21 aprile 2012

IL LAUREATO E LA MUSICA CHE GLI GIRA INTORNO





Qualche giorno fa ho fatto una promessa e le promesse vanno mantenute.

Assolvo al compito con grandissimo piacere perchè la musica come ben sapete, è il mio cerchio magico.

Parto da un film che ha fatto la storia del cinema.
Sto parlando de " IL LAUREATO"

Già la prima apparizione di Dustin Hoffman nei panni di Ben, figlio annoiato dei Braddock che torna a casa finito il college, mi fece innamorare di quel ragazzo bruttino e piccoletto ma dallo sguardo assassino.

La storia.

Una donna sui 40 anni, Mrs.Robinson, middle class americana alla fine degli anni 60', non accetta il tempo che passa e circuisce il giovane figlio di una coppia d'amici, Benjamin appunto.


Lui ci sta, del resto in quell'estate calda non ha molto altro da fare.
Ha appena finito l'università e si appresta ad un periodo di ozio assoluto.


La storia, tra i due, va avanti fino a quando non torna per le vacanze anche la figlia della "cugar" Robinson, Elaine.
Ben viene costretto ad uscire con la figlia degli amici pressato dal padre di lei che vede di buon occhio il possibile instaurarsi di una storia d'amore, anche se la madre sua amante, lo prega di non provarci con la figlia.
Che dire, il film si trasforma nella storia d'amore impossibile tra i due giovani, nonostante all'inizio Ben non abbia molta voglia di trascorrere del tempo con Elaine.
I due ragazzi si innamorano e subiranno di tutto dalle famiglie e Ben dovrà ad un certo punto rivelare a Elaine di essere stato l'amante della madre.
Elaine dapprima lo respinge mai poi travolta dall'amore accetterà la cosa.
Ma verrà costretta dalla famiglia a sposare un suo compagno di college.
Ben, che vedremo accorrere al matrimonio nella famosa scena con l'Alfa Romeo rossa, riuscirà a portarsela via dalla chiesa, anche se il matrimonio è stato celebrato e fuggiranno verso chissà, a bordo di un pulmino giallo.


Dettaglio sulla fine, perchè nell'ultima scena del film, si legge nello sguardo e anche nei sorrisi smorzati dei protagonisti, la consapevolezza di avere fatto qualcosa di cui si sono già pentiti.

Parte importante del film sarebbe la sua visione romantica e per nulla politica. Ma la realtà è ben diversa. L'incomunicabilità tra giovani e adulti è il vero fulcro della storia e anticipa di pochi mesi il grande movimento del 68'.
Ben e Elaine non sono ancora frutto di ribellione vera e propria ma hanno in se stessi, il seme di quell'insofferenza.

Io ho sempre dato questa lettura al film.

Ci sono almeno tre cose che contribuiscono a farlo diventare un cult della storia del cinema.

Tre cose non da poco:
Dustin Hoffman, Anne Bancroft e la colonna sonora di Simon & Garfunkel.

Il giovane Hoffman, era un attore di teatro praticamente sconosciuto fino a quel momento.
Il regista del film Nichols (io lo ringrazierò sempre per "The working girl", meglio noto come "Una donna in carriera" uno dei miei film preferiti), lo nota in una piece teatrale e lo vuole sul set immediatamente.

Per lo straordinario attore, sarà l'inizio della sua carriera fulminante, che gli porterà due Oscar, per Kramer contro Kramer e successivamente per Rain Man.
Innumerevoli ulteriori candidature allo "Zio Oscar" e numerosi Golden Globe, il primo proprio per "Il Laureato".

Uno dei mostri sacri del cinema internazionale.


Di fronte a lui, in netta contrapposizione, ma allo stesso livello di bravura, Anne Bancroft Italiano.

La grande attrice statunitense era di origini italiane lo sapevate?
Ho sempre pensato che la grinta e la passione che riusciva a trasferire nei personaggi che interpretava, era dovuta sì all'Actor's Studio ma anche al sangue che le scorreva nelle vene.
Nel corso degli anni, si era lamentata del fatto che l'interpretazione in questo film aveva messo in ombra tutto quello che lei aveva fatto prima e dopo.
Ma io ho negli occhi e nel cuore anche la sua " Anna dei miracoli".

