31 gennaio 2012

LORENZO JOVA CHERUBINI: BUON COMPLEANNO ORA!





Amo tanto la musica e alcuni artisti in maniera smodata.
Con alcuni parte anche l'ormone (con uno solo veramente), con altri c'è vera affinità elettiva.
Talvolta come in questo caso la stessa parola artista è riduttiva.
Vi racconterò di lui e di me, in parte simili.


Da quanto tempo ci conosciamo noi due?
Sono quasi trent’anni che ti rincorro e ti ritrovo ovunque, Lorenzo.
Ma quanto hai saltato, gridato, cantato, amato e pregato nel frattempo?
Ed io con te.
Abbiamo la stessa età, a Milano ci siamo arrivati insieme, abbiamo percorso strade diverse e abbiamo attraversato questa vita fino ad ORA soprattutto con il sorriso, nonostante i dolori.

Il tuo sorriso aperto, è una finestra luminosa che ci consente di affacciarci sul tuo cuore.

Ricordi le cose che cantavi trent’anni fa?

Erano queste e noi le cantavamo e ballavamo con te, in una girandola di suoni e colori e divertimento e fai la cosa giusta.


SEI COME LA MIA MOTO


Ed io?
Tra lo studio (che trascuravo un pochetto in realtà), e il divertimento e la vita che scoprivo nei primi anni milanesi, le feste e l'allegria degli anni da bere che stavano iniziando, appena giravo gli occhi ti incontravo.
E ti seguivo alla radio.

Gli inizi a radio DJ (a proposito Buon Compleanno anche alla mia radio preferita che oggi compie 30 anni), fortemente voluto da Cecchetto, come Fiorello eri un po’ imbranato e quando ti perdevi e per un momento non sapevi cosa dire, ridevi in maniera franca e diretta e tutto ripartiva all’istante.
Ve lo ricordate?

Poi il tuo pigmalione ti spinge a cantare e tu lo fai, pubblichi Gimme Five ed è subito successo.


Eccola "GIMME FIVE"






Ma la canzone che più di ogni altra mi lega a te in quel periodo noi due stessa età, stesso amore per la vita, è questa:


Vent'anni la notte e la vita - "Gente della Notte"  - 1990


"la notte fa il suo gioco e serve anche a quello
a far sembrare tutto, tutto un po' più bello.Parlare in una macchina davanti a un portone
ed alle quattro e mezzo fare colazione
con i cornetti caldi e il caffelatte
e quando sorge il sole dire buonanotte
e leggere il giornale prima di tutti,
sapere in anteprima tutti i fatti belli e brutti,
di notte le parole scorrono più lente
però è molto più facile parlare con la gente,
conoscere le storie, ognuna originale,
sapere che nel mondo nessuno è normale.
Ognuno avrà qualcosa che ti potrà insegnare,
gente molto diversa di ogni colore.
A me piace la notte gli voglio bene
che vedo tante albe e pochissime mattine,
la notte mi ha adottato e mi ha dato un lavoro
che mi piace un sacco anzi io l'adoro.
Mi chiamo JOVANOTTI faccio il deejay,
non vado mai a dormire prima delle sei."






Dopo Radio DJ, arriva DJ Television e la tua faccia diventa compagna giornaliera, come la tua allegria.
Il groove e il rap dei tuoi brani accompagnano e scandiscono quel periodo della mia vita.
Poi per un po’ ti allontani.
Rifletti su cosa farai da grande, del resto come me, che conosco il compagno della mia vita e lo sposo nel 1992.
Lo stesso anno pubblichi “Lorenzo 1992” e questa è la canzone che ha segnato i miei giorni.


"RAGAZZO FORTUNATO" versione di  LORENZO e FIORELLO






Io mi sentivo fortunata proprio come te.
Avevo tutta una vita nuova da scoprire e i miei vent'anni mi sembravano un mare intero da attraversare.
Studiavo, lavoravo, vivevo, amavo.


E quando la sera passavamo del tempo insieme, il mio compagno ed io, stretti per non farci scappare quegli attimi ascoltavamo una serenata coinvolgente:


"SERENATA RAP"



"quel tuo essere al di sopra delle mode e del momento" sembra scritta per me.


Dimentico anche la modestia quando si parla delle tue parole, della tua poesia.


"Pensiero Positivo" anno 1994, la tua svolta.
Andavi oltre la presa di posizione con questo inno ideologico, era l'inizio della tua maturità.


io credo che a questo mondo
esista solo una grande chiesa
che passa da CHE GUEVARA
e arriva fino a MADRE TERESA
passando da MALCOLM X attraverso
GANDHI e SAN PATRIGNANO
Arriva da un prete in periferia
che va avanti nonostante il Vaticano






parole intense, che meritano una riflessione sul futuro che incombeva  e una seconda parte di post da dedicarti.


Ma per la prima parte la domanda è:








"i vostri vent'anni come sono stati, cosa vi è rimasto dentro e cosa invece avete perso?"





















75 commenti:

  1. I miei vent'anni sono stati confusi, contraddittori e altalenanti tra momenti di euforia e altri in cui precipitavo, di nuovo, nel baratro dell'insicurezza e della scarsa autostima.
    Infatti io e Jovanotti abbiamo cominciato ad andare d'accordo intorno ai 30.

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    1. Dovevo scrivere qui la risposta, ma ti ho scritto in basso.

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  2. Cara Mariella
    prima due cosine su Jovanotti.
    Mi piace molto e lo ascolto volentieri.
    Sono sincera ai tempi di "sei come la mia moto" non avrei scommesso una lira su dilui.
    In effetti molti,gli stessi critici musicali,sostenevano che non sarebbe durato una stagione.
    In realtà è a mio parere un grande artista e con il tempo l'ha saputo dimostrare.
    Tuttavia ancora oggi con un po' di pregiudizio non riesco a credere fosse il ragazzo di allora.

