15 febbraio 2014

Il tempo cattivo e gli uragani.






Immagine  presa dal web




Ho passato la mattina del sabato in libreria. Avrei potuto fare un salto alla BIT, visto che oggi era l'unico giorno in cui era aperta al pubblico ma in tutta sincerità, solo l'idea di arrivare fino a Rho, girare tra i settori e accumulare cataloghi che con molta probabilità dopo il primo istante avrei lasciato da parte per mesi e poi buttato senza rimpianti, mi ha fatto desistere.

Mio marito invece ci è andato, ma dopo due ore era già di ritorno. E questo la dice lunga.

Ci sono stati anni in cui all'appuntamento con la Borsa Internazionale del Turismo non mancavamo mai.
Ci passavamo un giorno intero. Catturati dai vari spazi. Italiani e esteri. Compagnie turistiche e di viaggi. Sognavamo e prendevamo nota. Poi ispirati dall'onda del momento decidevamo dove andare d'estate.
Da tempo non accade più.
Si viaggia di meno. Siamo concentrati su di un periodo di tempo inferiore e di solito programmiamo il viaggio importante una volta ogni due-tre anni. Una questione economica non è che ne faccia mistero.

Quest'anno per esempio vorremmo fare una vacanza tranquilla in un posto di mare. In Italia. La nostra terra bellissima. E tra Puglia e Campania,  abbiamo solo l'imbarazzo della scelta.
Rimanendo a casa, chiaramente. Facendo serenamente i conti con  il nostro portafoglio.

Insomma vedremo.

Intanto la BIT ha perso molto del suo fascino.
Quello che ho notato negli ultimi  anni è che  il tono si è abbassato come giusto che sia, visto che con la crisi non è che si abbia tanta volta di girare il mondo. E bisogna fare attentamente i conti nelle nostre tasche per decidere se convenga o meno una vacanza.
Penso che anche i grandi operatori del settore, ne siano ormai consapevoli e agiscano di conseguenza.
Mi farebbe piacere parlare con qualcuno di loro  e provare a chiedere che cosa si aspettano da un tessuto sociale ormai estremamente impoverito che di sicuro sta rinunciando all'indispensabile; figuriamoci se guarda al superfluo.
Dovranno tornare a contare sui pochi. Quelli ricchi davvero, che lo erano prima e lo sono ancora di più adesso.
Perché per molto tempo solo loro potranno viaggiare in lungo e in largo. Come del resto hanno sempre fatto. Così potrebbero evitare di dire emerite stronzate. Oggi leggendo su La Repubblica come John Elkann, si permette di dire ai giovani che sono poco ambiziosi, non cercano lavoro e stanno bene a casa, mi si sono arruffate tutte le penne di gallinella anzianotta che non  sono altro.
Una vera testa di emme, il signorino. Già, se pensiamo che lui da sempre il lavoro ce lo aveva in casa.
La "fabbrichetta" di famiglia, a vent'anni già nel CdA.
E credo abbia girato il mondo con soldi non guadagnati da quando è nato.
E penso a noi. Alle persone normali. Quello che vivono grazie a quanto si sono costruiti con le loro forze. Senza aiuti e senza famiglie alle spalle.
Sì lo so, sono andata fuori tema, ma sono fatta così, mi girano.
In un tempo duro e fatto di sacrifici, leggere di uno che non sa nemmeno di cosa sta parlando e si permette di pontificare con una prosopopea infinita, mi ha fatto strabordare.

Noi siamo in una nave piena d'acqua.E l'unico strumento che abbiamo per svuotarla è  un secchiello di plastica. Non abbiamo tempo per le filippiche di ragazzini viziati  troppo presto dalla vita  e  che di sicuro non ci meritiamo.

