19 marzo 2014

Padri e figli








Mio padre è tutto per me. Tanti volti, esperienze e insegnamenti.
E’ il bambino che a dieci anni rischiò di morire ammazzato da un nazista durante la liberazione per non avere voluto lasciare a quei pazzi assassini il suo cagnolino.
E’ il ragazzo che per prendersi il famoso “pezzo di carta” si alzava alle tre tutte le mattine e faceva trenta chilometri a piedi per andare a scuola. Ogni giorno, anche con la neve.
E’ il giovane uomo che arrivò a Milano con le tasche vuote e un biglietto scritto a mano da un parente per cercare lavoro.Non lo voleva ospitare nessuno perchè era meridionale, molto scuro di pelle e fuori dagli alberghi e dai locali c’erano cartelli con le scritte “non si affitta e non si vende ai meridionali”.
Mio padre fu l’uomo che tornò nella sua terra dopo avere raggiunto un buona posizione, perchè voleva sposarsi e crescere la sua famiglia lì dove erano le sue radici.
Mio padre non ha mai fatto un giorno di malattia nella sua vita. Ha lavorato per crescere e per far studiare tutti e quattro i suoi figli. Facendo dei sacrifici incredibili. Tutti hanno studiato, fino all’università.
Mio padre è stato l’uomo che ha spinto la figlia in crisi profonda ad andare via, lontano,come aveva fatto lui per cercare una strada diversa e migliore che la sua terra non poteva darle.
Mio padre è una roccia. Duro, testardo, un esempio su cui sono crollata più volte. Con cui ho lottato e lotto ogni giorno.E spero di farlo ancora a lungo.

BUONA FESTA DEL PAPA'.





12 commenti:

  1. ne ho scritto altrove

    uomini così non ne fanno più, hanno gettato lo stampino

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  2. Ciao Mari!
    Un uomo tutto d'un pezzo infatti i sacrifici neli crescere e mantenere una famiglia una volta nemmeno pesavano a livello morale si faceva a basta senza tante manfrine che fanno un certo genere di ominidi del giorno d'oggi e per fortuna che non ho avuto il dispiacere di conoscerne nemmeno uno altrimenti sai che lotte
    Io sono la fotocopia di mio papa' nell'aspetto e nel carattere identici e mia madre quando mi rimprovera dicendomi che sono permalosa,ed è vero, ribadisce : te set pròpe la scèta del tò padèr "!!e sai quanto ne vado fiera.. Mi manca assai amica...
    Abbracciiiii

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    1. Ho detto ad una mia amica che ad avere i genitori che abbiamo avuto siamo stati fortunati.
      E che non si è mai pronti nella vita a lasciarli andare.
      Fortunati anche a conservare un ricordo di loro che ci accompagnerà come un faro per tutto il tempo che avremo ancora da percorrere.
      Permalosa? Ce l'ho!!!
      Baci amica cara.

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  3. è un uomo fantastico!faccio tantissimi complimenti a entrambi!

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  4. Ciao Mari, c'è un premio per te da me, ti aspetto. Baci.

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  5. Leggendo il tuo pezzo mi è ritornata in mente la canzone di Lucio Battisti "Anche per te".
    L'ho riascoltata ad occhi chiusi e per alcuni attimi ho rivisto il volto di mio padre che non c'è più da alcuni anni.
    Un padre "roccia" aiuta il suo sassolino a crescere soprattutto nei momenti difficili.
    Una roccia impediva che il suo sassolino cadesse in un "burrone".
    "...Anche per te (padre) vorrei morir ed io morir non so..." (Mogol-Battisti)
    Ciao Mariella.

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  6. gRAZIE A TUTTI.
    Mio padre è un Padre.

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  7. Auguri a tutti i papà (un po' in ritardo).
    A quelli che ci sono e a quelli che non ci sono più

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)