è mica vero che tristezza ed allegria sono distribuite in modo uguale - Pieno di Vita;
10) Quando tutti i figli sopravviveranno ai babbi e alle mamme  - Il Mondo e Tuo (Stasera);
11) Questo è un grande giorno da vivere senza limiti senza fiato - E' la Scienza Bellezza;
12) Fammi vivere la vita fino all'ultimo secondo - L'Astronauta;
13) Non vergognarti mai di un dono ricevuto - Libera;
14) L'amore dato non ritorna a posto ma resta in giro - Il Cielo Immenso;
15) La vita capita che a volte arranca - Caravan Story;
16)Io sono pazzo di te bellissima selvatica vestita da signora - Con Uno Sguardo;
17) Il potere che hanno le idee che qualcuno ha piantato - Perché Tu Ci Sei;
18) So che perderò ogni cosa che io non difenderò - Insieme;

CD2

1) Ho già pronto un piano B - Melagioco;
2) E con un'ala a testa siamo volati via - Il Vento degli Innamorati;
3) Come niente più del Caos può essere preciso - Un Bene dell'Anima;
4) Non c'è nemmeno il tempo per riflettere - Si Alza il Vento;
5) La promessa di un piatto pieno - Una Scintilla;
6) Eppure milioni di serrature non riescono a tenermi chiuso il cuore - E Non Hai Visto Ancora Niente;
7) Nessuna distanza ci terrà lontani - La Boheme;
8) Più rischio più mi spezzo più mi sento intero - All The People;
9) Liberi tutti sulla terra leggeri - Fondamentale;
10) Le storie d'amore prendono pieghe improbabili - Il Riparo;
11) In equilibrio vado - Gravity;
12) Il mio posto è nel mondo tra le voci della gente, partirò - 7 Miliardi;



Non aggiungo altre parole alle sue. Ad ogni passo mio un passo suo. Le sue lunghe gambe e e gli anni '80,'90, 2.0. Poi il quotidiano, la mia vita e la sua descritte qui e qui.


Lorenzo bentornato, avevo altri mondi da attraversare  in tua compagnia. La  musica, il massimo comune denominatore. Ed io partirò con te, tra le voci della gente...



Foto privata di Mariella S.

 la mia preferita at the moment:




21 febbraio 2015

Avere vent'anni.







Foto privata di Mariella S.


Se stasera ti scrivo è perché per caso ti ho ritrovato in fondo ad  un cassetto.
Sai,  sto ancora mettendo a posto gli scatoloni dell'ultimo trasloco.
Chissà se avresti avuto testa  di pensare ad una casa e ad uno spostamento...
Che comportasse ben di più di  portare via con sè abbastanza cose da riempirci una borsa e  qualche paio di scarpe; sì eri maniaca anche a vent'anni.
I tuoi libri. I preferiti  che ti sono rimasti addosso incollati con il bostik.
Era così facile per te muoverti.
Passavi i fine settimana a casa di amiche o di qualcuno molto più che amico.
In giro per la Milano che piano piano andavi scoprendo.
Il tuo grande amore.
Oppure via, verso le montagne vicine, i laghi e qualche volta pure il mare.
Una compagnia di spostati e  incorreggibili cialtroni.
Pronti allo scherzo e alle risate. 
Anche a scapito di qualcun altro. Un branco ridanciano però; non violento.
Il lavoro era la moneta di scambio per il divertimento.
Avresti dovuto pure studiare. Si capisce dal sorriso che pensavi ad altro?
All'orizzonte il mondo intero. Pensavi che niente e nessuno avrebbe potuto limitare la tua sete di libertà e l'entusiasmo assoluto che mettevi in ogni cosa in cui ti applicavi.
Bevevi alla fonte del futuro.
Era un miraggio?
No, era VITA.

