21 ottobre 2019

I BLOG CHE VORREI, COMPRESO IL MIO.



Questo post scaturisce da una riflessione fatta dopo avere letto il bel post di MIKIMOZ  sui nostri  blogroll e sui motivi per i quali, molti di noi, abbiano nella lista blog fermi o addirittura chiusi da  tempo.
Tempo fa, avevo fatto una pulizia eliminando i blog chiusi.
Ma avevo lasciato in essere quelli che mi hanno dato tanto in termini di crescita umana e di amicizia.
Mi piace  restino lì, a ricordarmi tutto il bello che il bloggare mi ha regalato nel tempo.
E poi, in particolare nei confronti di alcuni, spero sempre tornino a scrivere.
Mi sono quindi fermata a riflettere su alcuni punti che proverò brevemente ad elencarvi.
Le ragioni di chi ormai si è fermato, sono comprensibili e condivisibili.
C'è chi l'ha fatto perché riteneva un ciclo quello del blog ed è arrivato alla conclusione, esaurendo quel che aveva da dire.
C'è chi ha avuto problemi di vita importanti da affrontare e a cui dedicarsi per cui il blog, era diventato tempo prezioso da dedicare ad altro.
C'è chi si è spostato su altre piattaforme, come FB, TWITTER e IG più immediate, più veloci nel rapportarsi agli altri, meno impegnative.
Perché, a mio parere, è qui che sta la cifra di tutto. L'impegno.
Un blog non è un luogo veloce dove scambiarsi battute brevi e via. Può esserlo talvolta, ci sta, ma sarebbe limitativo adattarlo a parametri che sono meglio interpretati da altri social.
Sicuramente è un luogo in cui, meglio che altrove, ci si confronta, si trovano e si raccolgono idee, si approfondiscono argomenti che ci stanno a cuore. Un blog è il salotto buono di casa tua, dove ponendo un tema, ti accomodi assieme ai tuoi amici e ne discuti.
Ascolti il parere di tutti, ne condividi qualcuno, altri meno, dai profondo respiro ai tuoi pensieri.
Il motivo principale, per cui, negli ultimi anni, ha perso di attrattiva, è nascosto proprio nella velocità e nella superficialità dei nostri tempi e dei nostri ritmi, dettati da social, che lasciano poco spazio alla meditazione e alla riflessione. Tra meno di trenta secondi, sulle altre piattaforme, il tema lanciato dall'hastag del momento sarà già superato da uno nuovo e così via... un'informazione dietro l'altra, fagocitata con un click.
Invece io, voglio continuare a parlare a lungo dei miei interessi, dei miei dubbi, di quello che mi va o meno della nostra società e per farlo secondo i miei canoni, non posso ridurmi a una frase veloce o a un commento lapidario.
Ho necessità di confronto con chi la pensa come me ma soprattutto non la pensa come me.
E questo posso farlo solo qui, in vostra compagnia. Mettendoci tutto l'impegno che mi contraddistingue e che si nota in quel che scrivo e in come lo scrivo.
A volte posso sembrare un po' pesante, come quando vi parlo di poesia o di musica.
Le mie rubriche sono nate dal desiderio di approfondire materie che apprezzo e  mi arricchiscono. Comprendo perfettamente che i più possono annoiarsi leggendo un mio post dettagliato su un disco di artisti che non apprezzano tutti... o una poesia di un autore pakistano sconosciuto ai più. 
Ma quello che io cerco nel web sono proprio gli approfondimenti, le ricerche. Lo specifico, il settoriale. E mi piacerebbe molto se, con il tempo, i blog potessero evolversi in qualcosa di simile, divulgativo e conoscitivo. Che comunque lasciasse il giusto spazio al confronto diretto.
Chissà che non sia questa la giusta direzione dei blog nel futuro.

Voi, cosa ne pensate?



