25 luglio 2014

I tre libri che portereste con voi.


L'idea non è  mia.
Ma di Paolino, "amabile rompicoglioni" attivo sul mio blog. Da molto tempo.
Ogni tanto mi lancia una "sfidassaaa".
Che io, se mi sta bene accolgo, altrimenti rimando al mittente. Con i dovuti modi, ovvio.
L'ultima, sul libro da leggere per l'estate 2014, è stata raccolta.
Lo spunto sui tre libri da portare con noi, era troppo divertente per lasciarlo correre. E allora eccomi qui.

Immaginiamo quindi di doverci allontanare da casa per un po' di tempo. Partire e lasciare le cose più care. Nel nostro piccolo bagaglio ci sarebbe spazio solo per tre libri. E nemmeno troppo voluminosi. Qualcosa di amato, che conosciamo e sulle cui pagine torniamo sempre volentieri.

Cosa portare dunque? Cosa scegliere tra i preferiti?
Ci hanno formato. Nel bene e nel male.
Idee, sensazioni e emozioni, cemento su cui si basa il nostro credo e il nostro MALE DI VIVERE, dipendono spesso da quello che abbiamo letto. E da quanto ci abbiamo visto rapportandolo al nostro io.
Persino alcune delle nostre scelte di vita, sono state in un certo qual modo  consigliate  dalle nostre letture.
I nostri ideali politici, ad esempio.
Il nostro credo etico.
La nostra rabbia.
Le nostre speranze, a volte eh, vane.

Per me è scelta difficile, ma non impossibile.

So già che porterei con me tre titoli che in fondo mi rispecchiano.

IL PICCOLO PRINCIPE di Antoine di Saint'Exupery. Non sono mai diventata adulta abbastanza per dimenticare di essere stata bambina una volta. E ne sono orgogliosa.

SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi. Ricordare cosa è stato ci rende migliori. Tenere a mente cosa è morire per la follia di uno, ci da misura di quanto sia importante la vita. 

IL MAESTRO E MARGHERITA di Michail Bulgakov. Noi e la libertà. Noi e il diritto di esprimerci, Noi e il diritto di amare. Noi che siamo tutti uguali. Comandamenti universali. 



Mi piacerebbe sapere invece, quali sono tra i vostri preferiti, quelli a cui non riuscireste a rinunciare e anche perché.

E' una lista breve ma non semplice da mettere giù.
Sono sicura però si possa fare.
Vi aspetto.






119 commenti:

  1. Io porterei con me: "Don Chisciotte della Mancia", i "Promessi Sposi" ( come impareggiabile esempio di lingua Italiana) e "Cuore".
    Scusandomi per l'incursione, lascio i miei cordiali saluti.

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    1. Ciao e benvenuto! Dei tuoi tre libri ho amato e amo in modo particolare il terzo. Compagno d'infanzia per innumerevoli giorni. Letto e riletto.
      A quanto pare non sono l'unica tra i miei amici di blog ad amarlo.
      Torna a trovarmi le incursioni sono sempre gradite.
      A presto.

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    2. Sono felice che condivida le mie preferenze. Su "Cuore" ho scritto un lungo articolo firmandolo col mio vero nome.
      Nel caso t'interessasse darvi un'occhiatina, ti manderò il link attraverso il form dei contatti.
      Buona serata e grazie della cortese ospitalità.

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    3. Mi farebbe molto piacere. Scrivimi pure.

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    4. Ieri ti ho spedito il link in parola, attraverso il form dei contatti.
      L'hai ricevuto?

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    5. E' stata una gradevole lettura. E concordo su quanto scrivi a proposito del fatto che ormai negli ultimi decenni è stato un libro volutamente dimenticato.
      Sarà invece uno dei prossimi che regalerò ai miei nipoti.
      Perché i fondamentali ovvero, l'onestà, la correttezza e l'integrità morale, facciano breccia nei loro cuori come è stato nei nostri la prima volta in cui i nostri occhi si sono fermati su quelle righe.
      Ti seguirò volentieri, attraverso le tue pubblicazioni.
      Che vedere quel sito ( terra della mia terra) ha immediatamente riscaldato il mio cuore.
      Grazie!

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    6. Fa piacere "incontrare" persone con cui esistono delle affinità intellettuali; tra l'altro, ci accomuna anche l'appartenenza alla stessa terra.
      Ti seguirò anch'io e ti terrò aggiornata sulle mie pubblicazioni.
      Grazie a te dell'attenzione, un cordiale saluto e a presto.

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  2. tre titoli sono troppo pochi, forse ti direi tre autori. e neanche tre autori, tre filoni

    quindi porterei:

    1) un giallo/noir scritto in Italia negli ultimi 20 anni: potrebbe essere uno di Carlotto, di Lucarelli, di Colaprico....
    2) un romanzo italiano del dopoguerra: Vittorini, Fenoglio e perchè no Primo Levi.
    3) un romanzo generazionale italiano: Brizzi, Culicchia.

    come vedi, non porterei classici e/o cosiddetti capolavori della letteratura

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    1. Anche l'idea del genere non è male.
      Tra Brizzi e Culicchia non avrei dubbi: Culicchia.

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    2. Culicchia son quasi convinto di averlo conosciuto all'università

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    3. Culicchia avrei dovuto incontrarlo circa un mese fa ad un evento della Milanesiana 2014 in cui si parlava della tua città: Torino.
      Ma all'ultimo momento non si è presentato. Mi è piaciuto lo stesso esserci perché è stato comunque divertente e intelligente il modo in cui hanno descritto la loro città autori come Bianchini e Geda e Pietro Chiambretti.

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  3. Bellissima idea... ecco io porterei:
    1) Piccole donne crescono di L.M. Alcott.
    Figlia unica, ho sempre invidiato quella meravigliosa famiglia tutta femminile.

    2) La casa degli spiriti di I. Allende
    A mio iper modesto avviso, l'ambientazione, i personaggi, la spiritualità e la magia di questo libro sono incomparabili.

    3) Il collezionista d'ossa di Deaver - I gialli sono la mia lettura preferita da sempre e questo libro l'ho letto e riletto.

    Se posso, vorrei un posticino per finire ciò che sto leggendo attualmente, ovvero le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, che però occupano tanto spazio anche in edizione super economica!

    Un caro saluto a te a al Papero.


    Morena Ferrari

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    1. PAOLINO PAP 25/ 07/ 14

      Ne resterà uno solo!
      Ciao Morena.
      Hai visto?
      Nel blog Direttore ho vinto il titolo HIGHLANDER.
      Ed ho tenuta alta la bandiera della classe 64.
      Certo che pure te sei un po' cresciutella come piccola donna.

