04 settembre 2018

SE FOSSI UN POSTO SAREI CASA MIA.







Sì, perché ovunque sia stata in questa lunga estate che mi ha avvolta, 
è l'unico posto dove vorrei sempre tornare.
La mia cucina, che racconta del mio amore per il cibo.
La mia sala, con il divano immenso che si prende cura di me.
La mia camera da letto, colorata, piena di collane, ricordi e tanto amore.

L'estate è stata bella e ricca.
Di incontri e risate, di passeggiate e cene con famiglia e amici.
È stata allegra, a volte malinconica.
Ho camminato tanto, col naso all'insù.
Dormito e mangiato, forse troppo. Ora la bilancia mi sta gridando che devo darmi una regolata.
Ma lascerò che urli ancora un po', per ora il mio mood sarà lentezza.
Ho visto tramonti mozzafiato, sulla cima dei sogni, così vicini da poterli sfiorare.
Nuvole fatte di zucchero filato e rose bianche, per non dimenticare.
Ho sentito il rumore della città che non dorme mai e la quiete della casa antica, che racconta di me, di come ero e di come sono.

Ho fatto tante cose belle, e conosciuto gente speciale.
Come Gaetano, che forse mi legge, incontrato dall'altro lato del mondo accanto ad una bandiera che orgogliosamente protegge. Aveva tanta malinconia negli occhi e un sorriso buono che ci ha regalato tutto intero, ci ha fatto sentire a casa, sebbene fossimo distanti.


Qui è dove voglio essere però...
Qui dove è il mio mondo, l'unico che riconosco.




52 commenti:

  1. Hai proprio ragione.
    Ho girato l'Europa, ma dopo tre giorni sognavo di tornare a casa, ogni volta.
    E questa canzone è meravigliosa.
    Buonanotte

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    1. La casa è il nostro guscio.
      Siamo come dei piselli nel baccello (cit.)
      condivido sulla canzone, è speciale.
      Buona serata a te!

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  2. La nostra casa, il nostro vero mondo. Baci Mariella, dormi serenamente. Notte.

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    1. Ci abbiamo messo tanto di noi.
      Ci riflette.
      Un abbraccio.

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  3. Quando si è a casa si sogna il viaggio. Il desiderio del viaggiare riempie i nostri pensieri, soprattutto quando vediamo immagini di luoghi meravigliosi, luoghi da sogno, poi ci allontaniamo da casa e mentre siamo in questi luoghi da sogno e meravigliosi ecco che senza volerlo parliamo della nostra casa, della nostra routine e... ci manca. Bel post.
    sinforosa

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    1. Credo che nasca dalla necessità di vedere, o dalla curiosità.
      Questo nello specifico è il mio caso. Da ragazzina mi rifugiavo nei libri e nei film, non a caso amo molti luoghi che ho immaginato leggendone.
      Da adulta li ho scoperti a volte, simili a come me li ero immaginati, altre sono stati una vera delusione.
      La certezza di tornare nel mio mondo però, mi rende serena.
      Ovunque siamo, sappiamo che in ogni momento possiamo tornare lì dove è giusto.
      Grazie cara Sinforosa.
      Un abbraccio.

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  4. Casa è sempre casa. c'è poco da dire.
    Un abbraccio MAriella
    Maurizio

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  5. Io amo la mia casa, lo sai, mi ci sento come in un guscio tutto mio. Ma viaggiare è nel mio dna, scoprire, meravigliarmi, godere di altra vita, altri stili, altro cibo, altro respiro. Poi si, sono quello che torna dal lavoro e rinasce, e sono anche il tipo che se c'è da passare un weekend piovoso tra le quattro mura, i miei libri, il mio divano, le mie carte, il pc, la cucina, il letto...lo fai felice, ma è tempo che passo anche a programmare i prossimi viaggi, su quello puoi giurarci! ;)

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    1. Ecco, condivido tutto. Tranne tornare a lavoro e rinascere, a questo traguardo non sono ancora arrivata. E penso non lo sarò mai.
      Per il resto come te, mi piace curiosare attorno al mondo ma non disdegno il calore della mia casa. È unico parla di noi.
      Io sto già programmando l'estate prossima ahahahah

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  6. Tutti vogliamo un posto da chiamare Casa. C'è chi ne ha molti, c'è chi sceglie un posto strano e inaspettato e lontano, e c'è chi (come me) sceglie proprio la dolce intimità del luogo in cui vive. (Poi, purtroppo, c'è pure chi non riesce ad averlo, per tutta la vita). Quanto al viaggiare, insisto nel dire che non è un "valore" in sé, specie in quest'epoca di omologate cavallette aeroplanizzate: se viaggia una persona intelligente (come te, come Franco qui sopra) il viaggio è intelligente, se viaggia una persona banale e cretina il viaggio è banale e cretino. Senza contare che quelli molto intelligenti sono capaci dei viaggi più avventurosi: quelli interiori.
    Un abbraccione di bentornata! Ciao!

