06 ottobre 2019

QUESTA VITA NON È UNA GIOSTRA.

A Trieste c'è il mare. 
E il castello della Principessa Sissi, che una romantica come me ha guardato con lo sguardo più acceso che mai.


Una delle più belle piazze del mondo. La gente che sorride ad ogni angolo, seduta ovunque, nel centro storico e in riva ai moli.C'è una luce che in pochi posti ho visto.E la serenità di passeggiate lungomare.




A Trieste c'è un mare fatto di persone. A Trieste nelle sere terse, c'è una luna luminosa quasi quanto il faro della Vittoria.E quando spira la bora vorresti farti portare via senza pensarci.
A Trieste i giovani sono belli come in tutti i luoghi del mondo.
A Trieste si vive. 
E si muore. 
No ecco, non si dovrebbe morire come è successo ai due ragazzi venerdì sera.
Mentre si fa il proprio lavoro.  In un posto che dovrebbe essere  sicuro.
Indossando una divisa che si porta con orgoglio.  Nonostante i pochi soldi, i turni massacranti, l'ironia di molti.
Ci sono passata qualche mese fa, davanti la questura. Più volte.
Eravamo andati a visitare il Teatro Romano, e passavamo per andare a pranzo nel ghetto ebraico.
Ci saremmo ritornati ancora diverse volte, di giorno e di sera.
Ma del resto, la stessa cosa succede nella mia città, o in quelle di tutti voi.
Un luogo familiare, rassicurante, nella stragrande maggioranza dei casi.
Un luogo a cui, da oggi in poi, ogni cittadino triestino guarderà con dolore e tristezza.
Ho letto polemiche infinite, come infinite sono state le strumentalizzazioni politiche.
Schiaffi in pieno viso alle famiglie dei ragazzi che non ci sono più. Che hanno pagato con la vita la fiducia nelle istituzioni.
È un mondo di sciacalli in cui non mi riconosco più.
Facciamo silenzio. Questa vita non è una giostra.




35 commenti:

  1. Hai ragione, Mariella! Questa vita non è una giostra e nemmeno un palco su cui recitano attori comici.
    Ormai è diventata una sottospecie di paese da operetta da quattro soldi, non di quelle belle.
    Mia figlia ha un ricordo molto dolce di Trieste e dei triestini e oggi ne ha parlato con dolore e tristezza.

    Là, come in qualunque altro paese del mondo, c'è ancora chi crede in ciò che fa, che indossa orgoglioso la sua divia che sia di polizia o da medico.
    Là come in qualunque altro paese del mondo ci sono i pazzi e i delinquenti che tagliano i figli della vita di persone innocenti, come fossro antiche Moire.
    Là come qui non c'è più rispetto. Sul web e in politica ancora meno.
    Facciamo silenzio invece di parlare a vanvera e ragioniamoci su.
    Onore ai due poliziotti!
    Buona domanica

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    1. Mi infastidisce la facilità con cui questo ennesimo episodio di violenza sia diventato un ponte su cui fare dello sciacallaggio violento.
      Non ho sentito altro sul web, alla tele. Perfino in strada. Quando ho appreso la notizia ho pensato al bellissimo ricordo che quella città ha lasciato nel mio cuore. Mi sono sentita sopraffare dalla tristezza. Ma sarebbe stato lo stesso per qualunque altro posto d'Italia. Che io lo conosca o meno. E mi fa paura la sensazione di disagio e di insicurezza che si è instaurata dentro di me.
      Il silenzio è l'unica cosa che dobbiamo a quei ragazzi, per rispetto.
      Poi bisogna agire. Sul serio.
      Ti abbraccio.

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  2. Ciao Mariella,hai dato una bellissima immagine della mia città,purtroppo assunta alla cronaca pe un gravissimo fatto criminoso,del quale noi non siamo ,fortunatamente abituati.
    Un caro saluto e una precisazione,Miramare non era il castello di Sissi ma di Carlotta moglie di Massimiliano fratello dell'Imperatore Francesco Giuseppe d'Austria.
    Ciao fulvio

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    1. Forse ne avevamo già parlato in occasione di un sabato di poesia dedicato a Saba. Mi sono innamorata di Trieste e spero di rivederla presto.
      Nessuno di noi può abituarsi ad episodi come questo di una violenza inaudita. Ho la consapevolezza, però, che potrebbe accadere ovunque. E la cosa mi incute un timore profondo.
      Caro Fulvio, so che il castello di Miramare fu fatto costruire da Massimiliano D'Austria per sua moglie Carlotta. Sapevo anche che non ci abitarono, perché il principe fu ucciso in Messico e Carlotta impazzì... Invece Sissi ci abitò tutte le volte che venne in Italia e lo amò molto. Per questo viene popolarmente considerato il "suo castello".
      Un abbraccio.

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  3. Già uno deve soppprtare un dolore insopportabile, ci mancano le polemiche politiche e dei social, basta! Brava Mary!

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    1. Ecco, esattamente questo è il mio pensiero!