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    2. Mai avuto dubbi sulla tua vittoria!
      La classe dei 64 è mitica. Decisamente come piccola donna, hai ragione, sono cresciuta e un tantino stagionata... :)

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    3. Morena, tempo fa feci un post sui miei libri preferiti. Sia la Alcott che la Allende erano presenti.
      Per la prima non c'è storia, io volevo essere Jo March.
      Sulla seconda che dire: è la mia scrittrice contemporanea preferita.
      L'unica che abbia ereditato dal grande Marquez ma del resto sono ambedue sudamericani ce l'hanno nel sangue) l'arte del racconto magico.
      Del tuo terzo libro ricordo il film che ne è stato tratto con Denzel Washington.
      Ma riconosco che a parte i classici (Christie in testa) hanno poca presa su di me i gialli.
      A parte l'ultimo della Allende, che mi è piaciuto tanto.
      Vedo che sei riuscita a tornare sul mio blog postando in presa diretta.
      Bacio amica.

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  4. PAOLINO PAP 25/7/ 14

    Ne resterà uno solo!
    L' idea della scelta di libri (o canzoni, o film, o altro) non è certo nuova.
    Ma ho notato, in operazioni blog di questo tipo, di gente titubante a scegliere; e nella titubanza, sfornare liste piuttosto lunghe, e dove scorrendo su commento su commento sembrava di leggere l' elenco telefonico, mancando molti casi di fornire una benché minima motivazione di quella scelta.
    Meno titoli si citano, e più essi avranno valore.
    Perché sono veramente quelli: identificano e caratterizzano meglio la nostra persona.
    Metteteli in una lista con altri venti ed essi si annacqueranno.
    È una filosofia decisionale estensibile anche in altri campi ( magari solo per gioco); ma che di fatto eleva la capacità di selezionare quello che davvero è importante e insostituibile.
    “Ne resterà uno solo” è un estremizzazione: ma il numero di tre mi sembra adeguato.
    In questo caso, tre libri.
    E se fossero tre amici di blog?
    Chi scegliereste?
    Ma questa è un'altra storia.
    Tre borsette?
    Tre scarpe?
    Ghghggh ...
    Un buon metodo per far colassare Mariella.

    p.s.
    Ma come Mariella, nei tre libri non ne hai scelto nessuno del Bianchini?
    Ma daì!

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    1. PAOLINO PAP 25/7/14

      E se ci pensiamo bene, in questo tipo di scelte letterarie, può accadere di non basarci sulla consistenza narrativa dell'opera in sé come valore assoluto, ma di associare quel libro ad un particolare momento della nostra vita, dove in quel contesto esso ci ha particolarmente colpiti.
      Ed è rimasto significativo per quello.
      Che a volte non si tratta di motivazioni tecniche: ma emotive.
      Ma passerò in serata, per esprimere le mietre scelte.
      Ad ogni modo, realisticamente, so che nella valigia per Trieste ( vacanze di agosto) dovrò inserire “La vita agra “ di Bianciardi, il libro (unico romanzo che leggerò nel 2014 – ne leggo uno all' anno, uno solo!) consigliato espressamente dalla tenutaria di questo blog.
      Cazzo, poi dovrò fare i compiti: ed al ritorno presentarmi con la relazione.
      Speriamo bene.

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    2. PAOLINO PAP 25/ 07/ 14

      E meno male che non mi è stato affidato Bulgakov: dicono che sia un mattone il Maestro e Margherita.
      O no?
      Primo Levi lo ricorderò andando in visita alla Risiera di San Sabba, a Trieste.
      Anche se ci sono stato altre volte non fa mai male rinfrescarsi la memoria.
      Ah, il Piccolo principe!
      L' avrei letto in un amen.
      E sarei tornato con più velocità sulle pagine de la Gazzetta dello Sport, Il Piccolo, La settimana enigmistica, Cronaca Vera, che rappresentano la bibbia di lettura per una vacanza triestina che possa definirsi tale.
      Che poi, ci si salva anche se piove (cit): che la città è ricca d' intrattenimento.
      Non solo sedute marittime sugli scogli di Barcola.
      Ci passo le ore a guardare il mare.
      Che il mare è bello.
      Cazzo com'è bello.
      Il mare.

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    3. Nessun libro del Bianchini Pap. Sono troppo vecchia per farli diventare libri di culto. Generazioni diverse.
      Questo non toglie che siano belli e che tra qualche anno ci sarà qualcuno che metterà in lista "Istant Love" ad esempio.
      Che per ora è e rimane il libro che preferisco tra i suoi.

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  5. Difficile davvero troppo difficile.... parecchi libri anche se in piccola parte ti lasciano qualcosa, bisognerebbe portarsi dietro delle pagine, delle righe e dei paragrafi che lasciano il segno.
    Sicuramente per me "1984" di Orwell... "Il vecchio e il mare" uno dei primi libri letti... e alcuni pezzi di Kafka come "Lettera al padre".
    Difficile me ne vengono in menti troppi!

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    1. E' difficile, lo avevo premesso.
      Altrimenti chi ama leggere avrebbe fatto una lista infinita. Ma trattandosi di un viaggio breve, ho chiesto di parlarmi dei libri che portereste sempre con voi. Libri che avete letto e straletto e che continuerete a leggere; ogni volta trovando qualcosa di nuovo o un'angolazione diversa che era sfuggita, come accade a me.
      Certo che anche i tuoi... Letto il romanzo e il racconto di Hemingway, mentre dei frammenti di Kafka in questo momento non ho memoria. Di sicuro letti, perché ai tempi lessi tutto.
      Andrò a rinfrescarmi la memoria.
      Bacio.

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  6. "Fantozzi", di Paolo Villaggio, "Il piatto piange", di Piero Chiara, "Presunto innocente", di Scott Turow.
    E, siccime non sta nella valigia, porterei sottobraccio "Don Camillo", di Giovanni Guareschi.

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    1. Costantino, Fantozzi non riuscirei mai a leggerlo. Sono tra i pochi a cui il personaggio di Villaggio mette una tristezza infinita. Per cui sto alla larga.
      Nemmeno gli altri due letti. Mentre Guareschi sì, per me un capolavoro.
      Ciao e a presto.

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  7. Grazie, Mari, per non aver tirato in ballo la solita isola deserta o "quali libri salvare dalla distruzione".
    Si tratta solo di temporaneo abbandono e di bagaglio ridotto.
    Per cui, niente libri; per un'unica ragione: dovunque io vada, ne comprerò sicuramente qualcuno (diciamo che sono per me quello che per te sono le scarpe) ;-)
    +++
    Dovendo però scegliere tre opere di piccolo formato ma di contenuto sostanzioso, ecco i miei titoli.
    1) "Tonio Kroger" di Thomas Mann. Un libro che parla di solitudine, ma una solitudine derivante da un fuoco interiore, che da solo dà un senso alla vita.
    2) "Il gioco delle parti" (commedia) di Luigi Pirandello. Capolavoro assoluto di intelligenza, penetrazione psicologica e spietata ironia. una delle cose più geniali che io abbia mai letto (anche se la protagonista non fa fare una gran figura al genere
    femminile).
    3)"La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri. E' - credo - il primo libro dove compare Montalbano. E rimane il mio preferito. Ancora adesso, rileggendolo, rido di gran gusto.
    +++
    Per quanto riguarda il "Maestro e Margherita": di sicuro non è un romanzo convenzionale. Può piacere o non piacere, ma tutto si può dire tranne che sia un mattone. Con questo romanzo si viaggia nel tempo, si fa satira politica, si medita sui massimi sistemi, ci si commuove per l'amore, e soprattutto si vive in una dimensione dove tutto può succedere (e di fatto, succede).
    L'unico modo per capire se fa per noi è quello della torta: assaggiarlo!
    Grazie del bel post e alla prossima! nessie

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    1. PAOLINO PAP 25/07/14

      D'accordo Nessie, mi hai convinto: vorrà dire che assaggerò come unico romanzo da leggere per l' anno 2015 il Maestro e Margherita.
      Ma se come un mattone Bulgakov ( basta il nome...) mi rimarrà sullo stomaco rinverdisco la solita minaccia: vengo a Loch Ness, prosciugo il lago, ti stano, ti vendo alla Findus.
      Così ci faranno i bastoncini di mostro.
      Echecazzo.