La vita che ti eri scelta per i tuoi vent'anni e che ti regalavi ogni singolo giorno.
Mi ha fatto così tanta tenerezza rivederti.
Ti vorrei sfiorare il viso con la punta delle dita. Così intenso, così proteso verso quel futuro a cui aspiravi ad ogni costo.
Sai, sono arrivate tante cose belle. Hai realizzato molto di ciò che volevi. Raggiunto diversi obiettivi.
Su qualche duna ti sei incagliata. Hai trovato  paludi e sabbie mobili.
Ma non sei affondata.
Ecco, vorrei dirti proprio questo stasera.
La paura di non farcela, che si leggeva nella profondità del tuo sguardo, a volte ti faceva tentennare.
Vorrei dirti che non è scomparsa. C'è sempre.
Hai imparato a dominarla: le curve che arrivano dopo il rettifilo, s'impara a conoscerle e a superarle.
E rassicurarti perché, quel sorriso non l'hai perso.
E' sempre vivo tra il cielo e il mare, tra la terra e il cuore.

Ti voglio bene. E' la lezione più importante che ho appreso negli anni, quella di imparare a volerti bene. E ti dedico una canzone speciale...

"Questa notte questa città mi sembra bellissima... chissà se stai dormendo, a cosa stai pensando..."



Foto privata Mariella S.








15 febbraio 2015

Federico Rampini e la sua originale scommessa sull'economia.









Titolo: All you Need Is Love 
Autore - Federico Rampini
Editore: Mondadori Strade Blu


Rampini ama le scommesse.
Ed è uno dei pochi giornalisti che leggo volentieri in grado di spiegare con la massima semplicità, l'iperbole dell'economia mondiale. Anche a un tipino alquanto allergico come me.
Se poi lo fa con l'aiuto delle canzoni dei Beatles per quel che mi riguarda, è l'apoteosi.
Un'intuizione geniale. Certo, ripresa e rielaborata dall'idea iniziale di Steve Jobs.
L'unico modo per farmi leggere e comprendere qualcosa che fondamentalmente odio con tutto il cuore.
E nonostante sia stato abbondantemente duro non tralasciando nulla della follia di questi ultimi quarant'anni, è riuscito a darmi una leggera speranza.


Attraversa le ultime epoche con uno sguardo disincantato e le parole di Lennon e McCartney.
I quattro ragazzi di Liverpool definiti come la prima start-up mondiale; capaci di  attraversare e conquistare il mondo in una manciata di anni. Rimanendo ben saldi in prima posizione fino ad oggi.
Nessun cedimento, sempre più avanti rispetto al resto del mondo.
Copiati ma mai raggiunti: U2 compresi.
E lui tenta di spiegarci proprio questo: partendo dalle intuizioni e dalle emozioni di Paul, John, Ringo e George.
Arrivando a spiegarci come con le loro provocazioni, fossero giunti a conquistare il mondo. E a percorrere per primi strade inesplorate.


Parlando di immigrazione, differenze razziali e povertà. Get Back. Eleanor Rigby.
La diseguaglianza sociale: allora come oggi. Sempre attuale, sempre più mordente.


Definendo poco reale molto della nostra società e della nostra economia:  Niente è reale, niente di cui preoccuparsi, vivere e facile con gli occhi chiusi fraintendendo quello che vedi Strawberry Fields Forever.



Siamo pieni di malinconia ci dice. Come se l'ieri Yesterday fosse l'unica condizione a cui rifarci.

Ma è davvero così? Davvero il passato è l'età dell'ORO?
Io ricordo dai racconti dei nonni, tempi duri e pedalare. Poco da ridere insomma.
E il nostro orto non varcava i confini della nazione. Tutto circoscritto in poco spazio. Davvero è questo quello a cui siamo destinati a tornare, dopo avere avuto la possibilità di conquistare il mondo?
E la stessa America Silicon valley docet, a cui la maggior parte di noi guarda quale continua ispirazione al futuro, resta sempre il Paese delle Meraviglie? O le continue contraddizioni di cui è gonfia, la stanno facendo implodere su se stessa come una marionetta che non ha più alcun filo a cui attaccarsi?


Forse è il momento di riesaminare mezzo secolo di storia a cui le battaglie sociali per i diritti civili ci hanno condotto:  il modello di sviluppo diseguale, l'abbandono dei servizi pubblici come la scuola; e soprattutto la disintegrazione della famiglia.

Ricominciare dai fallimenti per una nuova rivoluzione Revolution. Dici che vuoi una rivoluzione, bene sappi che tutti vogliamo una rivoluzione. Ma quando parli di istruzione, sappi che non puoi contare su di me.


Già...


