La torta di compleanno e Wondy ( foto di Mariella S.) |
Amici di blog vorrei raccontarvi della bella serata appena trascorsa insieme ad un gruppo di donne meravigliose con cui abbiamo festeggiato un compleanno importante. Il primo anno di vita di un blog di Vanity Fair che seguo dall'inizio.
La blogger è una bravissima giornalista che ci
racconta in maniera ironica e intelligente il suo affrontare, per la seconda
volta, una malattia così carogna e stronza qual è il cancro al seno. La nostra Wondy
roccia, Wondy bella.
Per lei purtroppo si è trattato di un ritorno. Sembrava tutto finito, quando un
anno e passa fa, il maledetto sassolino è rispuntato all'altro seno.
Brutta mazzata direi. Che cazzo non bastava già la prima
botta? Incontentabile il brutto bastardo.
E allora grazie anche alla lungimiranza del direttore Luca Dini che l’ha convinta ad
aprire un blog in cui parlare dello “stronzo” senza cadere nel pietismo o nella
lacrima doverosa, ha iniziato la sua avventura narrando con semplicità e naturalezza, il suo quotidiano.
Nasce così Le Chemioavventure di Wondy. Tra i mille pensieri e le mille preoccupazioni che comportano il doversi rimettere in
ballo con cure e terapie, l’ovvio timore per il futuro che riguardava
chiaramente non solo se stessa ma anche la sua famiglia, i suoi figli e il suo
compagno, si è messa in gioco.
Un momento della cena ( foto Mariella S.) |
Altro momento della serata ( foto di Mariella S.) |
Daniela, Roberta, Mari e Giada |
In quel luogo ci siamo sentite tutte vicine, tutte unite. Chi il cancro ce l’ha ora e sta mordendo la paura, chi lo ha avuto e pur essendo passati degli anni, sa bene quanto sia importante la propria esperienza per dare coraggio e forza alle altre; chi ha persone molto care che lo stanno affrontando o lo stanno negando eppure sono lì a leggere e a partecipare con gli altri di questo dolore e di questa speranza, di questa voglia di abbatterlo.
Siamo state insieme alla padrona di casa in ogni momento.
Sedute con lei mentre affrontava il ciclo di terapie con un sorriso meraviglioso e
degli zoccoli assurdi; in macchina mentre guidava verso il luogo della ripresa
soprannominato Rozzangeles “ la ridente cittadina dell’hinterland milanese” al
cui interno si prodigano gli “angeli” delle cure.
Abbiamo visto nascere su di un foglio da disegno il viaggio “premio” che si è concessa
alla fine della terapia. E’ partita da un piccolo aeroplano per arrivare alla
bellissima isola di destinazione.
Abbiamo parlato di vacanze e di amori, di quotidianità e di
valori. Quale quello dell’amicizia. Il più importante, il più forte. L’armonia
creatasi sul blog tra persone diverse e lontane che vivono tanta sofferenza è
stata la conquista più bella che abbiamo raggiunto. Oltre alla consapevolezza
che tutti i mostri possono essere sconfitti se aprendo l’armadio in cui li
nascondiamo ci accorgiamo che anche il solo parlare di loro li rende più deboli.
E sabato sera quando finalmente ci siamo viste al raduno di
Wondy bella, non sono cascate lacrime.
Ma ci sono stati abbracci e baci, risate, battute, racconti. Allegria e
ironia. Forza da guerriere, grinta di tigri.
Abbiamo tutte festeggiato la vita. Wondy e noi. E deciso che
continueremo a parlarne, senza dargli tregua al maledetto cancro.
Nessuna tregua e
nessun alibi, mai.
Wondy con Mari, Roberta e Giada |
Ciao Mari bel post, stupende le foto.
RispondiEliminaCi vuole impegno per il commento quindi torno domani.
Baciiiiiiiiii
Grazie Spia. Sapessi come è stato emozionante per me conoscerle tutte quelle donne fantastiche.