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    2. Grande Paolino!
      Il libro ti piacerà sicuramente. In confronto a quel tuo Aleksej Tolstoj, ti sembrerà scorrevole come un libro del Bianchini.
      A meno che tu non voglia leggerlo in lingua originale. In ogni caso grazie e... buona lettura! nessie

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    3. PAOLINO PAP 26/07/14

      Aspetta a ringraziarmi, Nessie: che non vorrei fossero quelli della Findus, il prossimo anno, a ringraziarmi.
      Comunque nemmeno dovrò sforzarmi di acquistarlo, il tomo del Bulgakov: è già in mio possesso.
      Forse ti ricorderai, nei primi anni novanta, quando nelle edicole iniziarono a vendere i libri a mille lire prima, e tra le tremila e cinquemila poi: erano della serie economica Newton Editori.
      Uscivano circa tre volumi a settimana: ed io, indistintamente, desiderando formare una biblioteca personale, li compravo tutti, a blocco.
      Ne posseggo a centinaia.
      Alcuni titoli sono più che mattoni, paracarri illeggibili: ma esiste pure una numerosa serie dei Classici tra i quali non manca “Il Maestro e Margherita”.
      Ma la mia rimane una collezione libraria di arredo e compagnia. E che da un aria intellettuale a questa cameretta ( teoricamente dei bambini) nella quale ho la postazione computer tanto per bilanciare macchinine e soldatini esposti su altri scaffali.
      I miei, soldatini e macchinine.
      Nel senso: sono un buon compratore di libri.
      Leggerli è un' altra storia.
      Ciao Nessie: e non farti troppe pippe di solitudine con il Tonio Kroger che rischi di diventare un mostro frequentatore degli abissi.
      Ma capisco che certe volte non ti possa essere facile, emergere dalle acque.

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    4. Tranquillo, Paolino; a bilanciare la solitudine ci pensa il lavoro.
      Mi hanno appena richiamato, dopo un mese di fermo. L'inizio sarà soft, solo quattro ore, dalle 8 di sera a mezzanotte.
      In compenso siamo circa un migliaio di persone, sia pure divise per quattro turni.
      E alcune colleghe le incontro pure al supermercato, così, chi lavora aggiorna chi è a casa delle novità.
      E non mi annoio, no che non mi annoio, non mi annoio (cit.) Saluti a tutti! nessie

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    5. nessie, ovunque io vada invece, porto un pezzetto di me. E un libro dei miei di quelli che stazionano sempre sul comodino. Pensa, una piccola coperta di Linus con cui mi piace girare il mondo.
      Non ho letto il libro di Mann, mentre Pirandello durante l'adolescenza e poi per motivi di studio, l'ho letto tutto.
      Il nostro grandissimo scrittore siciliano, suscita in me sentimenti contrastanti. Lucido come nessuno, a volte gira così tanto a fondo il coltello nelle nostre miserie, da infastidirmi. E' moltissimo tempo che non lo rileggo. Invece è l'autore preferito di mia sorella, il mondo è bello anche per questo.
      Confermo su Montalbano di Camilleri: i suoi romanzi li ho tutti (passione di mio marito) e quello citato da te è appunto il primo in cui compare il famoso commissario "macari".
      Poi sapevo che avresti apprezzato Bulgakov, uno dei tuoi preferiti. Ormai un pochetto ti conosco, bella ragazza.
      PS: sono contenta che tu sia tornata al lavoro.
      Bacio.

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  8. Dato che nemmeno io posso dimenticare di essere stato un bambino porterei come primo:
    PINOCCHIO;
    per secondo:
    l'INFERNO;
    Per terzo: uno dei miei a scelta quindi
    MARTEDÌ DOPO L'AUTUNNO; oppure FRANCOFORTE SUL MENO ANDATA E RITORNO; oppure SEBASTIANA CAMBIA PELLE:
    Poi porterei un ritratto di Paolino Pap, perché ogni tanto una risata risolleva il morale.
    Ciao sorella maggiore della sorellina di Maria.
    Questa è per te, Paolino Pap, perché pare ti piaccia così tanto e perché mi fa piacere pensare che ti viene l'orticaria così passerai la maggior parte del tuo tempo a grattarti dappertutto, visto che sei allenatissimo a grattarti la pelle dei coglioni tutto il santo giorno.
    Ciao Mariella, un bacione.

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    1. PAOLINO PAP 25/07/14

      Ma pensa te: questo mezzocrucco, con la scusa del post, si fa pubblicità occulta.
      'A marchettaro!
      Ma quante copie hai venduto dei tuoi libri, Vincè, a parte amici e parenti?
      Certo che oggigiorno sono tutti scrittori ( o presunti tali).
      Ma in libreria si trovano, le tue opere? O bisogna ricercarle all'interno delle pesche di beneficenza negli oratori?
      Quando andrò a Trieste proverò chiedere (avete qualcosa di Vincenzo Iacoponi ?) alla commessa della Lovat: sono curioso di vedere che faccia farà.
      “Vincenzo Iacoponi chi??”
      E ci mancava solo il ritratto di Paolino Pap.
      Guarda che va tenuto in soffitta: infatti funziona sul modello Dorian Gray.
      Ma al posto del viso sono raffigurati i miei coglioni. Che a furia di grattargli la pelle, giorno per giorno diventano sempre più trasparenti.
      Così all'interno potrai ammirare la fabbrica dei girini.
      Che mica si produce il cioccolato.
      Domani sera guardali bene: se li vedrai trasformati in rane significa che non avrò trombato neanche stavolta.
      Temo che mia moglie stia studiando il piano per diventare mia sorella.
      E che palle, 'sto sorelle!
      Maggiori e minori.
      E fanculo i loro fratelli.

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    2. Io lo so che mestiere fai, Paolino: er pappa. Solo quelli cianno tutto sto tempo che ciai tu. Straparli fio bello e come tutti li straparlatori spari cazzate a gogò.
      Ho venduto la copie che ho venduto. Io il culo non lo do, per cui la cosiddetta grande editoria nemmeno mi conosce, ma non me ne fotte uno strabeatissimo pezzo di minghia, vista la fine che fanno certi grandi autori che vincono gli Strega a 24 anni e poi basta, non ne azzeccano più una.
      Per quel che riguarda il tuo ritratto mi era fin dall'inizio chiaro che di due emisferi più o meno simili si trattasse, che la massa chiama chiappe e quella è la faccia che hai di sicuro promettente assai. Del guazzabuglio de li coioni tua proprio non me ne può strafottere di meno. Ho già abbastanza da fare per distribuire il traffico dei superstiti spermatozoi dentro i miei per potermi occupare dei tuoi, e poi non te li gratti già abbondantemente tu?
      Continua, Paolino, mescolando bene, da destra a sinistra e viceversa.
      Un abbraccio affettuoso, cornutazzo!