    I miei vent'anni?
    Li ricordo come un periodo di relativa calma.
    Insomma gli anni prima erano stati segnati da una certa turbolenza emotiva che non passava innosservata.
    Sempre irrequieta,sempre alla ricerca di qualcosa.
    Sempre a scavare scavare dentro.Capire.Capirmi.
    Non smettevo di pormi domande.
    E non ero felice.
    A vent'anni la quiete dopo la tempesta.
    Mai smesso di complicarmi la vita indagando una parte interiore che aveva bisogno di un ordine che non riuscivo a dare nemmeno alla mia vita esteriore.
    Però insomma tutto con più serenità.
    Comunque non tornerei indietro.
    Ad essere sincera non torno nemmeno volentieri al passato.
    O meglio credo che non ne valga poi così la pena.
    Mi fermo ad oggi.
    Poi vedremo.

    veru

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    1. Veru, io invece l'ho amato immediatamente era un po' matto all'epoca, proprio come me.
      Sembrava alla ricerca di se stesso e quelle canzoni all'apparenza fragili e deboli erano in realtà per quello che vedevo io indice di ricerca personale.
      Non si è mai fermato.
      Non ho capito la questione del pregiudizio, cioè vuoi dire che ti sembra così distante da quello che era allora che talvolta quello che scrive ora ti lascia perplessa come se non fosse cosa sua?
      Mi sarò spiegata bene?

      Leggendo dei tuoi vent'anni penso ai miei.
      Anche io alla ricerca continua di qualcosa, ma forse più serena perchè già arrivare a Milano e essere riuscita a sciogliermi dal nodo della piccola città di provincia, mi aveva reso felice.
      Mi sentivo fortunata perchè avevo la possibilità di realizzare con le sole mie forze i sogni che avevo.
      Sono stata molto infelice prima, da ragazzina, ho molto sofferto perchè quel mondo e quella gente mi stava stretto.
      Mi sembrava di essere in una bolla senza più ossigeno, ho rischiato seriamente la depressione.
      Ma mio padre per primo ha capito.
      E ha fatto quello che pochi avrebbero fatto allora, mi ha lasciato andare via.
      Non lo ringrazierò mai abbastanza.
      Perchè so esattamente quanto gli è costato rinunciare a me.
      E quanto è costato a mia madre.
      I tempi duri sono arrivati dopo qualche anno a Milano.
      Ma sono stati superati.
      Se mi guardo indietro vedo tutto il mio percorso.
      E sono contenta così.
      Del mio presente.

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  3. L'ombelico del mondooooo!!!!
    L'ombelico del mondoooooo!!!!
    Questo è l'ombelico del mondooooo!!!!!

    Ah, quanta energia che mi da questa canzone!!! Una delle prime che mi vengono in mente se penso a Jovanotti. Non l'unica, che per quanto io sia "piccola" me le ricordo, le sue canzoni del periodo rappettaro...
    Però sinceramente, io lo adoro a partire dall'album "L'albero", del 1997. Forse perché nel 1997, a 17 anni, cominciavo davvero a riflettere anche sul testo delle canzoni, e al rapporto fra musica e parole.

    E poi diaciamolo, dal 1997 Lorenzo diventa anche molto figo ghghghhghgghgh

    I miei vent'anni... beh, li sento troppo vicini per sapere quanto sono cambiata, o come li ho vissuti. Mi sembra di essere ancora quella di dieci anni fa almeno grosso modo.
    E adesso vado ad ascoltare... l'ombelico del mondooooooo!!!!!

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    1. Ciao Arnika, l'Albero è un album eccellente, approfondiremo la questione nel secondo post.
      Adoro quella canzone, hai ragione sull'energia è eccezionale.
      Come è adrenalinico ogni suo concerto.
      A maggio scorso l'ho visto al Forum di Assago.
      Non sono riuscita a stare ferma un istante.
      Per non parlare di lui che faceva anche le capriole.
      E io ho cantato tutte le canzoni del concerto, e come sempre mi è sembrato che durasse un solo istante.
      Uffa è vero che tu sei una ragazzina, per te sono passati appena ieri i vent'anni.
      Hai ricaricato le pile e ascoltato la canzone?

      baco

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    2. Certo che l'ho ascoltata!!! Tutta tutta. Mi mette una grinta vera addosso, e una gran voglia di ballare.
      Sai che non sono mai riuscita a vederlo dal vivo? ç_ç

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    3. Adesso riparte il tour dopo il triste incidente di dicembre, che dici di organizzarci per andare a vederlo insieme?

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    4. Figooooo!!!!
      Dai, fammi sapere qualche data possibile e vediamo di organizzarci!!!!

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  4. Che grinta Arnika.
    Mi fai quasi paura...
    Da quando???...ghghghghg
    bacetto veru

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    1. ghghghghghgh, Veru, alcuni colleghi ormai sono convinti che abbia una doppia identità o una doppia vita ghghghghgh
      In settimana, una ragazza seria e posata, e nel weekend una scatenata ghghghgh In realtà sono solo una persona con tante anime dentro di sé :p

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    2. La dottoressa Jekyll di giorno e miss Hyde di notte ghghghghghghghghghgh

