Pausa pranzo a Bryant Park (foto MS) |
Ho deciso di raccontarvi questo nuovo viaggio a New York City, parlandovi delle mie sensazioni.
Di quello che ho sentito oltre che visto.
Soprattutto vissuto in città. E fatto quello che di solito fanno i suoi abitanti.
Le cose da vedere sono molte. Ma gran parte del tour del turista è stato assolto la volta scorsa.
Pertanto stavolta ci siamo calati nei loro i panni e provato a guardare con i loro occhi.
Uno dei miei luoghi preferiti qui nella Grande Mela, è Bryant Park.
Una piccolissima oasi di verde tra i grattacieli, a metà strada da Times Square e la 5° Strada.
Negli anni '80 era solo il parco dei "buchi" semi abbandonato alle spalle della Public Library (sì quella di Sex and The City).
Poi, grazie all'intervento dei cittadini e dello stesso Maior di NYC, è stato riportato allo splendore originario e ridonato alla comunità.
I newyorkesi adorano andarci in pausa pranzo e la sera, dopo cena.
Lo spazio al centro, un bellissimo tappeto erboso è utilizzato da tutti. C'è chi ci fa yoga, chi si esercita con l'hula hop, chi si sdraia a leggere o a prendere il sole, chi ci mangia; avendo massima cura di non rovinarlo in alcun modo.
Ai lati è circondato da sedie e tavolini per chi, preferisce stare seduto a mangiare o leggere o, semplicemente riflettere e passare il tempo tra il verde.
Davanti, esattamente alle spalle della Public Library, c'è un bar con uno spazio per fare musica.
Piano e musica a Bryant Park (foto MS) |
Un piano e un musicista che delizia tutti coloro che si fermano ad ascoltarlo.
Di sera, uno sfarfallio di luci e un brusio sommesso di persone che si danno appuntamento per stare insieme.
Ogni anno d'estate ci sono diverse rassegne.
Dedicate al musical e al cinema.
L'altra sera proiettavano E.T.
Abbiamo deciso di esserci. Comprato dei panini a Pret a Mangér (buonissimi) e cercato lo spazio adatto per non perderci lo spettacolo.
Il prato era pieno. C'era talmente tanta gente seduta sull'erba che un ago non sarebbe riuscito a trovare posto al suolo.
Attorno tutte le sedie e tutti i tavolini erano occupati. Abbiamo fatto due volte il giro del parco, fino a quando un insperato colpo di fortuna ha liberato un tavolino con posizione perfetta per seguire il film.
Che nel frattempo era cominciato.
Non si sentiva niente altro che le voci degli attori (Drew Barrymore è ancora uguale ma è possibile?) e si tratteneva il fiato ogni volta al momento della scena clou.
Incredibile, ma qui si applaude ancora ai momenti salienti. E film come E.T. che ci riportano indietro nel tempo, ridandoci le stesse emozioni della prima volta al cinema.
Il bello è che risate e commozione erano equamente distribuiti, tra adulti e bambini. Come i "wow" e gli " E.T. phone - home".
La magia del cinema e la magia del luogo. Insieme. Si comprendevano e si completavano. La brezza leggera, l'aria sospesa, il buio che culminava nella notte magica in cui ET e Elliot volando sulla bici corrono incontro alla luna, è resa perfettamente dall'intensità del posto.
Come la fine, un inno all'amicizia interplanetaria. All'uguaglianza, alla caduta delle barriere. Per dimostrare che ciò che consideriamo "il diverso" è esattamente come noi. Ha una famiglia, una casa, un cuore.Che non dobbiamo averne paura. Ce lo ha insegnato il film di Steven Spielberg che ha 31 anni. I film colpiscono duro. Come i libri, come la musica. Per un istante ci rendono migliori.
Poi però, il cinismo e la vita di tutti i giorni, spesso superficiale ed egoista, ci fanno dimenticare o meglio accantonare la verità. Che è così semplice.
Io mi commuovo, lo sapete bene.
Non potevo non rimanere ferma su quella piccola sedia verde a pensare che forse, bisognerebbe ripartire da lì.
Baci e abbracci da NYC!
Come hai descritto te quest'angolo di New York City, il Bryant Park, deve essere veramente piacevole trascorrervi delle ore magari anche tutto il giorno.
RispondiEliminaUn bel ricordo del film E.T. che a me è piaciuto molto.
Un caro saluto,
aldo.
Sì bello. Anche a passarci un giorno intero. Uno come te potrebbe trarne tanti di quei post interessanti.
EliminaSulle persone e sulla vita.
Ti abbraccio.
lo conosco, nel senso che ci sono stato. una domenica mattina (nell'unica volta che sono stato a NYC) c'era un sole bellissimo (ed inusuale, eravamo a fine marzo) e mi sono messo a leggere il NY Times lì. e c'era un sacco di gente che faceva la stessa cosa.
RispondiEliminaIl NY Times lo leggevo al mattino sulla terrazza dell'hotel mentre facevo colazione.