59 commenti:

  1. Condivido in toto il tuo pensiero, perchè in definitiva è anche il mio. Mantenere un blog attivo richiede tempo, attenzione e amore. Sì amore per tutto quello che è conoscenza, per poterlo condividere con gli altri. Può capitare di proporre post un po' pesanti per i troppi dettagli o per l'argomento in sé, ma in definitiva pazienza,l'importante è essere se stessi sempre.
    Ciao Marinella, buon pomeriggio,
    Stefania

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    1. È fondamentale avere cura di questo spazio, visto che ci rappresenta. Quindi arricchirlo con contenuti importanti, anche se a volte, possono sembrare noiosi è quello che continuerò a fare a casa mia. E continuerò a seguire tutti quei luoghi del web sono vicini al mio sentire. Come il tuo spazio.
      Un abbraccio a te cara Stefy e a presto.

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  2. Credo che il blog sia lo strumento ideale per esprimersi senza limiti di spazio, durata e tempo. Credo che sia l'unico luogo rimasto dove si possa dialogare in modo ampio ed usando il linguaggio scritto evitando sia il sorgere di commenti frutto solo di un emoticon che l'assenza di commenti mettendo solo un "like". E soprattutto credo che il blog sia il luogo perfetto per trattare tematiche non superficiali ma sia divulgative che sociali, che settoriali (penso ad es. al blog di Miki) che più generaliste ma andando, in tal caso, a toccare temi di spessore (vedi il tuo blog che non ha un tema unico ma che tocca tematiche specifiche e profonde in ogni post). Purtroppo hai ragione sulle motivazioni che hanno causato un calo di questo strumento che invece è eccezionale perché è completo: puoi fare un post lungo, medio, breve, puoi fare un post di un riga, puoi postare foto, vignette, insomma è la summa di tutti gli altri strumenti come fb, twitter, instagram ed in più permette di fare riflessioni più accurate e mettere in atto discussioni e dialoghi più ragionati e non di pancia o legati ad un like. Il problema è che oggi la società sembra andare in direzione purtroppo opposta, c'è quindi da sperare che presto in ogni settore della vita sociale, si possa assistere ad una totale inversione di tendenza.

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    1. Condividiamo lo stesso pensiero e mi fa piacere. Il male della nostra società ce lo ritroviamo anche qui, nel web, tutta quella superficialità che uccide idee e rapporti. Siamo amici di tutti e di nessuno. Oggi pensiamo che sia giusto quello che ha detto tizio, domani l'esatto contrario. Mi spaventa questo impoverimento di pensieri, di riflessione, l'immobilismo che ne consegue, assieme all'incertezza. Hai ragione quando dici che la nostra società è orientata verso qualcosa di diametralmente opposto a questo. Tutto questo vuoto però, non potrà durare in eterno.

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    2. Secondo me proprio l'impoverimento generale che vige sui social farà fortificare ancora di più il blogging (o quel che oggi ne rimane).

      Moz-

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    3. E alla fine resterà solo il blogging che si pensava fosse morto!

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  3. Come detto già dal Moz, credo che ognuno abbia diritto di investire il proprio tempo a seconda dei propri impegni e interessi del periodo, ma se si chiude è educato avvisare, anche non nell'immediato se è successo qualcosa di grave; per una forma di rispetto verso chi ha frequentato e condiviso le tue pagine, offerto i propri pensieri e idee...

    Anche io ho un paio di blog tra i link che si sono fermati, ma che hanno avvisato e restano comunque aperti in lettura, per questo rimarranno lì, pagine dove probabilmente ho letto e scritto qualcosa, dove anche altri potranno trovare argomenti interessanti...
    Allo stesso modo, non ho esitato a rimuovere un paio di blog chiusi, che si sono blindati o che hanno rimosso ogni link a blog "amici". Come dire? Se vogliamo essere collegati mi fa piacere, se vuoi staccarti senza manco avvisare, lo accetto ma da me è un addio, non un arrivederci.

