17 febbraio 2019

BRUNO GANZ: UN ANGELO TRA I TULIPANI.





Ieri a Zurigo si è spento l'attore Bruno Ganz.
Poeta mirabolante del cinema, funambolo delle emozioni, angelo caduto e amatissimo, giostraio luminoso. Eppure sempre così schivo, così timoroso, cosi umile.

Io lo amai soprattutto per  Fernando Girasole, il personaggio eccentrico e coltissimo di uno dei miei film preferiti, girato da Silvio Soldini nel 1999: Pane e Tulipani.
La magia di due anime disperse che ritrovano se stessi e la voglia di ricominciare tra le calli di Venezia e la sua laguna.
Un film che ho rivisto innumerevoli volte come a non volere mai vedere finire il bacio tra i due protagonisti, Ganz e una meravigliosa Licia Maglietta. Un film che spiega, attraverso il linguaggio dei fiori, come le persone possano essere molto diverse da come sembrano nel loro quotidiano. Se poste in situazioni differenti sono capaci di mostrare la loro vera essenza, di una bellezza sconvolgente. 

Per anni ho fatto mie alcune delle frasi che Fernando dedica a Rosalba.Così lontane dalla metrica moderna, così desuete e splendide. 














Se lo avete visto sapete bene di cosa parlo. Se non lo avete mai visto vi consiglio di farlo.

CIAO MAESTRO. Ti porterò nel cuore assieme al bicchierino di Strega che ti accompagnava durante le riflessioni notturne di quel personaggio indimenticabile. Assieme ai tormenti amorosi di un angelo caduto e innamorato. Tra le pagine di Terzani e l'orrore di Hitler. Tutti i personaggi che hai reso unici. Indimenticabili. GRAZIE PER LA POESIA.



33 commenti:

  1. Cara Mariella, che post meraviglioso, possiamo ricorda un uomo che non sarà facile dimenticare, lo ricorderemo come era veramente.
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, sono d'accordo. Era doveroso ricordarlo.
      Un abbraccio e buona domenica.

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  2. Altro grande attore che ci lascia.
    Saluti a presto.

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  3. Un altro grande che se ne va. Hai fatto bene a ricordarlo. Buona serata domenicale.
    sinforosa

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    1. Un attore che ho amato molto. Forse in Italia non era apprezzato come si sarebbe dovuto. Un abbraccio e buona domenica sera👋

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  4. Mi è dispiaciuto tantissimo. Attore straordinario. I film da ricordare sono tantissimi. Pane e Tulipani lo vorrei rivedere. Buona serata

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    1. Pani e Tulipani ti conquisterà, come la prima volta. Grazie Innassia.

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  5. Un attore bravissimo, versatile. interpretazioni intense. Ci mancherà :(

    Un caro saluto :)

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    1. A volte vorrei lasciar perdere questi momenti di ricordo. Ma ci sono Artisti, troppo grandi per essere confinati a qualche riga di "coccodrillo" già pronta. Ci sono Uomini dal peso enorme, che hanno reso alla società civile, con la loro arte e la loro energia, un grande servigio.
      Un abbraccio Angela, grazie di cuore.

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  6. Non ho visto "Pane e tulipani", ma quando lo farò presterò molta attenzione ai dialoghi.
    E' diventata un'icona per via dei video parodia di Hitler, da una parte mi dispiace perché in quella parte ci ha messo tutta la sua bravura, altrochè frizzi e lazzi; dall'altra ne sono felice perché, oltre a lasciare un segno indelebile nel cinema, ha lasciato un'impronta anche nella cultura pop :)

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    1. *E' diventato un'icona

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    2. Già, perdonami ma ho letto anche io i commenti sui social. Che tristezza rimanere confinato a qualche miserrima gif.
      Sarà pop, ma in questo caso mi pare scandaloso.
      Fammi sapere, se dovesse capitarti di vedere il film, che cosa ti è parso.
      Buona serata!

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  7. Pane e tulipani non l'ho veduto. per cui mi manca. L'interpretazione dell'angelo sul cornicione e a spasso per Berlino l'ho ricevuto alla TV di stato, qui in Germania. Stupendo il film e stupando il protagonista. Ma il film che mi ha dato i brividi è quello in cui Bruno interpreta Hitler gli ultimi giorni della sua clausura berlinese. Un vero peccato che tu non possa godere della sua recitazione originale. Superba, Come sai Bruno era figlio di una italiana e di uno svizzero di lingua tedesca. Hitler era austriaco e la sua vera lingua la si ritrova in tutti i suoi discorsi in cui l'asprezza dei toni austriaci è più evidente. Soprattutto quando alza i toni. Per quanto conoscessi la sua brevura di attore non mi aspettavo i singulti della sua voce scoppiettante, soprattutto nell'invettiva finale quando dire con un colpo straziate quasi ingoiando le parole
    "Der Krieg ist verloren...der Krieg ist verloren...ich wurde verraten...ich wurde verraten..." Le sue ultime parole sputate in faccia ai suoi generali in silenzio. Poi gettata con rabbia la matita che teneva fra le dita, si avvia con la schiena ingobbita
    nella sua stanza per l'ultima volta. Bellissimo e favoloso il gorgoglio della sua voce nel finale, di fronte alla decisione di morire. Qui io ho visto e sentito sotto la mia pelle il suicidio di Ajace Telamonio che si copre del suo mantello sprezzante perché Odisseo gli ha coll'inganno sottratto le armi di Achille. Non il suicidio del vigliacco. In quei pochi minuti ho apprezzato il gesto di un grande attore. Rivisto il film in italiano, valeva meno.
    Una grave perdita per noi tutti.