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    3. Ok ragazzacci(si fa per dire) dopo esservi divertiti ad insultarvi torniamo a parlare di libri.

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    4. PAOLINO PAP 26/07/ 14

      Ammesso che lo avrebbero voluto, il tuo culo, Vincè.
      Anche a venderlo.
      Tutti fenomeni puri e duri, 'sto scrittori incompresi.

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    5. Il tuo l'avrebbero voluto subito e tu ci avresti goduto da matti, da quel culatone che sei. Lo sanno tutti che lo vai strofinando a tutti i lampioni della tua città.
      Mi rifaccio coi quadri che hanno un'accoglienza generosa in Cruccolandia, in Niederland e in Österreich. A me basta.
      Lo sanno tutti che la nostra povera Italietta è serie B per l'arte moderna, e serie C per la letteratura.

      ps. scusa sorella maggiore della sorellina di Maria se vado un po' in là, ma sta checca non la smette mai...però la smetto io per non darti troppo fastidio. Ok?
      Baci baci baci

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    6. PAOLINO PAP 26 /07/ 14

      Per forza che lo avrebbero voluto: il mio è un gran bel culo.
      Sicuramente meglio della faccia.
      Comunque, visto che non hai lesinato di pubblicizzare qui i TUOI libri, ben scritti in stampatello (che già, uno che se deve portare via dei libri si porta via i suoi, caro il mio narciso, fa pensare), mi sembra che non sei proprio così verginello, nel venderlo, il tuo.
      Se lo trovo, lo compro.
      Un tuo libro.

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    7. Ragazzi, fate i buoni se potete.
      Che poi Vincenzo, se vuoi vedere il culo del Papero, dovresti cercare in Facebook il gruppo "quelli dei blog di VF".
      Lo troverai che sventola sulla locomotiva che ne è il simbolo.
      Anche a chi non è iscritto è consentito dare una sbirciatina.
      Ahahahah
      Baci a te. Che lo so che siete due testine...

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    8. "VF" sta per vaffanculo?
      ahahahahahahah !!!
      va bene ci vado a dare un'occhiata anche se io su facebbucche ci vado poco e scappo subito via, ma un papero sopra una locomotiva non me lo faccio mancare.
      Ciao
      sorellona
      della
      sorellina
      di
      Maria
      e
      baci
      baci
      baci
      a
      te
      ancor
      e
      ognor.

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    9. Ma qual'è, quello col culo de fora che sorregge le corna di belzebù o quella faccia di culo che ride dalla finestrella della lokomotiva? Vanno bene tuttedue, un per le chiappe l'altro pel cul.
      Ma ci sei pure tu, ti si vedono le scarpette da tennista.
      Ah birichina....

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    10. PAOLINO PAP 26/7/14

      Vincè, quello con la faccia di culo ridacchioso all'interno della locomotiva si chiama Aldamar.
      In effetti, come tutti i maschi che leggono e bazzicano Vanity Fair, pende.
      Io monto sopra, a chiappe scoperte.
      Tuttavia dovresti interpellare Tom Ford, l' otttico di fiducia della sorellina Spia di Maria, visto che le scarpette tennistiche di Mariella le scorgi solo tu.
      Datosi i problemi diottrici, visto che ci tieni tanto, ti rimando alla mia pagina personale di facebuc ( digita nel campo di ricerca “Paolino Pap Crema”): che per l' occasione - solo per te – vado a pubblicare in prima linea la fotografia integrale del mio didrè.
      E tanto che ci sono fornisco pure la mia immagine da checca.
      Non eccitarti troppo, mio caro.

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    11. Ahahahah
      Pazzi.
      veru

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  9. Restringere il campo solo a tre libri è difficile davvero tanto, perchè ogni libro che ho letto mi ha lasciato qualcosa ma ci provo:
    1 Il Piccolo Principe di Antoine di Saint'Exupery - Perchè è stato il primo libro che mi ha regalato mio fratello e ora che non c'è più per me è ancora più prezioso, un legame indisolubile.
    2 Questo giorno perfetto di Ira Levi - Mi ha insegnato a non fermarmi alle appararenze e a non arrendermi mai.
    3 L'Arte della Guerra di Sun Tzu -- Mi ha insegnato a pensare in modo non convenzionale.
    Ciao e buon fine settimana!
    Xavier

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    1. Ciao Xavier, a leggere te e alcuni di voi, mi si sta sempre più delineando l'idea di una classifica nella classifica. Non conosco Ira Levin come scrittore, ma ricordo di avere visto dei film tratti dai suoi romanzi. Lo ha citato anche Melinda e dato che ascolto sempre i vostri consigli, cercherò in libreria.
      Libri che consentono di mantenere la mente libera e di non farsi appiattire da questo mondo conformista, dovrebbero svettare ben in vista nella nostra biblioteca e assimilati profondamente dal nostro io.
      Ti abbraccio forte, ragazzo.

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    2. Putroppo il libro di Levin non è più in commercio, se mi inviii con un commento al mio blog il tuo indirizzo mail, provvederò a inviarti la copia in pdf.
      Ciao

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  10. 1. Il Piccolo Principe: è il primo titolo che mi è venuto in mente leggendo il titolo del post
    2. Cent'anni di solitudine: non sono mai riuscita a terminarlo, prima o poi ce la farò
    3. Piccole donne: libro bellissimo, uno dei pochi rilegato bene in tessuto viola, con illustrazioni, e una mia foto con mio nonno come segnalibro.

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    1. Eccola qua, che mi cita il libro che non ho potuto inserire nella mia corta classifica.
      Ma lui è parte di me.
      Grazie Yram per "Cent'anni di Solitudine". Termina il libro, magari salta qualche nome e assimila l'amore per la vita di cui ci ha fatto dono il grandissimo Marquez.
      La foto di tuo nonno come segnalibro: magica bambina bella.

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  11. Ciao Mari, finalmente passo di nuovo a salutarti :-)
    Devo dire che grazie al Kindle non devo più preoccuparmi troppo dello spazio da riservare ai libri in valigia, e la cosa è molto positiva ghghgh in effetti in vacanza ho potuto davvero leggere tantissimo, mi ci voleva proprio! :-)
    Comunque ti scrivo i miei tre titoli:
    1) Oceanomare, di Baricco. Il suo libro più bello e che rileggo sempre volentieri
    2) Il maestro e Margherita, di Bulgakov. Ogni volta che lo rileggo mi regala le stesse emozioni.
    3) Monsieur Malaussène, di Pennac. Perché Benjamin è il mio capro espiatorio preferito in assoluto.
    Buon weekend!
    Baci.
    Arnika

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    1. Ehi, Arnika!
      Hai sentito il profumo dei libri?
      Sono felice di rileggerti da me.
      Certo, Pennac e la sua tribù. Unici e grandi. Ineguagliabili.
      Bacio Fata Carabina.

