A quest’ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente
le risse e le sassaiole
chiassose, nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi, dopo sfrenate
rincorse.
(Giorgio Caproni, da Come un’allegoria, in Tutte le poesie, Garzanti - 1983)
Note biografiche sull'autore
Giorgio Caproni nacque a Livorno il 7 gennaio 1912 e morì a Roma il 22 gennaio 1990. È considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. Carlo Bo, uno dei suoi primi critici, lo definì il “Poeta del sole, della luce e del mare”. L’arco della poesia di Giorgio Caproni si estende per quasi sessant’anni, dai primi anni Trenta alla fine degli anni Ottanta del Novecento. I temi portanti della sua poetica sono: la madre, rievocata e ricordata in molte poesie; Livorno, la città dell’infanzia che ha lasciato a dieci anni e Genova, considerata la città dell’anima; il viaggio, un viaggio allegorico alla scoperta della vita e della morte. (Latina città aperta).
La rubrica del sabato va in vacanza. Riprenderò a settembre ma volevo lasciarvi con un pensiero rivolto all'estate e all'età più bella.
La bellezza nella semplicità. Ciò è che mi viene in mente leggendo questa poesia. Bella. Buona giornata, Mariella. Sempre interessante il tuo sabato di poesie.
RispondiEliminaNel mio caso ha smesso ricordi che sono fondamenta di vita. Grazie di cuore😘
Elimina*smosso
EliminaCiao Mariella, c'è poco da aggiungere, Caproni è una "poesia" fuori dal tempo e contemporaneamente immersa nel passato, presente e futuro.
RispondiEliminaBuona giornata ... poetica.
Infatti. Un grandissimo poeta, che ho scoperto leggendo di lui grazie all'entusiasmo di chi lo ama. Un abbraccio.
EliminaGiorgio Caproni, di lui ho frammentarie ricordi negativi nati da studi liceali e la poesia da te proposta li conferma.
RispondiEliminaNon diro mai che una poesia è brutta ma solamente che non la capisco.
Ciao fulvio
La poesia ti deve attraversare e non puoi mai spiegare perché a volte scivola senza regalarti nulla. Un abbraccio e buona serata.
EliminaIncredibile come solo pochi giorni fa, facendo due passi con Lulù sotto dai miei (si, ci abita sempre anche mamma) ricordavo di quella strada sterrata che conduceva da casa a scuola, e dove ogni volta scatenavamo sassaiole gioiose (per quanto ossimorico possa apparire la frase), e quella strada polverosa o pozzangherata, a seconda delle condizioni meteo, era luogo di liberazione degli istinti e dell'anarchia giocherellona e folle, il disordine e la natura come terra di conquista, nel "fiato di bocche accaldate" ;)
RispondiEliminaSono anni che non ci sono più i genitori di mio marito eppure noi continuiamo a dire, quando partiamo per andare dai suoi fratelli, che si va a casa loro... come posso non pensare anche al mio "futuro" e non capire quel che dici. Sarà così per sempre💛. Sono contenta di averti portato con me tra quelle corse a perdifiato che facevamo da bambini😘
EliminaBuon fine settimana
RispondiEliminaGrazie Giancarlo, anche a te.
EliminaUn poeta che ogni volta mi colpisce!
RispondiEliminaAnche io sono colpita al cuore dell'intensità delle sue poesie. E me ne è venuta in mente una letta tempo fa che ti dedico:
Elimina"Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa."
L'ho cercata su wiki perché non la ricordavo benissimo😉
Il viaggio allegorico di questa a volte bizzarra . A volte istrionica..a volte tosta ..ma sempre meravigliosa vita
RispondiEliminaInsomma questa poesia mi ha fatto pensare a questo
Serena domenica ❤💕
Un abbraccio Tissi, bella la tua riflessione sulla vita😝
EliminaOttima scelta.
RispondiEliminaBuona domenica.
Graie Cav. Buona settimana a te!
EliminaUna serenità speciale che non mi appartiene soprattutto poi
RispondiEliminaadesso. Bella scelta
Servono parole come queste per ritrovarla. Graie, buona settimana.
Eliminaverso che mi fanno tornare ai giochi in cortile con gli amichetti, nei caldi pomeriggi estivi, durante l'infanzia. Che ricordi indelebili, ai quali torno con dolcezza e malinconia <3
RispondiEliminaun caro abbraccio.
Sono versi che ti riportano all'età "felice". Ognuno di noi ha vissuto quei momenti unici che costituiscono un bagaglio di ricordi belli carico di malinconia. Un abbraccio a te!
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