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  4. Lasciamo da parte le polemiche e le strumentalizzaioni politiche, rimane il dolore per questi giovani che non ci sono più e per le loro famiglie . Non si può morire così. Saluti.

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    1. A quel dolore bisogna tornare. Perché quei ragazzi sono i figli di tutti, i fratelli di tutti, gli amici di tutti.
      Un abbraccio.

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  5. Non conosco il castello di Sissi (i suoi film li ho visti tutti e più di una volta), la piazza invece la conosco, molto bella.
    Buona serata.

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    1. Con Fulvio abbiamo spiegato meglio cosa si intende Castello di Sissi.
      A chi lo dici, io i film li conosco a memoria!
      La piazza è fantastica, ho scattato così tante foto da poterne ricavare un book fotografico di sostanza.
      Un abbraccio e buona serata a te.

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    2. *cosa si intende per*

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  6. Non si dovrebbe morire così..non si dovrebbe morire e basta!
    Hai ragione te quando scrivi che la sensazione di tristezza sarebbe stata la stessa per qualsiasi altro posto d'Italia.
    Trieste è una bella città peccato perché dovrà tenere a memoria quest'episodio di sangue ma la vita continuerà lo stesso a girare anche se non è una giostra ,la sua bellezza non sarà deturpata è inevitabile.
    Fermiamoci in segno di rispetto e stiamo pure in silenzio ma continuiamo a vivere..e cercare di rendere il mondo migliore anche per quelli che non ci sono più.
    Ciao Mariella

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    1. In quanto a morire, dobbiamo essere rassegnati, succederà a tutti, prima o poi...
      Che si possa morire così, in maniera cruenta e inaspettata, non dovrebbe succedere.Ma vale lo stesso, per i femminicidi, l'ultimo qualche ora fa, nella bergamasca. Vale per tutto quello che accade senza che sia possibile evitarlo.
      Mi spaventa la deriva quotidiana alla quale ho paura di abituarmi. E non lo accetto.
      Allo stesso tempo non vorrei leggere le miriadi di porcate che ho letto in questi giorni.
      Per cui preferisco il silenzio o il ricordare con rispetto chi se ne è andato all'improvviso.
      Ciao.

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  7. La vedo come te.
    Trieste, città bellissima, è toccato a lei stavolta far da teatro all'ennesima tragedia.*
    E al successivo teatrino.

    Moz-

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    1. Già, è la deriva alla quale non voglio abituarmi.
      Non dobbiamo.

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  8. Trieste non la conosco.
    Ma i tuoi racconti mi allietano perché sembra che sia sempre con te ovunque vai e ti ringrazio per ciò.
    Sissi ha migliorato la sua salute cagionevole in questo luogo, se non ricordo male.
    Vorremmo avere sempre cose belle da ricordare però la vita ci fa vivere ingiustizie che nessuno meriterebbe mai. Ed inevitabili, brutti ricordi.
    Mi dispiace per ciò che è accaduto, triste notare che non si è mai sicuri,
    È la vita, a volte terribile.
    Ciao e ti abbraccio.

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    1. Non sai quanto mi piacerebbe poterti portare con me. Viaggiare assieme sarebbe bellissimo. Perché tu sapresti trasformare ogni visita in un viaggio pieno di emozioni raccontando tutto quello che conosci dei luoghi, grazie ai tuoi occhi e la tua competenza artistica.
      Ricordi bene, Elisabetta D'Austria detta Sissi, appena poteva, anche di nascosto dal marito l'imperatore Francesco Giuseppe, arrivava in Italia, concedendosi alcuni giorni per riprendersi dalla vita di corte, troppo piena di regole; oppure accadeva quando non stava bene. Dicono che Miramare le piacesse, perché aveva una vista incantevole, con le sue grandi finestre che si affacciavano sull'infinito. L'ho visto e devo dire che aveva ragione. Anche il parco è splendido, con i suoi angoli ricercati e preziosi.
      Hai ragione, è triste constatare che non siamo mai sicuri. Ed è questa incertezza quotidiana che rende particolarmente importanti i nostri bei ricordi.
      Ti abbraccio forte, come sai.

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  9. Un post che tocca le corde del cuore e che non posso non condividere. Una tragedia sotto tutti i punti di vista.

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    1. Una tragedia immane. L'ennesima.
      Ma usarla per fare becero sciacallaggio è peggio.

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  10. Per certi individui vale solo la definizione: "La madre dei cretini è sempre incinta".
    Buona settimana cara Mariella, un abbraccio.
    enrico

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    1. Che gente fatta di nulla.
      Aspico un futuro in cui ce ne saremo liberati.
      Un abbraccio a te caro Enrico.

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  11. Improvvisamente in questi casi tutti hanno da dire e da puntare il dito, sproloquiano a vanvera perché loro sanno... Quello che non sanno e non fanno è tacere davanti al dolore, quello che non fanno e non sanno è essere umili davanti a delle vite spezzate.
    Un abbraccio

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    1. La sanno lunga, loro.
      Hanno tutte le risposte e sono depositari della verità assoluta. Gente così piccola che ha bisogno di parole virtuali per pensare di esistere.
      Un abbraccio a te.