La fascia economica media che per un lungo periodo si era data ai viaggi e all'esplorazione, illudendosi di essere salita di qualche gradino sulla scala sociale, facendo ottenere loro un vero boom del turismo di massa, ora sta cercando di rimanere in piedi dopo l'uragano.
A quella più bassa mancano anche i fondamentali ormai.
Le piogge torrenziali restano. Il futuro è plumbeo come il cielo che ormai da settimane vediamo qui a Milano. Per non parlare di Roma. Roma???
Si deve pensare a sopravvivere. A trovare i soldi per la spesa e per le cure mediche. Per la scuola dei figli. A mantenere il posto di lavoro in bilico.
Non abbiamo più il tempo e la voglia di luci, serate disco e aperitivo. Giochi e tour di sette giorni in sette capitali europee.
Vorremmo la stabilità a casa nostra.
E finché ci mancherà la terra sotto i piedi non avremo voglia di calpestare quella degli altri.
Questo è tutto.
No.
Aggiungo: Elkann per favore la prossima volta tieni a freno la lingua. Non ti hanno insegnato a contare fino a dieci prima di parlare?

29 commenti:

  1. Ciao mari!
    Ottima scelta amica quella di rimanere nel nostro paese che di brutto ha una sola cosa..i nomi già li conosci e poi l'elenco sarebbe interminabile,stendo un velo pietoso
    Per quanto riguarda il pupillo leggendo la sua esternazione mi sono inferocita come un bufalo,ma che ne sa il bamboccio che ha trovato la pappa pronta,piatti succulenti davanti ai quali doveva fare la sua scelta..lo possino acceca'
    I giovani hanno a disposizione molte possibilità' di scelte lavorative per cui decidono di ignorarle e se ne vanno all'estero abbandonando le famiglie,gli amici?Cogliere le occasioni che vengono offerte a loro..seeee!!! se mi dice dove si devono andare a cercare faccio felice migliaia di disoccupati/e oppure siamo tutti dei lazzaroni e preferiamo morire di fame?
    Sterloc!!
    Bacio

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    1. Sono un popolo di bamboccioni, diceva loro qualcuno non molto tempo fa.
      E ora anche di scansafatiche.
      Lo manderei a scavare nelle miniere di carbone sarde.
      Se non fosse che anche quelle le stanno chiudendo.
      Potrebbe pascolare capre. Mi sembra il lavoro giusto per lui.
      Ci si intende tra animali della stessa razza.
      Bacio a te.

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  2. Meglio sol(d)i che male accompagnati? Campa(nia) la Puglia? E' (a)mare.
    Ciao Mariella,
    Nicola

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  3. Dalle bocche Elkann non è mai uscito nulla di buono. Arroganti e viziati.
    Insopportabili.
    Che però esista un mondo "adulto" che para il culo di figli trentenni sfaticati, è assolutamente vero.
    Come veri sono i giovani curiosi, intraprendenti, capaci di mettersi in gioco e di rendersi autonomi. Sempre meno numerosi, ma esistono...

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    1. Gioia, ci sarà anche quello.
      Ma penso sia una minoranza. Che del resto è ovunque.
      Ma generalizzare come se fossimo circondati da giovani nullafacenti e scansafatiche quando, come dici anche tu, esiste un mondo fatto di ragazzi che aspirano a realizzarsi con le proprie forze e la propria testa, è troppo.
      E da che pulpito poi.
      Da chi ha già traslocato altrove e non ha il coraggio nemmeno di dirlo.
      Bacio.

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  4. Certo che John Elkann fa degli autogol colossali.
    Ma che fine ha fatto la "fabbrichetta" di famiglia?

    Robbi Spaggia.

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    1. La stanno smontando e trasferendo all'estero.
      Bravi eh?

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  5. invece hai scritto un bel post (ultimamente scrivi dei bei post sai ?) anche se salti di palo in frasca. il giovane Elkann era evidentemente sotto effetto di stupefacienti presi a prestito dal fratello ancor più coglione, perchè l'ha sparata veramente grossa. sul discorso economico, io ti dico che facendo parte della classe media ma forse un pò sopra la media, ebbene io pure raccontavo ieri che nei primi 15 giorni di febbraio ho bruciato tanti di quei soldi da rimanere basiti.... ma veramente basiti !