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  12. Ma per la miseria, solo tre libri?!
    Okay dai, ci provo...

    -Questo giorno perfetto di Ira Levin: se lo leggi ti cambia la vita.
    -Cuore di Ciccia di Susanna Tamaro: è il mio libro "scaldacuore"
    -Il mondo di Sofia di Jostein Gaarder: perchè un pò di filosofia nella vita ci vuole

    Bacissimi!!!

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    1. Ciao Mel, dura eh?
      Come dicevo a Xavier mi avete incuriosito con Ira Levin e il suo romanzo. Andrò a cercarlo e magari, dopo la lettura, ne riparleremo da me.
      Sulla Tamaro, sorvolo.
      Invece riconosco che la piccola Sofia ha un bel posticino nel mio cuore.
      Eh, prendere la vita con filosofia, come direbbe Montalbano, "macari".
      Baciooooo!

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  13. Ho preferito la mise anni '70 coloured

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  14. io porterei il Candido, anche se l'ho letto non so quante volte, ma ad ogni nuova lettura, passando gli anni, vi ho trovato cose nuove.
    poi porterei il mio libro con tutte le poesie di Guido Gozzano, perché mi piace leggerle e rileggerle e recitarle a memoria.
    e per ultimo un manuale di giardinaggio che mi aiuterebbe a sognare e a fare progetti.

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    1. Sara, la penso come te. Ognuno dei nostri libri "portanti" riletto riesce a darci qualcosa di nuovo, stupendoci sempre.
      Il manuale di giardinaggio? Certo non riuscirei a vederti senza, donna delle meraviglie in fiore.
      Bacio.

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  15. OK, siccome non leggo libri assolutamente no,
    Dico che con me porto Topolino, Paperino ed il mitico Tom Ford!
    Scheeeerzo!!!
    Mica li accetti vero? 😉😉😉

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    1. PAOLINO PAP 25/ 07/ 14

      E chi cazzo è, Tom Ford?
      Visto che citi i fumetti, Spia, ( e battutona, non leggi libri) non è che ti stai confondendo con Alan, Ford, Gruppo TNT, di Max Bunker?
      Che il lettore rimane perplesso.
      Non è che stai seguendo le orme di Superciuk?
      Comunque mi preparo, visto che vuoi portare con te Paolino Paperino.
      Quak quak!
      Oh come sono felice!
      L' ho sempre saputo che sotto sotto ti piaccio.
      Mica come quella Cariatide del Vincenzo.
      Che ha più natali del Numero Uno.
      A che ora passo a prenderti?

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    2. Caspiterina, non ti sfugge nulla!
      Ho fatto un po` di confusione con lo stilista, mannaggia.
      Certo che volevo scrivere Alan Ford!
      Superciuk l'ho odiato per anni, ma se continui così...
      Passa a prendermi all'una è l'ora in cui mi addormento più facilmente.

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    3. PAOLINO PAP 26/07/14

      Scrivere è comunicare, Spia: e se tu citi i fumetti, e poi ci piazzi dentro uno stilista ( non propriamente uno scrittore di libri: e poi, ma chi lo conosce?) dal nome evocante un fumetto non è che eserciti al meglio il mestiere di comunicatrice.
      E poi non sono così stupido: che ci ho giocato sopra, l' equivoco.
      Tutto ciò, unitamente ad altri strani commenti poco comprensibili che lasci in giro ( che a volte neppure tua sorella capisce cosa intendi dire) fornisce di te l' impressione di un soggetto bizzarro.
      Ok, passo da te all'una: mi piazzo sotto le finestre di casa tua ed alzo al massimo il volume dell' autoradio.
      Ci metto un pezzo di Massimo Ranieri, che per ragioni di natalità e di contesto immagino conoscerai bene: “Erba di casa mia”.
      Scheeeeerzo!

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    4. Mari ed io siamo come la terra ed il cielo, il sole e la luna, non ci capiamo ma ci compensiamo.
      Inoltre se lei o altri non capiscono non è un problema solo mio.
      Sai che esiste anche la fatidica domanda: "ma cosa intendi?". Basta usarla ed il resto va da sé.
      Comunque Ranieri non è il mio genere, se c'azzecchi cambio idea su di te! Ciao.

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    5. PAOLINO PAP 26/07/ 14

      Gigi D' Alessio??

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    6. Stamattina dall'ottico, mio marito ha provato una montatura di Tom Ford. Non l'ha presa per fortuna. Era davvero orripilante.
      Mi auguro invece Pia, che tu voglia portare con te almeno due libri (seppure tomi non indifferenti) Tolkien e Pirandello.
      Mi sbaglio?
      Bacio.

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    7. Mari, sei un genio!!!!

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  16. PAOLINO PAP 25/07/14

    Vocabolario della lingua italiana
    Perché come tutti gli scribacchini di blog ( ma io, papero, son pennivendolo) non scrivo solamente nell'atto diretto sulla tastiera.
    Che m' immagino sì naufrago sulla zattera insieme a Wilson e tre libri salvati.
    E sull'isola deserta, assorbendo immagini, emozioni, stati d' animo, ordinerei i flussi di pensieri in scrittura, pur essendo privo di calamaio.
    Che senza scomodare isole deserte, capiterà pure a voi, mentre siete in giro di scrivere attraverso la mente, quasi proiettati fuori da un corpo che si muove in maniera automatica mentre i pensieri scorrono altrove.
    Correndo pure il rischio di essere tropo distratti.
    E cosa c'è di meglio nell'aver per mano un vocabolario?
    Tanto per uscire dai soliti termini di uso comune.
    “Bello e interessante” dammi tre parole – sole cuore amore.

    Cuore.
    (Va be'...)
    Perché tra decine e decine di fumetti ( Topolino, Geppo, Nonna Abelarda, Zagor, Tex W iller, Il Monello, L'intrepido ...) è stato l' unico libro posseduto nell'infanzia e adolescenza.
    Me lo portò Santa Lucia.
    L 'unico libro che per una cospicua fase della vita lessi per scelta.
    Perché alcuni che vennero dopo, romanzi compresi ( i noti classici di autori italiani) ai tempi delle scuole medie e breve parentesi delle superiori erano semplicemente imposti dallo studio.
    Che mica ero (e sono) un secchione mangialibri come Mariella.
    Comunque, ai tempi, m' identificavo di più in Enrico Bottini: oggigiorno trovo più empatico il Franti.

    La via dei tormenti.
    Di Tolstoj, ma Aleksej Nikolaevič; da non confondersi con il più famoso Nikolaevič Tolstoj, ma Lev.
    Ovviamente da leggersi in lingua originale russa.
    Ma esiste pure un' edizione con traduzione in ceco e slovacco di ottima fattura.
    Perché anche se il libri da scegliere sono solo tre, uno lo si può ugualmente sacrificare per fare un po' il cretino.
    Che c'è sempre quello che in questo genere di post cita Dostoevskij tanto per tirarsela un po'.

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  17. Racconti del Terrore di Poe, Stagioni Diverse di King e In acque profonde di Lynch.