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  12. Non si tratta di fare polemica ma di dire come stanno le cose. Due ragazzi sono morti non nell'esercizio del loro lavoro come dovrebbe essere quando sei una forza di polizia armata, ma nel non poter fare il proprio lavoro. Perchè la verità è questa. Non possono fare quello per cui sono formati e per giusta difesa e cautela, perchè ormai i social si permettono di investire tribunali speciali e giudicare ogni loro azione, nell'esercizio del loro lavoro. E allora lavorare con la paura addosso ti addormenta e succedono cose così... La burocrazia e il governo hanno ucciso quei ragazzi e bisogna urlarlo perchè deve cambiare tutto altrimenti è inutile fare sterile polemica.

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    1. Sicuramente non sono protetti abbastanza, come del resto ognuno di noi, nel quotidiano.
      Stasera ho visto il video in cui, la sera prima all'interno della volante di servizio, avevano augurato ai cittadini di Trieste di stare tranquilli, perché c'erano loro "figli delle stelle" a vigilare.
      Mi ha fatto venire la pelle d'oca, pensando che nessuno ha vigilato su di loro...
      Ti abbraccio.

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  13. Eh sì.., davanti alle tragedie, in cui delle vite vengono spezzate così all'improvviso e mentre stavano svolgendo la propria professione, il silenzio e la solidarietà verso coloro che hanno perso i propri cari, sono imprescindibili.
    Al di là delle polemiche, delle frasi ad effetto sui social...

    un abbraccio mariella!!

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    1. Ho scritto questo post perché ero arrabbiata per quel che avevo letto ovunque.
      Sono stata due giorni in silenzio prima di decidermi e l'unica cosa che vorrei sarebbe quella di stringere forte al cuore i loro familiari.
      Nel mio piccolo ho cercato di farlo con le parole.
      Sentite, espresse con il cuore, che in questi momenti dovrebbe essere l'unica cosa che va mostrata.
      Ti abbraccio anche io, cara Angela.

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  14. Ma io mi chiedo...come viene in mente ad un essere umano di arrogarsi il diritto di togliere la vita ad un'altra persona?! E poi, i parenti di questi poveri ragazzi, di questi innocenti...come riescono a convivere con una ingiustizia del genere? Io impazzirei...di rabbia, dolore, tristezza e poi di nuovo rabbia e rancore..

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    1. Paola bella, spesso mi sono fatta la stessa domanda, senza trovare una risposta che abbia un senso...
      Quella rabbia che sale, la riconosco, è la mia.
      Ogni volta che capita un'ingiustizia, anche nel mio privato, mi vengono le lacrime agli occhi e mi sento impotente.
      E mi arrabbio da morire. Quello che è accaduto a Trieste mi ha colpito particolarmente, per motivi personali.
      E resto arrabbiata e ferita, perché nessuno al mondo si merita un dolore così grande o di morire mentre si sta facendo il proprio dovere.

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  15. Mai stato a Trieste, ma il dolore di una città è anche quello di una nazione, che ormai però non riconosco più.

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    1. Hai ragione, stiamo perdendo il senso della parola "comunità".
      Che sarebbe essenziale.
      Un abbraccio.

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  16. Trieste. Città che ha un posto tutto suo nel mio cuore, dopo che ci ho trascorso 3 meravigliosi giorni in luna di miele.
    Mi ha ricordato Napoli per tanti versi, città di mare, città aperta, accogliente, bella.
    Piazza dell'Unità d'Italia spalancata sul mare è uno spettacolo.
    Ma la follia e la morte non guardano nulla di tutto questo, purtroppo. E colpiscono duro. Davvero una storia che fa male al cuore, specie se poi come sottolinei tu nel post ci si vuole speculare e se ne parla a sproposito, per idiozia o per pura cattiveria.
    Che grsnde amarezza dentro l'anima...
    Un bacio, Mari.

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    1. Non ricordo se mi avevi già parlato della tua luna di miele. Ma comprendo perfettamente il tuo amore e il tuo ricordo, visto che, come te, ne sono rimasta incantata.
      Che brutte persone ci sono al mondo... trasformare in un circo una tragedia così grande.
      Bacio a te.

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  17. Triste è una città meravigliosa, la ricordo con tanto affetto, anche perchè un po’ mi ricorda Genova ma col mare più vicino… purtroppo ormai viviamo in un tritacarne miediatico dove tutti devono dire tutto su tutto, senza il minimo pensiero a chi in quel momento sta soffrendo, senza andare a fodo nelle cose. Tanta tristezza e dolore.

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    1. A me non ha fatto pensare a Genova (o a Napoli come accennava sopra Maris) anzi mi è sembrata una città molto continentale, più nordica.
      L'ho paragonata a Liverpool, non solo per i grandi spazi recuperati, ma anche per i bei e antichi palazzi e le strade regolari.
      Ci stiamo abituando a tutta la superficialità che questo tempo di "immagine" ci sta regalando.
      E mi fa paura.
      Ti abbraccio.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)