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Ieri pomeriggio mi sono concessa due ore e passa di relax e ho deciso di guardare uno dei film più osannati da critica e pubblico degli ultimi anni, finalmente in chiaro su SKY: TENET.
Non ho intenzione di recensirlo perché non ho le armi e la competenza adatta, mi limiterò a parlarvi di sensazioni e riflessioni scaturite durante e dopo la visione.
È un film complicato nella trama, forse dovrei rivederlo almeno un'altra volta, ma non credo lo farò, per cui buona la prima. La prima ora è stata abbastanza noiosa tra inseguimenti e sparatorie, percorsi a ritroso nel tempo che non portavano da nessuna parte; insomma mi è sembrato senza capo né coda ma dato che sono testarda sono rimasta "vigile" e ho proseguito. E la ragione non erano solo i protagonisti principali anche se Robert Pattison è di gran lunga il migliore rispetto a Washington Junior e Kennet Branagh (la vera delusione per me) che imperversano per tutto il film; è che volevo dare un senso alla visione. Poi all'improvviso, tutto ha preso una velocità sorprendente e più si andava indietro più si correva. Man mano ho legato i fili e i palindromi del film fino ad arrivare alla soluzione, a circa trenta minuti dalla fine.
Non mi ha lasciato indifferente, merita la sufficienza. Quasi sorprendente, per me che non amo il genere. Mi sono resa conto che non comprendere fino in fondo il senso del film è la sua forza: come dice ad un certo punto uno dei protagonisti: l'ignoranza è la nostra salvezza. E mi sono domandata se davvero, per certi versi e in alcune situazioni, non sarebbe molto meglio per tutti non volere arrivare a comprendere ad ogni costo, ciò che ci incuriosisce o stranisce.
Magari ti domandi perché si è voluto porre l'accento su una questione immeritevole di discussione, poi lasci perdere, rendendoti conto che non ne vale la pena, che si tratta di una stupidaggine anche se al momento ci sei rimasto male. E da qui scaturisce anche un'altra riflessione: mentre osservavo le varie "manovre a tenaglia" nel film, i momenti in cui si torna velocemente indietro nel tempo, un palazzo che dopo aver subito un bombardamento crolla e subito dopo si ricompone fotogramma dopo fotogramma, mi è scattata l'idea che a volte ho avuto la tentazione di cancellare qualcosa che avevo detto o fatto. Chissà, poter correre velocemente indietro mi avrebbe consentito di ricucire un rapporto, rimediare ad uno sbaglio, sorridere a qualcuno.
Però non è possibile e si va avanti. Cercando di tenere sempre presente che le parole sono importanti anche e soprattutto quelle scritte. Restano lì a rammentarti che a volte sarebbe molto meglio tacere o misurare a priori la portata di quel che si dice. Ma spesso non ne abbiamo il tempo e quando ce ne rendiamo conto è troppo tardi.
Io non ci riesco, non riesco a non voler sapere le cose, a non voler conoscere cmq la verità. Ho visto il film a suo tempo on demand, mi era piaciuto, era interessante, ma non mi è rimasto in testa particolarmente e non l'ho inserito nella mia personale top ten come film indimenticabile o film dell'anno.
RispondiEliminaSi immagino e comprendo perfettamente il non riuscire a mettere da parte quel che no capiamo. Ma forse vivremo meglio non credi? Così come potendo tornare indietro nel tempo potremmo cercare di riparare ad alcuni sbagli commessi.
EliminaGrazie Mariella, lo eviterò come la peste. :-)
RispondiEliminaOk
EliminaPrimo ed unico film rivisto al cinema tra un'ondata e l'altra. Appassionato di Nolan, l'ho ritenuto non all'altezza dei suoi trascorsi, specie quando ha cercato di incaponirsi in scene alla Mission Impossible, assolutamente inadeguate al suo stile. Peccato tutto sommato perché l'idea era buona ma a mio avviso ha mancato di "personalità", come sottolineo anche nella mia rece pubblicata all'epoca https://francobattaglia.blogspot.com/search?q=tenet
RispondiEliminaEd è interessante anche il risvolto filosofico che sottolinei: in fondo "non sono le bombe che fanno la Storia, ma quelle che disinneschi", così come anche un tacere, o un ignorare. Perché tanti meritano solo l'oblio.
Mi ricordo la tua recensione non ti aveva fatto impazzire. Andrò a rileggerla. Sai che condivido l'idea che per alcuni ci vuole l'oblio assoluto😉
EliminaSe mi ricordo ritorno dopo che l'avrò visto, a breve ;)
RispondiEliminaCi conto😉
EliminaScusa il ritardo...sul giudizio complessivo al film siamo d'accordo, e le tue riflessioni giustificate, semplicemente si avanti nonostante tutto e tutti.
EliminaNon l’ho mai visto perché non è il mio genere. Difficilmente riesco a resistere di fronte a un film che non mi piace. Molto probabilmente io avrei abbandonato al posto tuo. Con i libri invece resisto. Anche se non mi piacciono li porto a termine. Comunque è molto vera la frase sull’ignoranza. Io non riesco a vivere nell’ignoranza, però sono consapevole che l’aumento della conoscenza è direttamente proporzionale alla crescita del dolore. Un abbraccio,Mariella.
RispondiEliminaInvece io ho imparato a lasciar andare i libri che non mi convincono. È stata una dura lotta con me stessa durata anni, ma finalmente ci sono riuscita! Certo, la conoscenza è un grande stimolo ma procura, in alcuni casi, tanto troppo dolore... buona serata e grazie😘
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