Certo, la scena in cui sensualmente e lentamente avvolge nelle calze di seta le sue splendide gambe sotto lo sguardo imbarazzato di Benjamin, è indimenticabile.



E ora la colonna sonora, di cui in realtà ho già lasciato tracce in giro.

Artefici della magia musicale, sono Paul Simon e Art Garfunkel.
Il duo rock folk americano è di grande spessore.
Amici fin da bambini, cominciano ad esibirsi in coppia intorno alla fine degli anni 50.
Portano al successo capolavori quali " The sound of Silence" nel 1964.
Lavorano insieme e a volte da soli. Infatti nella loro lunga carriera ci saranno diversi allontanamenti e reunion.
Nel 1967 compongono la colonna sonora che li renderà immortali.
Continuano a lavorare insieme per qualche anno fino al 1970.

Anno in cui pubblicano "Bridge over Troubled Water".

Le parole della canzone che da il titolo all'album, parlano di amore. Di quel tipo d'amore che tutti vorremmo almeno per una volta nella vita possedere:

Quando sei stanca e ti senti piccola Quando le lacrime sono nei tuoi occhi, Io le asciugherò tutte; Io sono al tuo fianco Quando i tempi diventano duri E non riesci a trovare i tuoi amici Come un ponte sopra acque agitate Io mi stenderò Come un ponte sopra acque agitate Io mi stenderò Quando sei triste e assente, Quando ti trovi per strada Quando la sera scende così duramente Io ti consolerò, Io prenderò le tue parti Quando viene l'oscurità E il dolore è tutt'attorno, Io mi stenderò Come un ponte sopra acque agitate Io mi stenderò Naviga, ragazza d'argento, naviga Il tuo tempo sta iniziando a brillare Tutti i tuoi sogni sono in viaggio Guarda come brillano Se hai bisogno di un amico Io sto navigando dietro di te Cullerò la tua mente Come un ponte sopra acque agitate Cullerò la tua mente Come un ponte sopra acque agitate Cullerò la tua mente

Dei due artisti Paul continua con grandissimo successo la sua carriera da solista.
Art prova a fare l'attore e con meno successo continua anche con la musica.
Saltuariamente ci saranno degli incontri come quello avvenuto nel 1981 in occasione del concerto in Central Park.
E nel 2004 vennero anche in Italia a Roma con il famoso tour "Old Friends".
Fu un concerto memorabile i Fori Imperiali furono presi d'assalto e si vocifera che furono circa 500.000 persone a parteciparvi.



Ma se doveste scegliere e giudicare quello che ha reso immortale questo film tra i protagonisti e la musica, cosa indichereste?



Questo post è dedicato ai miei amici Emanuela e Nick che amano profondamente la musica di Simon & Garfunkel

40 commenti:

  1. Occhio al cerchio magico! A finirci dentro si rischia grosso.
    Cosa ha reso immortale questo film?
    Questa parodia di Simon & Garfunkel:
    http://www.youtube.com/watch?v=EsKOAJQGL68
    Sì, sono sempre la solita.

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  2. Sono pure terrona io. Come capro espiatorio vado benissimo! Baci Ale!