Torniamo a parlare di Mao? No, per favore. Che gli stessi cinesi hanno compreso appieno il valore della vera rivoluzione. Facendo della loro società la più capitalista e la più esposta. Migliorando con spregiudicatezza la vita di milioni di persone. Ormai per loro "comunismo" ha un significato ben diverso da quello che gli diamo noi "poveri occidentali utopisti".
Lo definiscono continuità. E la continuità sta solo in un aggettivo: arricchimento. L'unica strada da seguire. Anche se la lotta, a causa delle differenze sociali sempre più nette, mette in pericolo il percorso che la nomenclatura cinese vuole seguire. Insomma, nemmeno loro sono al riparo.


Quindi.



E' questo il vero problema da affrontare. Le differenze sociali determinate dalla ricchezza. I ricchi che mantengono e aumentano i loro patrimonio grazie anche all'impoverimento della classe sociale da sempre cuscinetto: la classe media.

Bisogna affrontare e superare il tema delle disuguaglianze.
Ma quanti hanno veramente voglia di farlo?
Se il vero potere economico rimane saldamente in mano a pochi?
Chi gli toglierà lo scettro?


Nowhere Man Uomo senza terra, il mondo è sotto il tuo potere. Più cieco di così non potresti essere. Vedi solo quello che hai voglia di vedere. Uomo di nessuna parte, puoi riuscire almeno a vedermi?

Il grande John. Chi mi dice che preferisce Paul in realtà non conosce molto del mondo dei Beatles e parla per sentito dire.
In questa canzone parlava di inadeguatezza. la sua personale. Ma ponendoci in versione europea annotiamo tutta l'inadeguatezza dei paesi Euro nei confronti dei paletti imposti da Casa Europa.

Tutti quei numeri che fan girare la testa. Da cosa sono stati determinati? Sono qualcosa di reale?
Il famoso 3% ha ancora senso? Dopo la crisi economica che ci ha distrutto?
Se guardiamo all'America, Obama lo ha rifiutato.
Noi in Italia ne abbiamo fatto un dogma: che ci impedisce il risanamento. Diminuendo la pressione fiscale sul lavoro, le famiglie potrebbero contare su di un potere d'acquisto oggi perso.
Non è semplice?
Sono arrivata alla fine della lettura con amarezza.


Eppure Rampini, con  l'immagine dei Beatles nel '69 sul tetto della Apple durante loro ultima apparizione pubblica prima di sciogliersi, mi ridona speranza. Sono giunti al capolinea e lo fanno donando a tutti 42 minuti di follia; il loro concerto più bello.




All You Need is Love There's nothing you can do that can't be done. Non c'è nulla di quello che tu puoi fare, che non possa essere fatto.



E' così. I confini sono fatti per essere spostati. E la volontà dell'individuo è il nostro bene più grande. Tutto può essere cambiato. Da noi.


THANKS  Rampini.
















12 febbraio 2015

Post stupidino anzi no.







Immagine presa dal web







Ieri ho fatto una riflessione importante...
Mi capita di avere a che fare con tanta gente che per vivere, ha bisogno di sentire attorno a sé degli applausi calorosi.

Capita sia nella realtà che nel virtuale.

E allora abbraccia la causa di qualcun altro e la fa sua.
Senza ragionarci davvero. Si parte a spron battuto e si arriva primi al traguardo. Mentre sulla distanza si sentono le urla delle majorette.

Fanno in modo che i furbi, quelli delle retrovie, quelli che lanciano il sasso ma non si espongono, 
utilizzino il loro cervello come banca d'appoggio.











11 febbraio 2015

I HAVE NOTHING.




Share my life, take me for what I am
Coz I’ll never change all my colors for you
Take my love, I’ll never ask for too much
Just all that you are and everything that you do

I don’t really need to look very much further
I don’t want to have to go where you don’t follow
I won’t hold it back again, this passion inside
Can’t run from myself
There’s nowhere to hide
Well,don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me…
I have nothing, nothing, nothing
If I don’t have you, you, you, you, you, you…
You see through, right to the heart of me
You break down my walls with the strength of your love mmmmm…
I never knew love like I’ve known it with you
Will a memory survive, one I can hold on to
I don’t really need to look very much further
I don’t want to have to go where you don’t follow
I won’t hold it back again, this passion inside
I Can’t run from myself
There’s nowhere to hide
Your love I’ll remember, forever
Don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me…
I have nothing, nothing, nothing…

Well,don’t make me close one more door
I don’t wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don’t walk away from me no…
Don’t walk away from me
Don’t you dare walk away from me
I have nothing, nothing, nothing
If I don’t have you, you
ooohhh,ooooh
if i don’t have you,oohh.