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    1. Sull'avvisare mi trovi assolutamente d'accordo, è una questione di rispetto nei confronti di chi ti seguiva. Io stessa, quando è capitato che abbia dovuto fermare il blog per motivi personali e comunque per un tempo limitato, ho scritto un breve post a compendio.
      Devo dire che poche volte mi è capitato che sparissero senza lasciare traccia o senza un saluto. Che dire, forse nemmeno loro si aspettavano di non tornare più, forse è capitato di peggio eh... Quelli invece che li hanno rimossi rendendoli privati ecco, davvero li comprendo poco.
      Di base però io cerco il dialogo ed il confronto corretto, oltre che a temi di spessore. Ed è quello che penso debba essere la sostanza di un blog, o no?


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    2. Secondo me è così: molti non hanno fatto bene i conti, e si aspettavano di poter tornare a stretto giro...

      Moz-

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    3. Infatti, ci pensavo ieri a questa possibilità, triste ma realistica....

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  4. Il blog non è minimamente paragonabile a facebook. Come dici tu è un salotto letterario dove non si scrivono due righe ma si propongono argomenti e memorie, proprio come un diario, proprio come un caffè letterario. Non sono molto frequentati è vero, ma a me bastano quelli che conosco da anni e a cui tra l'altro sono affezzionata... Ho fatto assenze negli anni, a volte anche lunghe, ma poi torno sempre.
    Elisa

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    1. Assolutamente sì. Credo che Facebook abbia dato una brutta spallata ai blog, puntando sull'immediatezza.
      Ho sempre preferito i blog per le ragioni che ho elencato. Che poi si frequentino molte "case" o poche, quello riguarda il nostro sentire in merito e non penso sia fondamentale. Dobbiamo stare dove ci troviamo bene, e dove, anche se assenti per un periodo, torniamo sempre volentieri.

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  5. Non posso che essere d'accordo, il blog è uno spazio differente dai social (almeno per me e per l'uso che ne faccio di entrambi questi spazi virtuali), è come se ci fosse meno fretta nei contatti con gli altri, come se - come dici tu - entrassi un po' nel salotto di qualcun altro e viceversa; quasi uno spazio più "intimo", personale.
    Buon pomeriggio, MAriella!

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    1. Ritengo che l'anima dei blog da tenere ben viva con i nostri post, sia proprio quella della condivisione e della comunicazione. Un qualcosa che vada al di là "del cotto e mangiato" e che corrisponda alla nostra voglia di stare insieme. E se questo, materialmente, per ovvi motivi logistici, non è possibile farlo nella realtà, nulla e nessuno ci impedisce di realizzarlo nel virtuale.
      Un abbraccio Angela.

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  6. Ho fatto pulizia anche io, ho eliminato tutti quelli che da anni erano fermi, ha mandato loro un messaggio del pechè li avevo cancellati.
    Buon inizio settimana.

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    1. Tu hai un blog molto specifico e davvero interessante. Sarai d'accordo con me, immagino...

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    2. Certo che sono daccordo con te.

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  7. Eccomi, grazie per la citazione! :)
    Dunque, tu parli di salotto, io (per il mio blog) ho sempre parlato di cameretta! XD
    Il concetto è uguale: un luogo dove stare bene, tra amici, si lancia una discussione e si dialoga (anche in disaccordo, perché no?) insieme.
    Il blog dovrebbe essere questo, come furono i forum e come oggi sono alcuni GRUPPI su Facebook.
    Il resto è veloce, impossibile da analizzare, impossibile da farci essere corposi e divulgativi.