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    1. I viaggi interiori sono quelli più complicati. Quelli più difficili da affrontare. Spesso si preferisce saltarli senza comprendere che, non facendoli, non si riuscirà mai a capire quello che vogliamo. Se non sappiamo ciò che siamo.
      Non importa il luogo, hai ragione. Importa quello di cui abbiamo bisogno.
      Ti abbraccio anche io e grazie per le bellissime parole che ogni volta mi dedichi.
      Ciao caro Nick.

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  7. Visitare altri luoghi e culture arricchisce l'anima e concordo con Franco Battaglia il viaggio è scoprire e meravigliarsi ogni volta. Questo non toglie che poi sia anche bello rientrare a casa e respirare dopo un piccolo stacco gli odori dei tuoi posti e perché no, anche riappropriarti delle sane e piacevoli abitudini di vita quotidiana.

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    1. Ecco gli odori. Quelli del tuo piccolo mondo che ti riconducono alla famiglia, alle tue cose, alla tua vita.
      Sono essenziali.
      Un abbraccio caro Daniele e grazie.

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  8. È bellissimo girare il mondo, fare esperienze, conoscere persone e usanze di luoghi sconosciuti, ma mi sembra più che normale essere legati alla propria casa, alle abitudini, alle piccole cose della nostra esistenza quotidiana.
    Felice settembre, un abbraccio
    enrico

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    1. È esattamente ciò che tu descrivi, quello che mi spinge a girare il mondo e spero di continuare a farlo a lungo.
      Però ogni volta, dopo qualche tempo, che siano giorni o settimane, il desiderio impellente di tornare a casa si fa sentire forte.
      Ed io non resisto al richiamo della mia "sirena" personale.
      Un abbraccio caro Enrico e grazie.

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  9. Viaggiare è bello, soprattutto con le persone giuste; tornare a casa è ancora più bello, sempre. Questo è il covo di tutti i nostri sogni.
    Ma io sto provando adesso a sentre la casa come una prigione: auto kaputt, indecisione nel camminare, distanze percoribili in due minuti che diventano alla fine del mondo, impossibilità di evadere perché i documenti personali sono scaduti e mi fanno sentire un clandestino ed il Consolato Generale in un altro emisfero. Pensa, tipicamente italiota: io sto nel Palatinato ed il mio Consolato di riferimento è a Francoforte, 200 chilometri solo andata. Oltre il ponte sul Rhein -trecento metri- è Bad Württemberg, consolato a Stuttgart 55 chilometri. Gente gentile italiana che ti sbriga una pratica in due ore. A Francoforte gente antipatica sempre italiana con la puzza sotto il naso che la stessa pratica te la risolve in sei settimane. Auguri.

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    1. Assurdo quello che racconti, come sia possibile che pochi chilometri di distanza cambino le cose platealmente.
      Mi spiace sapere che ti senti quasi in prigione e mi auguro che tutta la situazione si evolva presto e bene.
      Sai, a New York abbiamo conosciuto un addetto alla sicurezza italiano che da trent'anni vive nel vicino New Jersey. Mi ha fatto pensare a te, quando parli bene della nazione che ti ha adottato. Ci ha raccontato tante cose, ma aveva sempre una malinconia di fondo nello sguardo e nel tono di voce. Casa per lui resta l'Italia. Dove sono tutti i suoi ricordi. Vive bene lì con la sua famiglia, ma il suo mondo ruota ancora attorno a quello che ha lasciato. Non c'è niente da fare è una legga dalla quale non si scappa.
      Ti abbraccio forte, tienimi al corrente.

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    2. Paelo benissimo della nazione che mi ha adottato, perché qui puoi imparare come ci si comporta coi propri Mitbürger, i propri concittaddini, di qualsiasi nazione essi siano. Dal punto di vista assistenziale, sanitario, sociale ed umano.
      Anche se non lo ammetto però lo sento dentro il cuore: quella è la mia terra, là sono tutti i miei ricordi più teneri, là sono sepolti tutti i miei morti, là vorrò tornare io, alla fine.
      Ricambio questo tuo abbraccio.
      Ti terrò informata,

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    3. Ti comprendo perfettamente.
      Io non farò come te, preferisco essere cremata.
      Ti abbraccio.

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  10. Casa è radici e senza radici nessuna pianta sopporta le bufere della vita.
    Bello andare, vedere scoprire ma tornare al nido è necessario per non sentirci come naufraghi in balia del mare

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    1. L'importante è che le radici siano forti.
      Tornare a casa è un momento malinconico, resta però il migliore.
      Ti abbraccio forte.

