Quando vi parlo di libri ho sempre la maledetta paura di annoiarvi a morte. Visto che quello che mi piace non è poi così scontato che piaccia ad altri, anzi.
Ho saltato, per un accavallarsi di avvenimenti, l'appuntamento di ottobre.
Nel frattempo ho ricevuto due LIEBSTER ARWARD da amici di blog (ci farò un post apposta per ringraziare e ricambiare credo di essere al quinto o sesto Liebster ricevuto e graditissimo) e sono riuscita a mettere un punto su di un ricordo dolorosissimo del mio passato. Così apprezzato dagli amici che mi leggono. Parte del racconto poi, è stato pubblicato su Vanity Fair Italia (GRAZIE LUCA DINI). Non è la prima volta che succede ed è sempre un piacere e un onore.
Ma ora torniamo alla passione vorace, la lettura. Due i libri che vi consiglio. Due autori che sono musicisti di ampio respiro che usano le parole per solcare a fondo l'animo di chi li ascolta. Solitamente.
Non è quindi una sorpresa scoprire che leggerli è bellissimo e forse pure meglio.

Autore: BRUCE SPRINGSTEEN
Titolo: BORN TO RUN - L'AUTOBIOGRAFIA
Traduzione:Michele Piumini
Edizioni: Mondadori
Pagine: 523
Prezzo: 23 euro
"Una mattina, pochi giorni prima che diventassi padre, si era presentato alla porta della mia villetta di Los Angeles: <<Volevo solo darti un saluto>>. Erano le undici e ci eravamo seduti a bere birra sotto il sole intenso. In condizioni normali mio padre non era abituato alle chiacchiere di circostanza, perciò toccava a me rompere il ghiaccio.
<<Bruce,>> aveva invece detto lui ad un tratto <<sei stato molto generoso con noi.>> Era vero, lo avevo riconosciuto.Silenzio. Aveva lasciato correre gli occhi sulla foschia di Los Angeles. << Io,>> aveva continuato, <<io invece non sono stato molto generoso con te.>> Un'altra pausa.
<<Hai fatto del tuo meglio>>.
Ecco non mi serviva altro. Non dimenticherò mai il giorno in cui mio padre mi fece un regalo che mai avrei sperato... uno scampolo di verità."
Mi sento quasi in difetto a parlarvi di questo libro, perché io parto da una posizione di vantaggio, visto quanto questo artista ha condizionato l'amore che ho per la musica e per le parole. Potrebbe quindi sembrare forzato e sopra le righe. Ma scoprire tutta la sua fragilità, che pure si intuisce dai suoi versi e allo stesso tempo la sua forza, mi ha riempito e ha contribuito ad alzare l'asticella dell'affetto e della stima. Non ci risparmia nulla della sua vita, dalla sofferenza alla gioia. Passando attraverso tutte le debolezze e i passi falsi. Senza facili compatimenti, caricando di rabbia e luce i momenti difficili come quelli limpidi.
Lo leggi, e attraverso i suoi quarant'anni di attività artistica e vita ne apprezzi il profilo, a volte duro a volte morbido. Per chi lo ama oltre la musica sarà un completamento e una conferma. Per chi lo segue solo come artista, scoprire l'uomo potrà solo farglielo apprezzare maggiormente.
Io dal canto mio, ho camminato con lui realizzando che ci sono così tali punti di sintonia di vita che mi hanno fatto pensare di non potere fare a meno di amarlo così tanto e ne ho compreso la ragione, tutta lì, in punta di penna. THANK'S BRUCE.I LOVE YOU SO MUCH, FOREVER.

Autore: ROBERTO VECCHIONI
Titolo: La vita che si ama - storie di felicità
Edizioni: Einaudi
Pagine: 158
Prezzo: 16,50 euro
"La felicità è la paura che ti fa forte: cosa credi, di farmi paura? Io ci gioco a carte con te fino allo sfinimento non cerco di chiudere il mazzo e riporlo. Io le ridò le carte, fino all'alba del giorno dopo e di quello dopo ancora. E non farmi pensare di vincere una mano per piantarla lì. Io non voglio una mano, voglio la partita. Ah, morire, e che credi, di sbrigartela così? Io me ne impippo della fine e dei brillanti che semini qua e là per farmi chinare. Io la felicità la voglio addosso come una febbre, un innamoramento che non si spegne, la lunga onda di una mareggiata d'inverno con tutti gli scogli e i rifiuti possibili e insieme il corpo di una donna bellissima che esce dal mare e mi manda da lontano la vela di un bacio. Eccola, la felicità."
Non smettere mai di cercarla la felicità. Mai rassegnarsi alla serenità. Combattere non per gli attimi ma per il tutto. Passare attraverso i terremoti della vita considerando che si può comunque passare oltre e continuare a cercare.
Roberto Vecchioni dixit. E ti graffia così a fondo che non puoi fare a meno di pensare che il raggiungerla,questa benedetta felicità, sia semplice come bere un bicchiere d'acqua o pedalare. E mi fa dire che sì, anche io la voglio addosso come una febbre che non passi mai. Voglio bruciarmi di felicità. Farmi male da morire.
Intima, dura, fatale. La vita che si ama.