EliminaProprio due giorni fa c'era un articolo sulla quarta pagina dedicato a Letta e alla posizione del governo italiano sul femminicidio.
Deve essere una città bellissima, e un viaggio fantastico!
RispondiEliminaIo non ci sono mai stata ma ho ancora tanto, tanto tempo per recuperare.
Hai tanto tempo per andare, sono d'accordo.
EliminaIntanto prendi appunti sulle cose da vedere...
Abbraccio
Che bello il tuo reportage, Mary! Deve proprio essere un posto splendido. Di quelli dove lasciarsi alle spalle lo stress del quotidiano.
RispondiEliminaUn abbraccio forte forte e un saluto a tutti gli altri amici di blog :-)
Arnika
Bello e sempre molto interessante.
EliminaIn continua evoluzione.
Abbraccio forte a te.
et l'ho visto mille volte da piccola e piangevo come una fontana.
RispondiEliminal'ho rivisto lo scorso anno dopo tanto tempo ed ho pianto ancora come la prima volta!
un capolavoro!
Oh, meno male, che mi sento meno sola.
EliminaAnche io tutte le volte che lo vedo, mi commuovo.
E' come non dimenticare mai di essere stati bambini, una volta.
Ciao Federica!
Adesso siamo sicuri che ci sei???? ;)))
RispondiEliminaBentornata! Presto ci vediamo e ci racconteremo tutto.
Baci baci
Sono già ripartita.
EliminaArrivo!!!
Le città si possono semplicemente visitare, oppure vivere, sia pure per uno spazio temporale fuggevole...Sei stata grande nel viverla e nel rendere a noi qesta emozione.
RispondiEliminaA me è capitato poche volte ( a Trento, a Siena, a Ravenna, a Rimini, in Sicilia) ma il loro ricordo mi avvince tuttora.
Ciao Costantino!
EliminaMi piace cercare di viverle, le città di cui mi innamoro.
Per esempio l'Umbria ed Assisi in particolare, le vivo da anni, ormai.
Dei posti che hai nominato conosco Siena, bellissima.
Della Sicilia ho un ricordo splendido e lontano. Qualcosa mi dice che non passerà ancora troppo tempo prima che io possa rivederla.
Buona domenica!
Bentornata Mariella!
RispondiEliminacome va col fuso? io sono tornato giovedì ma ancora lo accuso...
Ho fatto anche io una capatina a NYC, sfruttando il fatto che il volo di ritorno per Malpensa ripartiva da lì, ma mi sono perso ET al parco :(
Deve essere stato bellissimo essere così immersi nella "newyorkesità" e sentire Drew nella sua lingua.
Hugs
Leo
Ciao Leo.
RispondiEliminaNon ho mai problemi con il fuso orario. Ma il volo di ritorno è stato pesante.
Su queste pagine continua il mio viaggio nel mondo newyorkese!
DOPO ARRIVO
RispondiEliminaBACIOOOOOOOOOOOOOOOOO
VERU
Mari questa è la TUA città.
RispondiEliminaIn poche righe sei riuscita a rendere l'idea di quanto di deve aver emozionato questo bellissimo viaggio.
Inoltre hai parlato di uno dei film che porto nel cuore.
Al cinema,io piccola con mamma e papà.
Grazie per renderci partecipi sempre.
ti abbraccio
veru
Grazie Veru.
EliminaAdoro Drew Barrymore in E.T. (uno dei pochi film che riesce a commuovermi sempre, a prescindere dall'umore di partenza). Quel matrimonio non andò a buon fine ma, data la tua nota passione i libri, saresti stata una sposa perfetta nella Public Library.
RispondiEliminaWELCOME BACK MARI!
Saresti stato un compagno perfetto per guardarlo insieme a me seduto sulla seggiolina verde.
EliminaGrazie, ma la vacanza sta continuando...
E brava Mari, super vacanze quest'anno!!!
RispondiEliminaUn saluto dalla scrivania del mio ufficio .......... già voglia di ripartire!!!!
NY, arrivo, guarda che arrivo, prima o poi arrivo!
Abiamo concentrato tutto in tre settimane. E cercato di vedere il più possibile.
EliminaMa temo il rientro. Come sempre.
NYC aspetta tutti a braccia aperte.
Bacio!
Il tuo è sempre un punto di vista particolare, nonostante tu stia trattando di un argomento descritto infinite volte, riesci ad individuarne un tratto speciale. Brava Mary!
RispondiEliminaGrazie Sara. L'intento è sempre quello di non annoiarvi troppo.
EliminaAbbraccio.
Ciao scrittrice di NY,hai descritto benissimo il luogo e le tue sensazioni,brava Mari! Sei grande come....la Mela! bacio
RispondiEliminaGrazie Lucy cara.
RispondiEliminaCi metto tutta me stessa, nel raccontarmi e raccontarvi.
La Grande Mela ha un fascino ineguagliabile...
Ti abbraccio.
Spero di non offendere nessuno: le foto di MS sono migliori rispetto a quelle di FP :-P
RispondiEliminaE' il soggetto che è peggiore.
RispondiEliminaghghghhg