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  3. Cara Mary,

    aspettavo con ansia questo post... e l'attesa non è stata vana! Anzi, ci regali un'altra chicca e emozioni che viaggiano dentro immagini e musica. Posso dirti che mi sono emozionata? Per questo pensiero che indica ancora una volta quanto grande sia l'attenzione che ci riservi e anche per l'argomento, cara amica. Perchè è vero, di musica non ci capisco un cavolo, ma a me le voci e le chitarre di questi due newyorkesi hanno sempre fatto venire i brividi. E anche il nervoso, sì, lo ammetto, perchè diamine, come cavolo si fa ad essere così bravi?! Prendiamo "The Boxer", una delle loro canzoni più famose e più amate. Sono 4 accordi e un arpeggio. Ma ascolta la canzone: c'è tutto, in quel testo, quelle voci, in quelle parole. Per non parlare di "The sound of Silence" che dentro di me suscita una tempesta emotiva pari solo a quello che provo ascoltando "Imagine" (John Lennon), "Wish you were here" (Pink Floyd), "Stairways to heaven" (Led zeppelin) o "Anima fragile" di Vasco. O "Tristesse" (Etude op 10 No 3 in Mi maggiore) di Chopin... O Henry Mancini. Quel nodo che serra la gola, Mary, e che non so bene come descrivere a parole, ma che sono sicura che conosci bene anche tu.

    Questo è il motivo per cui mi è davvero molto difficile rispondere alla domanda che ci poni alla fine del tuo scritto. "Il Laureato" è musica, interpreti e trama: forse il fatto eccezionale è che tutto si combini così magistralmente. E Dustin Hoffmann non sarebbe stato quel che è stato senza la Bancroft. E insieme non avrebbero funzionato allo stesso modo raccontandoci un'altra storia. E certo, in cuor mio credo che anche un'altra colonna sonora avrebbe restituito un'altra cosa. Ma resta il fatto che Simon & Garfunkel resteranno sempre quei due ragazzi con la chitarra e le voci che si impastavano alla perfezione anche oggi che hanno 70 anni... Certo, le loro strade si sono divise, ma quello che hanno fatto insieme è entrato nella storia. E scusatemi se è poco...! Grazie, grazie ancora, Mary. Mi hai fatto proprio un bel regalo!

    Bacionissimi

    ps. bè, i "soliti" a-u-g-u-r-i-!!!!!! li lascio qui, eh... se occorrono, sono già a disposizione ;)

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    1. Ciao Manu.
      Sono contentissima.
      Che ti sia piaciuto il post. Che tu ci abbia trovato qualcosa che non conoscevi e che ti abbia emozionato.
      Condivido sui brividi che alcuni brani sanno infondere. Alcuni molto diversi tra di loro. Come te io spazio dal rock alla classica.
      Ma quando la musica riesce a sfondare il muro che ci costruiamo intorno per essere più protetti non è più semplicemente musica, è arte.

      Buona domenica.

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  4. Ieri sera ho avuto un incubo. Ero appena rientrata da cena e mi e' sembrato di vedere Dustin Hodfman ballare con Maria De Filippi. Deve essere stata la cena abbondante in quel di Parma. Buona domenica a tutti mari

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    1. Buona domenica a te, Mari!
      Un abbraccio a te e due a Veru( uno alla piccolina!!):-)
      Baciii
      Anna

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    2. Ciao Anna cara.
      Buona domenica a te.

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  5. Ghghghghghg
    Mari non era un'incubo ma pura realtà!
    veru

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    1. oh my God, pensavo fosse il risultato della cena e del vino ghghghghhghghghghgh
      ma quanto lo avranno pagato per l'esibizione e per partecipare al programma?
      il nostro piccolo grande uomo, mi lascia perplessa a volte.
      Come Banderas che fa la pubblicità dei tarallucci, sembra l'allegro mugnaio!

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    2. Cara Mary,
      verrebbe da rispolverare il vecchio detto: "ch'a sa da fà pè campà" (è giusto?!)
      Nel senso che hai già scritto tutto tu: quanto li avranno pagati per fare tutto cio'? La risposta è una sola: tanto. Ovvio. Ma del resto, anche la pubblicità e la comparsata tv fanno parte del pacchetto. Danno visibilità. Certo, sul buon gusto delle scelte potremmo anche disquisire. Ma loro non sono nemmeno italiani. Insomma... perdonali, Mary. Non sanno quel che fanno!

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  6. Non sapevo che ieri sera ad Amici c'è stato anche Siani che ha detto un cosa bellissima sulle donne, ve la trascrivo: “Siete meravigliose. "Quando dicono che la donna è nata da una costola, io non ci credo. Secondo me Adamo aveva due cuori, e quello più grande è diventato la donna”

    Io lo amo quest'uomo.