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    1. Beh detta così non so se prenderlo come un complimento. Ma sono in un periodo in cui vedo il bicchiere mezzo pieno e quindi grazie!
      Mi vengono come mi vengono i post. E ultimamente mi capitano cose e ne leggo altre che me le fanno girare.
      Sì hai ragione, un gran bel gruppo di famiglia in interno sta gente.

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  6. Mariella amica cara,
    sono tornato nella blogsfera dopo il viaggio di cui sai e un po' di impegni di lavoro (viaggi pure questi, tanto per cambiare). Prometto di recuperare gli altri post ( e di provare anche la tua pastiera).
    Rispetto a questo ho poco da dire...solo l'indignazione per chi dal proprio trono dorato si permette di dare sentenze.
    In tutta onesta, anche se riferito ad altro, mi sembra che anche qui si possa riproporre la frase di Civati di qualche giorno:
    "siamo una via di mezzo tra la prima repubblica e shining"...ecco...
    Abbracci e sdegno

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    1. Bentornato Leo.
      Mi racconterai tutto del viaggio appena fatto, ci conto.
      Pippo Civati è l'unico che mi fa ancora sperare che ci sia qualcosa da recuperare nel PD.
      Mi ha fatto piacere che tu l'abbia citato.
      Abbracci del rientro.

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  7. L'esternazione di cui parli è veramente poco felice. Elkann, faccia antipatica come il resto della famiglia, ha perso un'occasione per rimanere zitto, non è nella posizione di sparare sentenze, avrà fatto studi prestigiosi, ma diciamo le cose come stanno, è facile dirigere un'azienda come la sua, se va bene dividono gli utili e aprono nuove unità all'estero, se va male, ci pensa lo stato italiano, come ha sempre fatto da che io ricordi. Gli piace vincere facile al nipotino Agnelli. Non che il fratello sia da meno, non ho ben capito ancora di che si occupi. Qualcosa farà, oltre a far parlare i giornali di gossip, ma se non altro finora ha avuto il buon gusto di non criticare gratuitamente coloro che non hanno avuto la fortuna di nascere non soltanto con la camicia bianca ma anche con il golfino di cachemire sopra. Che tristezza. Infinita, se penso al futuro dei miei due ragazzi, cos' incerto e precario. Mi sa che vedo il bicchiere mezzo vuoto pure io. Un carissimo saluto.

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    1. Beh con i nostri soldi hanno costruito strade d'oro. E investito in macchine di lusso e rosse.
      Esportato i loro patrimoni all'estero per risollevare le sorti di industrie straniere,, mentre ormai quella di casa la faranno morire lentamente, non potendo più contare sugli aiuti di stato.
      I nostri ragazzi ce la faranno.
      Vedrai.
      Abbraccio.

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  8. Diego Della Valle gli ha risposto "Viene alla Tod's così vedi come si lavora!"
    Non è che ami tanto neanche lui, però un po' di sano orgoglio marchigiano non guasta!
    Qualche sera fa parlavamo con gli amici e mio padre, lui ci raccontava dei lavori che aveva cambiato per guadagnare di più e chiudere il mutuo, e noi tutti pensavamo che se dobbiamo ringraziare la buona stella di averlo, un lavoro.
    Alcuni di noi sono in cassa integrazione, altri hanno lasciato un lavoro opprimente e mal pagato ma faticano a trovare altro, altri ancora si accontentano e cercano di trovare soddisfazioni altrove.
    Ecco, vorrei parlare con John e spiegargli perché io sto ancora a casa con mamma e papà, o perché mia sorella si è rassegnata ad avere un solo bambino, o perché il mio salvadanaio per NYC non è ancora abbastanza.
    Ma a cosa servirebbe? La sua è una realtà troppo lontana da noi, abbia almeno il buon gusto di stare zitto!
    Che poi, per carità, di scansafatiche ce ne sono!