    Moz-

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    1. PAOLINO PAP 26/07/14

      Cazzo Moz, c'è odore di strinato nel tuo commento.
      Tutto questo odore di brucio presumo sia stato originato dal tuo sforzo intellettuale di produrre questo minimalista svolgimento: tre titoli buttati giù secchi secchi così.
      Certo che voi blogger, ovvero possessori di blog, fate veramente cagare quando andate a commentare nei blog altrui.
      Ma veramente, cagare.
      Ci andate proprio al risparmio.
      La prossima volta stai a casa tua a farti le pippe (che dalla faccia mi sembri un ottimo smanettatore) piuttosto che andare in giro a fare queste sveltine di visita cortesia.
      Non c' è niente da fare, Mariella: ne resterà uno solo!
      E passo nettamente in testa nella classifica Highlander dei migliori commentatori del tuo blog.
      Che mi fanno solletico i tuoi amici blogger del Cerchio Magico.
      E tra i diversamente provenienti devo assai scendere nella graduatoria per trovare il nome della Veru: qui, è davvero scarsa.
      Sarà tutta impegnata a diventare la più simpatica ragazza di facebuc.

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    2. Paolino! Moz e' in vacanza e sono contentissima sia passato comunque. Sei in versione Franti piu' che mai oggi...

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    3. PAOLINO PAP 26/07/14

      Sì, il Moz è in vacanza: ed è passato per confermare che è una pippa, in veste di commentatore.
      Che se scriveva una cartolina recante scritto “ Tanti cari saluti da Cesenatico” forse era meglio.
      Va be': contenta te, contenti tutti.
      Per quanto mi riguarda andrò in ferie settimana prossima: e lo sai che stacco dai blog.
      Che mica sono un iperconnesso 24 ore su 24.
      Così mi sto portando avanti con i compiti.
      Evocando certe cose è riemerso pure lo spirito del Franti?
      Che alle volte m' immedesimo davvero nel tema dei post.
      Ciao, maestrina dalla penna rossa.
      A, no, quella era la Life!
      Allora ti faccio fare la maestra Delcati.
      Sempre pronta a perdonare gli alunni più discoli, dopo un primo momento di rabbia.

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    4. Moz, non credo tu ti faccia impressionare dalle esternazioni di Pap.
      Spadroneggia un po' ma non è un cattivo soggetto, a volte irruento sì; di sicuro con un vocabolario impressionante.
      Credo che più che sull'alluce gli sia caduto in testa da piccolo.
      Tornando ai tuoi libri facile immaginare quale sia il tuo filone preferito.
      Di Poe che amo, ho letto tutto.
      Pensa che da ragazza, uno dei miei fidanzati, mi aveva soprannominato Ligeia.
      Forse le somigliavo pure fisicamente, ai tempi.
      Di King invece, sono riuscita a leggere per intero solo It.
      Mi è bastato...
      Invece ero totalmente all'oscuro che Lynch scrivesse romanzi.
      Andrò a vedere di cosa si tratta.
      Tutti voi riuscite a scatenare la curiosità profonda che vive in me.
      Bacio ragazzo.

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    5. Eccomi qui.
      Guarda Pap, tutto faccio tranne che visite di cortesia.
      Ho sempre un dialogo costruttivo con gli altri blogger, e se qui non mi sono dilungato oltre è perché evidentemente non potevo farlo. Ma non devo starmi a giustificare con te, signor nessuno, piuttosto devo farlo con Mariella.
      Infatti adesso cala il sipario su di te e rispondo a lei:
      Poe lo amo, ha scritto dei racconti davvero potenti. I miei preferiti sono La botte (o il barile) di Amontillado e La maschera (o la mascherata) della Morte Rossa.
      King, quando ero piccolo (e segaiolo, a sentire il commento da esperto di Paolino) era uno dei miei preferiti. Adesso amo solo Misery, Stagioni Diverse (che contiene appunto Stand by me) e poco altro.
      Il libro di Lynch... è un libricino che si legge in mezz'ora (proporzionale quindi ai miei commenti striminziti...) ma è davvero carico di positività e retroscena. Mette il buonumore.

      Moz-

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    6. Infatti è difficile scegliere tra le opere di Edgar... quelle che ti ho citato le preferisco forse perché mi colpirono maggiormente quando ero più piccolo.
      Anzi, sai che ti dico? Stasera rileggo proprio quei due racconti! :)

      Moz-

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    7. Oddio, Mariella... ma non mi avevi risposto?? Oo
      O sono così calato nell'atmosfera di Poe da vedere fantasmi?

      Moz-

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    8. " E le tenebre, la rovina, la Morte Rossa, stabilirono su ogni cosa il loro dominio senza limiti".
      I miei preferiti sono, naturalmente Ligeia e Gli Occhiali. Sono una romantica. Questo se proprio devo scegliere.
      Ma in realtà li amo tutti.
      Ho letto del librino di Linch, uomo unico.
      Bacio Moz.

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    9. Moz ho fatto un po' di casino. Nessun fantasma...
      Ecco ripostato il commento.

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  18. Buon giorno a tutti! Arrivo eh... Che si sta delineando una classifica nella classifica. Siete grandi. Paolino il vocabolario della lingua italiana? Ma versione bigino immagino! Altrimenti se metti quello nel trolley poi non to ci stanno nemmeno le mutande!

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    1. PAOLINO PAP 26/ 07/ 14

      Veramente il mio massiccio Garzanti misura 26 cm x 20; e fa ben 9 cm di spessore.
      E sono appena andato a pesarlo: 3 kg e mezzo!
      Che dici, se lo porto sulla zattera di salvataggio, affondo?
      A parte il fatto che la prima volta che l' ho aperto mi è caduto sul piede e mi ha frantumato l ' alluce.
      Così non l' ho più aperto, d' allora.
      Seguirà il tuo consiglio: da qualche parte dovrei trovare un bigino di base.
      Ed una confezione di tre slip da uomo.

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  19. Ciao Mari!
    L'eleganza del riccio di Muriel Barbery, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e Cime tempestose di Emily Bronte e poi ti fa niente se mi porto anche i libri di Fabio Volo? Vabbè conosco la risposta e per compensare aggiungo anche Il piccolo principe così il difetto si smorza un po' ghgh
    Amica, hai già gustato la lettura nella nuova versione flipback?
    Abbraccio grande

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    1. Ciao bella bionda!
      Ecco che anche tu mi citi altri due libri che hanno fatto parte della mia crescita.
      Lizzy e Catherine, orgoglio e testardaggine.
      Mr. Darcy e Heathcliff. Certezza e stabilità, contro l'irruenza e l'imprevedibilità.
      In ogni caso, l'amore.
      Credo che ognuna di noi abbia qualcosa delle due fanciulle. E ognuno di noi nella vita, avrebbe voluto al suo fianco un bel mix dei due pezzi da novanta protagonisti maschili dei due libri.
      Ma per amor del cielo Claudia, mi ci vedi mentre mi rovino vista e postura cercando di aprire nel verso giusto quella roba chiamata flipback?
      Bacio.