    Come hai ben detto, un blog non può avere argomenti che interessano tutti per forza.
    Io stesso cerco di alternare quelli veloci, quelli di dibattito e quelli corposi, sapendo che la risposta non sarà sempre, ovviamente, la stessa.
    È normale.
    La direzione per il futuro? Secondo me è proprio questa, che tu auspichi.
    Io penso al mio blog come a un magazine semi-generalista (o se preferisci, semi-settoriale XD)

    Moz-

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    1. Pensa che io, non ho mai avuto esperienza di forum, mentre ne ho avuta una pessima e breve, in un gruppo Facebook, per di più chiuso. Anche lì, mi domando, ma che senso ha? Di cosa devi parlare di così segreto da non volerlo condividere con altri?
      Dobbiamo immaginare, il mio salotto, la tua cameretta, come luoghi di condivisione e ribadisco di accrescimento. Ci sta quindi che ci si impegni per renderli migliori sotto molti punti di vista. E la direzione della specificità di argomenti e della completezza, mi sembra il modo migliore per farli sopravvivere. Meglio ancora, per farli vivere a lungo.

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    2. Secondo me i gruppi li mettono chiusi per fare in modo che la gente si iscriva... :)

      Moz-

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  8. Non lo so perchè a un certo punto si decide di smettere con il blog, preferirei in effetti che si avvisasse.
    Quanto al resto io ho un blog tematico, per l'archivistica, e il mio blog di sempre, più libero come argomenti.

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    1. Vero, tu hai un gran bel blog tematico, che io leggo anche se non commento. Hai da tempo intrapreso la strada giusta :-)

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    2. Comunque c'è il fattore umano, peculiare in un blog, in ognuno dei nostri che dubito possa proposi su facebook o altro.

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    3. Il fattore umano è ciò che rende uniche le nostre case. E qui il blog vince a mani basse su tutti gli altri social.

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  9. In questi ultimi anni ho visto molti bei blog, un tempo ricchi di post ben scritti, divertenti e interessanti, essere trascurati dai loro autori per dedicare più tempo ad altre piattaforme (tipo Ig) che permettono di produrre più velocemente e con maggiori riscontri in termini di feedback. Me ne dispiaccio, intanto perché spesso si tratta di belle "penne" e non leggerle è un peccato. Poi perché a volte noto una commistione che non mi attira. Mi spiego. Questi autori pubblicano foto molto belle corredate spesso da post lunghissimi che non leggo, perché quando vado su Ig lo faccio per uno sguardo veloce e non per leggere un lungo post. Oppure pubblicano tante stories in sequenza, ma così tante che finisce che o non le guardo o salto velocemente da una all'altra. In entrambi i casi mi sembra che si sia persa un'occasione,come dici tu, per approfondire e interagire.

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    1. Anche io ho un profilo Instagram. Che ti dirò uso tanto e soprattutto perché mi piace fotografare (la fotografia è una delle passioni più antiche che ho, pensa che uso ancora una vecchia Minolta manuale con cui faccio foto in bianco e nero) e mi piace vedere la bellezza della nostra Terra attraverso le foto di chi seguo. Ma finisce lì. Non commento granché se non in casi eccezionali e non uso le stories, mi fanno venire il mal di testa. Diciamo che sono una delle poche ad utilizzarlo per il motivo per il quale era stato creato, condivisione di fotografie.
      Mi piace, ma non ho mai trascurato il mio blog per IG o Twitter che utilizzo soprattutto per informarmi velocemente. Per me i social devono essere fini a se stessi e a loro utilizzo primario.
      Resto legata alla mia e alle vostre case, per approfondire, conoscere, condividere.

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  10. Sono attivo come blogger dal 2011, prima ancora avevo seguito la rete come semplice spettatore. In questo lungo periodo ho visto nascere evolvere e morire centinaia di blog. I motivi li avete elencati già tutti voi che mi avete preceduto, di mio aggiungo che scrivere un post corposo comporta fatica e non sempre si ottengono i feedback sperati. Ma in realtà ognuno di noi scrive per passione quindi alla fine scriviamo di noi stessi, comunichiamo col mondo sperando di fare il meglio possibile. Da parte mia ho sempre considerato i blog come dei salotti, luoghi per condividere le nostre passioni e cercare di dialogare con altre persone. I social sono invece ottimi strumenti per condividere ma pessimi per comunicare, quindi continuerò a scrivere finché mi appassionerà e finché mi divertirò.