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  5. Cara Mary,
    Jovanotti e' stato per molto tempo spensieratezza e divertimento. Con gli anni, e' maturato come uomo e come artista: ora lo di può dire "impegnato" (se non impegnativo...!). Oltre al ritornello di Arnika, mi e' ronzata in testa a lungo la melodia di 'Bella', una canzone di cui ricordo quasi tutto il testo a distanza di anni dall'ultimo ascolto! Dei miei 20 anni, invece, devo dire che non serbo dei ricordi così sfolgoranti... Ero sempre sui libri, fidanzata con il classico stronzo (ma ci ho messo quasi tutta la decade dei 20 anni a convincermene...), con un armadio di sogni (stavano troppo stretti nel classico cassetto) e di progetti. Un'idealista dalla vena malinconica: mi definirei così a posteriori. Paradossalmente mi sento molto piu' serena, tranquilla e pacificata con me stessa adesso di allora. Quello che scrive la nostra Veruskina l'ho sperimentato anch'io. Senza i toni del melodramma (che mi si addicono ben poco). Insomma... Per quel che mi riguarda, età e leggerezza sono in rapporto proporzionale: al crescere dell'una, aumenta anche l'altra. Leggerezza che non e' superficialità, ma abbandono della zavorra data dalla paura d'el giudizio altrui, per esempio, o dall'ansia fine a se stessa. Forse con il tempo ho accettato i miei limiti, anziché dannarmi a superarli. Anche se l'autocritica resta sempre molto forte in me. Per l'auto indulgenza credo dovrò attendere i miei 80 anni, ma insomma... Sto migliorando peggiorando! Buona serata
    Emanuela

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    1. Manu, hai proprio ragione, il ragazzo ha approfondito e coltivato tutti i suoi interessi, le sue passioni e i suoi credo.
      Ha viaggiato, ha partecipato, ha camminato, conosciuto e compreso.
      E' diventato grande.
      La canzone che citi è a me molto cara, scoprirai perchè con il prossimo capitolo.
      Ma diavolo anche tu con lo stronzo che ci fa il cuore a fettine?
      Ma dovrò farci un post sulle donne masochiste in amore.
      La leggerezza poi è per me fondamentale.
      Mi ha sempre aiutato nella vita a rivedere i momenti peggiori e a cercare di buttarmeli alle spalle.
      Credo sia fondamentale per il mio equilibrio.
      Anche nei momenti più tristi che ho avuto, riuscivo riacchiappandola, a tornare a galla.
      Mi aiuterà a non sentirmi mai vecchia, almeno spero.

      Buona serata a te.

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  6. Ciao Manu
    mi fa piacere sapere che anche tu eri un pochino turbolenta.
    No niente melodrammi nemmeno io...o si?
    Bè a volte mi piace enfatizzare un po' le cose...ghghghg
    bacetto

    Arnika sei perfetta così ;-)

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    1. Dai a proposito di melodramma e di vent'anni ma davvero non ci sono episodi simpatici che avete voglia di raccontare?

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  7. Ehi ragazze!
    Non andate troppo in fretta che questo è solo il primo dei due post dedicati a Lorenzo!
    Baci a tutte e ben ritrovate.

    A dopo.
    mari h.21.03

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  8. Ale, io dei miei vent'anni ho dei momenti in cui i ricordi si confondono per diciamo qualche "stravizietto", ma fortunatamente la mia autostima cresceva giorno dopo giorno insieme alla mia indipendenza.

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  9. Ahh,io avevo pochi anni quando uscì L'ombelico del mondo!Che ora è una delle mie sveglie preferite,quando devo avere un pò di fretta.
    Ora è stato il classico album dell'estate,mi diverto a cercare i messaggi nascosti-subliminali all'interno delle sue canzoni,sono davvero tanti.
    I miei vent'anni li sto vivendo ora,ma sicuramente li ricorderò come una svolta enorme nella mia vita.
    Nick

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    1. Nick, scusami tanto.
      Scrivendo il post non ho fatto i conti con te ad esempio, che sei così giovane.
      Anche se da quello che scrivi non traspare.
      Non mi sorprendi con la tua maturità e le tue riflessioni.
      Per non parlare di quanto ami leggere e di quello che leggi.
      Della tua apertura verso il mondo.
      I tuoi vent'anni talvolta sembrano cento.
      E a quanto pare è un periodo felice.
      Quindi Ora ci sta proprio bene.
      Ma di che messaggi subliminali parli?

      mari h.22.15

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  10. la mia prima musicassetta originale fu "L'albero" regalatami da mia sorella per il mio compleanno (ovviamente chiesta da me!)
    Mio figlio canta solo 2 canzoni per ora (ha solo 2 anni): una è "puoi aggiustarlo con Bob" (Raiyoyo per chi se lo stesse chiedendo) ed "il + grande spettacolo dopo il bigbang" (ovviamente di entrambe solo il ritornello)(cantata da lui fa: "grande spettacolo grande spettacolo biben...io e te ..chitarra, suonare. grande spettacolo grande spettacolo ..io e te ...cinema itenne... biben io e te" con corse e ballata o sculettata per tutta la casa e Mary può ben immaginare).
    Ero piccola quando ho iniziato a cantarlo, anche perchp lo si vedeva e sentiva ovunque che cantava mi pare gimmi five portava un cappellino rosso e faceva quelle spaccate volanti che gli costarono anche un paio di cadute dal palco, una mi pare a Sanremo quando cantava "no vasco no vasco io non ci casco...per quelli che la notte ritornano alle tre". Ovviamente mi pare, i ricordi sono un pò vaghi.
    Mio marito mi cantò "A te" quando in ginocchio ha chiesto la mia mano (dopo una bellissima dichiarazione d'amore) ed ho imposto a te al mio fotografo nel video del matrimonio.
    un antidolorifico magnifico mi fa rilassare perchè immagino di andare alla ricerca di tutte quelle cose che elenca e chiedere aiuto agli altri per trovarle o di scavare nel mio passato e rovistare.
    Jovanotti è allegria allo stato puro, energia, sprizza simpatia da tutti i pori, solo guardando i suoi occhi ti viene un sorriso e la stessa idea me la dà il mio migliore amico. Instancabile come lui e subito con la battuta pronta, invece quando Jova ride per l'imbarazzo mi viene in mente mia sorella che ride con una risata schietta e sincera quando non sa cosa dire.