EliminaE Wondy poi...
A più tardi.
Una preghiera per Wondy affinchè abbia la forza di affrontare ed uscire vittoriosa da questo tumore...
RispondiEliminaCara Mariella questo articolo tocca il cuore ...ed esorta noi tutte a fare dei controllo periodici per prevenire questo male.
Un grosso abbraccio e buonanotte!
Grazie Francesca.
EliminaHa una forza incredibile Wondy. E la trasmette a tutti.
PREVENZIONE, ASSOLUTAMENTE PREVENZIONE.
Ti abbraccio forte.
Ciao Mari, sei uno splendore!
RispondiEliminaRoberta
Roberta cara, come ti ho detto sabato: tu sei bella. Bellissima.
EliminaWow........ sono senza parole..... io imbranata giovane donna di provincia. ......bellissima sintesi di questo viaggio..... bellissimo blog..... e bellissima frase di Claudio Baglioni: una delle mie preferite. ... un bacio
RispondiEliminaDaniela. ... detta Daniela C.
Daniela, ma che imbranata dai, a me non sembra proprio. Grazie, ho scritto il post di getto; hai ragione abbiamo fatto tutte insieme un bellissimo viaggio. Tenendoci forte per mano. E' ed è stato incredibile conoscervi.
EliminaSe il mio blog si chiama DOREMIFASOL ci sarà un perchè.
E' la mia canzone preferita di Baglioni.
Ti abbraccio forte forte.
YES, Daniela C., la matta totale adorabile, incredibile, di sabato sera. Che ha la fotina profilo con Venusia e le tette razzo: A-DO-RO.
EliminaGran bel momento di condivisione, davvero. E se son riuscita a non piangere io che piango con la pubblicità della Visa (nonnetto che va a trovare la nipote neomamma), è perchè davvero era il raduno di Wondy. E Wondy è Wondy.
Prima di questo lavoro in azienda, mi occupavo di ricerca clinica allo IEO di Veronesi.
RispondiEliminaE posso dirti con cognizione di causa che anche lo spirito è importante per battere lo "stronzo".
Complimenti per l'iniziativa e a Wondy per il coraggio e la forza di raccontare la sua storia.
Abbracci e pink ribbon
Leo, grazie.
EliminaHanno una valenza particolare le tue parole.
Lo "stronzo" si vince se siamo più forti di lui.
Grazie anche da parte di Wondy, la vera roccia è lei per tutte.
Abbracci e baci.
Cara Mari
RispondiEliminasai benissimo che partecipo dal primo giorno al blog di Wondy.
Mi fa piacere che tu abbia deciso di parlare del vostro incontro anche qui.
E che belle fotine.
Sai che sono curiosona e te le chiedo sempre.
Come già detto mi è spiaciuto non esserci,vi ho comunque pensato.
un bacio veru
Veru cara, lo so bene. E mi spiace che tu non ci possa essere stata. So perchè e comprendo. Ma so anche molto bene che avresti voluto esserci. Ti ho preso la spilletta che Wondy ha regalato a tutti i presenti.
EliminaCosì avrai anche tu il ricordo della serata come fossi stata con noi. Che c'eri.
Abbraccio forte.
Grazie Mary.
EliminaChe bello che ti sei ricordata anche di me :-)
veru
Ma piantala scema :-)
EliminaGHGHGHGHGH
EliminaE' quella frase "E sabato sera quando finalmente ci siamo viste..." che ci fa comprendere l' affetto, la comprensione e la solidarietè che te e le tue amiche nutrite verso Wondy. Molto discretamente mi unisco anch'io.
RispondiEliminaUn caro saluto,
aldo.
Sì Aldo, è stata la cosa più bella. L'affetto spontaneo verso persone che prima di quella sera non avevamo mai visto eppure; è stato come se ci fossimo conosciute da sempre.
EliminaGrazie!
