01 dicembre 2018

SABATO DI POESIA: VITA FEDELE ALLA VITA.






La città di domenica
sul tardi
quando c'è pace
ma una radio geme
tra le sue moli cieche
dalle sue viscere interite
e a chi va nel crepaccio di una via
tagliata netta tra le banche arriva
dolce fino allo spasimo l'umano
appiattato nelle sue chiaviche e nei suoi ammezzati,
tregua, sì, eppure
uno, la fronte sull'asfalto, muore
tra poca gente stranita
che indugia e si fa attorno all'infortunio,
e noi si è qui o per destino o casualmente insieme
tu ed io, mia compagna di poche ore,
in questa sfera impazzita
sotto la spada a doppio filo
del giudizio o della remissione,
vita fedele alla vita
tutto questo che le è cresciuto in seno
dove va, mi chiedo,
discende o sale a sbalzi verso il suo principio...
sebbene non importi, sebbene sia la nostra vita e basta.

(Mario Luzi - Fondamenti invisibili - 1971)

27 commenti:

  1. Molto interessante questa poesia di Luzi,
    ma la donna è da ritenersi una donna oppure è la musa ispiratrice?
    D'altro canto il poeta coglie quello che altrimenti per gli altri sarebbe solamente uno scorcio di un paese "deserto" della domenica sera (magari la gente sta guardando i programmi sportivi a me cari :D), fatta eccezione per l'uomo vittima di malore caduto a terra (fatto non comune, ma comunque non eccezionale).

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    1. Luzi è un poeta molto difficile. Quasi un filosofo in versi.
      Poni delle domande essenziali sulla poesia ed io ti rispondo per quel che ho capito.
      Io intendo donna come compagna di vita del protagonista che si accompagna a lei nelle "poche ore metaforiche" del nostro cammino.
      Lo sguardo dell'autore quasi annoiato e veloce in una domenica che va verso la sera quasi immobile si pone nel confronti della vita che si è appena spenta con una dello domande più classiche: COS'E LA VITA.
      Dove vada e a cosa serva per arrivare, se ci sia scopo in questo discendere e salire. E lo scopo sembra essere la vita stessa.
      Per dire, ormai la domenica sera riserva ben poco sport così com'è frammentato nell'arco di tutto il fine settimana fino ad arrivare lunedì. Che anche in questo dilatarsi sia la metafora della vita?
      Ahahahah

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  2. Un appuntamento bello e interessante, questo. Stavolta anche hai saputo scegliere qualcosa di particolare, Mari.
    Premesso che non avevo mai letto questa poesia, sto cercando di comprenderne il senso.
    Questa vita che finisce, lì sull'asfalto, genera la domanda del cosa ci sia o non ci sia dopo, del dove vada poi ciò che siamo stati... ma è lo stesso uomo riverso fronte a terra che formula questi pensieri, rivolgendosi ad una compagna di poche ore che potrebbe forse essere proprio la morte?
    Sono versi che non mi giungono immediati, li sto assimilando pian piano.

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    1. Dicevo sopra a Riky che non ho postato un poeta facile.
      Mario Luzi è considerato uno dei grandi dell'ermetismo, abbastanza complicato.
      Sì, sono d'accordo con la tua interpretazione sul perché vita e cosa sia vita. No, non credo che la compagna di poche ora sia la morte, ma piuttosto la compagna a cui si rivolge l'io del poeta.
      Sono versi che hanno bisogno di essere riletti molte volte per essere compresi appieno.
      Mi rendo conto che con i miei sabato a volte sembra quasi che lanci una sfida. Ma io sono felice di notare quanto tutti voi apprezziate e cerchiate di aprire cuore e mente alle parole.
      Un abbraccio grande.

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  3. Stupenda, moderna, non la conoscevo.
    Approfondirò, grazie a te, la questione.
    Bellissimo il senso, che forse i versi descrivono anche crudamente dopo un inizio folgorante.
    Ma appunto, è vita.

    Moz-

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    1. Esatto, il senso della poesia è il centro che è anche il nostro.
      Vita. Da non domandarsi all'infinito cosa sia ma da viverla appieno.
      Mi fa piacere che tu abbia intenzione di approfondire il poeta e la sua modernità.
      Bacio.

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  4. Una poesia da leggere più volte per capire bene quale ne sia il senso, per poi accorgersi, che codesto benedetto senso era lì, era proprio quello che avevi capito fin dall'inizio quando non riuscivi a convincerti che così semplice fosse e che "discende o sale a sbalzi verso il suo principio..." la vita appunto, perché a te non sembrava possibile che qualcuno cercasse di estrarre forme ermetiche da semplici parole messe vicine quasi senza punteggiatura.
    Conosco poco Luzi, lo ammetto.
    Presunzione? Vana gloria?
    Forse piuttosto volontà di non soggiacere.