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  11. Se avessi potuto sarei un po' andata in giro, invece sono stata costretta a restare a casa.
    In una vita precedente devo essermi completamente mallevata dalle responsabilità familiari.

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    1. Tu dici che è il Karma?
      Ti auguro con tutto il cuore di poter risolvere almeno in parte i problemi familiari e di trovare un po' di tempo per te stessa.
      Ti abbraccio.

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  12. E infatti non c'è posto migliore se non... CASA NOSTRA.
    Ed è quel che siamo.
    Bellissimo post.

    Moz-

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    1. Casa nostra è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Bello il mondo eh, bellissimo tornare a casa.
      Ti abbraccio ragazzo!

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  13. Aspettavo il tuo post di rientro, cara Mari. E sapevo che sarebbe stato intenso e bello.
    Anche se ho viaggiato credo molto meno di te e sono stata in luoghi di certo più vicini, penso di capire cosa intendi e lo sento anche io: nulla è come CASA. Perchè è il luogo che ci siamo scelti noi e in cui siamo noi veramente.
    Bentornata a casa, allora.
    Un abbraccio forte!

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    1. Tu aspetta che i monelli crescano un altro po' e poi ne riparliamo dei viaggi ahahahah
      È vero, la casa è il luogo che ci siamo scelti. Il nostro centro.
      Grazie tesoro, anche di avermi seguito nel mio girovagare.
      Ti abbraccio forte anche io.

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  14. Bellissime le tue parole, bellissima la tua descrizione di casa.

    Sarà che a casa mi circondano le mie amate letture, ma per me è sempre difficile lasciare le mie quattro fidate mura domestiche.

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    1. Eh no eh, non va bene!
      Devi curiosare in giro attorno al mondo e poi ritrovare conforto tra le tue cose. Ma ora è tempo di viaggiare, filaaaaaaa....

      Smack.

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  15. Bentornata Mari, mi sei mancata.
    Bella e condivisibile la descrizione delle tue vacanze, poetica come sai fare tu.
    Sì è bello tornare a casa, più bello ancora tanti ritorni ai tanti viaggi.
    Cri

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    1. Cara Cri, grazie davvero.
      Sei stata nel mio cuore e speravo di poterti fare una sorpresa ma non ci sono riuscita.
      Ma non è detto che si possa fare più avanti.
      Bello quando casa è tutto quello che tu vuoi.
      Ti abbraccio forte.

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    2. Mi sei molto cara, solo il fatto che tu mi abbia pensata mi fa un gran piacere, ma...mi hai incuriosita assai.
      Abbraccio.
      Cri

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    3. Avevo pensato di venirti a trovare, poi non ci sono riuscita, complici alcuni accadimenti familiari che mi hanno coinvolta.
      Prima o poi arrivo.
      Ti abbraccio forte.
      Mari.

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  16. CHE BEL POST ♡ Anche io amo casa mia ♡ se fosse per me mi ci rinchiuderei ♡.♡

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    1. Grazie Anna!
      La amo tantissimo anche io e credo che si senta. A volte, come te mi ci "richiuderei" perché non c'è nessun posto al mondo dove mi senta meglio.
      Un abbraccio grande.

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  17. Non a caso esiste il detto "Casa dolce casa" ;)

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    1. Esatto.
      Caro Pietro, come stai?
      Ti abbraccio forte forte!

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  18. Ma quanto è bella la canzone di Michael quando si parla di casa?
    io sono del sud come te e quindi sai bene che so quanto casa possa essere casa :)
    Io poi sono sempre stata legatissima alla mia; la cosa più traumatica in questo senso è stato l'iniziale spostamento per l'università che ho dovuto imparare a gestire.
    Però ultimamente mi sono convinta del fatto che casa in fondo è dove ci sono i miei affetti ed il mio amore. Sembra una banalità ed invece è una cosa importante, che mi aiuta e mi sprona a non sentirmi immobile senza però dimenticarmi mai delle mie radici.
    Casa è e sarà sempre casa <3

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    1. Tesoro,
      capita che ti leggo e annuisco ad ogni tua frase come una bambina... Si, si, si è proprio così...
      Sono stata e sono ancora legatissima alla casa paterna. Anche se a 18 anni mi resi conto che l'unica possibilità che avevo di sopravvivere era quella di andare via al più presto. Purtroppo soffrivo della mia prima crisi depressiva ed ero la disperazione della mia famiglia. Dico queste cose sul blog per la prima volta non so come e perché ma tu sei riuscita a scardinare la molla della mia riservatezza. E non è la prima volta.
      Non uscivo più dalla mia stanza, non avevo più voglia di nulla, il primo anno universitario era stato un inferno. Mio padre era disperato e scrisse alla sorella che viveva a Milano di prendermi con sé per un periodo.
      Fu la svolta. Nonostante tutte le mie insicurezze e le mie paure, ebbi la forza di partire. La mia casa "antica" resta un punto fermo per me ma la casa che mi sono costruita (non da sola eh) è tutto.
      È tutto grazie anche all'amore della mia vita e tu sai bene di cosa sto parlando.
      Ti abbraccio forte ragazza sole.