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  11. Sì Ai, il cappellino rosso appartiene a Gimme Five.
    Direi che è il caso che il maritino qualche volta faccia capolino su questo blog e ci parli a sua volta di te.
    Sarebbe giusto.

    Baci a K2!

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  12. Episodio dei miei vent'anni, comincio io.

    Sera di giugno, un venerdì esattamente.
    Ho passato una settimana infernale sul lavoro, sono incazzata nera con il mio moroso del periodo (lo stronzo) che spesso e volentieri molla tutto e tutti per andare in Germania.
    Da qui il mio odio per quella nazione durato anni e anni.
    Il ragazzo è sfuggente nasconde qualcosa, c'è e non c'è e io a logorarmi.
    Ultimamente però sono distratta da un giovane collega che mi tampina alla grande e io più di una volta sono stata sul punto di accettare di uscire con lui.
    Confido tutto alla mia amica del cuore dell'epoca, che convinta mi dice: " dai nel frattempo questo we vieni con me al mare che ci divertiamo e passiamo la notte a ballare".
    Mi accompagna a casa a prendere qualcosa da portare via, una borsa da riempire con abito giusto da discoteca e scarpe alte e la scena che ci si presenta è questa:
    sotto casa mi viene incontro il moroso, che sa benissimo quanto io sia incazzata (visto che era sparito per due settimane) che con un bel sorriso stampato in faccia mi dice che è venuto a prendermi per il we.

    Di fronte, altro lato della strada, il mio collega carino che rimane fermo in attesa (ha riconosciuto il moroso) guardandomi fisso.

    Io attraverso la strada, lasciando il moroso in compagnia dell'amica, saluto il mio collega e gli chiedo come mai è lì e lui mi risponde che è venuto per invitarmi a cena.
    Gli sorrido a lungo e gli dico che non posso.
    Ma che lunedì avremmo parlato.
    Lo abbraccio e bacio e torno dall'altro lato della strada.
    Con il moroso sono molto più dura, gli dico semplicemente che mi dispiace ma vado al mare con la D.

    Gli giro le spalle e vado via.

    Quel we è stato uno dei più belli della mia vita.
    Al ritorno avevo deciso.

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    1. Scusa la mia 'gnuranza ma cos'è sto "we"?

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  13. Arnika non c'e' Milano sul calendario dei concerti di febbraio. Vedremo per marzo. Ti terro' aggiornata. Baci mari h.6.56

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  14. i miei 20anni dunque, non potevo tornare dopo mezzanotte, dovevo fare i servizi domestici che mi spettavano, dovevo studiare ed avevo il fiato sul collo di mamma.
    i miei 30anni, non posso tornare dopo mezzanotte, devo fare i servizi domestici ed anche di +, devo lavorare ed ho il fiato sul collo di mamma!

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    1. Cambiare tutto perchè niente cambi (cit. il principe Tancredi da Il Gattopardo)
      Ma nessun episodio divertente, allegro e leggero che ti ricordi quel periodo?
      Possibile?

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  15. Carissime buona giornata.
    Che neve!!!
    Ci voleva.

    Ora vedi Mariella il perchè hai chiesto proprio dei nostri vent'anni?
    Perchè tu hai quel ricordo forte che li accompagna.
    Sinceramente io non riesco as collegare nessun episodio in particolare.
    Come scritto sopra hanno rappresentato un passaggio fondamentale ma rispetto ad anni prima a cui avrei sicuramente potuto collegare fatti eventi decisioni importanti,per i vent'anni non mi viene proprio nulla.

    Poi dai basta pensare al moroso stronzo.
    Chi non ne ha avuti?
    Se poi il tutto doveva sfociare nel trovare il tuo attuale compagno vedi che non tutti i mali vengono per nuocere ;-)

    A dire il vero nei rapporti a due prima di conoscere mio marito la vera stronza ero io...ghghghgh
    Non ho mai vissuto grandi drammi amorosi.
    Poi ho trovato il mio King Kong (per citare il mio amico Papero...dai esci dalla tana rompi) mi ha fatto mettere la testa a posto.
    La forza dell'amour (si scrive così?)!!!

    Manu e tu cosa mi combini.
    Mi vieni una volta dico una dal Dir e ti pubblica pure.
    Non ci sto ;-)
    bacetti

    Ai ma davvero non potevi tornare dopo la mezzanotte?
    Ma scusa è da quell'ora che ci si incominciava a divertire!
    Comunque il fiato sul collo ci sta.
    Ci vuole.
    Le mamme son mamme.
    bacetto

    Nick quando hai usato l'espressione "messaggi subliminali" mi hai fatta sorridere.
    Ma che intendevi?
    a te bacetto super

    Un abbraccio mari buon lavoroù
    veru

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    1. Ciao Veru.
      Ma io ho citato uno dei tanti episodi allegri e leggeri (all'apparenza) che hanno caratterizzato i miei vent'anni.
      Per raccontare tutto non basterebbe il mio blog.
      Dai 18 anni e mezzo ai 23 ci ho dato dentro,
      Talvolta esagerando, non risparmiandomi quasi per nulla e godendomela alla grande.
      Ci sono stati anche dolori e rabbia, ma il mio moroso stronzo l'ho fatto correre e non solo quella volta.
      E poi sono diventata stronzina io, per molto tempo con i morosi che lo hanno sostituito, alcuni in contemporanea...

      E ho fatto correre anche il mio futuro marito.

      Non rimpiango nulla perchè tra il rinunciare (se valeva la pena) e il fare ho sempre scelto il fare.
      Non posso credere che non ci sia stato nulla in quel periodo di breve ma intenso trascorso che non valga la pena di essere ricordato per te come per gli altri.
      Qualcosa di allegro o simpatico.
      Niente di triste per carità.