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    1. È proprio lì in quella crepa, tra la noia e l'evento eccezionale e inatteso.
      Tra le molte domande e le poche risposte.
      Alla prima riga e nell'ultima. Tra il giudizio e la remissione.
      La trovai splendida e l'appuntai nel mio quaderno delle folgorazioni.
      Strano, pensavo fosse un poeta che conoscevi bene. Leggendo le sue cose ho trovato una certa somiglianza con le tue poesie. L'amarezza di fondo, la ricerca della verità, la rabbia contro l'egoismo e il disfacimento del nostro mondo...il suo superare l'ermetismo per rimanere saldamente attaccato alla realtà.
      Buon sabato.

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    2. Una certa somiglianza, dici?
      Sarà per affetto di affinità elettive -capita- perché io lo conoscevo di nome ma non lo avevo mai letto.
      Mi incuriosisci e cercherò di colmare la lacuna.
      Grazie della dritta.
      Puoi considerarlo come "consiglio accettato"?
      Buon fine settimana.

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  5. "In questa sfera impazzita
    sotto la spada a doppio filo
    del giudizio o della remissione".
    Questa è la parte che ho amato di più.
    Perché questa è la nostra Terra, così come la vita, le persone, i sentimenti.
    Un'arma a doppio taglio da maneggiare con cura.
    Ma quanto ostico è?
    Bacio a te. Buon fine settimana

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    1. Ah è ostico si, hai ragione.
      Ma è bello vero? Hai scelto una parte stupenda, quella in cui lui trova la risposta alla domanda: questa è la nostra vita, questi siamo noi. Su quel doppio bonario in cui ci affanniamo a trovare una risposta che non c'è. Che non è necessaria. Perché bisogna vivere, e basta.
      Abbraccio grande.

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  6. Non conoscevo lUzi.
    Nella descrizione della vita con le brutture e le bellezze e quel senso di incomprensione che a volte ci colpisce.
    Ciaoo

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    1. La difficoltà di comprendere è insita nella natura umana. Come il farsi domande. l'una include l'altra.
      Bacio.

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  7. Devo essere sincera, non mi ha colpito questa poesia forse perché è una di quelle da leggere e rileggere (infatti ammetto che dovrò farlo perché mi. Sta sfuggendo il senso, la magia). Però preferisco altri generi :)
    Lo sai cosa, è un periodo troppo lungo, non ci sono punti, ed io mi ci perdo xD

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    1. Si, lo dicevo prima a Maris, è complicato e va letto e riletto.
      Di primo acchito risulta quasi incomprensibile, poi va dritto al cuore.
      BACI.

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  8. Mi piace che col ripristino del PC capiti quasi subito da te, con questi versi in bilico tra "giudizio e remissione". E' la nostra vita, fatta di alture e precipizi, da prendere così, come un ronzio di radio domenicale, che disturba o accompagna a seconda dell'umore... se lo chiede anche Luzi, stupito del suo stesso stupore, che è una meraviglia che dovrebbe sempre accompagnarci. Sempre.

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    1. Meno male che ti sei nuovamente "sintonizzato" mancavi ma mi ero già accertata che fosse tutto a posto ;)
      Luzi ci stupisce col nostro stesso stupore. Con tutta quella vita che ci scorre addosso e ci attraversa e che, appunto, è vita.
      Abbraccio circolare.

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  9. Luzi meritava il nobel, non so se sia mai stato candidato.

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  10. Ottima proposta poetica.
    Saluti a presto.

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    1. Grazie Vincenzo. A questo piccolo angolo creato per onorare la poesia, tengo molto. Una serena domenica.

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  11. Non conosco molto di Luzi, ma ricordo bene una sua poesia che sentii leggere da lui stesso in un vecchio servizio in tv. Lui era sgraziato nel leggerla ma i versi erano meravigliosi. Erano versi più asciutti, più diretti di quelli di questa poesia, forse per quella ragione mi arrivarono di più, anche se pure questa poesia ha una sua importante forza emotiva.

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    1. Forse risalgono al suo periodo ermetico.
      Ti ricordi quale poesia era? Mi hai incuriosito.
      Grazie per avere apprezzato questa.
      Un abbraccio grande.

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    2. No purtroppo no, e non disse credo neanche il titolo, mi spiace, ma mi è rimasto il sapore forte dell'emozione che ho provato in quel momento. Era poco prima che mancasse quindi una poesia del suo ultimo periodo.

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    3. Grazie, magari provo a cercarlo su you tube!

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  12. mi piace tantissimo Mario Luzi, la sua inquietudine a tratti e quel bisogno di difendere la poesia in un mondo che non le lascia spazio
    ti ho letta in giro e sono passata per un saluto.

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    1. Ciao Nina, scusami mi ero persa il tuo commento. Condivido su Luzi, poeta unico. Spero di ritrovarti fra le pagine del mio blog. A presto e buon anno!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)