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    2. Claudia vedo ora che sto leggendo i vostri commenti che abbiamo messo lo stesso libro :-)
      veru

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  20. Mari volevo precisare cheTom Ford è lo stilista di Gucci, non fa solo occhiali.
    Baci.😉😋

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    1. No Pia, Tom Ford ha una linea sua, da tempo non è più stilista di Gucci.
      E so benissimo che non fa solo occhiali.
      ahahah

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    2. PAOLINO PAP 26/07/14

      Che cosa vedi adesso?
      Globi rossi, gialli, viola.
      Un momento! E adesso?
      Mio padre, mia madre e le mie sorelle.
      Sì! E adesso?
      Cavalieri in armi, belle donne, volti gentili.
      Prova queste.
      Un campo di grano - una città.
      Molto bene! E adesso?
      Molte donne con occhi chiari e labbra aperte.
      Prova queste.
      Solo una coppa su un tavolo.
      Oh, capisco! Prova queste lenti!
      Solo uno spazio aperto - non vedo niente in particolare.
      Bene, adesso!
      Pini, un lago, un cielo estivo.
      Così va meglio. E adesso?
      Un libro.
      Leggimene una pagina.
      Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.
      Prova queste.
      Profondità d'aria.
      Eccellente! E adesso?
      Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.
      Molto bene, faremo gli occhiali così.

      Adesso ho finalmente capito chi è Tom Ford: un personaggio di Spoon River!
      E ditelo prima, no?

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  21. Mariella cara, io porterei gli stessi libri tuoi, eccetto "Il piccolo principe" (molto bello eh!) che invece sostituirei con "Il fu Mattia Pascal".

    Abbracci!

    B.

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    1. Anche tu con Pirandello.
      Ho detto vero che l'ho letto tutto? Ma che ci sono argomenti che affronta con tale crudezza da lasciarmi dolorante?
      Allora ti dico quale sia il racconto del grande scrittore siciliano che preferisco: L'UOMO DAL FIORE IN BOCCA.
      Appunto.
      Bacio a te.

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  22. Giuro che mi sto scompisciando dalle risate tanto che mi fa pure male la milza,conoscendo ambedue la lotta sarà a suon di battute esilaranti perché è così vero..stanno scherzando i ragazzacci!
    Che ci stanno dando dentro di brutto
    Bacio bella ragazza!

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    1. E che ci vuoi fare Cla' so bambini. Un po' creaciutelli ma pur sempre bambini. Domani se continuano a diverttirsi su questa spiaggia e questo mare, arrivero' fornita di palette e secchielli. Anche se sono convinta che preferiscano la pista con le biglie. Che al mare aveva un suo perche'! Bacio a te.

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  23. PAOLINO PAP 26/07/14

    “ Se so che il nemico è attaccabile e che i miei soldati sono pronti a combattere, ma non che le condizioni del terreno sono insidiose, le mie possibilità di vittoria sono dimezzate”
    (Sun Tzu, L' arte della guerra, libro portato in classe da Xavier )

    In effetti il terreno è insidioso, Claudia: che siamo nel blog di Mariella.
    E non possiamo mandare troppo in vacca il post con i giochi di lotta.
    A parte che io sono abituato poco a rispettare casa altrui. E ad essere messo dietro la lavagna.
    Più fuori dagli schemi abituali è Vincenzo.
    Non dovrebbe andar nel blog di altri e correre dietro a paperi starnazzanti.
    La maestra Delcati fino adesso è stata paziente: ma non so fino a che punto reggerà l' andazzo.

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    1. Paolino sono anni che ti leggo ed ho imparato a conoscerti per cui ciò che scrivi lo interpreto con molta ironia, anche quando l'eccesso è ben visibile mi diverte poi ovvio che se trovi chi ti da corda e ti serve argomenti su un piatto d'argento mica ti tiri indietro
      Ma lei già sapeva che sarebbe stato così al massimo vi bacchetta sulle mani, poi passa...

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    2. Mi ha fatto un gran bel complimento il papero, paragonandomi alla maestra Delcati.
      Sarebbe stato per me un onore essere come lei.

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  24. Mari, mi sono informata ora,
    addirittura è attore, regista, sceneggiatore e produttore di film.
    Ma dal 2009 è scomparso, che fine ha fatto???
    Acciderbolina!
    Vincenzo ciaoooo!!!

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    1. Che io sappia lavora alle sue collezioni.
      La sua attività principale.

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  25. Le Braci, di Sandor Marai
    Tre volte all'alba, di Baricco
    La cotognata di Istambul, di Paolo Rumiz
    Ovviamente è dura spiegare, in poche righe. Diciamo che sono profondamente legati ad alcuni passaggi cruciali della mia vita.
    Ti abbraccio :)

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    1. La tua spiegazione è esaustiva. I libri cari sono sempre accompagnati dalle sensazioni che hanno evocato la prima volta che li abbiamo letti. E restano lì con loro a farci compagnia.
      L'unico che ho letto è Le Braci.
      Sorvolo Baricco, sai che non mi piace.
      Rumiz invece mi incuriosisce, e prima o poi...
      Ti abbraccio anche io amica bella.

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  26. Ciao Mari
    a sire il vero vorrei portarmi tre romanzi mai letti.
    Magari, anzi sicuramente, quelli consigliati da te proprio su questo blog.
    Purtroppo ultimamente sto leggendo pochissimo.
    Fai conto che negli ultimi tre mesi ho letto un solo libro.
    La miscela segreta di casa Olivares.Se non l'hai letto te lo consiglio.
    Comunque non mi sottraggo all'invito.
    In questo momento, perchè sono sicura che alla stessa domanda fatta fra qualche tempo risponderei diversamente, che sai che in queste cose valgono i sentimenti e gli umori dell'ora.
    I capolavori di Virginia Woolf, perchè io e questa scrittrice abbiamo molto da dirci.
    Al di là del bene e del male di Nietzsche, perchè ultimemente mi è spesso venuto alla mente nel leggere dei fatti che riguardano la politica, le guerre e gli uomini dei giorni nostri.
    L'eleganza del riccio, perchè è un romanzo che ho letto molto velocemente e vorrei riprendere con lentezza assaporandone i pensieri.
    veru

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    1. Anche il libro che mi consigli finisce nell'elenco di quelli da leggere.
      Di VIrginia Woolf conosco poco, a dire il vero non so bene perché. Dovrò recuperare prima o poi.
      Su Nietzche sorvolo. Mi annoia. Mai arrivata alla fine del primo volume della Recherche.
      Mentre L'Eleganza del Riccio della Barbery l'ho letto qualche anno fa.
      E davvero, devi leggerlo.
      Ti abbraccio ragazza.

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  27. Tre libri e solo tre libri? Centuria di Giorgio Manganelli. L'uomo che ride di Victor Hugo. Questa storia di Alessandro Baricco. Leggo, vivo, scrivo e palpito dietro le loro pagine. Ma se Pap porta la Gazzetta un'occhiata gliela butto.