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  16. Ti lascio un saluto al volo...
    Non c'entra nulla con Jovanotti, ma oggi ho comprato il CD di Giorgia e ti ho pensato.. :-)
    Un abbraccio a te e uno a Veru!!
    baci
    Anna

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    1. Ciao Anna!
      Ma se proprio una streghetta, oggi ti pensavo e sei comparsa.
      Il cd di Giorgia è fantastico.

      Tu mi associ sempre alla musica, che bello questo.
      Io associo la musica ad ogni istante della mia vita.
      Bello o brutto che sia.

      Ti abbraccio.
      Buona serata

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  17. Anna grazie!
    Giorgia è fantastica.
    Ti abbraccio pure io :-)

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  18. Nick, sia Veru che io siamo rimaste incuriosite da una tua affermazione sui versi di Lorenzo che hanno dei messaggi subliminali.
    Non puoi lasciare cadere nel vuoto la nostra curiosità senza spiegarti.
    Ciao ragazzo!

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  19. Il papero invece è sommerso dalla neve...
    Oppure ha provato ad uscire di casa all'alba sul suo Ciao ed è rimasto lì fisso come un baccalà...congelato.
    Oppure si sta disintossicando da abuso di blog.
    E' proprio sparito,
    Hola guapo que pasa?

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  20. Mariella giuro.
    Zero totale...ghghghghg

    veru

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    1. smettila veru, non ci credo... ghghghghghghghghghgh

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  21. A 18 anni ho iniziato ad andare a Milano,dal fratello di mio padre, una settimana o 10 gg all'anno per essere un pò + libera. Mia cugina si organizzava con gli amici e mi portava a ballare almeno tre delle 7 o 10 sere a disposizione.
    Poi ritornavo a Napoli e ritorno a mezzanotte casa eccetto per i compleanni (diciottesimi per la verità)
    Quando ero alle superiori funzionava così: per ogni 7 preso alle versioni di latino e greco potevo tornare all' una di notte...ricordo che una volta presi 8 (ed il mio prof non era largo di voti) in greco ed il mio gruppetto di amici iniziò a gridare con me in classe. Il prof ci redarguì anche considerando che l'otto l'avevo preso solo io..ma non sapeva che quello era il MIO JOLLY (valeva o 2 serate all'una o una serata alle 4.).
    Ecco perchè studiavo tanto, peccato che la regola valesse solo per lo scritto....

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    1. Io ero bravissima al liceo.
      Voti altissimi in tutte le materie escluso la matematica.
      Se penso poi la mio destino...
      Comunque, nonostante tutto ciò le feste erano un miraggio.
      Le pochissime volte che sono riuscita ad andare a qualche festicciola adolescenziale potevo partecipare fino alle 21.00 di sera.
      Avete letto bene, ore 21.00 altro che 2 serate all'una e una serata alle 4.00.
      Puntuale mio padre all'ora stabilita veniva a prendermi e non c'erano storie, si andava a casa.
      Le uniche feste a cui potevo andare senza limite di orario erano quelle dei miei cugini.
      Io li adoravo, perchè erano più grandi di me e alle loro feste ci si divertiva un sacco.
      E non vi dico gli amici va beh...
      Per questo mi sono scatenata dopo, quando le notti erano "certe notti" e senza avere dormito un secondo andavo a lavorare con gli occhiali neri calati sul viso.
      Una decina di caffè e via.

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  22. A 20 anni, durante una vacanza a Castel di Sangro, salimmo l'Aremogna a piedi. Eravamo io, mia sorella, la mia migliore amica e 5 bambini.
    la neve ci ostacolò non poco nella salita, ma quella era la cosa bella, mantenendoci ai rami vari ci tiravamo su finchè non arrivammo in alto, sul piano, ci togliemmo le maglie e nonostante il gelo iniziammo a prendere il sole mentre i bambini facevano i classici pupazzi di neve. Dopo un paio d'ire decidemmo di scendere.
    Solo allora ci rendemmo conto della cazzata che avevamo fatto. La salita fatta era stata lunga e ghiacciata. Dunque o salivamo verso la funivia, ma eravamo troppo stanchi o provavamo a scendere piano.
    PIANOOOOooooooooooooooooooo
    cademmo di culo e scivolammo ad una velocità impressionante, mi persi uno dei bambini e mia sorella che era poco dietro di me l'acchiappò a volo gridando "L'HOOOOOOOOOOO PREEEEEESOOOO" il vento in faccia, il culo bagnato, le sgridate di mamma quando tornammo a casa. Non lo rifarei ma il ricordo è ancora emozionante da farmi sorridere mentre scrivo

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    1. Wow che avventura Ai!
      Il sedere meglio dello slittino....

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  23. scusate volevo scrivere dopo un paio d'ore non ire

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  24. Una volta a Carnevale mi sono vestita da "diavola".
    stivali neri con tacchi alti e zeppe, minigonna rossa con tanto di coda, corna rosse, rossetto rosso, forcone in mano. Mi incamminavo con la mia migliore amica per le strade di Napoli per raggiungere il ns gruppo, quando la solita napoletana che non si fa i fatti suoi grida "uè Gennà vien a verè, à signurina ten' ò 'riavul 'ncuorp"
    per poco non scivolavo pure!

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    1. Sto ridendo fino alle lacrime, ma il vestito l'hai conservato? e gli accessori?
      Io voglio il forcone per pungere chi dico io!

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    2. mi son rimaste solo le corna! in uno scatolone intendo.