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    1. Infatti, Nikke, io i social li uso praticamente più per condividere i miei post XD

      Moz-

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    2. Vedo che abbiamo la stessa visione dei blog. Come te amo l'approfondimento e ci sono alcuni argomenti per i quali non lesino ricerche e tempo per arrivare ad un "prodotto" che sia quando migliore possibile e che venga letto e apprezzato, da molti o pochi non importa. Alla base c'è la passione per la scrittura per le cose di cui scriviamo e che è stata la molla che ci ha fatto aprire i nostri blog e che li mantiene in attività, oggi come quando li abbiamo aperti. I social, come dicevo ad Hermione, li utilizzo di più per un aggiornamento veloce.

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    3. @ Miki, invece io mi dimentico sempre di condividere i miei post sui social...

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  11. Cara Mariella io sono sincero, il mio blog vive da quasi 11 anni confesso che ho un blog roll molto grande e penso che parecchi non esistano più.
    Ciao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso, ci sta che tu non sappia quanti tra quelli che seguivi non sono più attivi. L'importante, a mio parere, è che tu continui a bloggare con lo stesso piacere di un tempo. Cosa di cui sono certa.
      Ti abbraccio e buona settimana a te.

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  12. Bello Mari. Ho letto sia da te che da Miki.
    Siccome non sono tanto diplomatica, preferisco dire alcune cosette anch'io. Da me è meglio, perché l'argomento mi ha fatto notare una cosa in particolare su cui tutti ci girano intorno ma non dicono un gran che. Anzi, nessun diretto interessato è venuto per illuminarci su quest'argomento che mi ha suscitato il commento. Di più non dico, forse si è capito però. Bacioooooo!
    P.s. Non so se sarò diplomatica. Ti e vi avverto. 😉
    P.s. del P.s forse ci ripenso...ahahahahah...baciooooooooo...!!!

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    1. L'argomento blog e blogging suscita diverse riflessioni e ci sta che anche tu voglia affrontarlo secondo la tua percezione.
      Non capisco tutto il mistero... però vabbè fai come vuoi... tanto non ho capito nulla di quello che vuoi dire.
      Ciao!

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  13. Il blog è un luogo del tutto differente dagli altri social, luogo di impegno, comunicazione, condivisione, confronto, arricchimento reciproco, divertimento, riflessione... gli altri social mi lasciano un po’ perplessa.
    Non uso più Facebook, che fra l’altro è una pagina legata al mio blog.
    Non uso più Twitter, anch’esso legato al blog.
    Di tanto in tanto sono su Instagram, anche se mi domando il “significato” di quell’oceano di immagini, a che pro tutte quelle immagini? Qual è il fine? Boh! Mi sa che arriverà il giorno in cui cancellerò tutto, come sto facendo su Facebook.
    Ciao Mariella. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Infatti, è quello che dicevo, ci vuole impegno per i blog. Tutt'altro per gli altri social, che per ora vincono proprio per la velocità e la superficialità. Spero in un ritorno dei contenuti e in una nuova vita del blogging.
      FB per me è stata una parentesi breve i cui contorni sono ormai sfumati.
      Sugli altri due social, Twitter e Instagram sono presente in virtù del fatto che con il primo mi informo (arriva sulle notizie prima di tutti proprio per la velocità che lo contraddistingue) il secondo per le foto. Il perché di tutte quelle immagini? E perché no? A me piace fotografare e guardare luoghi e posti che non conosco, il suo fine principale. Tutto il resto che trovo su IG non lo comprendo, ma le foto sì.
      Buona giornata a te.