Condividi la mia vita
prendimi per ciò che sono
perchè non cambierò mai
la mia personalità per te
prendi il mio amore
non chiederò mai troppo
solo tutto ciò che sei
e ogni cosa che fai

non ho bisogno di guardare troppo lontano
non voglio dover andare dove non mi puoi seguire
non tratterrò di nuovo questa passione che ho dentro
non si può scappare da se stessi
non c’è nessun posto in cui nascondersi
ricorderò per sempre il tuo amore
non chiudermi un’altra porta
non voglio ferirmi ancora
stai tra le mie braccia se ne hai il coraggio
o ti devo immaginare qui?
non andartene via da me…
non ho nulla, nulla, nulla
se non ho te, te, te, te.
mi hai guardato dritto nel cuore
hai fatto crollare i miei muri
con la forza del tuo amore
non ho mai conosciuto l’amore
come l’ho conosciuto con te
sopravvivrà questo ricordo,
che porterò con me?
non ho bisogno di guardare troppo lontano
non voglio dover andare dove non mi puoi seguire
non tratterrò di nuovo questa passione che ho dentro
non si può scappare da se stessi
non c’è nessun posto in cui nascondersi
ricorderò per sempre il tuo amore
non chiudermi un’altra porta
non voglio ferirmi ancora
stai tra le mie braccia se ne hai il coraggio
o ti devo immaginare qui?
non andartene via da me…
non ho nulla, nulla, nulla
se non ho te, te, te, te.




La più bella canzone di Whitney. Per me.
Ciao bellissimo usignolo.





07 febbraio 2015

Giudizi Universali.





Samuele Bersani - immagine presa dal web



Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote, ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace. Liberi com’eravamo ieri dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e andare fuori
come Mastroianni anni fa come la voce guida alla pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già...
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio
Torre di controllo aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c’è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più…
Vuoti di memoria non c’è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
piccolissimo particolare: ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l’aquilone
togli la ragione, lasciami sognare lasciami sognare in pace
Libero com’ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
come Mastroianni anni fa sono una nuvola fra poco pioverà
e non c’è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c’è
in quello che dici qualcosa che pensi
sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma
rimane la cera e non ci sei più
non ci sei più non ci sei... più.
(Samuele Bersani - 1997)


Quando sentii la canzone per la prima volta, ne rimasi stregata.
Un testo da macerare e sublimare.
Quanta verità in parole dure e realistiche.
Quanti omuncoli indegni che ci girano attorno, uomini o donne che siano.
Quante copie, quanta gente che non ha coraggio delle proprie idee e delle proprie azioni e preferisce adagiarsi nelle culle create dagli altri.
Quante delusioni se si ama davvero. E se si è gli unici ad esporsi. 
Quanta vittoria, nel momento in cui cogliamo  la debolezza del nostro rapporto d'amore se malato e riusciamo ad affrancarcene.
Fuori dal tunnel a vederne  la pochezza.
Liberi.



Inutile aggiungere che la ritengo una delle più belle canzoni italiane mai scritte, vero? Tra le mie prime dieci assolute.

02 febbraio 2015

Miguel Bosè e tutto il trash della mia adolescenza: ailovviuuuuu!




Il Bosè anni '80

Che sia chiaro, adoro Bosè.
Mi piace pure adesso che è largo quanto un barile di rum. Ha ancora lo stesso sguardo languido con il brillio dell'ironia che lo ha sempre contraddistinto.

E mi piaceva un sacco allora, quando era un figo stratosferico.

Perchè diciamocelo: facevamo le fighette impegnate a tutta birra  e parlavamo di musica citando grandi band, alternative rock, indie rock, rock and roll, punk rock ecc...ecc...ecc...Ma fondamentalmente, nei primissimi  anni '80 la maggior parte di noi ragazzine sbrindellate, appena lo si vedeva comparire all'interno della Superclassifica Show, ecco che  ci si scioglieva come neve al sole. Diari pieni zeppi di foto ritagliate da Cioè. Con i suoi sorrisi a novantasette denti che erano a prova di svenimento pubblico.