Abbraccio.
beh, hai vissuto un momento sociale e socializzante. che ti fa onore, da un lato, ma dall'altro ti ha fatto passare qualche ora comunque con belle persone
RispondiEliminaAmbedue sono esperienze che resteranno con me per sempre.
EliminaGiusto, giustissimo parlarne, scriverne, brava Mary!
RispondiEliminaNon dargli tregua mai.
EliminaCara Mari, spero che il Wondyraduno sia stato il primo di una lunga serie.
RispondiEliminaE' stato meraviglioso incontrare te e tutte le donne che hanno avuto un percorso oncologico simile al mio.
Questa è la testimonianza che non tutti i mali vengono per nuocere, anzi l'incontro e la condivisione è stato qualcosa di magico.
Grazie per la tua carineria e attenzione verso un tema così delicato.
Roberta Spaggiari
Certo che sì. Ne faremo uno al centro e al sud e poi si ricomincia dal nord.
EliminaGrazie Roberta. Per me è stato un onore e un piacere infinito incontrarvi, Guardarvi negli occhi, leggere l'assoluta forza che vi ha temprate come acciaio inossidabile. Quella che riuscite a trasmettere a tutti. E abbracciarvi. Abbracciare Wondy, scoprire che i suoi occhi azzurri sono laghi trasparenti e puri, come il suo cuore.
Come il vostro.
E' doveroso parlarne.
Ti abbraccio Amica.
Non è facile commentare, trovo straordinaria questa donna e anche voi che le siete vicino con tanto trasporto. Cancro bastardo, decisamente, ma sconfitto una volta si può distruggere anche la seconda (ho un caso in famiglia), quindi...forza Wondy!! Un bacio a te, cara Mariella
RispondiEliminaRos, la vostra presenza, dei miei amici di blog, poichè rappresenta una partecipazione sentita, mi inorgoglisce.
EliminaSì, può essere sconfitto ancora. Gli daremo tanti di quei calci che arretrerà fino a sparire.
Un abbraccio a te, forte molto forte. E anche alla persona di famiglia che sta lottando mordendo la paura.
Fortuna che non scrivi libri,trascorrerei un oretta buona a piangere ad ogni finale ;)
RispondiEliminaHo conosciuto Wondy su Vanity di carta e mi ha colpito il suo spirito tenace,ce la farà sempre!
Tanto amore in questo post,con finale carico come solo tu sai fare!
Un forte abbraccio a tutti i coinvolti,Nick
Chi ti dice che prima o poi non lo faccia? Dico scrivere un libro ghghgh.
EliminaTi avviso prima così prepari i fazzoletti. Lo so che tendo al pathos.
Grazie ragazzo mio, per le belle parole, per l'affetto che non smetti mai di dimostrarmi.
Wondy bella è davvero bella. Come ce la immaginavamo.
Ti abbraccio anche io. Forte.
Ecco,dovevo star zitto :D
EliminaAnche il commento di Spia non scherza eh!belle ragazze!
Scusa se vado off topic,non ho trovato nulla tra i quasi 400 commenti dal dir su quella cosa che mi dicevi succederà a dicembre,probabilmente ho guardato male..non è che me lo puoi dire tu?Nick
Nick è in programma un incontro del blog del Direttore.
EliminaSe sei interessato mandami un modulo di contatto.
Sì il commento di SPIA non scherza.
Lei la conosco molto bene, è bella davvero per come scrive.
Bacio
Buonasera Nick, sei gentile, ti ringrazio tanto.
EliminaBaci Mari
Ciao Mariella, come ho già scritto, questo post è molto bello.
RispondiEliminaNella vita di tutti c'è sempre qualcosa che non va e tutto deve essere affrontato con grande forza e determinazione, purtroppo a volte gli avvenimenti sono determinanti, soprattutto quando, dopo tanta sofferenza, qualcuno non ce la fa e ci lascia... già proprio così ci lascia, me cosa ci lascia, l'amore soprattutto che non bisogna mai dimenticare, il coraggio che bisogna avere sempre in ogni occasione difficile, il sorriso, il dolce sorriso della determinazione, della forza e della speranza che mai deve morire. Infatti molti riescono a superare tutto, a vincere il male combattendo e per chi ce l'ha fatta, grazie, si grazie perchè con il vostro aiuto molti altri acquistano coraggio e vincono.