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  7. Mari Siani è stato bravissimo.
    Ha fatto due interventi veramente divertenti.
    E la mia Emma?
    Mica che adesso il Dir mi faccia un post sulla povera Belèn sedotta.
    Perchè m'incazzo veramente.
    Appena riesco torno sul post.
    Il Laureato indimenticabile.
    veru

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    1. Mi sono persa Siani e mi scoccia un bel po'.
      Emma è bravissima.
      Come Pierdavide, lo sapete che ho un debole per lui e Annalisa.
      Ho visto un pezzetto della fine.
      Grazie al cielo Scanu è andato a casa.

      baci

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  8. Permettetemi non ho visto Hoffman ad Amici, perchè non vedo questo programma...ma Banderas per Mulino Bianco è improponibile ed impossibile da vedere. Vedo Banderas come sensualità e passione allo stato puro e la mulino bianco come simbolo di familiarità, serenità,rilassatezza e per me le 2 cose "cozzano"...non penso che riuscirei ad essere tanto rilassata davanti ad un tale Antonio in camicia bianca , infarinato, voce calda se ........mi ballasse il tango poi.....
    No mi spiace Mulino Bianco torna alla vecchia famiglia

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  9. E' che ormai la vecchia famiglia non funziona più, Ai.
    Con le famiglie allargate, mamme e papà single e via discorrendo il discorso Banderas può anche reggere.
    Poi ad ognuno fa l'effetto che fa
    A me fa un po' ridere ma, che dire, magari le mamme single compreranno molti più biscotti.
    Magari anche le mamme non single...

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    1. Oggi, ripensando alle parole di Ai, mi è venuta in mente una considerazione.
      Sono anni che i pubblicitari ci propinano spot di qualsivoglia merce con una donna più o meno vestita (meglio "meno" che "più"). Ci hanno messo una "Maya desnuda" per pubblicizzare auto, caldaie, adesivi, Poi, ci arriva un belloccio con i biscotti e non ci piace, perchè lo riteniamo inadatto alla situazione: chi se lo vede un macho preparare biscotti del Mulino??? Ma mi verrebbe anche da dire... e le donne delle campagne pubblicitarie di una nota azienda di siliconi sigillanti??
      Secondo me, il messaggio che si vuole dare è un altro. Anche un sex symbol come banderas è un padre di famiglia: con la gallina Rosita e il grembiule diventa anche ironico. E di sicuro ribalta gli stereotipi a cui il mondo pubblicitario ci ha abituati da (troppo) tempo.

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    2. Comunque... a voi risulta che scofanando metà sacchetto dei tarallucci venga Banderas in persona a prepararceli e a riconsegnarceli? Avrei giusto la dispensa un po' in carestia...

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    3. Avendo ultimato un pacco di macine proprio questa mattina, posso dirti che di Banderas non s'è vista traccia ghghghgh

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    4. ghghghghghhghg
      Magari ha avuto dei problemi alla dogana, Arnika... l'avranno preso per uno spacciatore internazionale. Già leggo il titolo: Arrestato per Traffico illecito di farinacei!

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  10. Volevo comunicarvi (anche se magari non ve ne importa proprio nulla) che le mie roselline arancio sono sbocciate.
    Belle, come sempre.
    Adesso resto in trepidante attesa di quelle rosse.
    Invece la mia azalea questo pomeriggio è stata trapiantata in un vaso molto più grande.
    Speriamo resista.

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    1. Mi hai incuriosita!
      Hai delle roselline in vaso?

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    2. Sì Manu, e mi rinascono ogni anno, imperterrite.
      Si sono abituate a tutto, fiorisco tutto l'anno, questa è la prima della primavera.
      E dire che con questo clima...

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    3. Evidentemente contano di più le tue cure!
      Per ora resistono anche le mie ortensie. Ma ho quasi paura di scriverlo...