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  14. il mio blog è nato all'inizio dell'era berlusconiana, per poterlo criticare a tutto campo.
    E' un blog praticamente monotematico, perchè la politica e il sociale sono le mie grandi passioni.
    Attraverso il blog ho conosciuto persone meravigliose e ho abbandonato i blog stupidi e offensivi ----ricordi Mariella?---.
    Frequento molti blog, anche se non commento spesso su alcuni, da cui mi limito di apprendere argomenti che non mi sono abituali di tipo NERD -vedi Mikymoz- di cui ho letto, fra l'altro, che sono ragazzi con quoziente intellettivo superiore alla media
    Mi piacciono i blog sociali e quelli che trattano, con cognizione di causa, vari argomenti, come appunto questo, di Mariella e quello di impronta artistica, come quello di sua sorella, Pia.
    Non posso nominarli tutti, non me li ricordo, così, su due piedi, ma apprezzo i blog di Fulvio Sinforosa Gus Patricia Moll, Tomaso Rockpoeta Giancarlo Miscredente...
    Non chiudete mai i vostri blog, cari amici, per cortesia, dovete essere dei sempreverde e non come quegli alberi che perdono le foglie.
    Cri

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    1. Cri, a quanto pare sei la decana dei blog visto che il tuo nasce più di vent'anni fa!
      La tua casa ti corrisponde, parla di te, di quello in cui credi o che contesti. E frequenti molti altri "salotti" per informarti, conoscere, arricchirti. Mi pare sia l'approccio migliore che condivido in toto. Io spero e lo sto dicendo a chiare lettere, che i blog seguano sempre più la via dell'impegno e della "specializzazione" per riempire quel buco enorme che gli altri social stanno creando.
      In quanto a chiudere, come dico spesso, non ci penso proprio. Ci saranno periodi in cui non riuscirò ad essere presente con costanza, ma resto, eccome se resto.
      Bacio.

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    2. Grazie Cristiana, ti ringrazio del tuo accenno sul mio blog. Per me è un piacere ed un onore conoscerti e confrontarmi con te, anche se non ne sono all'altezza.
      Quel che dice Mari su di te lo condivido e sostengo pienamente. Abbraccio!

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  15. Io penso sia impossibile mettere sullo stesso piano il blog e i vari media tipo FB eccetera, sono due mondi diversi. Per me il mio blog continua a essere un passatempo senza pretese, un gioco e non ho mai aggiornato il blogroll, se vedo che scrivono leggo e magari commento, però non è facile seguire chi apre e chiude blog in continuazione. :-)
    Felice settimana, un abbraccio
    enrico

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    1. Vero, io facevo il paragone proprio per rilevare le innumerevoli differenze, penso siano mondi davvero distanti. Il tuo blog, a mio parere, fonda sull'apparente "leggerezza" la sua sostanza: c'è bisogno sia dei sorrisi che riesci a strapparci anche quando arriviamo da te dopo una giornata no, sia dell'impegno che ci metti quando parli dei luoghi importanti della nostra Italia che sono sconosciuti a molti di noi. E ti pare poco?
      Felice settimana a te e a presto!

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    2. E ti pare poco??? Ciao Enrico!

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    3. Un abbraccio alle sorelline.
      enrico

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  16. Voglio scrivere post sempre più brevi, ma proprio non ci riesco, voglio dire tutto e bene, faccio male? Io penso di no, però è chiaro che bisogna anche adattarsi in qualche modo, e credo che lo farò, ma senza perdere il vero senso di tutto, e senza snaturarmi ;)

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    1. Se vuoi un mio parere personale, a me i tuoi post piacciono così come sono. Dettagliati, completi, precisi.
      Comprendo però il tuo desiderio di limarli e mi pare giusto che tu debba trovare il modo migliore per non perdere l'incisività che li contraddistingue.