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  25. Carissime,
    questi vent'anni ve li ricordate fin troppo bene! Io proprio non riesco a ricordare nulla di così eclatante o divertente... A parte il coprifuoco imposto da papà: al sabato sera, dovevo rientrare alle 23. Tassativamente. A Capodanno, alle 2. Feste di cugini e parenti vari non meritavano deroghe alla disciplina di casa. Del resto, io non ho mai frequentato le discoteche: le uscite con gli amici prevedevano partite di bowling, bevute al pub con annesso gioco a freccette (a cui mi sono sempre sottratta per il bene della comunità), tanto cinema e un po' di teatro. Del resto, quel rigore e quella disciplina non erano solo imposizioni di mio padre: io sono piuttosto abitudinaria e tendo comunque a seguire "naturalmente" un'agenda. In compenso, devo dire che dormo poco da sempre e questo ha sempre comportato lunghe notti di veglia. Trascorse a leggere, naturalmente: ai tempi dei miei 20 anni non era ancora così diffuso internet. Appartengo ancora alla generazione della corrispondenza cartacea...! Oggi, a pensarci, sembra davvero l'anteguerra... E a proposito di lettere e messaggi... cara Veru, l'ho già scritto e lo ripeto: la pubblicazione su Vanity del mio commento è la prova provata che la fortuna dei neofiti esiste! Dai, non puo' che essere così!

    Per quanto riguarda la sparizione del Papero, non è che si sarà messo davvero a leggere alcuni dei libri che ha menzionato la Mary? Aveva addirittura promesso una relazione... Certo che almeno una piuma potrebbe anche spenderla per rassicurarci: l'idea di un Ciao che si avventura tra le distese di neve sulla Paullese ghiacciata e un Papero imbacuccato in stile Yeti è un'immagine che si stampa vivida nella mente. Ci vuole poca immaginazione per vederlo poi caracollare sui margini del fosso. E l'ultimo frame è il Ciao a terra con le luci accese a illuminare una strada dai riflessi di cristallo. E il Papero? Chi ha visto il Papero? Sarà mica migrato un'altra volta senza neppure mandare una cartolina, eh?!

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  26. Carissime,non facevo riferimento a nulla di così occulto!
    Solo che,a differenza delle superstar della musica che stringono patti con le varie sette mondiali,jova la sa lunga su tante cose a cui la maggior parte delle persone nemmmeno crede,e lo inserisce in quasi tutte le canzoni..
    Io già a 14anni non avevo orari,per fortuna :D
    Nick

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    1. Nick, perfetta descrizione di Lorenzo.
      Lui è avanti da sempre più di tutti e noi cerchiamo di stargli dietro, faticosamente.

      Buona giornata
      mari h.6.40

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  27. Dando così tanta importanza al papero non si rischia di fargli credere di essere un cigno?

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  28. Me n'è venuta in mente un'altra quando Manu ha scritto "tanto cinema".
    Una delle mie prime uscite con il mio attuale marito prevedeva fu il cinema. Per la prima volta nella mia vita lo feci di nascosto ai miei, ero da poco uscita da una storia lunga e comunque bella con un foggiano a cui anche i miei si erano legati e non volevano altre "novità", diciamo così, per un pò di tempo.
    Così quando uscivo dicevo che andavo da qualche parte con i miei amici, in particolare menzionavo il mio carissimo amico Genny e mia mamma stava col pensiero tranquillo.
    una sera andai al cinema ed a mia madre venne la brillante idea di telefonarmi, la mia idea ancor + brillante fu di rispondere.
    "dove sei?" "al cinema." "con chi?" "con i ragazzi" "ma hai detto che c'era Genny"" sì c'è"
    "PASSAM' à GENNY""ma stiamo guardando il film" . Mi alzo perchè stavo iniziando a dare fastidio e vado fuori dalla porta sbagliata perchè apro l'uscita di emergenza (che non suona), la socchiudo alle mie spalle per continuare a parlare, dopo un pò arriva il mio accompagnatore e si chiude socchiude la porta alle spalle, ma qualcuno dietro di lui se la tira per chiuderla totalmente e gli chiude 2 dita nella porta. Dolore. Povero cicci.
    Ormai chiusi fuori dal cinema, (Dare devil, visto solo il primo tempo!) con mia madre che aveva fiutato qualcosa, lui dolorante alla mano, telefonino che squillava sempre di +, decidiamo di tornare nel rione ...alla ricerca di Genny!
    "Gè ma dove stai?"" sto ddurmenn"" ma sono le 10 e mezza""ma io domani mi devo svegliare alle 6" (ovviamente per lavoro)"vabbè mò ti vengo a prendere" "comme?!?!" "poi ti spiego"
    Lo faccio scendere, mette un vestito sopra al pigiama (o anche lascia il pigiama sotto al vestito) viene in macchina con noi, si fa vedere da mamma sotto casa e ritorna a dormire!
    Povero Genny quante ne ha dovute passare in principio con me e mio marito. Fargli fare il testimone di nozze era il minimo.

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    1. Conoscendoti, Genny for President!

      Ma la domanda che mi attanaglia è:

      Che significa il mio "attuale" marito?
      Che intenzioni hai?
      ghghghghghghghhghghghghghhghgh

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    2. hai ragione hahahahaha che ridere!
      Speriamo non legga!

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  29. Vabbè dai ragazze...
    tutte che mi tornavate alle 23.
    Non c'è più religione.
    Andavo a ballare a Brescia e tornavo alle 4/4.30 del mattino.
    Mia mamma mi aspettava alla finestra.
    Eravamo io,Mari...no no non la nostra Mariella,Silvia e Gabriella.
    Poi l'ha ci aspettava una bella compagnia.
    Mi sono divertita.
    Si,in effetti mamma un po' meno.
    Una notte nel tornare verso bg in autostrada ci si è fermata la macchina.
    Niente cellulari.
    Panico.
    Tuttavia nonostante il buio qualcuno si è fermato.
    Mega macchinona,uomo sulla quarantina elegante.
    Scende e prova di tutto per far ripartire il nostro catorcino.Niente.
    Mentre spingiamo...chiacchiero...d'altronde io quando me ne sto zitta?
    Morale: nome cognome=sindaco della Lega di un piccolo paese a pochi km da Bergamo.
    Lasciamo la macchina.
    Lui si rende disponibile per portarci a casa.
    Zero.Con un leghista? piuttosto vado a piedi.
    Le mie amiche mi mollano.
    Alla fine la paura ha il sopravvento.Salgo.
    Mia mamma ancora oggi non mi perdona il fatto che il giorno dopo abbia dovuto andare a ringraziare il sindaco leghista con tanto di sorriso stampato in faccia.
    Non posso negare sia stato gentilissimo.
    Mariella guarda che è una storia vera.
    Mi è venuta in mente sentendo parlare di orari.
    A 24 anni ho smesso definitivamente di andare in discoteca.
    Ho conosciuto quello che oggi è mio marito.
    Lui odiava fin d'allora l'ambiente.
    Ho scelto l'amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
    Ghghghghg