Quindi ben vengano post come questi, che ci fanno capire quant'è bella la vita in ogni sua forma.
Deve essere stata una serata bellissima, piena di amore e di amicizia, che bello!
Quando ci vedremo mi racconterai i dettagli, un bacioooooo
Bellissime parole le tue, Spia.
EliminaHai sempre paura di esprimere i concetti che sgorgano dal tuo cuore, ma sbagli.
Quando lasci a loro campo libero, viene fuori il meglio di te.
Sì facciamo in modo che la speranza non muoia. Aiutandoci.
Ti abbraccio forte.
Ciao Mariè. Post molto bello, interessante e attuale, purtroppo. È vero, voi donne avete lo stronzo occulto, che si diverte a scegliere in quale delle due tette giocare a nascondino, ma noi uomini ce l'abbiamo pure lo stronzo che nemmeno si nasconde e non si vergogna di rompere i co****** ogni mezzora, visto che alloggia lì nei pressi. Si chiama rigonfiamento benigno della prostata, e te lo raccomando quel benigno dato che si corre sempre il rischio di farlo incazzare, così lui diventa maligno e autorizza l'esercito di macellai in camice bianco a toglierti via tutto, lasciandoti come un cappone bollito.
RispondiEliminaSei sempre in gambissima, Mariè, e me pari che ringiovanisci ogni fotografia che ti fanno. Bravo il fotografo o sei bella tu?
:)))
Gli Uomini hanno uno stronzo visibile. Da monitorare attentamente. Prima che morda anche lui.Che ti devo dire Vincè, passerei le giornate a parlarne perchè noto che la maggior parte delle volte è un vero tabù affrontare l'argomento.
EliminaFa proprio una paura folle. La gente pensa che non parlandone si riesca a metterlo in una nicchia, in modo che resti nascosto per potere andare avanti. Poi ti aggredisce all'improvviso e allora gli alibi non servono più.
Parlarne, fare prevenzione è un bel modo per metterlo all'angolo.
In gambissima? Grazie Vincenzo, ho un fotografo da copertina, lavora di photoshop da paura:-)
Abbraccio forte.
E' una foto, uno spaccato dell'Italia migliore.
RispondiEliminaDa trasmettere a chi pensa che non esiste la solidarietà, l'amicizia, la sensibilità.
Non lasciamo mai solo chi soffre in silenzio e combatte quotidianamente una battaglia
contro un nemico che vuole rubare i beni più preziosi: la salute e la vita.
In bocca al lupo.
Ciao Mari,
Nicola
Come dicevo anche a Vincenzo, è soprattutto il silenzio che bisogna combattere. E l'incapacità di stare accanto a persone che combattono contro questo maledetto. Non c'è bisogno di fare granchè. Basta esserci.
EliminaAbbraccio Nicola.
Grazie.
Cara Mari, come vedi il tuo blog mi crea dipendenza.
RispondiEliminaSembra di stare seduti su una panchina al parco, ascoltando piacevolmente amici mai visti.
Grazie di avermi accolto nel tuo mondo.
Roberta Spaggiari
Roberta, il mio blog crea dipendenza. Un po' come la nutella, più ne assaggi più ne vuoi.
EliminaBello il paragone con la panchina al parco.
Una volta con una vecchia amica lo paragonammo ad un divano. Sai quei divani, un po' vecchiotti in cui sprofondare piacevolmente in compagnia di amici cari. Con cui discorrere del più e del meno. Con intelligenza e equilibrio.
Resta su questo divano con noi.
Sapessi cosa succede quando cazzeggiamo!
ghghgh
PS: che bello trovare la tua firma da me.
Abbraccio grande.