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  17. I social a me sembrano una cosa proprio molto diversa dai blog e più adatti al cazzeggio o al limite adatti per scopi organizzativi perché in maniera rapida puoi far sapere le cose a molte persone.
    Ma a livello di contenuti non mi ci trovo. Tutto molto superficiale e poi tutto si perde. Hai voglia a cercare qualcosa nella cronologia di un social! L'unico che mi piace e che trovo interessante a livello visivo è Instagram, dove però anche lì c'è un sacco di finzione, ma basta cercare le cose interessanti e ci sono.
    Comunque un blog è secondo me qualcosa senza paragone, molto meglio di qualsiasi social. Però richiede tempo, lo paragonerei a un lavoro nei casi in cui si percepisce che è stato fatto un gran lavoro per fare certi post.
    A volte, l'abbandono di un blog in favore dei social non lo capisco proprio. C'era un blog molto divertente e interessante di una cassiera di cinema che raccontava i suoi aneddoti lavorativi. Poi aveva cambiato lavoro e aveva lasciato il blog in eredità ad altre persone che facevano lo stesso lavoro, ma dopo un po' tutto si era trasferito su Facebook. Non so perché, forse perché è più facile avere lettori?

    Forse uno smette di scriv

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  18. Mi spiace essermi persa il blog della cassiera di cinema, doveva essere davvero interessante e divertente. Qualche anno fa una mia amica blogger ne aveva uno simile, raccontava aneddoti divertenti che le capitavano durante il lavoro. Era anche lei a contatto con il pubblico in un Ente. Anche il suo blog è abbandonato da tempo, ha preferito Facebook. Peccato perché era di un'ironia irresistibile.
    Ovviamente concordo con te, sia per quel che riguarda i blog che i social. Credo di sì, sicuramente FB veicola più gente. Sei letta di più, poi in quanto ai commenti ecco, direi che a loro basta un click.

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    1. Poi devo dire che non mi piace tanto neanche quando un blog personale diventa poi un blog di lavoro dove il lavoro di solito consiste nel fare pubblicità. Non che ci sia niente di male nella cosa in sé, ma non mi piace molto l'idea di trasformare un pubblico di lettori in un pubblico di lettori di pubblicità. Certo, uno poi è libero di non seguire più il blog, però un po' dispiace.

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    2. No, a me non infastidiscono i blog "promozionali" alla fine sono una gran curiosa e mi è capitato anche di trovarmi bene con alcune cose che mi erano state consigliate.

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  19. Non ho mai ben capito se l’era del blogging stia davvero attraversando un periodo di magra o è solo la mia impressione dovuta al fatto che tanti che seguivo hanno fatto la fine che dicevi all’inizio e aggiungo che la vita reale e gli impegni del quotidiano devono sempre avere la priorità sul resto e, in questo caso, mantenere un blog è il “resto”. Penso che sia bello che chi fa blogging non voglia accontentarsi di postare articoli riempitivi di giornate, ho abbandonato salotti o camerette virtuali che, a un certo punto, hanno rinunciato alla qualità solo per rimanere a galla. Piuttosto preferisco farmi da parte e aspettare tempi migliori. A me è capitato: ho chiuso per mancanza dello spirito giusto e poi sono tornata. Il blogging deve divertire chi lo fa, prima che interessare chi lo incrocia sul web. ;)

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    1. La spinta iniziale, come ho detto da subito, è la passione. Quella che ti spinge a colorare le pareti della tua casa come desideri. Non c'è passione senza divertimento, sono essenziali. La trasmetti in maniera lampante. E dubito non catturi l'attenzione di chi ti segue.
      Anche a me è capitato di rimanere in silenzio per un po' quando sentivo che non avevo nulla da dire. Non ho mai chiuso il blog ma l'ho lasciato in sospeso, avvisando chi mi seguiva che mi sarei fermata per un periodo.
      Per me il blogging avrà vita lunga fino a quando i due elementi vitali (passione e impegno) cammineranno insieme.