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    1. Sì, di scansafatiche ce ne sono, ma lascia che a dirlo siamo noi. Della Valle mi sta simpatico come una grata di sfiatamento e purtroppo penso che nella sua reazione abbia contato molto il volersi prendere una soddisfazione con chi è costretto a scontrarsi anche editorialmente parlando.
      Ci sono grandi manovre anche nei palazzi di RCS!
      Oggi ha chiesto scusa, dicendo che avevamo mal interpretato. Insomma un vizio comune dei grandi palazzi, oggi dico una cosa e domani me la rimangio.
      Zitto, doveva stare zitto.

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  9. Ciao, eh guarda quello che penso su Elkann lo sai e lo hai letto... quando sento parlare queste persone che non hanno idea di cosa vuol direi arrivare a fine mese a stento mi viene il nervoso moltiplicato per parecchio

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  10. el can può abbaiare e uggiolare finché vuole: a casa mia diamo più ascolto ai gatt... :)

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    1. Io ho un grande rispetto per gli animali. E quante "bestie" a due zampe dovrebbero imparare da loro.
      Bacio.

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  11. E sì Mariella, hai descritto perfettamente in quale realtà viviamo, anzi sopravviviamo attualmente noi cittadini italiani. Almeno una grossa parte di essi. Ce le possiamo soltanto sognare le vacanze di una volta.
    Quanto alle parole dell'imbecille di turno, tale elkann della famiglia di coloro che hanno beneficiato per anni dell'aiuto finanziario dello Stato vorrei aggiungere a quello che tu hai detto questo mio complimento: elkann sei uno stronzo.
    Mi scuso con te per la parolaccia.
    Un salutone,
    aldo.

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  12. quel ragazzino viziato ha perso un'occasione per stare zitto.
    Io credo nel turismo di casa nostra, tuttavia penso che ci sia bisogno di infondere più professionalità in questo settore e bisogna imparare a lavorare in modo sinergico.

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  13. Ciao Mariella,
    solo un piccolo saluto veloce.
    Baci!

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  14. antoniocorderodimontezemoloooooo20/2/14 8:18 PM

    Antonio Elkann... mmmm... suona bene... manca qualcosa... stronzo... poco... troppo poco.... potrei dare di più... gli occhi verdi, il parrucchino biondo (non posso fare di meglio), proprio non riesco a capire cosa manca... mmmmmmmm... Ah, ci sono: essere insopportabile, single e con parenti e amici che ti accoltellerebbero al prima occasione di scalzarti, per la prima ci posso lavorare, per la seconda e la terza...troppo tardi. Beh, a pensarci bene, sono l'uomo più ricco del mondo...

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    1. Antonioelkann, puoi dirlo forte. A proposito di parenti e amici. Il tuo centro del mondo!!!

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  15. ti consiglio la fiera Fa' la cosa giusta. si terrà a Milano a fine marzo: io ci ero stata qualche anno fa perché cercavo materiale per la mia tesi sul turismo responsabile.... ero tornata a casa con la borsa piena di idee su nuovi viaggi da fare :)

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    1. Ciao Federica. La conosco c'ero stata anche io qualche anno fa. E mi sa che quest'anno ci torno. Grazie per il consiglio :-)

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  16. antoniocrusoe21/2/14 5:36 PM

    cara amminnstratrice del blog, come ben sai, la mia agenzia di viaggi ce l'ho dentro casa, sempre aperta, 24 ore su 24, il Suo motto è: organizzazione in tempi non sospetti (entro un anno prima), bassissimi costi (strano, ma vero) e viaggio (almeno io) quando ... ho tante altre cose da fare! (questo per colpa del mio lavoro). Comincio già ad avere qualche idea per i miei anni di pensione ... ah,pensione! che bella parola!

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  17. La tua agenzia di viaggi riesce ad avere prezzi stracciati proprio perché può fare affidamento sui tempi lunghi. Non di certo su di te. Che altrimenti partiresti all'ultimo secondo e senza bagagli. Pensione? Tra dieci anni sarà un nuovo vocabolo scomparso della lingua italiana. Ciao Crusoe!!!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)