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    1. Il film che ti ha dato i brividi l'ho visto in Italiano. La scena che descrivi mi fece stare male anche se sicuramente in lingua originale sarà stata peggio. Tutti quella gente fuori dalla stanza che immobile ascolta e le donne che piangono rendono bene l'idea del terrore che incuteva e della disperazione di chi ha perso ogni certezza. Ma il suo delirio all'interno della stanza circondato dai suoi più fidati generali mi fece pensare che doveva essere stata afferro così la sua fine. Quel colpo alla testa poi, se lo diede davvero. E Ganz è stato superbo.
      Grande il confronto con l'Eroe dell'Iliade.
      Grazie Enzo.

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  8. Di Bruno Ganz ammetto di non aver mai saputo nulla. Solo sono venuta a conoscenza della sua morte dalle parole di personaggi di spicco del giornalismo italiano. A questo punto, mi avete incuriosita tutti.
    Un abbraccio

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    1. Cerca i suoi film. Penso che possa solo sorprendenti la sua poesia di grande Attore.
      Ti piacerà.
      Un abbraccio a te.

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  9. Una perdita importante ed un post che gli rende giustizia per la sua bravura.

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    1. Ogni persona che mi ha regalato emozioni merita che io non lo dimentichi mai.
      Qui sulla mia pagina e nella vita.

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  10. Vidi Pane e tulipani al cinema e lo considero un piccolo gioiello del nostro cinema autoriale.
    Ho pure la VHS ma non ho avuto più occasione di rivederlo.
    Quindi Ganz lo conoscevo solo per quel ruolo in Pane e tulipani.
    Però mi ha colpito anche quello che ha scritto Vincenzo sull’interpretazione di Hitler non lo sapevo....da recuperare quel film.
    Anche se preferisco ricordarlo nel ruolo di romantico fioraio nella mia Venezia.
    Ciao

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    1. Peccato che Soldini si sia smarrito.
      Vero, Enzo ha focalizzato benissimo la bravura di Ganz. È un film da vedere.
      Non era il fioraio, quello era il burbero Felice Andreasi ( altro grandissimo attore italiano ) era il cameriere triste della trattoria dove Rosalba si ferma a cena la prima sera, appena arrivata a Venezia.
      Ciao!

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    2. Il cameriere...azz!!
      Hai ragione!!!
      Devo per forza rivederlo!
      Ciao

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  11. Ciao, grazie a questo tuo post mi sono ricordata di questo meraviglioso film.
    Grande personaggio.
    Buona settimana
    Rachele

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    1. Ciao Rakel!
      Hai ragione è un film meraviglioso. Pensa che per anni l'ho consigliato a parenti e amici, non ne potevano più ahahahah
      Un abbraccio e buona settimana a te.

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  12. Ho apprezzato molto anch'io Bruno Ganz, un artista versatile sempre all'altezza dei ruoli interpretai , da "L'amico americano" e "Un angelo sovra Berlino " e poi " I ragazzi dal Brasila "Pane e tulipani" fino a "La Caduta, ultimi giorni di Hitler". Ho letto che lo rivedremo nello "scioccante ultimo lavoro di Lars von Trier, La casa di Jack ".
    E' mancato troppo presto.
    Cri

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    1. Vorrei andare a vedere il suo ultimo film, ne stanno parlando benissimo. Il che non mi sorprende affatto.
      Un abbraccio cara Cri.

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  13. L'unica interpretazione che ho visto di Bruno Ganz è quella di Fernando on Pane e tulipani. Semplicemente meravigliosa. Un film che non rivedo da troppo tempo!
    Questo è bastato già per farmi dispiacere molto alla notizia della sua morte. E ora leggere le tue parole così delicate e intense allo stesso tempo mi ha ulteriormente colpito.
    Ne hai fatto un ritratto bellissimo, grazie per averlo condiviso con noi!
    Un abbraccio.

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    1. Grazie Maris.
      Ci tenevo tanto a parlarne qui da me. Un attore che ho sempre ammirato e apprezzato.
      Anche il 2019 non è partito bene. Oggi abbiamo perso un grande nome della moda: Karl Lagerfeld.
      E mi è spiaciuto.
      Ti abbraccio e buona serata.

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  14. La prima volta che vidi Ganz recitare fu a teatro, il suo carisma mi catturò e continuai a seguirlo. Il mondo dello spettacolo non ha perso solo uno straordinario attore ma anche un grande uomo.
    Mi ha fatto piacere che anche altri blogger abbiano voluto rendergli omaggio.
    Buon pomeriggio, Joanna!

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    1. Ciao Joanna, benvenuta da me.
      Lo hai visto a teatro, che grande fortuna. Ma qui in Italia? Una pièce?
      Hai ragione, un grande uomo, anche io ho sempre pensato questo di lui.
      Verrò a trovarti e grazie per essere passata.
      A presto.
      Mariella

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  15. E che dire di quel recitare insieme gli stessi versi? E' stato come e forse più di un bacio... un vero contatto, intimo e coinvolgente, non certo come quei baci famelici che si vedono spesso nei film più moderni.
    Pane e tulipani è un grande film che molto ha ancora da insegnare alle donne... la felicità richiede coraggio e Rosalba l'ha avuto.
    Grazie per questo ricordo di Bruno Ganz che a volte pareva un Pierrot e a volte un fiero guerriero antico.

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    1. Ciao Sari, quel citare meraviglioso e in completa sintonia le pagine dell'Irlanda Furioso. Grandissimo Ganz. Ci mancherà. Bacio e grazie di essere passata. Scusa il ritardo nella risposta ma sto avendo problemi di connessione.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)