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  11. Tornando al post.
    Una delle canzoni più belle del duo citato è the Boxer come ci ha detto di sopra Manu.
    questo è il testo e nelle pagine lascio il video tratto dal concerto in Central Park del 1981.

    The Boxer

    Io sono solo un povero ragazzo
    sebbene abbia raccontato raramente la mia storia
    ho buttato al vento la mia resistenza
    per una tasca piena di chiacchiere come le promesse
    solo bugie e bidoni
    perché un uomo ascolta solo quello che vuole sentire
    e trascura il rimanente
    Quando ho lasciato la mia casa e la mia famiglia
    ero poco più di un ragazzo
    in compagnia di sconosciuti
    timoroso nella quiete di una stazione ferroviaria
    tenendomi basso, cercando i quartieri più poveri
    dove va la gente disagiata
    cercando i luoghi che solo loro possono conoscere
    Lie la lie
    Chiedendo solo la paga di un lavoratore
    io arrivai cercando una occupazione
    ma non ebbi alcuna offerta
    soltanto un "vieni-qui-dai" dalle puttane sulla Settima Av.
    Lo affermo, ci sono momenti nei quali ero così solo
    Che cercai conforto là
    Lie la lie
    Ora io sto togliendomi i miei vestiti pesanti
    Vorrei essere andato via
    essere a casa
    dove gli inverni di N.Y. City non mi fanno sanguinare
    Mi portano a casa
    Nello spiazzo c’è un pugile
    e un lottatore con il suo commercio
    e lui ha con sé un ricordo
    per ciascun guantone che l’ha buttato al tappeto
    o ferito fino a farlo gridare
    con la sua rabbia e la sua vergogna
    "Abbandono, abbandono!"
    ma il lottatore rimane ancora la’
    Lie la lie
    L
    a versione live che il duo ha portato in molti dei loro concerti e nell'album live 1969, presenta una strofa che non c'è nell'album di pubblicazione.
    Una piccola chicca che vi lascio.

    Adesso gli anni mi stanno passando addosso,
    Stanno scorrendo uniformemente.
    Sono più vecchio di una volta
    E più giovane di quello che sarò, e questo non è inusuale.
    No, non è strano:
    Dopo cambiamenti su cambiamenti
    Siamo più o meno gli stessi;
    Dopo cambiamenti siamo più o meno gli stessi

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  12. Cara Mary,

    Il concerto a Central Park deve essere stato grandioso. Ho consumato il vinile a furia di ascoltarlo! Davvero splendido. Una chicca che si aggiunge alle altre di questo post!

    Bacini

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  13. Mary, a proposito di "Bridge over Troubled Water" guarda cosa ho trovato su Wikipedia:

    "Numerose cover della canzone sono diventate famose quanto l'originale (di particolare successo quella di Aretha Franklin). Fra gli artisti che hanno eseguito Bridge over Troubled Water troviamo:
    -Sir Elton John
    -Franco Battiato - Fleurs 2 (2008)
    -Giorgia - Album del 1995 "Natural Woman - Live in Rome"
    -Benedetta Giovagnini
    -Michael Ball
    -Jon Bon Jovi e Richie Sambora
    -Johnny Cash
    -Russell Watson
    -Hannah Jones
    -Blind Boys of Alabama
    -Elvis Presley
    -Paul Desmond
    -Eva Cassidy
    -LeAnn Rimes
    -Bonnie Tyler
    -Aretha Franklin
    -Hear'Say
    -Anthony Callea
    -Barrage
    -Nana Mouskouri (In francese, come "Comme Une Pont Jété Sur L'eau Trouble")
    -Jackson 5
    -Whitney Houston e CeCe Winans la cantarono al "VH1 Honors show" nel 1995. La Winans e suo fratello ne registrarono in seguito un singolo.
    -Josh Groban con Brian McKnight
    -Gregorian che riadattarono la canzone come canto gregoriano.
    -Il 1 febbraio 2010 ai Grammy Awards si è esibito Andrea Bocelli assieme a Mary J. Blige in una versione di Bridge over troubled water per raccogliere fondi a favore di Haiti.