    bacetti veru

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    1. Ma tuo marito e il mio sono gemelli e non lo sanno?
      Culle divise alla nascita?
      Io però ho continuato ad andare da sola in discoteca con le amiche per molto tempo anche senza di lui...
      Ma scherzi?

      Il leghista mai!

      mari h.16.23

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  30. Lo so per gli errori non fateci caso :-(

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  31. Dimenticavo.
    Manu puoi contattarmi privatamente?
    No,perchè devi aver fumato roba veramente buona per scambiare il blog di Luca Bianchini con quello del Direttore.
    O sarà stato l'effetto allucinogeno dei "riflessi di cristallo nel mattino"???

    ciao ragazza
    veru

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    1. Cioè?
      Non ho capito bene...

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    2. Veru, non so se ti devi preoccupare, ma... non ero sotto sostanze di dubbia natura: ero lucidissima, pensa un po' te! E' che davvero ho letto Luca, la foto era di un tizio con i capelli corti e gli occhiali... a me sembrava un po' più giovane e un po' più magro del Dir. ma sai, ho pensato: "Toh, qua è venuto meglio!". E giù a scrivere di corsa qualcosa che fosse una specie di ringraziamento. Nota che avevo in mano la copia del Vanity, l'Iphone, la lattina della Coca Cola e un frullato... Voglio dire... non potevo andare troppo per il sottile, tipo: controllare anche il cognome, non ti pare?! Certo è che quando ho capito la mostruosa gaffe che ho fatto, ho ringraziato in cuor mio "il" Bianchini e il suo senso dello humour. E se è vero che la pubblicazione del commento mi rende a tutti gli effetti parte del vostro gruppo, è pur vero che la figuraccia da Bianchini potrebbe anche rappresentare una buona ragione di espulsione... Che dirvi? Non è colpa mia: mi disegnano così...!

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    3. Suvvia Manu
      non è successo niente!
      E' una cosa divertente.
      E poi cosa c'entra che la pubblicazione del commentio ti rende a tutti gli effetti parte del gruppo?
      Lo eri comunque anche prima.
      Semmai l'espulsione ci sta perchè bevi frullato e Coca cola nello stesso momento...ghghghghghgh
      Compro Glamour tutti i mesi pure io...mica solo Vanity!

      veru

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    4. Veru, ma ovvio che ero già sul vostro divano a mangiarvi le patatine rubandovele dal sacchetto...!!! Volevo solo rifarmi alle parole che la Mary aveva scritto in occasione della pubblicazione dell'intervento del Papero: "mancava solo lui!". Tutto qui. Ora che ci penso... non è che Cola Cola e frullato saranno un cocktail micidiale?! Riguardo alle pubblicazioni, devo dirti che compro tutte le settimane il Vanity: io lo divoro in un paio di giorni; poi lo passo a mia mamma. Glamour, invece, lo acquisto a seconda di quello che vedo in copertina. In compenso, faccio zapping sullo Style.it più volte al giorno (ma non dirlo alla mia capa, eh!)

      Emanuela

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    5. Manu, ma io con quella frase mi riferivo a quelli del mio blog che provenivano dal blog del Dir, non intendevo escluderti dal contesto.
      Dai su, ci sei rimasta male?

      Pensa ora ti tocca sorbirti i nostri sberleffi da qui all'eternità con la storia del Bianchini.
      E quando ce lo dimentichiamo noi?

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    6. Mary, ma no, non ci sono rimasta male! Io l'ho già scritto che prima di quel commento su "Michel Marton" non avevo mai scritto nulla sul Blog del Dir. Anzi, ci sono approdata a furia di leggere da voi i riferimenti a questo sito... Vi sconvolgo se vi dico che prima di allora non vi ero mai entrata a dare un'occhiata?
      Ma visto che la pubblicazione (e la pluri-pubblicazione, come nel tuo caso e in quello di Veru!) ha interessato tutti voi "vecchi" partecipanti del blog, ora che ho anche io il mio bel commentino pubblicato ho pensato: "và, adesso ho davvero TUTTE le carte in regola!". E' un pensiero scemo, lo so... E poi, certo, io posso dire di aver emozionato (si fa per dire) il Bianchini!
      Ad ogni modo, lo sfottò me lo merito tutto... e anche mi diverte! Non sono poi la perfettina che sembro! Per fortuna...

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  32. Mariella dici a me?
    Prendo in giro la Manu che ha ringraziato per la pubblicazione del suo pezzo su Vanity Bianchini invece di Dini :-)

    veru

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  33. Si, non capivo poi vado a vedere.

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    1. Ok, infieriamo...

      Emanuela

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    2. GHGHGHGHGHGHGHHGHGHGHGH.
      Come si dice?
      Non ti passa più, non ti passa più...

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  34. Papero sei tornato.
    Tutto a posto allora.
    A parte che sei incazz... nero.