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  20. Io la penso come te. Avere un blog è impegnativo, richiede costanza e cura. Fb è molto più veloce ed immediato . Per quel che mi riguarda, per me il blog è diventato un modo per annotare ciò che vedo e sento, una specie di diario. Ci sono affezionata al mio blog e spero di avere voglia di continuarlo ancora. Saluti cari.

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    1. Inizialmente il mio blog era nato per dare spazio alle mie due passioni principali: la musica e la letteratura. Con il tempo poi, è diventato quel diario di bordo nel quale annoto di tutto, stralci di vita reale, emozioni, curiosità, interessi. Allo stesso tempo non ho abbandonato quel che è la spina dorsale del blog,inserendo rubriche specifiche che mi impegnano parecchio, non senza soddisfazione, visto i consensi. Per cui mi ritrovo molto su quanto scrivi tu. Ti auguro di cuore di continuare ad avere cura a lungo della tua casa, così come siamo abituati a vederla, così come ci piace. Un abbraccio buona serata.

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  21. Sono d'accprdo con te su tutto, Mariella. Forse non nel blog tematico perchè non sono "specializzata" in niente, a parte i casini che mi vengono benissimo! ahahahahh
    Ritengo che il blog con la sua chiamiamola lentezza, sia più intimo e umano. Davvero un chiacchierare in salotto con un caffè e due paste.
    Visto che non sono per le cose tic tac, 20 caratteri e via col clic non sono nemmeno sugli altri social. Il blog invece mi dà il tempo per riflettere su cosoa leggo e per pensare a come rispondere. E' decisamente più nelle mie corde.

    ps sto cercando di recuperare i post persi pant pant

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    1. Ah che bello il blog "lento" con tazze da tè e pasticcini, vedo che abbiamo la stessa visione.
      Ti dirò, da me in passato sono volati anche coltelli, ma spero che quella stagione sia finita per sempre ahahahah
      Un bacio grande.

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  22. Sono pienamente d'accordo con te, cara Mariella. Possono essere diverse le ragioni per cui si inizia un blog e poi col tempo lo si lascia perdere, ma la sostanza è che occorrono impegno, passione e soprattutto tempo. Come in tanti avete detto, l'esperienza del blog è ben diversa da Facebook o altri social, specchio della velocità e della superficialità dei nostri tempi. Qui invece occorre approfondire, soffermarsi sui vari argomenti trattati senza perdere di vista l'aspetto divulgativo cui fai cenno. Ma essenziale è la passione.
    Nei giorni scorsi il mio blog - se non erro come il tuo - ha compiuto nove anni e consideravo che in tutto questo tempo non mi sono mai stancata di condividere, sia pure con i miei limiti e le mie fissazioni, lo splendore della musica. Ecco, ciò che mi appaga è proprio la possibilità di condividere quanto mi ha toccato con la sua bellezza.
    Grazie di tutto carissima e un abbraccio!

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    1. Avere ancora voglia di condividere con gli altri le nostre passioni, dopo nove anni è davvero gratificante. Significa che, in tutto questo tempo, siamo cresciuti, abbiamo condiviso e ci siamo confrontati con tanta gente, senza perdere l'entusiasmo iniziale.
      Io personalmente, spero di farlo ancora a lungo e sono sicura, anche tu.
      Un abbraccio a te carissima e a presto!

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  23. Finché non ti stanchi il blog sarà everlasting!
    Anche dopo se non lo cancelli.
    Credo che chi ha mollato l’abbia fatto perché non ha avuto più soddisfazioni dal bloggare.
    Ci può stare.
    Il blog è più “lento” è impegnativo rispetto ai social ..quindi ci deve essere una vera passione a tenerlo in vita.
    Ciao Mari

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    1. Mah, come dico io probabilmente non aveva più niente da dire o la vita ha preso il sopravvento. Ci sta tutto...
      Ciao eh, stai recuperando i post che ti sei perso?

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)