    In Italia, con il testo tradotto da Alessandro Colombini ed il titolo Il ponte, venne incisa da Renato dei Profeti e dal gruppo dei Flora Fauna & Cemento"

    Se non sbaglio, furono molte le canzoni straniere che vennero tradotte in italiano e cantate da artisti italiani. Al momento, mi viene in mente "Stand by me" e "Pregherò" di Adriano Celentano (colpa di mia mamma, ovviamente!). Non sapevo che fosse successo anche alle canzoni di Simon & Garfunkel!

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    1. Ciao Manu.
      Che lista caspiterina!
      Sapevo della versione di Giorgia e della grandissima Aretha Franklin.
      Mi incuriosisce la versione di Brian McKnight artista che mi piace molto e ora vado a cercarla su You Tube.

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    3. Stasera scrivo da cani.
      Rifo: vi consiglio vivamente di ascoltare la versione che ho lasciato tra le pagine, mette i brividi.
      baci

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    4. Ciao, Mary!!
      Allora adesso metto le cuffie e ascolto. E se mi vengono i brividi, so a chi dare la colpa ghghghghghghghg

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    5. Caspita, questa cover è quasi meglio dell'originale!
      mary... stupenda!

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    6. Brian McKnight è un grande!
      L'ho scoperto grazie a mio marito qualche anno fa, e devo dire che la sua voce smuove tantissimo della mia anima benchè sia quasi tutta rockettara!

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  14. Bellissimo film, "Il laureato", sia per gli attori, che per la storia, che soprattutto per le musiche, che si sposano alla perfezione con il resto.
    Adesso sono un po' di corsa ma poi ripasso per scrivere altro. Ad esempio le emozioni di quando l'ho visto, ecc. ecc.
    Baci e buona giornata a tutti!

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  15. Ciao Arnika.
    Sai che la scena in cui lui urla come un pazzo in chiesa chiamandola, mi fa stare male ancora oggi tutte le volte che la vedo come se fosse la prima volta?
    Accidenti ai film così che mi sbarellano sempre.
    Ti aspetto!

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    1. Chiamando Elaine, naturalmente.

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    2. La scena della chiesa è angosciante davvero. La prima volta che ho guardato il film mi è rimasta impressa al punto da fare ombra quasi su tutto il resto...
      E la prima volta che l'ho visto ammetto anche di essere rimasta molto spiazzata dal finale, così aperto: cosa faranno i due, dove andranno, come finirà? Eh, sì. Non ho potuto fare a meno di tutte queste domande.
      Poi ci ho riflettuto un po' dicendomi che proprio il finale così era il più adatto a una storia dirompente quale quella raccontata, nell'epoca in cui è stata raccontata.
      Le musiche, beh: a parte la parodia di Ale & Franz che era secondo me geniale (Ale, mi hai battuta sul tempo!!!) Simon & Garfunkel hanno con questo film guadagnato una fama meritatissima. Io conosco solo i loro successi più noti, però le sonorità, le armonizzazioni delle voci, i testi di quel che conosco mi piacciono.

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    3. La parodia di Ale & Franz mi ha fatto ridere per un quarto d'ora almeno.
      Franz con la parrucca leccata nera che strimpella la chitarra e Ale con il capello in piedi che suggerisce sono mitici!

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  16. Off topic alla grande. Mary, ho annusato il nuovo opium. Irriconoscibile! E infatti mi piace!!! :) in verità dovrò fare una nuova incursione per annusarlo da solo, ma credimi: mi ha stupita! Parentesi profumosa chiusa!

    Ps. Se ti capita di vederlo, dimmi cosa ne pensi! Ha un flacone delicatissimo, vetro satinato, fragranza rosata, tappo dorato. E' la versione Eau legere. Baci

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    1. Al mio prossimo giro in profumeria lo annuserò anche io e poi ti dirò!

      baci sto finendo il nuovo post, manca poco.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)