Copertina di Cioè 1981





E quando appariva, dal Festivalbar al Festival di Sanremo, si aprivano vere e proprie scene di panico con fanciulle pronte a  buttare reggiseni di ogni taglia e colore ai suoi piedi. Ho detto reggiseni... non andate oltre.

Ragazze di ogni età (anche mamme e nonne), tentavano di infilargli bigliettini con i numeri telefono  nei jeans. 
E bastava un movimento d'anca e la vista della sua canotta bianca, per farci venire le vertigini.
E le pulsazioni salivano, passando dai canonici 60 a i limiti antecedenti l'infarto.
Bene, potrei trascendere e parlarvi di sogni mica tanto mostruosamente proibiti.
Forse, se non ricordo male, è stato lui il protagonista del mio primo sogno erotico.
Eh già.
Ma questo è un blog moderato, mi trattengo. QUINDI IMMAGINATE.

E i concerti? No dico, i concerti? Due ore intere di canto e svenimenti  trallallà!

Alzi la mano chi tra voi amiche,  non ha mai  cantato a squarciagola le sue canzoni più famose. Da BRAVI RAGAZZI a SUPER SUPERMAN, passando per OLYMPIC GAMES, fino a perdersi nella dolcissima TI AMERO'.
Quelle più giovani? Io non ci credo che non ne conoscano almeno una!

NON AVEVAMO CAPITO NULLA!

Per mia fortuna, ho superato l'infatuazione. Che altrimenti dovrei riconsiderare la mia "povera" intelligenza. Ho imparato ad apprezzarlo come attore, meno come conduttore di talent. Esperienza disastrosa da lui vissuta alla fine degli anni '90.
C'è un film di Almodovar che non avrebbe avuto alcun senso se si fosse fatto a meno di lui e della sua versione di "Un anno d'amore" di Mina. Ma in tutto il film è bravissimo. Chi non ha visto TACCHI A SPILLO dovrebbe trovare il tempo per dedicargli una serata. Ne vale la pena.

Vero: allora il fisico reggeva.


Miguel Bosè anni '90


Ieri in pieno amarcord, me lo sono ritrovato di fronte, ospite in una trasmissione televisivo-sportiva della domenica. Doveva essere un bel tuffo nel passato. Per farmi dimenticare l'ennesima delusione calcistica.

E invece...
Quasi uno shock anafilattico. 

Vederlo così com'è adesso (un incrocio tra Dalì e una figura di Botero), mi ha fatto sentire come una a cui è scoppiato il palloncino dei ricordi.
Di solito il filo si rompe  lui va sù fino a scomparire perso  nell'atmosfera.

Invece Miguel è proprio imploso su se stesso.

E la domanda sorge spontanea: 
Miguel che caz.. (cavolo) ti è successo?

Fare il padre di quattro figli e contemporaneamente il cantante, non ha mai ridotto nessuno così...

Un po' di palestra?

E te lo dice una che di solito cambia strada quando vede le insegne luminose che finiscono od iniziano per Gym. Però potrebbe essere un'idea.

Altro suggerimento sarebbe un po' di sano sesso. Quello ognuno come gli va. Certamente. Ma direi che potrebbe essere una valida alternativa. E poi un parrucchiere e uno stilista decente che ci tolgano dall'imbarazzo di vederti avvolto come un pandoro imbiancato  in palandrane insulse. E anche quelle camicie a fiori da Magnum P.I. con colli che manco Kojak indossava ai tempi d'oro tra sigaro e borsalino. Arghhh...
Le brucerei con la fiamma ossidrica. 

Concordo che non sia più il tempo di un jeans e una maglietta. Quello vale anche per me. Ma un po' di sano cachemire? 
Ti darebbe GIUSTO  l'aria di un artista maturo, felice nel suo buen ritiro e circondato dall'amore dei suoi cari...

E io continuerei a pensare che c'è stato un tempo in cui la giovinezza era quanto di più importante possedessimo e quasi non ce ne rendevamo conto.Vivevamo a 1000 all'ora.
E adesso la maturità è il più bel premio a cui possiamo ambire. SLOWLY.

Che ce la meritiamo tutta. Ma se tu non torni...