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Coney Island (foto MS) |
Avevamo deciso di passare la mattina della domenica al mare. Come fanno molti newyorkesi. Abbiamo scelto l'unica giornata in cui il sole è comparso al pomeriggio, eccerto.
Dopo circa 50 minuti di metropolitana dal centro di Manhattan, ci siamo ritrovati sulla spiaggia. A ridosso del lunapark più famoso al mondo: il Luna Park di Coney Island. Lo stesso che ha dato il nome a tutti i "wonderland" per grandi e bambini della Terra.
La penisola ad est di Brooklyn ci è apparsa tra qualche goccia di pioggia e l'altra, in ogni caso luminosa come i sogni che finalmente si realizzano. Per me almeno, perchè a dirla tutta, la mia metà era piuttosto dubbiosa sulla riuscita della gita.
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La spiaggia ( foto MS) |
La lunga passerella al centro (Foto MS) |
La penisola ad est di Brooklyn ci è apparsa tra qualche goccia di pioggia e l'altra, in ogni caso luminosa come i sogni che finalmente si realizzano. Per me almeno, perchè a dirla tutta, la mia metà era piuttosto dubbiosa sulla riuscita della gita.
Per poi ravvedersi, perchè in fondo anche a lui, piace il mare d'inverno. E gli hot dog americani.
Del resto, la prima cosa che ha visto appena oltrepassata la metro è stato il locale di Nathan che secondo la leggenda è stato il primo che ha creato i famosi panini. Lasciando da parte la modella immortalata, il locale è quello che fa da sfondo.
Nathan's (foto FP) |
Poi ci siamo incamminati sulla famosissima passerella di legno. Tutto estremamente pulito. Quasi intonso.
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I miei piedi sulla passerella (foto MS) |
La spiaggia è ampia e la sabbia chiara. Libera. I bagnini sono a circa cinquanta metri l'uno dall'altro. I servizi per uomini e donne e il pronto soccorso che si alternano con una frequenza che ti lascia senza parole.
Avevo voglia di sostare e passeggiare lungo la spiaggia e allora sono andata.
E' stato un momento in cui mi sono ritrovata a pensare a come sia così diverso rispetto a noi.
In meditazione (foto FP) |
Le spiagge libere che non esistono o quasi. Sommerse da sporcizia e rifiuti. Con i comuni che le abbandonano completamente per mancanza di fondi. I servizi che sono un miraggio nel deserto. E poi le persone, che della cosa pubblica non hanno rispetto e ne usano e abusano.
Complice il tempo indeciso, c'era meno gente.
Però. Io sono sicura che anche affollato, resta un luogo tranquillo e rispettoso.
E ancora una volta mi sono chiesta quanta di questa civiltà manca a noi italiani.
Pur considerando i limiti degli americani, e le loro contraddizioni.