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    2. Sono onorata del commento che mi hai lasciato! È molto importante e bello...
      Credo che la cosa fondamentale sia fare il primo passo, partire. Quello è il modo per superare la paura, ma è anche il più difficile.
      Ho conosciuto tante ragazze che hanno mollato l'università perché non reggevano questo aspetto: il fatto di separarsi da casa, di stare da sole, di gestire tempi e spazi. Anche per me il primo anno è stato bruttissimo appunto, non so ben dire di cosa avessi paura (non erano cose "materiali" come la paura di stare sola in una casa sconosciuta e lontana o quella di essere aggredita, ecc. Forse pensavo che il tempo passato lontana dalla mia famiglia sarebbe stato perso per sempre) però sono contenta di non aver mollato.
      Ero sicura di voler continuare e così è successo.

      Quando penso all'idea di spostarmi ancora più lontano (per esempio nel Lazio, posto preso a caso :P) un po' ho ancora paura però allo stesso tempo, appunto, sono entusiasta perché adesso so come ci si sente il secondo dopo averla superata :)

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    3. Grazie Paola e scusa il ritardo nella risposta. La paura dello spostamento, l'allontanamento da chi ci è più caro, è superabile. Quando si fa avanti la consapevolezza di provare a realizzare i propri obiettivi, rendendosi conto che chi ci ama e che amiano sapranno accoglierci al ritorno. Perchè ci amano sapendo che il nostro futuro è fondamentale. Ti abbraccio tesoro.

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  19. che belle parole x la tua casa ...è un po lo stesso sentimento che provo io.. usata cone dormitorio negli ultimi 20 anni ora ho voglia di viverla appieno... quest'anno con questa calura non ce l'ho proprio fatta a camminare riprenderemo con settembre che si è rivelato più mite.. un abbraccio

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    1. Cara Giusi, purtroppo il lavoro ci impone limiti che faremmo a meno di avere. Comprendo perfettamente la frase "usata come dormitorio" quindi.
      Durante la settimana lavorativa anche io la vivo pochissimo. Ma resto l'approdo più ambito di tutta la giornata.
      Esco pensano che, comunque andrà la giornata, alla fine lei saprà sempre accogliermi nel modo migliore.
      Hai ragione sul caldo di questa estate è stato eccessivo, anche se, durante le mie vacanze al sud di sole ne ho visto ben poco. Di più ho visto acqua, fulmini e saette ahahah
      Speriamo che settembre ci regali ancora qualche bel giorno di sole senza caldo.
      Ti abbraccio forte.

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  20. Casa dolce casa!
    Ti auguro un sereno fine settimana.

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  21. I tuoi pensieri e quelli dei tuoi amici hanno tutti la bellezza del cuore a cui io al momento non posso aggiungere niente, forse un giorno ti racconterò il perché, ti abbraccio splendida Mari!

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    1. Sarò paziente e aspetterò cara Sciarada.
      Quando vorrai e se vorrai. Ti ringrazio di cuore per le belle parole che hai dedicato soprattutto agli amici che passano a trovarmi e che lasciano parole mai casuali e sempre intense.
      Ti abbraccio anche io, che gli abbracci sono importanti!

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  22. Bello il tuo post ma c é anche chi vorrebbe viaggiare e non può e quindi la casa è cosa di routine volente o nolente....

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    1. Hai ragione. Inoltre a volte la casa può essere una vera e propria gabbia. Ma per fortuna siamo parlando di situazioni normali. Un abbraccio.

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    2. Per me la normalità è poter fare al massimo 1 settimana fuori casa ed ho amici che non possono permettersi nemmeno questo...per me la normalità è non poter viaggiare in posti lontani perché i 2 pelosi non lo permettono soprattutto kim che ha quasi 16 anni ...evidentemente x te è tutto diverso...x fortuna!

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    3. Anche per me la normalità è stata non potermi permettere alcun viaggio per quasi 10 anni, nemmeno di una settimana.I pelosi bellissimi invece, sono una scelta immagino ponderata, visto che limitano tante cose ma penso che chi li abbia lo faccia molto volentieri e non lo veda come un limite. Buona giornata!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)