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    1. PAOLINO PAP 28/7/14

      Al lunedì c' è pure l' allegato – volendo – dell' album delle figurine dei mondiali di calcio.
      Te ne porto solo 3 e solo tre ( scelta facilissima): Messico 70, Spagna 82, Germania 2006.
      A parte che oggi è il giorno di Nibali: ma come per molti, è un po' difficile lasciarsi completamente andare.
      Rimane il timore che tra qualche mese o anno ci diranno che ci siamo esaltati per niente.
      Che d' inculate se ne sono già prese tante.

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    2. Franco, leggero' Centuria. MAnganelli lo conosco solo come traduttore di Poe. Grave mancanza la mia. Ma leggendo i vostri romanzi preferiti mi sono resa conto di quanta strada io debba fare per cercare di limare almeno un po' quel gran baratro che è la mia ignoranza. E perdona il ritardo nella risposta. Mi ero
      soffermata a ridere immaginando te e il papero che vi contendevate la Gds!!! E sono andata avanti. Non amo Baricco, credo di averlo detto molteplici volte. Hugo invece l'ho studiato. E resto molto legata ai suoi Les Miserables. Bacio.

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  28. Uh, che scelta difficile! I libri che hai scelto sono molto belli, il mio libro preferito è Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, ma sono secoli che non lo leggo ed è un po' impegnativo, per le vacanze dire che può andare un Pennac, tipo "signor Malaussene", qualcosa di Amado o Garcia Marquez, per le atmosfere esotiche e... Magari il libro che sto leggendo adesso di Jonathan Safran Foer "Extremely Loud & incredibily Close"

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    1. Mai letto il libro di Gadda. Grave mancanza lo so.
      Per quel che riguarda Pennac ho l'opera omnia. Anche se devo dire che tutto quello apparso dopo il ciclo "Malaussene" è abbastanza sottotono.
      Il libro di Foer è un altro bel pezzo di letteratura contemporanea che non poteva mancarmi.
      Certo il l'ho letto in italiano ahahah
      Bacio Clyo.

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  29. Mariella, adesso ti spiazzo...porto per ora con me un solo libro: Cuore.
    Baci.

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    1. Così Franti c'è davvero! :D

      Moz-

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    2. Ahahah Il libro Cuore.
      Moz, è molto più Garrone di quanto si possa immaginare.
      Ma non vuole darlo a vedere.
      Baci dalla maestra Delcati.

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    3. Beh, a questo punto vorrei poter fare le presentazioni ufficiali: con le frecciatine dovremmo essere 1 -1 e palla al centro, dopotutto, e per me può terminare così^^

      Moz-

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    4. Caspiterina Mari, vuoi dire che mi vedi come Garrone...ahi,ahi,ahi...
      Miki caro non posso essere Franti, purtroppo c'è già!
      Ciao.

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    5. Ma Pia, non ci riferivamo a te... dai...

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  30. Bellissima lista! Ci provo:

    Il piacere, d'Annunzio
    Undici minuti, Coelho
    Chiedi alla polvere, Fante

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    1. Domenica sono stata al Vittoriale. Appena mi riprendo dallo shock ne riparliamo di D'Annunzio. Ma tu quando parti?

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    2. Il Vittoriale è strabiliante, peccato solo non aver potuto fare foto all'interno. Quando parto per Barça? La settimana di ferragosto...

      Ti trovo lì? :-D

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    3. Ne ho fatte una cifra di foto. Ho trovato il parco splendido. Ma alcune cose mi hanno lasciata perplessa. Diciamo che definirlo fanatico della guerra è poco vero? Ah Barcellona. Ci voglio tornare. No, quest'anno resto a casa. Un po' di mare e un po' di campagna. E speriamo non troppa pioggia.
      Ci vediamo qui...
      Bacio ragazza.

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  31. Non ho capito... ti porteresti dei libri che hai già letto? ... io mai

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    1. Beh, il senso del post era quello. Se si va via da casa per un po', cosa si porterebbe di caro? E parlavo di libri importanti per noi. Per cui sì, in questo caso. logicamente, porterei i miei libri preferiti. Che ho letto e riletto. E non ne sono mai stanca.
      Se invece si tratta di una vacanza e di una situazione normale, porterei qualcosa di nuovo. Come faccio di solito :-)

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  32. Provo anche io, ma ogni volta che mi sembra di aver deciso me ne rammento un altro che mi pare fondamentale.. comunque, alla fine ho messo gli irrinunciabili, ma avrei voluto infilarci dentro Tondelli, Murakami, Némirovsky, Elena Ferrante... vabbè basta...
    1) Il libro dell'inquietudine - Pessoa. Potrei leggerlo all'infinito, iniziando dal fondo o dalla metà, andando a ritroso o rileggendo solo alcuni passi sottolineati la prima volta (ebbene sì, sono di quelle che sottolineano le frasi che mi colpiscono)
    2) Uno, nessuno e centomila - Pirandello (uno dei miei padri formatori)
    3) Vista con granello di sabbia - W. Szymborska. Con lei ho imparato ad amare la poesia, di cui (escluso Montale) non avvertivo una gran necessità prima di scoprirla.
    Ciao mari.

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    1. E' dura, lo avevo premesso.
      Mi piacciono le poesie della Szymborska. Me ne hai fatto venire in mente una che avevo postato ad un amico tempo fa:

      Nulla è in regalo -

      Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
      Sono indebitata fino al collo.
      Sarò costretta a pagare per me
      con me stessa,
      a rendere la vita in cambio della vita.

      È così che è stabilito,
      il cuore va reso
      e il fegato va reso
      e ogni singolo dito.

      È troppo tardi per impugnare il contratto.
      Quanto devo
      Mi sarà tolto con la pelle.

      Me ne vado per il mondo
      tra una folla di altri debitori.
      Su alcuni grava l'obbligo
      di pagare le ali.
      Altri dovranno, per amore o per forza,
      rendere conto delle foglie.

      Nella colonna Dare
      ogni tessuto che è in noi.
      Non un ciglio, non un peduncolo
      da conservare per sempre.

      L'inventario è preciso,
      e a quanto pare
      ci toccherà restare con niente.

      Non riesco a ricordare
      dove, quando e perchè
      ho permesso che aprissero
      questo conto a mio nome.

      La protesta contro di esso
      la chiamiamo anima.
      E questa è l'unica voce
      che manca nell'inventario.

      (W. Szymborska)

      Bacio Lara.

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    2. Ami la Szymborska, come me, come presumo De Luca allora, ma non mi hai detto nulla su Manganelli (da me citato una decina di commenti fa), che porterei in capo al mondo; quel libro devi leggerlo, assaporarlo. Potrai esserne posseduta..

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    3. Caro Franco, sarà fatto. Lo cerco in libreria e lo porto con me nelle prossime vacanze. E poi ne parliamo qui da me a settembre. No, non amo Erri e' fin troppo riduttivo per me. Sono aperte delle sue parole e lui sarebbe potuto essere la mia persona... Bacio amico.

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    4. Volevo dire: sono parte delle sue parole...

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  33. DorianGray3/8/14 2:03 AM

    Ma questa è una scelta impossibile! Rispondo di getto: Il ritratto di Dorian Gray (ci mancherebbe!), "Ti prendo e ti porto via" (Ammaniti) e "Vanity Fair" (Thackeray).

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)