Tra il non dimenticare e il ricordare
corre un rio sottile dove una barca
leggera, senza più vela né remi,
va lenta, incerta se una chiusa, presto,
le sbarrerà la via o se queste acque
avranno sbocco in un più largo fiume.
A bordo non un'ombra di un pilota.
Tutto è rimesso alla grazia del vento.
(Le chiavi del giorno - 2022 - Crocetti Editore)
Note biografiche e riflessioni.
Silvio Ramat è nato a Firenze nel 1939. È poeta, saggista e critico letterario. Professore emerito di letteratura italiana contemporanea all'università di Padova. Ha pubblicato numerosi studi sulle maggiori correnti e figure della poesia novecentesca e curato edizioni di opere di Campana. Tra le sue raccolte poetiche recenti: Banchi di prova (2011) Ellis Island (2015) Fuori stagione (2017) In cuor vostro e altri versi (2019).
Nella raccolta di Crocetti uscita lo scorso anno, ripercorre la sua infanzia e la sua giovinezza, in una Firenze che tutt'ora reca i segni dei bombardamenti. Nessun luogo, secondo il poeta, è più vero e più vivido di quelli in cui respira la poesia. I versi di oggi mi hanno fatto pensare agli ultimi fatti di cronaca, quali, ad esempio, il vile attacco degli squadristi di destra nei confronti dei giovani studenti del liceo Michelangiolo accaduto proprio nella sua città. E il silenzio inaccettabile delle istituzioni sull'episodio e la successiva vile e poco velata minaccia del ministro dell'Istruzione Valditara alla preside Annalisa Savino, che ha avuto il giusto coraggio di ricordare agli studenti che il fascismo è nato per strada, fa da contraltare alla poesia. Tra il non dimenticare e il ricordare è la differenza. Non dimentichiamo, mai.
Mattarella ha chiarito la faccenda. Il ministro potrebbe dimettersi.
RispondiEliminaPer me Mattarella è intervenuto troppo tardi. Una grande delusione.
EliminaHa dovuto prima accertare esattamente i fatti. Poi, forse, non ha voluto ingigantire l'episodio.
EliminaDi poesia non parlo e me ne scuso. Non sono abbastanza competente.
Ha provato a porre rimedio al silenzio del presidente del consiglio che ha militato in quei gruppi e ni pensi sua riuscito a rimediare a nulla. La deriva è già in atto. Di poesia qui ci si lascia trascinare dall'emozione che suscitano le parole, se si vuole... la competenza non riguarda questo mondo.
Elimina*non penso sia riuscito
EliminaBel testo, che fa tesoro della grazia dei versi.. il resto del mondo non sta facendo tesoro di nulla invece..
RispondiEliminaUn bellissimo incontro quello con Silvio Ramat. Il reato del mondo sta facendo di tutto per scomparire...
EliminaLa differenza fra "ricordare" e "non dimenticare" dovrebbe effettivamente essere meglio analizzata. Ci sono certe cose che non dimentico e mi chiedo perché, essendo talvolta cose che vorrei invece dimenticare.
RispondiEliminaStesso problema. E non sono mai riuscita a capire perché. Sicuramente ci sono cose o situazioni che ci hanno fatto così male che pur volendo con tutte le nostre forze provare a dimenticare per cercare di ricominciare a vivere non ci riusciamo. Ed io purtroppo ne so qualcosa...
EliminaÈ fascismo anche girare la testa dalla altra parte e non vedere e non sentire...penso io dunque concordo la preside..
RispondiEliminaBella la poesia ..grazie per avermela fatta conoscere
Giusto. E non capiamo che la democrazia è così fragile... un abbraccio a te.
EliminaUn ministro ignomignoso! Negli archivi si ricorda ogni giorno.
RispondiEliminaCome si fa ad essere rappresentati da gente inutile come questa...
EliminaSono con la preside dell'istituto, il fascismo ha rialzato la testa.
RispondiEliminaPurtroppo si.
EliminaVeramente splendida questa poesia.
RispondiEliminaSono d'accordo. Grazie Stefania❤
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