    Ma del resto come darti torto?

    h.17.32

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    1. Sono nero perché sono un brutto anatroccolo che non crede alla favola – né si monta la testa - del cigno bianco.
      Vero Ai?
      Comunque state andando ( e stai andando: ho letto - chapeau - il nuovo post ) benissimo pure senza di me.
      Quello importante.
      E complimenti ad Emanuela; non tanto per essere stata pubblicata: ma per aver rimediato brillantemente alla figura di palta per essere andata a ringraziare nel blog di Bianchini scambiandolo per quello del Direttore.

      p.s
      “La mia moto” ?
      Possiedo il 45 giri.
      Ma non l' ho acquistato durante un soggiorno coatto in una clinica per malati mentali: è stato lasciato ( era sua proprietà) da mio fratello.
      Di qualche anno più giovane.
      Almeno in parte, giustificato.

      Paolino Paperino

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    2. Infieriamo, parte 3...

      Emanuela

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  35. Ciaoooooooooooo Papero!!!
    Non sapevo avessi un fratello più giovane.
    Presentamelo!
    E' come te?
    Altrimenti non lo voglio!!!
    Ghghghghghgh

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  36. Un fratello più giovane che amava Jovanotti?
    Magari è più figo Veru, figurati se te lo presenta...
    Corre il rischio di vedersi spodestato dal tuo cuore.

    ghghghghghghghhghghghgh

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  37. Papero.
    Ho aspettato prima di risponderti.
    Non ho chiara una cosa.
    Tu dici che il mio blog va avanti benissimo anche senza di te.
    Come se da oggi in poi tu ritenessi superfluo il tuo apporto.
    Dopo che più volte hai dichiarato che questo è un gruppo affiatato.
    Noto una certa amarezza nelle tue parole.

    Allora dopo i dovuti ringraziamenti per il complimento dico:
    l'identità di questo blog è data sì dalla padrona di casa, che si diverte a scrivere tutto quello che le passa per la testolina.
    Parla di quello che ama, ad alcuni piace ad altri meno, ad altri per nulla.
    Ma l'apporto che date voi è fondamentale.

    Il gruppo di circensi che lo animano è quanto di più diverso e poco omologato ci possa essere.
    E' questo il bello.
    Ci divertiamo, ci stuzzichiamo e soprattutto parliamo di noi, di quello che siamo come raramente avviene in altri contesti.
    Senza maschere.
    Allora mi dico, che vuol dire quello che hai sottolineato?
    Abbandoni il circo?
    Non ci provare che ti vengo a ripescare ovunque tu sia.
    Tempo di m... permettendo.
    Si perchè a rifletterci sulla tua stradale a meno 12 gradi non penso riuscirei a spingermi.
    Sono delicatina io.
    E il mio Garelli lo guidavo d'estate.
    Perciò aspetta a sparire con la bella stagione.
    Che la Veru ed io veniamo a prenderti per le penne.

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  38. Che il blog – ed il gruppo - funzioni bene anche senza la mia presenza di verga è un dato di fatto.
    Ma ci sono: ed ogni tanto vado in pausa.
    Vi leggo volentieri: ed ho testimoniato apprezzamento.
    Nessun amarezza.
    Sull' esserci o non esserci ( questo è il problema ) in versione scribacchino , spesso ci “gioco”.
    Non solo in questo blog.
    Mi serve per rifiatare, trovare nuovi stimoli, variare i ritmi.
    O per rimanere tranquillo in veste di osservatore.
    Oppure per ridimensionare l' invadenza, sottraendomi ai riflettori , in casa altrui: rimango pur sempre una presenza chiassosa.
    A volte pagliaccio, a volte belva, a volte acrobata del circo.
    A volte mago che con un puff ! scompare dietro il suo mantello.
    Adesso vado: mi hanno chiamato per spalare – come inserviente - la cacca degli elefanti.

    Paolino Paperino

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  39. Acqua dalla Luna - Claudio Baglioni


    volevo essere un grande mago
    incantare le ragazze ed i serpenti
    mangiare fuoco come un giovane drago
    dar meraviglie agli occhi dei presenti
    avvitarne il collo e toglierne il respiro
    un tuffatore in alto un trovatore perso
    far sulla corda salti da capogiro
    passare muri e tenebre attraverso
    come un cammello entrare nella cruna
    librarmi equilibrista squilibrato
    uno che sa stralunare la luna
    polsi di pietra e cuore alato
    e stupire tutti quelli
    che non sanno la fortuna
    che non hanno mai una festa
    i tristi e i picchiatelli
    io lasciavo a casa un figlio
    gli occhi dietro la finestra
    un saluto nel berretto
    e non usci' un coniglio
    accorrete pubblico
    gente grandi e piccoli
    al suo numero magico
    vedrete
    mille e più incantesimi
    piano non spingetevi
    costa pochi centesimi
    volevo diventare un pifferaio
    stregare il mondo ed ogni sua creatura
    crescere spighe di grano a gennaio
    sfidar la morte senza aver paura
    e mettere la testa in bocche di leoni
    un domatore vinto un cantastorie muto
    far apparire colombi e visioni
    l'uomo invisibile l'uomo forzuto
    lanciar coltelli e sguardi come gelo
    saper andare in punta delle dita
    uno che si getta a vuoto nel telo
    del lungo inverno della vita
    e portare sopra un carro
    elemosine di cielo
    tra silenzi d'ospedale
    e strappi di catarro
    io restavo zitto a fianco
    quando mamma stava male
    e sembrava Pulcinella
    dentro il pigiama bianco
    accorrete pubblico
    gente grandi e piccoli
    al suo numero magico
    vedrete Cucaio
    in mille e più incantesimi
    piano non spingetevi
    costa pochi centesimi
    se sapessi un di
    innamorarmi di quelli che
    non ama nessuno
    se potessi portarli li'
    dove il vento dorme
    se crescesse acqua dalla luna

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)